tag:blogger.com,1999:blog-353633802024-03-07T05:46:12.170+01:00BloggatoIl blog di MatteoMatteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.comBlogger1909125tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-38657253391904478782014-01-07T22:10:00.001+01:002014-01-07T22:10:52.232+01:00La Russia di Putin avrà cosacchi musulmani?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Finora non li hanno puniti con la
frusta</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Questo
tema è stato sollevato nei loro articoli da autori di molti mezzi di
comunicazione di massa stampati ed elettronici, vive discussioni si
svolgono anche nell'ambiente dei cosacchi del Terek </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[1]</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Il
Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie Kirill al Primo Grande
Congresso dei cappellani cosacchi ha indicato la propria opinione,
sottolineando che "alla base dell'immagine di vita del cosacco
stia la fede ortodossa e l'amore per la Patria. Un amore che si
estende fino alla prontezza a dare la propria vita per la Patria.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">E
se il sistema di valori spirituali e morali si distrugge, la persona
si trasforma in uno pseudo-ortodosso, in una qualche immagine
caricaturale. I cosacchi devono avere un chiaro senso di appartenenza
alla Chiesa. Non si può essere cosacchi e non essere in comunione
con i Santi Misteri di Cristo. Non si può essere cosacchi e non
confessarsi. Non si può essere cosacchi e vivere in un matrimonio
non religioso. Tali cosacchi ai vecchi tempi sarebbero stati puniti
con la frusta".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tuttavia
ora in Russia si verificano fatti che evidentemente non corrispondono
alla posizione del Patriarca Cirillo. Così, in Inguscezia di recente
si è tenuta un'assemblea per la creazione della comunità cosacca di
villaggio e del circondario cosacco della Sun<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>a
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
schiacciante maggioranza delle persone che desiderano andarci è
musulmana. Il loro scopo è comprensibile. Non si tratta di
accogliere l'ortodossia e la forma di vita cosacca, a queste persone
è semplicemente necessario un lavoro pagato, infatti nella
repubblica praticamente non c'è. Ma le voci secondo cui i cosacchi
riceverebbero non pochi soldi dallo stato, come si dice, sono
fortemente esagerate e questo mito fa perdere la testa a molti. Qui è
appropriato ricordare le parole del Patriarca Kirill: "I
cosacchi saranno autentici solo quando sarete inseriti nella Chiesa.
E senza questo l'ardore può passare presto. L'uniforme può essere
tolta e le tradizioni possono essere violate…".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">E
ancora un esempio recente: su alcuni siti Internet è stata posta la
notizia che nell'Esercito Centrale Cosacco è comparso un <i>achund
</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span> (cappellano
militare musulmano), responsabile dell'educazione spirituale dei
cosacchi musulmani. Ma da dove sono venuti nell'esercito cosacco i
cosacchi musulmani? Infatti nelle regole delle prima comunità
cosacche è detto chiaramente che cosacchi possono essere solo gli
ortodossi.</span></span></div>
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<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
fondare tale svolta le persone interessate cercano di riferirsi alla
storia, affermando che gli ingusci avrebbero servito nei reparti
cosacchi e perfino nella scorta imperiale. E altri musulmani
sarebbero sempre stati nell'esercito e avrebbero perfino prestato il
giuramento cosacco sul Corano. Confermare o smentire questa notizia
possono solo gli storici a cui ci siamo rivolti per avere
chiarimenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Sergej
Nikolaevi</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">č</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">
Savenko, direttore del museo storico di Pjatigorsk </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[4]</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">,
candidato in scienze storiche, lavoratore emerito della cultura della
Federazione Russa, ricercatore di storia dei cosacchi con 25 anni di
esperienza:</span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;">Le
questioni dell'appartenenza religiosa dei cosacchi, come pure tutta
la storia dei cosacchi, non sono semplici e univoche. Effettivamente,
una delle linee principali dello sviluppo storico delle comunità
cosacche è stato il loro continuo trovarsi in zone di contatto
multietniche e multi-confessionali sul Don, nel Caucaso del Nord,
negli Urali, in Siberia e così via.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Obbiettivamente
questo ha favorito il fatto che nell'ambiente cosacco si potessero
trovare e periodicamente si trovassero rappresentanti di diversi
popoli e visioni religiose tradizionali. Nella storia dei cosacchi
russi si seguono nettamente due direzioni fondamentali della sua
formazione e del suo sviluppo: quella popolare e quella gerarchica e
di servizio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Il
nucleo e la base etno-culturale della linea popolare di sviluppo dei
cosacchi russi e piccolo-russi sono stati formati dai gruppi slavi
orientali della popolazione di fede ortodossa cristiana orientale.
L'accoglienza di cosacchi di diversa origine, di regola, richiedeva
l'accoglienza del battesimo da parte di questi. La conservazione
della fede ortodossa in un ambiente di diversa etnia è stato indice
del manifestarsi della tradizionale durezza dello spirito popolare
dei cosacchi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tra
l'altro bisogna tener conto del fatto che molte comunità cosacche,
tra cui anche i primi gruppi di cosacchi del Terek, si sono formate
alla periferia della Russia prima dello scisma degli anni '50-'60 del
XVII secolo e perciò nel loro ambito si è conservata l'ortodossia
nella forma pre-nikoniana dei Vecchi Credenti <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>.
Ma anche questa fede era ortodossa. Questa fu severamente preservata
dai cosacchi perfino nelle condizioni di dominio dell'Islam
nell'ambiente etno-culturale diverso in cui si trovavano i cosacchi.
Un eloquente esempio è la conservazione dell'ortodossia nel corso di
oltre 200 anni da parte dei cosacchi di Nekrasov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>,
vissuti per lungo tempo nei confini della Turchia e dei suoi
possedimenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
maggioranza assoluta dei cosacchi del Kuban' <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span>
e del Don nel Caucaso del Nord era di seguaci dell'ortodossia
ufficialmente accettata e sostenuta. Dati storici sull'esistenza di
moschee attive nei villaggi cosacchi del Terek e del Kuban' e tanto
più di cappellani militari islamici nelle formazioni cosacche non
erano a mia disposizione e non lo sono.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
creazione di villaggi di "fratelli cosacchi" di altre etnie
non presupponeva la collaborazione allo sviluppo dell'Islam nel suo
ambiente. Di solito era il contrario I fuoriusciti dei Cabardi, degli
Ingusci e di altri popoli indigeni della regione, stabilitisi presso
le cittadelle russe e i villaggi cosacchi, accoglievano l'ortodossia
e riempivano lo strato dei cosiddetti "neofiti" e più
tardi dei cristiani ortodossi veri e propri.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Quando
nel periodo delle riforme degli anni 1860-1870 si prese a permettere
l'insediamento di persone "di altre etnie" nei villaggi
cosacchi, tra queste persone di altre etnie potevano esserci anche
dei non ortodossi. Tuttavia questi non si annoveravano tra i
cosacchi, non partecipavano alle forme di autogoverno e di vita
tradizionale cosacche.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
situazione religiosa nel paese, comprese le regioni cosacche, si
complicò essenzialmente per via dell'approvazione, nel corso della
Prima Rivoluzione in Russia, il 17 aprile 1905 dell'Altissimo Decreto
personale per il Senato Governante sul rafforzamento dei principi
della tolleranza religiosa, dove per la prima volta nella storia
russa si affermava a livello legislativo non solo il diritto alla
libertà di fede delle persone non ortodosse, ma si stabiliva anche
che il passaggio dalla fede ortodossa a un'altra confessione o fede
cristiana non era sottoposto a prosecuzione da parte dello stato. Ma
anche in queste condizioni proprie i cosacchi di stirpe in prima fila
rimasero fedeli all'ortodossia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
storia delle truppe cosacche ha riflettuto in misura maggiore la
seconda direzione di sviluppo dei cosacchi, quella gerarchica e di
servizio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Nelle
formazioni cosacche, in particolare alla fine del XIX e all'inizio
del XX secolo, prestarono servizio rappresentanti di diversi popoli e
fedi, ma si trovavano allo stato di aggiunti o puniti e seguivano le
norme statali generali russe, in cui un ruolo chiave e dominante
nella sfera spirituale apparteneva alla Chiesa Ortodossa Russa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Prima
dei combattimenti nei reparti dell'esercito e irregolari prestavano
servizio sacerdoti ortodossi, che non di rado prendevano parte anche
alle azioni di guerra.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">La
fede ortodossa diventò la base spirituale per la rinascita dei
cosacchi negli anni '80-'90 e perciò le comunità e le unioni
cosacche create rafforzarono nelle regole il postulato fondato che
cosacchi potessero essere solo i cittadini ortodossi della nostra
Patria o residenti all'estero.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ė</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">duard
Burda, candidato di scienze storiche, città di Majskij,
Kabardino-Balkarija:</span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;">Il
primo tentativo del genere per aumentare la popolazione cosacca nel
Caucaso a spese dei popoli caucasici fu legata alla fondazione di
Mozdok <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>, quando nel
1765 fu formata la compagnia montanara cosacca. Riferendo
sull'origine di questa comunità, il maggiore Kudinov scrisse che
"uno della famiglia si era iscritto tra i cosacchi e così aveva
liberato gli altri dal ritorno dai loro padroni.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Dopo
questo caso la famiglia di un designato tra i cosacchi veniva
chiamata fraternità cosacca". Qui si tratta di montanari
fuggiti dai propri padroni. Già ai tempi del generale Aleksej
Petrovi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č </span>Ermolov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>
si intraprese il tentativo di annoverare tra i cosacchi tutti quelli
che vivevano a Mozdok, ma non fu coronato da un particolare successo.
Al capo della regione del Caucaso, il generale Emmanuel', chiesero
spiegazioni sul perché invece delle 771 persone destinate
all'arruolamento "erano giunti solo 110 neofiti circassi".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Anche
il tentativo del governo zarista di portare tra i cosacchi i cabardi
e gli abazi del villaggio di Babukovskij, che gli fu permesso di
fondare nel 1790, si concluse con un insuccesso. Nel 1861 più della
metà della popolazione del villaggio cosacco di Babukovskaja furono
"liberati dal dicastero cosacco" e distribuita, secondo i
desideri, nei villaggi civili.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Con
più successo si svolse la propaganda per il passaggio ai cosacchi
tra gli osseti Digor e Iron. Nel 1824, durante la formazione del
Reggimento Montanaro Cosacco, gli osseti entrarono ufficialmente nel
reggimento e i loro villaggi – <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ernojarskoe
e Novoosetinskoe – furono ribattezzati villaggi cosacchi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Pure
in modo del tutto indolore si verificò il passaggio tra i cosacchi
dei georgiani che abitavano nel villaggio di Aleksandrovskaja presso
Kizljar <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span>. Nel 1838
entrarono nel reggimento del Terek e di Kizljar e il villaggio
Aleksandrovskaja fu ribattezzato villaggio cosacco.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tra
i cosacchi del Terek si riversarono anche gruppi della popolazione
cecena. A questi appartenevano quelli del clan Gunoj che vivevano nel
villaggio cosacco di <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ervlennaja.
Secondo i dati della spedizione etnografica, quelli del clan Gunoj
che non volevano accogliere l'Islam, se n'erano andati dall'I<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čkerija
[11] montuosa a</span> Gudermes, da dove parte di essi si trasferì a
Červlennaja (che i ceceni chiamavano "Fortezza di Giunchi")
e parte a Zibir-Jurt e a Staryj Jurt (la leggenda sul trasferimento a
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ervlennaja della parte
del clan Gunoj che non voleva accogliere l'Islam fu registrata da
B.K. Kaloev nel villaggio di Guni nel 1959).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">A
parte quelli del clan Gunoj nei villaggi di cosacchi del Terek ai
nostri giorni vivono non pochi discendenti di ceceni trasferitisi in
vari tempi presso i cosacchi del Terek da altri distretti della
Cecenia. Sono Egorkini, Busungurovcy e Titkiny nel villaggio cosacco
di <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ervlennaja, Zakaevy e
Kostikovy nel villaggio cosacco di Grebenskaja. Nel villaggio cosacco
di Petropavlovskaja vivevano ceceni del clan <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Š</span>ikaroj,
andarono nel villaggio cosacco per lo stesso motivo, non volendo
accogliere la religione musulmana.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tra
l'altro è necessario notare che in nessun documento storico noto,
come pure nelle ricerche di storici pre-rivoluzionari e sovietici si
incontrano menzioni di cosacchi ingusci.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Nel
periodo della Guerra Caucasica, dal 1804 al 1854 con i rappresentanti
dei popoli caucasici in aiuto alle truppe russe furono formati
piccoli reparti irregolari, per esempio le milizie <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Àvara</span>,
Georgiana, della Guria, Daghestana, D<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>aro-lesghina,
Inguscia, dei Mingreli, di Nazran, Osseta, Cecena e altre.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tutti
i reparti irregolari caucasici per organizzazione erano simili ai
reggimenti cosacchi ed erano sottoposti alla Direzione Centrale delle
truppe cosacche, ma erano utilizzate fondamentalmente come reparti
ausiliari.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
quanto riguarda la Scorta Personale di Sua Altezza Imperiale, questa
porta la propria storia dall'inizio del 1811, quando con i figli
dell'eroico Esercito dello Zaporo<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>'e
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span> trasferitisi nel
Kuban' fu fondata la Centuria di Guardia del Mar Nero.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">In
seguito, nel 1828 fu formata la guardia personale del Semi-squadrone
Montanaro Caucasico. L'imperatore Nicola I prese la decisione di
attrarre i popoli montanari al servizio nella propria scorta per
alcune ragioni. In primo luogo, per mostrare ai montanari che non li
temeva e gli affidava perfino la propria difesa, in secondo luogo,
voleva mostrare ai montanari la Russia, San Pietroburgo, la vita del
paese che contrastavano, convincerli che la Russia non aspirava ad
eliminarli, ma voleva una coesistenza pacifica.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
il Semi-squadrone Montanaro Caucasico della scorta scelsero i
rappresentanti dei cognomi più influenti e illustri. Non di rado
erano parenti prossimi e perfino figli di quelli che con le armi in
pugno contrastavano furiosamente e fanaticamente la Russia. Dopo la
fine del servizio nella scorta e il ritorno a casa raccontavano tutto
quello che avevano visto e con questo influivano su quelli della loro
etnia. Come se dicessero – abbiamo creato un'immagine positiva
dello Stato Russo agli occhi dei montanari. In tal modo l'attrazione
dei montanari al servizio nella scorta fu un passo molto intelligente
e lungimirante di Nicola I, che giocò un ruolo positivo nella
conclusione vittoriosa della Guerra Caucasica. Tutti i montanari che
erano stati nella scorta diventarono fedeli sostenitori della Russia,
lo stesso si trasmise ai loro figli e nipoti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
quanto riguarda la fede, il Semi-squadrone Montanaro era puramente
musulmano, ma non si considerava cosacco e fu creato temporaneamente.
Con la fine della Guerra Caucasica sotto l'imperatore Alessandro II
fu sciolto, come se avesse svolto il proprio compito. Da quel tempo
tra i montanari solo i cosacchi osseti prestarono servizio nella
scorta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Non
c'erano ingusci tra i cosacchi, ci furono singoli rappresentanti tra
gli ufficiali, nei reggimenti cosacchi erano considerati inviati
temporaneamente, come pure ceceni, daghestani e altri rappresentanti
del Caucaso che professavano l'Islam. Nella lista della scorta uscita
per il centenario di questo reparto nel 1911 sono elencati i nomi
degli uomini della scorta – di ingusci che abbiano servito nel
Semi-squadrone Montanaro ce ne sono in tutto otto…</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Nella
storia pre-rivoluzionaria i cosacchi sul Terek professarono
l'ortodossia dei Vecchi Credenti (di varie correnti) e l'ortodossia
ufficiale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Feliks
Kireev, collaboratore scientifico dell'Istituto di Storia e
Archeologia della Repubblica dell'Ossezia del Nord-Alania </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[13]</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">:
</span></span></span></span></span></strong>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;">L'irruzione
dei rappresentanti dell'Islam nell'ambiente cosacco – è una
tendenza molto angosciante, che non può non causare angoscia. E non
si tratta del fatto che tra i cosacchi compaiano dei musulmani, ma
del fatto che questi ultimi comincino a dettare le loro condizioni e
ad inculcare il proprio ordine.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Fino
alla rivoluzione tra i cosacchi c'erano musulmani, come pure Vecchi
Credenti, buddisti e altri e tutti servivano sotto le insegne
cosacche con le scritte "Dio è con noi" e con i volti di
Gesù Cristo, della Madre di Dio, ricevevano decorazioni con
l'immagine di san Giorgio e di altri santi ortodossi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">I
cosacchi in complesso erano considerati ortodossi, i cosacchi erano
chiamati "guerrieri di Cristo" e la presenza nelle loro
fila di rappresentanti di altre religioni non si notava sullo sfondo
comune. Infatti i cosacchi sono un popolo e, come presso ogni altro
popolo, nel suo ambito possono essere rappresentate diverse
confessioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
quanto riguarda i cosacchi in Inguscezia, già da tempo sono in corso
discussioni sul fatto se gli ingusci siano stati cosacchi e su quanti
di loro abbiano servito nella Scorta dello Zar. Ma tutto questo è
solo a livello di congetture, fatti reali dietro tutto questo non ci
sono! Non bisogna dimenticare che cosacchi non si può diventare, è
necessario nascerci. I cosacchi non sono un tipo di esercito, sono un
popolo, sono uno stato d'animo, una forma di vita. Leggete i classici
– sia Lev Tolstoj e P<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>tr
Krasnov, sia Michail <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Š</span>olochov
– a seconda di chi vi piace…</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
quanto riguarda gli ingusci nelle truppe cosacche prima della
rivoluzione, verso l'inizio della Prima Guerra Mondiale nell'esercito
cosacco del Terek servivano circa 400 ufficiali.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Tra
loro ingusci erano: il colonnello <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>l'bert
Nal'giev (in futuro generale), i suoi figli, i sottotenenti Kurgok e
Julij e l'<i>esaul</i> <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15]</span>
Andrej Bazorkin. Nell'esercito cosacco del Kuban' servivano l'<i>esaul</i>
Gabert Achriev e il centurione Mussa Sautiev. Si può ancora
aggiungere il colonnello (in seguito generale) Safarbek Mal'sagov,
comandante del Reggimento di Cavalleria Daghestano. E questo è
tutto! Ma parlando del servizio degli ingusci nella Scorta Imperiale,
chi è interessato legga la "Disposizione sulla Scorta Personale
di Sua Altezza Imperiale". Là è scritto chiaramente da chi era
formata – dai cosacchi degli eserciti del Terek e del Kuban'. Chi
afferma il contrario, faccia nomi concreti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
qualche tempo nella scorta ci fu lo Squadrone Montanaro e in esso
c'erano squadre di armeni, georgiani e perfino musulmani, ma noterò
che nel complesso non avevano a che fare con i cosacchi della scorta.
Era il solito reparto di guardia in cui sceglievano, tra gli altri,
anche i cosacchi. Anche quando diventò tutto cosacco, non aveva a
che fare con gli eserciti cosacchi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">E'
necessario ricordare ancora che fino alla rivoluzione ogni esercito
cosacco non era una qualche formazione militare, ma una formazione
amministrativo-territoriale. Detta altrimenti, per esempio,
l'esercito cosacco del Terek era l'analogo di un'attuale repubblica
nazionale con il titolo nazionale "cosacchi del Terek". E i
reparti cosacchi facevano parte dell'Esercito Imperiale Russo e non
solo i cosacchi potevano servire in essi. Ma servire nei reparti
cosacchi ed essere un cosacco sono cose del tutto diverse, cosa che
adesso molti dimenticano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">***<br />Penso
che dopo gli interventi di persone che hanno dedicato gran parte
della propria vita allo studio della storia dei cosacchi, non ho già
più niente da aggiungere e i lettori possono trarre del tutto da
soli le proprie conclusioni. Noterò solo che nelle comunità
dell'esercito cosacco del Terek si svolgono assemblee, dove si
discute attivamente questo tema. E l'opinione di quelli del Terek è
univoca – la fede ortodossa per i cosacchi è al di sopra di tutto!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Irina
</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Šč</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>erbakova,
"Kavkazskaja politika",
</b></span></span></span></span><span lang="it-IT"><b><a href="http://kavpolit.com/poka-ne-vysekli-pletyu/">http://kavpolit.com/poka-ne-vysekli-pletyu/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span lang="it-IT"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
Fiume del Caucaso del Nord.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
Nome di un fiume e di una regione dell'Inguscezia nord-orientale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
Il corsivo, qui e altrove, è mio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
Città della Russia meridionale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
I Vecchi Credenti sono gli ortodossi scismatici che rifiutano le
riforme liturgiche del patriarca Nikon del XVII secolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
Ignat Fëdorovič Nekrasov, atamano (generale) cosacco del XVII-XVIII
secolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]
Nome di un fiume e di una regione della Russia meridionale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]
Città della parte settentrionale dell'attuale Ossezia del Nord.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]
Generale che "pacificò" il Caucaso nel XIX secolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]
Città del Daghestan settentrionale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]
Nome autoctono della parte montuosa della Cecenia.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]
Regione dell'Ucraina sud-orientale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]
Nome autoctono dell'Ossezia del Nord.</span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]
Capitano cosacco.</span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-5932315298178733332014-01-03T16:49:00.002+01:002014-01-03T16:49:52.945+01:00Una via per Jašin, anzi un passaggio...<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Fuorigioco netto</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Chiameranno "via Lev Ja<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">in"
un passaggio senza nome</span></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">I
tifosi hanno gioito, le personalità politiche, sportive e di altro
genere hanno esultato. Finalmente le autorità di Mosca hanno
ascoltato la voce del popolo e gli appelli della società – la via
del grande portiere a Mosca ci sarà! La giustizia storica ha
trionfato!</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Si
è parlato del fatto che via <b>Ja</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>in
</b>comparirà nel quartiere dello stadio della Dinamo, a cui per
molti decenni fu legata la vita di Lev Ivanovi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>.
Si era proposto di eternare con il nome del leggendario sportivo la
via dove nacque – la Millionnaja <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>.
Là, peraltro, si è conservata la casa, eternata da una targa
memoriale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
generale ci sono state accese discussioni. E in questo tempo negli
uffici del potere si è svolto un teso lavoro di pensiero.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E
cos'è stato?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Oh,
Dio!</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Secondo
la delibera del governo della capitale, "via Ja<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>in"
sarà chiamato un passaggio anonimo dietro la strada circolare di
Mosca, tra il viale Za<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ščitnikov
Moskvy [2]</span> e via Uchtomskogo Opol<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enija
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>. Per chi non è al
corrente, è nel quartiere Nekrasovka, non lontano dai campi di
Ljubercy. Ha firmato il documento il sindaco della capitale <b>Sergej
Sobjanin</b>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Forse
Ja<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>in visse in quella
località un tempo? O almeno in quel passaggio fu di passaggio?
Forse gli successe di tirare calci a un pallone su quegli stessi
campi di Ljubercy?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Non
ci sono tali notizie. Fuorigioco netto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ci
starebbe bene imprecare forte. Ma siccome sulla stampa da ora questo
è proibito, toccherà limitarsi all'insoddisfazione.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Chi
è l'"autore dell'idea"?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Davvero
in città non ci sono vie che non solo si possono, ma si devono
anche ribattezzare? Ce ne sono molte, moltissime! Forse a signori
che in alto non si vedono?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Illuminiamo
bene.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">A
Mosca ci sono sei (!) vie Otto Marzo, due del Cascinale <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>,
in aggiunta a queste quattro (!) vicoli del Cascinale. Ci sono due
vie dell'Ambulatorio, circa tre dei Radiatori e di Novoostankino
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>, alcune di Vnukovo
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span> e di Vladimir <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span>,
un intero completo degli Elettrodi – via, vicolo, passaggio…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
generale, a Mosca c'è una totale confusione non solo nella
topografia, ma anche nei pensieri, nelle opinioni, nei meriti. Per
quanto riguarda non solo i nomi delle vie e dei vicoli, ma anche le
persone che li occupano. Chi è stato eternato per cosa, perché e
per quale motivo – è un segreto coperto da tenebre che, temo, non
si dissiperanno ancora a lungo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ma
così per dire…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Sulla
carta di Mosca si sono trovate pure due vie Kvesis. Questo,
peraltro, non lontano dalla Dinamo. In onore di chi è la strada? –
chiederete. In onore di <b>Julius Kvesis</b>, bolscevico, operaio
della Guardia Rossa, capo del quartier generale della Guardia Rossa
del quartiere Butyrskij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>.
Queste vie comparvero quasi 90 anni fa, quando lo spirito
rivoluzionario ardeva. Ora si è spento da tempo, ma le insegne sono
rimaste…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Andiamo
per le vie – <b>Salam Adil</b>, comunista iracheno, e <b>Samora
Machel </b>– primo presidente del Mozambico, per le piazze – del
combattente per la libertà delle Isole di Capo Verde <b>Am</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>ílcar
Cabral </b></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">e di</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>
</b></span><b>Viktor Cadovilla </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>,
leader del movimento operaio argentino. Li stimiamo molto, ma…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Si
può continuare questa lista all'infinito e sempre più forte
prevarrà una cupa pensosità. E un'angoscia più profonda, senza
luce.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Si
può solo sospirare con amarezza: "…e per il nostro caro
moscovita <b>Lev Ivanovi</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>č
Jašin</b></span>, idolo di milioni di persone in tutto il mondo,
Eroe del Lavoro Socialista, decorato, maestro emerito di sport,
campione olimpico, le autorità hanno trovato solo un passaggio
senza nome".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Probabilmente
anche senza gente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">"Essi
sanno amare solo i morti…" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ahimè…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Valerij
Burt, "Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><a href="http://svpressa.ru/society/article/79971/">http://svpressa.ru/society/article/79971/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
"Del Milione". Via della zona nord-orientale di Mosca che
ha preso il nome da un acquedotto del XVIII secolo, costato milioni
di rubli del tempo...</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
"Dei Difensori di Mosca".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
"Delle Milizie di Uchtomskij". Uchtomskij è un sobborgo di
Mosca chiamato così in onore del rivoluzionario Aleksej Vladimirovič
Uchtomskij e adesso inglobato nella città periferica di Ljubercy.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
Q</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">uello
della Società Agricola di Mosca.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
"Nuovo Ostankino", estensione del quartiere settentrionale
di Ostankino.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
Quartiere dell'estrema periferia sud-occidentale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]
Città storica della Russia centrale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]
Quartiere della zona nord-orientale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]
Più correttamente Victorio Codovilla.</span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]
Frase del poeta nazionale Aleksandr Sergeevič Puškin.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-1951509939658361432013-12-30T21:03:00.003+01:002013-12-30T21:03:53.593+01:00I russi che diventano terroristi islamici<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>I wahhabiti </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span><b>
della fascia media</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Perché i russi indossano sempre più
spesso la "cintura da <i>shahid</i>
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"</span></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Dopo
un giorno la versione degli inquirenti riguardo a chi ha fatto
esplodere la stazione ferroviaria a Volgograd è cambiata
radicalmente. Adesso tra i sospetti si è trovato non la nativa del
Daghestan <b>Oksana Aslanova</b>, ma l'ex abitante della città di
Vol<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>sk <b>Pavel
Pe</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>č</b></span><b>enkin</b>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Come
si è chiarito, ad andare sulla nuova pista ha aiutato la
registrazione della telecamera alla stazione di Volgograd. Nel suo
obbiettivo qualche secondo prima dell'atto terroristico è finito un
uomo con uno zaino, in cui, come pensano gli investigatori, si
trovava l'esplosivo. In seguito durante l'esame del luogo della
tragedia è stato trovato un dito maschile con l'innesco di una
granata e una pistola, presumibilmente appartenente al terrorista.
Quasi subito hanno accertato anche l'identità dell'omicida. Questi,
come ritengono gli inquirenti, è risultato Pavel Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čenkin</span>.
Solo tre giorni fa, il 27 dicembre, aveva compiuto 32 anni.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čenkin
era nativo della città di Volžsk</span> nella repubblica di Mari
El <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>. Viveva in via
107-j brigady <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>. Aveva
finito l'Istituto di Medicina di Zelenodol'sk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La
vice-direttrice dell'Istituto di Medicina Lena Fachrieva </b>ricorda
bene il timido, silenzioso studente Pa<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ša
Pečenkin</span>:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">–
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Studiava
da noi 10-11 anni fa. Era di Vol<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>sk.
Qui la repubblica dei Mari è vicina – veniva da noi in autobus.
Non era uno che prendeva solo ottimi voti, ma non lo definirei
neanche uno che rimaneva indietro – era uno così, nella media.
Tranquillo, senza atteggiamenti da teppista. Perciò, quando siamo
venuti a sapere cos'ha combinato, inizialmente non ci credevamo
neanche. Ma poi da noi sono venuti degli agenti dello FSB </i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span><i>
da Vol<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>sk, hanno preso
il suo fascicolo personale. Ma forse qualcosa dipende da dove una
persona ha studiato?... Infatti dopo l'Istituto ha lavorato a lungo
al Pronto Soccorso a Kazan' </i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span><i>.
Era tutto normale – lavorava molto bene. Venne perfino da noi
qualche anno dopo con la sua ambulanza. Passò dal responsabile
della classe. Ed egli allora lo portò apposta dai suoi allievi e
questi gli disse che, come dire, solo ora aveva capito che bisognava
studiare ancora meglio, prendere il massimo degli appunti alle
lezioni, non perdere lezioni. Li indirizzò a questo. Che gli è
accaduto? Non lo so. La cosa più probabile è che sia finito in
qualche setta, dove lo hanno arruolato. Di sicuro.</i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">…<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ottenuto
il diploma,
Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin
è stato infermiere diplomato al centro di aiuto medico a Kazan'.
Nel gennaio 2012 Pavel ha cambiato fede, accogliendo l'Islam. I
genitori hanno appoggiato la scelta del figlio. Secondo Nikolaj
Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin,
padre del presunto terrorista, Pavel è improvvisamente cambiato in
meglio, "ha smesso di litigare, non beveva, andava in moschea".
Fanazija, madre di Pavel Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin,
ha aggiunto: "E' sempre stato un ragazzo molto buono, aiutava,
curava. Non passava senza fermarsi davanti a un gatto o a un cane
malato. Tutti sanno com'è stato di buon cuore e premuroso per
noi…".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Un
membro modello della famiglia Pavel non lo è stato a lungo. Subito
dopo il passaggio all'islamismo l'astemio e gentile Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin
è andato a Mosca per guadagnare qualcosa ed è sparito. Dopo
qualche tempo i genitori sono venuti a sapere che il loro figlio
obbediente si era legato ai terroristi daghestani ed era andato ad
abitare con persone che professavano le sue stesse idee. Là aveva
preso il nome <b>Ansar Ar-Rusi </b>ed era entrato a far parte della
cosiddetta banda di Bujnaksk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">I
genitori di Pavel hanno cercato molte volte di mettersi in contatto
con lui attraverso Internet. A un appello rispose. Questo aiutò ad
accertare il luogo in cui si trovava il nuovissimo wahhabita – si
nascondeva in una delle basi terroristiche sui monti del Daghestan.
Pavel Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin fu
dichiarato ricercato. Purtroppo le forze dell'ordine non hanno
potuto comunque arrestare in tempo l'islamista.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Come
ritiene il noto <b>pubblicista Konstantin Krylov</b>, la storia di
Pavel Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enkin è molto
caratteristica per il nostro tempo:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">A
mio parere,
se l'umiliazione del popolo russo continuerà, la gente andrà
proprio tra i wahhabiti. Sì, è una forma di protesta estremamente
spiacevole per noi, ma è proprio una protesta. Più a lungo
proibiranno i partiti nazionali russi, più wahhabiti russi ci
saranno. La gente sente una piena disperazione, l'impossibilità di
cambiare qualcosa, l'oppressione da parte dello stato. E alla gente
viene il desiderio di farsi uguali ai rappresentanti di altri
popoli, di unirsi all'Islam, verso cui il potere ha un atteggiamento
migliore.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Ma i wahhabiti russi fanno saltare in aria.</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Questi
cessano di essere russi
quando diventano wahhabiti. Vediamo il desiderio di fuggire dalla
comunità oppressa e diventare parte della comunità privilegiata
dei musulmani. E vediamo come lo stato incoraggia le più selvagge
manifestazioni di religiosità. Cosa deve pensare una persona, se
vedrà preghiere di massa di musulmani nel centro di Mosca e la
"Marcia Russa" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>
messa ai margini? E una persona vuole unirsi a una forza rispettata
dallo stato. La gente abbandona l'etnia russa e acquisisce nuovi
fratelli sotto forma di "barbuti". Ma questo è proprio il
risultato della politica dello stato.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Forse non funzionano fattori frenanti come le vittorie storiche
del popolo russo?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Questi
non hanno alcun significato.
Quale può essere una grande storia, se qualsiasi "barbuto"
può uccidere un russo e restare impunito. Questo fatto cancella
tutta la nostra storia. Per di più trasforma la storia in una
beffa: perché, si chiede, per mille anni abbiamo creato la nostra
entità statale, se un russo non osa dire una parola in propria
difesa senza temere di essere incriminato secondo l'articolo 282
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span>?
Perché allora essere russi, perché tutta la storia? E vediamo la
reazione più usuale delle persone non peggiori all'accaduto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ne
risulta che ci sono solo due vie: andare con i nazionalisti o
abbandonare la propria etnia in generale. E più chiusa sarà la
prima via, più attraente sarà la seconda. Qualcuno se ne va
semplicemente dalla Russia, ma qualcuno va a farsi saltare in aria.
Tutto dipende da quanto una persona odia l'ordine di cose che si è
creato. E i motivi di odio diventano sempre di più.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Ma c'è anche una determinata tecnologia di arruolamento nei
wahhabiti.</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Effettivamente
i propagandisti del wahhabismo hanno meccanismi molto efficaci.
In particolare quelli dell'Arabia Saudita. Ma il fattore principale
è la politica del nostro stato.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Questo
riguarda non solo i russi, ma anche altri popoli della Russia.
Infatti i wahhabiti dicono cose molto semplici. Indicano la
mostruosa ingiustizia sociale, la miseria degli strati bassi e la
super-ricchezza di quelli alti. Dicono che questo contraddice
l'elementare etica umana. E dicono che con l'Altissimo tutto è
giusto, per esempio in Arabia Saudita. Purtroppo alcuni abboccano a
questo, per tale concetto di giustizia vanno a fare di tutto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">E'
chiaro che la Russia non si può trasformare in Arabia Saudita,
anche se la sua fortuna si basa sul flusso di petroldollari. Ma là
hanno garantito la giustizia sociale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Fatto
sta che le alternative attraenti all'attuale situazione sono molto
poche. E una di queste è il progetto dei wahhabiti, che il potere
teme e rispetta. Cosicché questa idea attrarrà qualcuno.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Dossier
di "Svobodnaja pressa": i più noti wahhabiti russi</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Maksim
(Muslim) Panar'in </b>e <b>Pavel</b><b> (Mochammed) Kosolapov</b>,
secondo le forze dell'ordine, organizzarono gli atti terroristici a
Mosca nel 2004: le esplosioni del 6 febbraio all'intersezione tra le
stazioni "Avtozavodskaja" e "Paveleckaja"
(morirono 41 persone) e del 31 agosto all'uscita della stazione del
metrò "Ri<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>skaja"
(morirono 10 persone), come pure la serie di esplosioni negli anni
2003-2005 alle fermate degli autobus a Krasnodar e a Vorone<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Aleksandr
Tichomirov</b>, noto come <b>Said Burjatskij </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>,
fu l'organizzatore di un'intera serie di atti terroristici – tra
questi: l'attacco all'edificio dello ROVD <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span>
a Nazran' <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>,
l'attentato a Evkurov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15]</span>,
l'esplosione del Nevskij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>kspress
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span>. Eliminato nel 2010.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Alla
Saprykina</b>,<b> </b>oppure <b>Aminat Kurbanova</b>, nell'agosto
2012 si fece saltare in aria nella casa dello sceicco daghestano
Said Affandi. Ex attrice del Teatro Drammatico Russo di Macha<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>kala
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17]</span>, Alla accolse
l'Islam per obbedienza al marito. Diventata vedova dopo
un'operazione speciale, Saprykina si sposò con un altro wahhabita,
che fu pure ucciso. Alla diventò una <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>š</i></span><i>achidka</i>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]</span> dopo la morte del
quarto marito.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Marija
Choro</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>eva
</b>nel febbraio 2011 insieme all'islamista <b>Vitalij Razobud'ko
</b>mise in azione un ordigno esplosivo, eliminando un posto di
blocco all'ingresso del villaggio daghestano di Gubden. I conoscenti
di Marija notano che prima del passaggio nel campo dei guerriglieri
Choro<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>eva aveva finito
un istituto superiore con il diploma rosso <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Nel
novembre 2013 l'abitante di Dolgoprudnyj nella regione di Mosca
<b>Dmitrij Sokolov </b>rivendicò l'esplosione di un autobus di
linea a Volgograd. Secondo l'islamista, non solo organizzò l'atto
terroristico, ma costruì anche l'ordigno esplosivo. La bomba fu
messa in azione dalla moglie di Sokolov Naida Asijalova. Fu
eliminato in uno scontro con agenti delle strutture armate.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Andrej
Ivanov, "Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><a href="http://svpressa.ru/society/article/79962/">http://svpressa.ru/society/article/79962/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
In Russia "wahhabita" sta semplicemente per "estremista
islamico".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
In arabo "martire", nel senso di kamikaze.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
Repubblica della Russia centrale a maggioranza finnica.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[4]
Via dedicata alla 107.a brigata di artiglieria, che si segnalò per
eroismo nella II guerra mondiale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[5]
Città della repubblica del Tatarstan.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Federal'naja Služba
Bezopasnosti</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[7]
Capitale del Tatarstan.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[8]
Città della repubblica caucasica del Daghestan.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[9]
Manifestazione ultranazionalista che si tiene il 4 novembre, festa
nazionale russa.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[10]
L'articolo 282 del Codice Penale russo riguarda "incitazione
all'odio e all'inimicizia, come pure umiliazione della dignità
umana".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[11]
Entrambe città della Russia meridionale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[12]
"Said il Buriato" (sua madre apparteneva all'etnia mongola
dei Buriati).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Rajonnoe Otdelenie
Vnutrennich Del </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(Sezione
Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede distrettuale
della polizia.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[14]
Ex capitale della repubblica caucasica di Inguscezia.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[15]
Junus-Bek Bamatgireevič Evkurov, capo della repubblica di
Inguscezia.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[16]
"Espresso della Neva", treno ad alta velocità.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[17]
Capitale del Daghestan.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]
Forma russificata e femminile di </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>shahid
</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(vedi nota 2).</span></span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[19]
Cioè con il massimo dei voti.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-32934781487745965182013-12-28T21:36:00.001+01:002013-12-28T21:36:32.212+01:00Ci sono le Olimpiadi e le repressioni politiche della Russia di Putin paiono fermarsi...<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>In nome dell'Olimpiade di So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">i</span></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>I casi degli oppositori Sergej
Udal'cov </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span><b>,
Leonid Razvoz<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">aev
</span></b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span><b>
e Daniil Konstantinov </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span><b>
sono stati rinviati alla procura</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Non
sono riusciti tutti a stupirsi della clamorosa amnistia, grazie a
cui hanno iniziato a uscire in libertà, tra gli altri, gli imputati
del caso del 6 maggio <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>
che il potere ha di nuovo iniziato come consapevolmente a
danneggiare la propria reputazione. Come si può spiegare il rinvio
alla procura dei casi di <b>Udal'cov </b>e <b>Razvoz</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>ž</b></span><b>aev</b>,
come pure il caso di <b>Daniil Konstantinov </b><b>–</b> con un
meschino spirito di vendetta o con il fatto che la giustizia non è
riuscita a ricevere dal potere le istruzioni riguardo ai noti
oppositori e nello smarrimento ha messo la faccenda “in pausa”?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
versione più diffusa sull'improvvisa misericordia del potere si
formula semplicemente. L'ampia amnistia, che ha riguardato, tra gli
altri, le persone coinvolte nel caso del Pantano <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>
e la grazia a <b>Chodorkovskij </b>sono state causate dal desiderio
del Cremlino di correggere la propria immagine prima dell'Olimpiade
di So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i. Altrimenti i
capi delle principali potenze mondiali avrebbero potuto
semplicemente ignorare un progetto tanto importante per la Russia.
Forse per il capo del nostro stato era diventato del tutto scomodo
rispondere alle numerose domande riguardo al destino dei detenuti
politici. E neanche l'opinione dei semplici ospiti stranieri della
futura Olimpiade, per la maggior parte simpatizzanti con gli
oppositori della nostra patria, si può togliere dal conto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Il
periodo in cui le autorità di fatto hanno rinviato i più clamorosi
processi agli oppositori conferma in parte la versione “olimpica”
dell'improvviso “disgelo”. A Udal'cov e Razvoz<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>aev
sono state prolungate le misure restrittive fino al 6 febbraio (gli
arresti domiciliari e la detenzione agli arresti rispettivamente).
Anche Daniil Konstantinov resterà nel SIZO <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>
come minimo fino al 4 marzo. Nel frattempo l'Olimpiade-2014 si
concluderà il 23 febbraio.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Purtroppo
contare su una seria attenuazione della posizione dell'accusa è
difficile. Nonostante che la posizione degli inquirenti nel caso di
Udal'cov e Razvoz<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>aev
sembri come minimo dubbia e che il caso di <b>Daniil Konstantinov </b>si
presenti apertamente falsificato, non c'è certezza di un verdetto
assolutorio. Rilasciando noti oppositori, le autorità saranno con
questo costrette ad ammettere che gli inquirenti hanno come minimo
commesso gravi errori. Come massimo toccherà punire chi ha
combinato entrambi gli scandalosi processi senza avere sufficienti
basi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il'ja
Konstantinov</b>, padre di Daniil Konstantinov:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Il
tribunale ha stabilito che l'indagine di fatto non è stato condotta
e che sulla base dei materiali che sono ora a disposizione non può
essere emessa una sentenza<span style="font-family: Times New Roman;">.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Io
ricorderei le parole del presidente all'ultima grande conferenza
stampa, dove a una domanda sul caso del pantano e sul caso di Daniil
Putin rispose che sono possibili errori investigativi e giudiziari,
che è necessario correggere e che è necessario farlo insieme alla
stampa e al pubblico. Mi sembra che <b>Vladimir Putin </b>abbia
risposto così anche alla domanda su Daniil postagli di recente
(all'incontro degli scrittori con il presidente alla fine di
novembre di quest'anno – nota del redattore) da <b>Sergej </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>Šargunov</b></span><b>
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span>. E mi immagino
che ci sia un determinato legame tra l'odierna decisione del
tribunale e le parole del presidente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Avrei
voglia di credere che non sia semplicemente una decisione
congiunturale legata all'Olimpiade. Ho voglia di credere che al
potere sia apparsa l'idea che il sistema investigativo-giudiziario
nella Russia contemporanea si trovi in uno stato orribile.
Nell'ambito delle forze dell'ordine ci sono troppi elementi corrotti
e apertamente criminali. Che, per dirla delicatamente, è necessario
riformarlo e, per dirla in modo più determinato, è necessario
ripulirlo e punire i criminali con le mostrine.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ogni
pozzo ha un fondo. Mi sembra che il sistema
investigativo-giudiziario sia precipitato proprio sul fondo e che,
come si dice, bussi ancora più in basso. Più avanti c'è la fine,
più avanti c'è la catastrofe. Questo è già chiaro assolutamente
a tutti e questo orrore non può continuare all'infinito. E avrei
voglia di credere che anche la leadership politica della Russia si
rende conto di questo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Sergej
Davidis</b>, membro del consiglio dell'associazione per la difesa
dei diritti umani “Memorial”:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Questi
casi sono del tutto diversi<span style="font-family: Times New Roman;">.
Il caso di Konstantinov è essenzialmente casuale. Non penso che
tutta la potenza del potere statale sia indirizzata a incarcerarlo.
Penso che sia andata semplicemente così per sfortuna: le ambizioni
degli agenti del centro "</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span><span style="font-family: Times New Roman;">"
(La Direzione centrale per la lotta all'estremismo del Ministero
degli Interni della Federazione Russa – n.d.r.) hanno fatto sì
che in piena assenza di qualsiasi base sia stato avviato un
procedimento penale clamorosamente falsificato. Non potevano già
più tornare indietro e l'hanno portato in tribunale.</span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Quando
si tratta di disordini di massa, è una questione di valutazioni.
Diciamo che non ci sono stati disordini e gli inquirenti e la
procura dicono: ci sono stati. Ma nel caso di Konstantinov si tratta
di un fatto: se la persona era sul luogo del delitto o non c'era.
Quando a tutti è chiaro che là non c'era, ha un alibi di ferro.
Tutta l'accusa è costruita sulle deposizioni di una persona che,
solo nel tempo che è durato questo procedimento penale, </span></span></span></span><a href="http://www.gazeta.ru/social/2013/11/22/5765881.shtml" target="_blank"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>ha
compiuto</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
circa12 furti (il 22enne </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Aleksej
Sofronov</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
ha tre condanne e due condizionali per furti – n.d.r.). Ha
cambiato deposizioni di volta in volta e durante le indagini la sua
memoria si è sempre più chiarita.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Da
una parte qui si tratta forse dell'Olimpiade, della riluttanza del
giudice nel “passare alla storia”, dall'altra, e del tutto
comprensibilmente, del fatto che l'attenzione pubblica alla
persecuzione di Konstantinov non si spegnerà con l'emissione di una
sentenza di condanna – al contrario, diventerà un fortissimo
fattore di irritazione.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Per
quanto riguarda Udal'cov e Razvoz<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>aev,
qui è esattamente il contrario: il potere ha il compito di
dimostrare con qualsiasi mezzo che tutti gli interventi contro di
esso sono stati ispirati da forze esterne. Semplicemente alla
vigilia dell'Olimpiade non vogliono che una sentenza di condanna
attiri l'attenzione su di loro. Razvoz<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>aev
per tradizione è considerato "legato" a Udal'cov. E
perfino stando nel SIZO, è relativamente sicuro quanto a influenza
sull'opinione pubblica. Finché Udal'cov si trova agli arresti
domiciliari non crea flussi di informazione. Se stesse nel SIZO,
avrebbe la possibilità di tenere una corrispondenza, attirerebbe
simpatia verso di sé. E se l'oppositore fosse in libertà,
organizzerebbe proprio delle manifestazioni, scuotendo l'opinione
pubblica.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Spostarlo
"nella cassa lontana" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>
fino alla fine dell'Olimpiade era l'unica cosa che il potere potesse
fare e l'ha fatta.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">L'Olimpiade,
indubbiamente, è un potente fattore frenante per le nostre
autorità. E dopo la sua fine, probabilmente, ci si può aspettare
il rafforzamento delle repressioni.</span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Ivan
</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Š</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>ipnigov,
“Svobodnaja Pressa”, </b></span></span></span></span><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><a href="http://svpressa.ru/politic/article/79817/">http://svpressa.ru/politic/article/79817/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
Sergej Stanislavovič Udal'cov, leader dell'“Avanguardia della
Gioventù Rossa”.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
Leonid Michajlovič Razvozžaev, membro del “Fronte di Sinistra”
sequestrato da agenti segreti russi a Kiev, dove stava per chiedere
asilo politico.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
Daniil Il'ič Konstantinov, membro del movimento civico “Lega in
Difesa di Mosca”.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[4]
Il 6 maggio 2012, giorno in cui grandi manifestazioni contro il
regime di Putin furono represse e moltissimi oppositori furono
arrestati per poi essere detenuti e processati in modo arbitrario.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[5]
Nome colloquiale della repressione seguita alla manifestazione del 6
maggio 2012 (vedi nota 4) in piazza Bolotnaja – “del Pantano”,
che c'era un tempo – nel centro di Mosca.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Sledstvennyj IZOljator</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Isolatore di Custodia Cautelare).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[7]
Sergej Aleksandrovič Šargunov, giornalista e scrittore vicino
all'opposizione a Putin.</span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[8]
Modo di dire russo. Come dire “rimandandolo alle calende greche”.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-63776973860737579632013-11-28T11:40:00.001+01:002013-12-28T21:33:56.461+01:00Come risponde la Russia di Putin alla richiesta di elezioni regolari<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-size: x-small;">"Novaja
gazeta", 27-11-2013, 01.38.00</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Potete appellarvi!</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><i>Ma solo nel vostro seggio</i></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></div>
<strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Il governo russo ha deciso
di eseguire la sentenza di aprile della Corte Costituzionale – ha
presentato alla Duma di Stato un disegno di legge che da agli
elettori il diritto di appellarsi contro gli esiti delle elezioni.</span></span></strong><br />
<strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></strong>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">Fino alla sentenza della Corte
Costituzionale i tribunali di tutti i livelli si rifiutavano di
accogliere le denunce dei cittadini, ritenendo che i loro diritti
elettorali terminassero nell'urna per le elezioni: inserivano la
scheda e arrivederci, tutto il resto non è già più affare vostro.
I brogli "non violano" personalmente i vostri diritti
elettorali. Sostenevano questa posizione (tra l'altro alle sedute
della Corte Costituzionale) il presidente, il parlamento, la procura,
i tribunali e, alla fine, le commissioni elettorali – dichiarando
che, dice, merita permettere ai cittadini di appellarsi contro i
brogli, così i tribunali si occuperanno solo di questo.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">La Corte Costituzionale, tuttavia, ha
occupato un'altra posizione, avendo dichiarato che le violazioni
delle richieste della legislazione elettorale commesse nel conteggio
dei voti portano con se "la deformazione degli esiti delle
elezioni, cosa che mette in dubbio la legittimità degli organi di
potere e i principi della democrazia". E di per se "toccano
l'interesse costituzionale di ogni elettore, indipendentemente
dall'espressione concreta della sua volontà".</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Sembrerebbe che tutto fosse
notevole – ma nella sentenza della Corte Costituzionale sono
contenute posizioni che sminuiscono essenzialmente il suo
significato. </span></span><strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">I
cittadini possono contestare gli esiti delle elezioni solo nel seggio
dove questi stessi hanno votato e gli osservatori non possono fare
denunce in tribunale a nome di un candidato o di un partito che
rappresentavano al seggio elettorale: tale diritto è dato solo al
partito stesso o al candidato</span></span></strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">Con la sentenza della Corte
Costituzionale alla Duma di Stato è stato prescritto di "precisare
le condizioni per l'appello contro le azioni delle commissioni
elettorali nel conteggio dei voti e nel bilancio dei risultati delle
elezioni" – cosa che adesso fa.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">Nella legge federale sulle garanzie
fondamentali dei diritti elettorali si propone di inserire il diritto
degli elettori e dei partecipanti ai referendum di "rivolgersi
al tribunale con denunce su decisioni e azioni (omissioni) della
commissione di un seggio legate all'accertamento dei risultati in
quel seggio elettorale o seggio di referendum in cui hanno preso
parte alle elezioni o al referendum". Di conseguenza ai
tribunali, sulla base di queste denunce, è attribuito il diritto di
abrogare le decisioni delle commissioni di seggio sui risultati delle
votazioni, se le violazioni commesse "non permettono di
determinare in modo affidabile i risultati dell'espressione della
volontà degli elettori" o di stabilire il nuovo conteggio dei
voti.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">E' chiaro che la legge sarà approvata
senza particolari discussioni (tanto più che la Corte Costituzionale
di fatto ha già deciso tutto). Proveremo ad analizzare le
conseguenze.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Che gli elettori ottengano la
possibilità di contestare gli esiti di una votazione è un "più"
indubbio. Ma proprio della VOTAZIONE che si svolge in un seggio
concreto. Ma non degli esiti delle ELEZIONI che sono formati dagli
esiti delle votazioni in molti seggi. </span></span><strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Il
cittadino può contestare (e in caso di successo abrogare) gli esiti
della votazione nel proprio seggio, ma perché siano abrogati i
risultati delle elezioni, di tali seggi si deve raccogliere non meno
di un quarto del numero complessivo</span></span></strong><strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">.</span></span></span></strong><br />
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">Per dirla altrimenti, è realistico
abrogare gli esiti delle elezioni municipali, dove i seggi sono pochi
– per questo si richiede un numero relativamente piccolo di
querelanti. Per l'abrogazione delle elezioni regionali, per esempio a
Pietroburgo, dove ci sono più di 1800 seggi elettorali, si richiede
di presentare (e vincere) già più di 450 istanze – il che, diremo
direttamente, non è troppo realistico. E abrogare con questo mezzo i
risultati delle elezioni della Duma o di quelle presidenziali (circa
100 mila seggi elettorali) è del tutto fantascientifico. Inoltre il
querelante deve anche dimostrare di aver preso parte alle votazioni,
il che richiede l'apertura dei sacchi sigillati con la documentazione
elettorale e il controllo dell'ente di emissione delle schede.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">In secondo luogo, com'è noto, negli
ultimi tempi il maggior numero di brogli non avviene affatto nelle
commissioni di seggio, ma in quelle territoriali – dove, senza
ingegnarsi astutamente, riscrivono i protocolli dei seggi. Tra
l'altro il disegno di legge governativo non da la possibilità di
contestare una decisione di una TIK <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">In terzo luogo, l'abrogazione dei
risultati delle votazioni in un seggio o in qualche seggio può
essere del tutto utilizzata dalle autorità ai propri scopi e portare
a conseguenze opposte a quelle a cui aspirano i sostenitori delle
elezioni oneste. E cioè: trovando i corrispondenti querelanti, che
scriveranno denunce, il potere può ottenere non abrogazioni, ma
CAMBIAMENTI degli esiti delle elezioni nel senso per loro necessario.
Infatti talvolta è sufficiente abrogare gli esiti delle votazioni in
alcuni seggi dov'è al comando l'opposizione per ottenere un serio
cambiamento degli esiti delle elezioni.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">Tra l'altro non si può dubitare: i
tribunali riterranno fondate queste denunce! Subito le accoglieranno,
terranno conto delle prove delle violazioni e convocheranno i
testimoni necessari. Cioè si comporteranno in modo diametralmente
opposto a come avviene di solito quando l'opposizione denuncia
violazioni.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;">In generale, se le elezioni diventeranno
più oneste dopo l'approvazione del disegno di legge è una grossa
domanda. Ma se diventeranno solo un po' più oneste, vorrà dire che
da questo verrà qualche utilità.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Autore: </span></span></strong><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Boris
Vi</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">š</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">nevskij</span></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<br />
<br /></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Indirizzo
della pagina: </span></span></span></span></strong><a href="http://www.novayagazeta.ru/politics/61158.html">http://www.novayagazeta.ru/politics/61158.html</a><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span><br />
<div lang="it-IT">
<br />
<br /></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Territorial'naja
Izbiratel'naja Komissija</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Commissione Elettorale Territoriale).</span></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-45203071805183606122013-11-26T23:56:00.001+01:002013-11-26T23:56:50.427+01:00Le comiche esercitazioni antiterroristiche della Russia di Putin<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>I terroristi fiaccati dal sole </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Alla
vigilia dell'Olimpiade nel territorio di Krasnodar </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span><b>
vanno avanti le esercitazioni antiterroristiche. Secondo gli
orientamenti, i guerriglieri dovrebbero scherzare continuamente,
parlare della jihad e chiedere ai primi che incontrano di portare
ordigni esplosivi nei grandi impianti.</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutto
novembre nel Kuban' <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span> va
avanti sotto il segno delle esercitazioni antiterroristiche,
sull'inizio delle quali "Kavkazskaja politika" ha già
scritto. Sugli arresti di reali guerriglieri nel corso di esse non si
sa niente. Ma tutta la delizia delle ispezioni accurate ad ogni posto
di blocco l'hanno provata su di se decine di migliaia di abitanti di
Krasnodar e di ospiti della regione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Qualche
settimana fa tornavo a Krasnodar in autobus da Rostov sul Don <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>.
Ad ogni stazione degli autobus e anche qualche altra volta tra queste
insieme ai cosacchi passavano nell'abitacolo persone in borghese,
che, non si capisce su quali basi, chiedevano che gli si presentasse
il passaporto <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>. Di
presentarsi e tanto più di presentare un qualsiasi documento si
rifiutavano, si comportavano in modo estremamente grossolano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tra
i passeggeri c'era un ragazzo di Stavropol' in tuta mimetica e
maglietta a strisce da marinaio. Preciserò – di aspetto slavo e
con il passaporto. Così ad ogni fermata lo portavano a "passare
per la base". E ogni volta l'autobus aspettava forzatamente il
passeggero sospetto per 10-15 minuti. Prima dell'ennesimo posto di
blocco il vicino gli ha proposto di indossare il suo giubbotto per
non aspettare di nuovo che lo "passassero".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Sono
stato di recente nel territorio dell'Adighezia, vicino al territorio
di Krasnodar. Il controllo totale là non c'è. Neanche le pattuglie
cosacche. Forse tutte le esercitazioni sono state inventate per
giustificare il servizio senza scopo alle stazioni dei cosacchi di
Tka<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čë</span>v <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ora,
ha raccontato un conoscente tornato da qualche giorno da un viaggio
del genere nel Kuban', il passaporto lo fotografano pure.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Oltre
ai controlli sugli autobus fermano le automobili. Di regola, le
Priora <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span> e altri modelli
della VAZ – con questi vanno più spesso per l'appunto nelle
repubbliche caucasiche.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Controllano
con tutta accuratezza le macchine che sembrano sospette –
abitacolo, documenti dei passeggeri, bagagliaio. Per questo in tutti
i posti di blocco da Krasnodar a So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i,
si lamentano su Internet i guidatori, si formano ingorghi
chilometrici. Nella regione di Rostov e in Adighezia che sono vicine
tali controlli per qualche motivo non li incontri.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tra
l'altro nelle stazioni ferroviarie, nonostante le pattuglie
rafforzate di polizia e cosacchi, non controllano così
accuratamente. E praticamente ogni abitante della capitale del Kuban'
sa come andare alla "Krasnodar-1" aggirando l'ingresso
centrale e i metal detector. In più praticamente tutti i guidatori
prendono liberamente passeggeri senza biglietto all'uscita dalla
stazione degli autobus e si accordano per portare borse da una città
all'altra. Cosicché, se vuole, un terrorista può tranquillamente
inviare una bomba su un autobus senza neanche prenderlo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Dal
10 novembre nella stessa So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i
olimpica va avanti un distinto programma antiterroristico. Sui mezzi
di informazione di massa sono finiti l'"Orientamento nell'ambito
delle esercitazioni "Olimpiade-2014"" e il promemoria
elaborato dal Ministero degli Interni, che è stato incollato sui
cartelloni pubblicitari in tutta la città.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Secondo
l'orientamento, nel centro di villeggiatura è penetrato un "gruppo
di istruzione di sabotaggio e terrorismo". Di questo fanno parte
giovani uomini e donne che possono presentare passaporti con la
registrazione a Mosca, distintivi della polizia e dello M<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>S
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>, come pure badge da
giornalisti e documenti di organizzazioni sociali. I "terroristi"
dovrebbero portare abiti di colore militare (ecco perché
trattenevano il mio sfortunato compagno di viaggio!) esclusivamente
delle ditte Columbia e Bask, come pure gli zaini professionali
Salewa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Gli
attivisti civili del Kuban' si sono già scontrati con il fatto che
secondo questo orientamento arrestano giornalisti e rappresentanti
delle organizzazioni sociali. Così sulla strada da Majkop <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>
a So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i la polizia la
polizia ha fermato tre volte i giornalisti del canale televisivo
norvegese "TV 2" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ø</span>ystein
Bogen e Aage Aunes e all'aeroporto di Krasnodar per qualche ora è
stato trattenuto e perquisito senza spiegazione dei motivi il
vice-coordinatore della "Guardia Ecologica del Caucaso del Nord"
Dmitrij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ševčenko</span>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ancor
più divertente appare il promemoria che la vigilante polizia ha
diffuso tra i capi delle sezioni di polizia, i presidenti dei TOS
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span> e i comuni abitanti
di So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i. Il documento
elaborato nelle viscere del Ministero degli Interni è degno di
essere incluso nel programma del comico Zadornov come la barzelletta
sui funzionari russi capaci di sostituire decine di terroristi.
Riportiamo integralmente il testo del promemoria:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"I
presunti terroristi, apertamente e senza imbarazzo o con domande
suggestive, si interesseranno di:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">1.
Dove si trovano oggetti di vitale importanza: la stazione, il canale
d'acqua, il panificio industriale, il centro di refrigerazione di
alimenti, la macelleria industriale, ecc., come pure scuole, asili,
centri di villeggiatura. Se in questi lavorano conoscenti o familiari
e se con il loro aiuto si possono portare sostanze esplosive in
queste imprese e organizzazioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">2.
Interessarsi a dove si trovano i negozi di casalinghi in cui si vende
nitrato di ammonio o zolfo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">3.
Dialogare scherzosamente tra loro perché le persone intorno sentano
e al contempo vantarsi che qualcuno di loro ha preparato una bomba,
un ordigno esplosivo o un pacchetto esplosivo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">4.
Portare ostentatamente una borsa, un pacchetto, una scatola, una
valigia, ecc., da cui possono uscire dei cavi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">5.
Possono anche parlare della jihad, della guerra santa, degli
infedeli, del wahhabismo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Di
tutti i casi suelencati riferire immediatamente al telefono cellulare
del primo incaricato distrettuale di polizia, il maggiore Roman
Dezigur'jan.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Se
si sia riusciti ad arrestare tali allegri guerriglieri finora non è
noto. Lo UVD <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span> di So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i,
l'ufficio stampa del comando centrale del Kuban' e la direzione
regionale dello FSB <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>
si rifiutano di fare commenti operativi sulle esercitazioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Su
Internet è comparsa anche la notizia di controlli e arresti davanti
alla moschea di Majkop. Il fatto è che nel territorio di Krasnodar,
dove vivono oltre 450 mila musulmani che compiono regolarmente i
riti, ci sono in tutto cinque moschee attive (in Adighezia su 150
mila credenti 42 moschee).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tenendo
conto che il Kuban' attira decine di migliaia di immigrati dai paesi
musulmani dell'Asia Centrale e dalle repubbliche caucasiche, gli
edifici di culto sono estremamente carenti. Perciò alcuni musulmani
il venerdì giungono nella vicina Majkop (due-tre ora di viaggio da
Krasnodar). Ma, come ha assicurato a "Kavkazskaja politika"
il muftì dell'Adighezia e del territorio di Krasnodar Askarbij
Kardanov, davanti alla moschea non viene compiuta alcuna "ripulitura"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span>. "E non abbiamo
problemi con gli organi di potere e con la polizia. E' stato siglato
un accordo di collaborazione con il Ministero degli Interni sia nella
repubblica, sia nel territorio, interagiamo, collaboriamo" –
ha sottolineato il muftì.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Io
stesso venerdì 22 novembre sono andato alla preghiera giornaliera
alla moschea principale di Majkop. Furgoni cellulari, agenti
dell'OMON <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span> con i cani
o altri segni di un'operazione in preparazione non si vedevano né
vicino alla moschea, né davanti alla filarmonica di fronte. Neanche
di persone in preghiera ce n'erano molte. Era un giorno comune in una
piccola cittadina provinciale, dove perfino nelle vie centrali ci
sono più piccole case private che condomini a più piani.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Nessuno
dubita che lo FSB e la polizia alle porte dell'Olimpiade conducano
una preparazione seria e fondata. E' solo che tali "iniziative"
degli organi, forse, non portano altro che irritazione agli abitanti
del posto. A So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>i
comunque bisogna cercare di giorno con la lanterna una persona che
gioisca sinceramente dei Giochi-2014 che si avvicinano. Metti anche i
terroristi scherzosi…</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Andrej
Košik, "Kavkazskaja politika",
</b></span></span></span><a href="http://kavpolit.com/utomlennye-solncem-terroristy/">http://kavpolit.com/utomlennye-solncem-terroristy/</a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
"Fiaccati dal sole" è il titolo originale del film "Sole
ingannatore" di Nikita Sergeevič Michalkov.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
Città della Russia meridionale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
Regione della Russia meridionale attraversata dal fiume omonimo. Di
fatto si usa come sinonimo di "territorio di Krasnodar".</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
Città della Russia meridionale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
In Russia il passaporto è l'unico documento di identità.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
Aleksandr Nikolaevič Tkačëv, governatore del territorio di
Krasnodar.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]
Modello della Lada (detta in seguito alla russa VAZ – </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Volžskij
Avtomobil'nyj Zavod</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">,
"Fabbrica di Automobili del Volga") non esportato.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Ministerstvo
Črezyčajnych Položenij</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Ministero delle Situazioni di Emergenza).</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9] Capitale dell'Adighezia.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Territorial'nye
Obščestvennye Samoupravlenija</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Amministrazioni Sociali Territoriali).</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Upravlenie Vnutrennich
Del</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Direzione degli Affari Interni), cioè la sede della polizia.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Federal'naja
Služba Bezopasnosti </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(Servizio
Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13] Così vengono chiamate le
operazioni repressive della polizia nel Caucaso del Nord.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Otrjad Milicii
Osobogo Naznačenija </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(Reparto
di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa, nota per la
sua brutalità.</span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-82255735169898344482013-11-14T11:06:00.000+01:002013-11-14T11:06:28.397+01:00Il regime di Putin è morto perché non sa creare eroi?<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-size: x-small;">"Novaja
gazeta", 13-11-2013, 01.47.00</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Il torbido eroe del nostro tempo </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i>Chi
è diventato un campione nella vita e nella letteratura?</i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Per
prima cosa un po' di storia. Nel maggio 1862 a Pietroburgo scoppiano
mostruosi incendi. Sembra che tutta la città sia presa dal fuoco:
bruciano le parti Moskovskaja e Jamskaja <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>,
brucia la Malaja e la Bol'<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>aja
Ochta <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>, in via Sadovaja
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span> arde per tutta la sua
lunghezza l'Apraksin Dvor <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>.
Non si riesce comunque ad appurare la causa degli incendi. Si
avanzano diverse versioni: incendiano i polacchi, gli studenti, i
nichilisti, gli elementi criminali.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Tuttavia
non si tratta di questo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">In
quei giorni orribili l'ancora relativamente giovani F<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ëdor
Michajlovič Dostoevskij</span> corre attraverso il fumo in via
Bol'<span style="font-family: Times New Roman, serif;">šaja Moskovskaja [6]</span>,
dove abita N.G. <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Černyševskij
[7]</span>, irrompe nel suo appartamento e, secondo le memorie, grida
letteralmente: "Nikolaj Gavrilovi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>!
Per il Signore stesso! Ordini di fermare gli incendi!.."</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Tra
l'altro N.G. <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Černyševskij</span>
non ha alcuna carica amministrativa, questi, si capisce, non ha
alcuna influenza ufficiale, nella gerarchia dei ranghi dell'Impero
Russo in generale non è nessuno, ma, secondo Dostoevskij
(rappresentante dell'intellighenzia della capitale), ha una tale
autorità reale che gli basta solo dire una parola e gli incendi si
spegneranno il giorno dopo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Come
chiamare una persona simile?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Come
determinare il suo posto nella scala sociale, se con tutta l'enorme
autorità non ha effettivamente alcuna posizione ufficiale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">La
definizione ufficiale l'ha trovata la letteratura russa. Ha saputo
assegnare uno status che non risulta in alcuna nomenclatura
amministrativa.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E'
l'"eroe del nostro tempo".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E
così l'"eroe del nostro tempo" è una persona o, cosa che
pure accade, un personaggio contrassegnato letterariamente, che,
senza avere alcuno status ufficiale, gode non di meno di una
colossale influenza sulla società. Si presenta come un campione
sociale, un modello da imitare, è quello con cui molti vorrebbero
"fare vita". Esprime come "spirito dell'epoca" la
sua concezione del mondo, le sue fondamentali strategie di
comportamento.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Nello
stesso tempo l'"eroe del nostro tempo" non è affatto
un'immagine unica, che è comune a tutti. Qui, di regola, esistono
due nette figure, che concorrono per le menti e le anime delle
persone.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">In
primo luogo ci sono gli eroi della cultura ufficiale. Li crea, li
muove e li reclamizza il potere. Sono le sue costanti ideologiche, il
suo supporto, la base della suo esistenza sociale. Il più tipico in
questo senso è il periodo sovietico, quando il potere seppe
costruire un sistema globale di tali personaggi: per i bambini e gli
adolescenti – Pavlik Morozov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>,
per la gioventù – Pavel Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>agin
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[</span>9<span style="font-family: Times New Roman, serif;">]</span>,
per gli adulti – Valerij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Čkalov
[10]</span> e Aleksej Stachanov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>,
per i membri del PCUS – il comunista (personaggio dell'omonimo film
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>). Va notato che
questi eroi sono portatori di alti valori (gli ideali comunisti) e
per questi sono pronti a sacrificare tutto, perfino la vita.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">In
secondo luogo ci sono gli eroi della controcultura. Questi compaiono
nella zona della libera creatività (sociale o artistica) e si
oppongono all'ordine delle cose esistente. Nello stesso tempo la loro
protesta può avere un carattere non politico, ma profondamente
esistenziale: Onegin <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span>,
Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>orin <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>,
Bazarov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15]</span>, per esempio,
respingono non tanto il potere, quanto la vita, che non li soddisfa
per una serie di motivi. Tuttavia qui sono presenti anche gli eroi
della resistenza aperta, nella versione popolare sono Stepan Razin
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span> e Emel'jan Puga<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čë</span>v
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17] e nelle versioni delle
classi istruite</span> dapprima Vladimir Dubrovskij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]
e più tardi</span> gli eroi della "Narodnaja volja" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]</span>
e i rivoluzionari dell'inizio del XX secolo. Noteremo che anche
questi eroi sono portatori di alti valori (ideali di libertà,
uguaglianza, giustizia) e sono pure pronti a dare la vita per
realizzarli.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Noteremo
anche che ogni gruppo di eroi ha la sua funzione. Gli eroi della
cultura ufficiale legittimano il presente. Con il loro esempio,
espresso, di regola, nella letteratura, nel cinematografo, nei mezzi
di informazione di massa, questi affermano che la realtà esistente è
la migliore di tutte le forme di esistenza politica e sociale e che
ha un'attraente prospettiva storica.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">A
loro volta, gli eroi della controcultura respingono categoricamente
il presente. Questi affermano che la realtà esistente è
insopportabile, che ha dei difetti che ostacolano la normale vita
delle persone e che dev'essere trasformata in qualcosa del tutto
diverso. In tal modo gli eroi della controcultura legittimano il
futuro e la collisione tra questi due status temporali costituisce la
contraddizione fondamentale di qualsiasi cultura sociale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Come
sono gli "eroi" della Russia contemporanea?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">A
prima vista è chiaro che ora non ci sono eroi della cultura
ufficiale portatori di alti principi vitali nella coscienza dei
russi. Il potere russo contemporaneo non si è rivelato in grado di
crearli. Evidentemente perché nello stesso potere attuale non ci
sono alti principi di un attraente ideale sociale. E' troppo
preoccupato dal problema dell'arricchimento personale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Tuttavia
i piedistalli della concezione del mondo non restano vuoti. Se su di
essi non ci sono veri eroi, che esprimono un attivo senso morale,
questi si riempiono degli attuali surrogati ideologici. La Russia
contemporanea è un netto esempio in questo senso. Molti sondaggi
mostrano che le sfere prioritarie per la gioventù ora sono il
servizio dello stato e gli affari.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Ecco
cosa forma ora il paesaggio sociale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Ecco
chi adesso è innalzato sui piedistalli.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Gli
eroi del nostro tempo sono diventati il "funzionario" e
l'"uomo d'affari".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E'
un paradosso stupefacente. Entrambi i personaggi indicati,
indubbiamente, appaiono negativi agli occhi della maggioranza dei
russi. Qui non si tratta di alcun alto principio Questi personaggi
sono incompatibili con qualsiasi ideale metafisico. Sia il
funzionario, sia l'uomo d'affari sono guidati da due comandamenti
immutabili: "arricchisciti" e "non farti beccare".
O in altre parole: rastrella quanto puoi, ma nel frattempo osserva le
regole del gioco sociale occulto. Questi non sono tanto eroi, quanto
"antieroi del nostro tempo", non legittimano tanto il
presente, quanto lo screditano e lo distruggono. E inoltre proprio
questi ora sono il campione per molti giovani russi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">D'altra
parte, la controcultura russa comincia ora a proporre molti veri
eroi. Tutti questi, indipendentemente dalle dimensioni dell'attività
e dai cognomi concreti, si possono designare con il nome
convenzionale "Aleksej Naval'nyj". Nello stesso tempo
l'autenticità di questi eroi non lascia dubbi: tutti questi
annunciano alti principi, assai trascinanti per la maggioranza
("lotta alla corruzione", "contro la menzogna",
"per elezioni oneste", ecc.) e tutti questi sono pronti al
sacrificio per la loro realizzazione nella vita. Entrano in una lotta
impari con i "dragoni" al potere e hanno già ottenuto una
serie di clamorose vittorie. Ideali e spirito di sacrificio – ecco
i criteri di autenticità dell'eroe. Non si può dire questo né del
"funzionario", né dell'"uomo d'affari".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E'
presente un'evidente asimmetria di concezioni del mondo. Ora non ci
sono eroi che affermino la realtà nella coscienza della società
russa. Sono presenti solo antieroi. Però gli eroi che respingono la
realtà, gli autentici eroi del nostro tempo, sorgono uno dopo
l'altro.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">L'asimmetria
di concezioni del mondo è un segno molto tipico. Anche all'inizio
del ХХ secolo in Russia mancavano gli eroi della cultura ufficiale.
Il potere zarista di allora non si rivelava in grado di crearli.
Nella coscienza della società russa, perlomeno di parte di essa,
nella coscienza della "minoranza passionale" dominavano i
nomi degli eroi della controcultura politica – Andrej <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ž</span>eljabov
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20]</span>, Sof'ja Perovskaja
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[21]</span>, Vera Zasuli<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[22]</span>, come pure gli adesso
quasi dimenticati guerriglieri <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>ėsėry
</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[23]</span> – Ivan
Kaljaev, Egor Sazonov, Stepan Balma<span style="font-family: Times New Roman, serif;">šë</span>v.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Una
situazione analoga si creò anche in URSS all'inizio degli anni '80.
Per quanto il potere sovietico di allora cercasse di creare eroi
ufficiali, per esempio i costruttori della BAM <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[24]</span>,
questo non gli riuscì. Tuttavia tutti conoscevano i nomi di
Aleksandr Sol<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>enicyn e
dell'accademico Sacharov.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Nel
primo caso seguì la Rivoluzione di Febbraio, che abbatté il potere
zarista, nel secondo la perestrojka, che pure in modo rivoluzionario
distrusse la stagnante realtà socialista.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Probabilmente
è una regola.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Probabilmente
è una diagnosi con cui si può classificare il cambiamento di
epoche.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E
nel modo più comune suona così.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Una
realtà che non può creare eroi che la sostengano è una realtà
morta, ha esaurito la sua risorsa esistenziale. Un potere che non può
creare i suoi eroi è un potere morto, non ha chiare prospettive di
vita.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">La
diagnosi, certo, non è troppo ottimistica.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Tuttavia
la storia non ha altre diagnosi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Autore:
</span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Andrej
Stoljarov </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[25]</span></span></span></span></span></strong><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Indirizzo della pagina:
</span></span></strong><a href="http://www.novayagazeta.ru/arts/60916.html">http://www.novayagazeta.ru/arts/60916.html</a><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[1]
Allusione al romanzo "Un eroe del nostro tempo" di Michail
Jur'evič Lermontov (1810-1841), che come tale ritraeva una figura
piuttosto ambigua.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[2]
"Di Mosca" e "dei Vetturini" nella zona centrale.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[3]
La Piccola e la Grande Ochta, quartieri sulla riva sinistra e destra
dell'Ochta, affluente della Neva, il fiume principale di San
Pietroburgo.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[4]
"Dei Giardini", via del centro di San Pietroburgo.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[5]
"Corte Apraksin", grande mercato costruito nelle terre del
conte Fëdor Matveevič Apraksin.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
"Grande di Mosca", via</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
del centro di San Pietroburgo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[7]
Nikolaj Gavrilovič Černyševskij, scrittore socialista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[8]
Pavel Trofimovič Morozov, giovanissimo sovietico che avrebbe
denunciato suo padre per aver venduto grano ai contadini ricchi e
sarebbe stato ucciso per vendetta dai familiari (molti storici lo
considerano un'invenzione della propaganda).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[9]
Protagonista del romanzo "Come si temprò l'acciaio" dello
scrittore del realismo socialista Nikolaj Alekseevič Ostrovskij.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[10]
Valerij Pavlovič Čkalov, pioniere dell'aeronautica sovietica.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[11]
Aleksej (alla nascita Andrej) Grigor'evič Stachanov, minatore
modello, da cui lo "stacanovismo".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[12]
"Il comunista", film di Julij Jakovlevič Rajzman sulla
vita di un lavoratore modello.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[13]
Evgenij Onegin, giovane dandy, protagonista dell'omonimo romanzo in
versi di Aleksandr Sergeevič Puškin.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[14]
Grigorij Aleksandrovič Pečorin, protagonista di "Un eroe del
nostro tempo" (vedi nota 1).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[15]
Evgenij Vasil'evič Bazarov, nichilista, uno dei protagonisti del
romanzo "Padri e figli" di Ivan Sergeevič Turgenev.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[16]
Stepan Timofeevič Razin, cosacco che capeggiò una rivolta nel XVII
secolo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[17]
Emel'jan Ivanovič Pugačëv, cosacco che capeggiò una rivolta nel
XVIII secolo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[18]
Brigante di nobile origine, protagonista del romanzo incompiuto
"Dubrovskij" di Aleksandr Sergeevič Puškin.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[19]
"Volontà del Popolo", gruppo rivoluzionario del XIX
secolo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[20]
Andrej Ivanovič Željabov, rivoluzionario, uno degli organizzatori
dell'omicidio dello zar Alessandro II.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;">[21]
Sof'ja L'vovna Perovskaja, rivoluzionaria, una delle esecutrici
materiali dell'omicidio dello zar Alessandro II.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[22]
Vera Ivanovna Zasulič, rivoluzionaria contraria alla "prematura"
Rivoluzione d'Ottobre.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[23]
<i>Ėsėr </i>sta per SR
(<i>Socialisty-revoljucionery,</i>
"Socialisti Rivoluzionari").</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[24]
<i>Bajkalo-Amurskaja Magistral'</i>
(Via di Comunicazione Principale del Bajkal e dell'Amur – lago e
fiume della Siberia orientale).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[25] Andrej
Michajlovič Stoljarov, embriologo e scrittore di fantascienza russo.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-10020407697947505882013-11-13T13:58:00.002+01:002013-11-13T13:58:39.094+01:00Se un giudice ceceno dice no all'ingerenza del potere politico...<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-size: x-small;">"Novaja
gazeta", 11-11-2013, 03.11.00</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>C'è un giudice!</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i>Per
la prima volta in Russia un giudice si oppone apertamente alla
pressione del potere. Questo accade in Cecenia</i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Per
la prima volta in Russia un giudice si oppone apertamente alla
pressione del potere. Questo accade in Cecenia. Vachid Abubakarov:
"Non mi farò spezzare!"</span></span></span></span></span></strong><br />
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span><br />
</div>
<table align="RIGHT" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" dir="LTR" style="width: 642px;">
<colgroup><col width="638"></col>
</colgroup><tbody>
<tr>
<td width="638"></td>
</tr>
<tr>
<td width="638">
<h3 class="western">
Informazione della "Novaja gazeta"</h3>
<div style="margin-left: 1.06cm;">
Abubakarov Vachid Alievi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>
è nato il 15 novembre 1946 nel villaggio di Ajdarly nel distretto
Panfilovskij della regione di Taldy-Kurgan <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>
della RSS del Kazakistn. Nel 1980 ha finito l'università statale
di Rostov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>. Nel 1986
ha finito l'Istituto per la riqualificazione dei quadri dirigenti
della procura dell'URSS. Nel 2008 ha svolto un corso accelerato di
istruzione all'Accdemia della giustizia russa. E' consigliere
statale di giustizia di 3.a classe. Con decreto del Presidente
della Federazione Russa n° 868 del 1 agosto 2003 è stato
nominato giudice della Corte Suprema della Repubblica Cecena con
incarico triennale. Con decreto del Presidente della Federazione
Russa del 6 febbraio 2008 è stato nominato giudice della Corte
Suprema della Repubblica Cecena. E' impiegato onorario della
procura della Federazione Russa.</div>
<div style="margin-left: 1.06cm;">
<br /></div>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Il </span></span></span><span style="font-size: medium;">primo novembre il giudice della Corte Suprema della Repubblica Cecena
Vachid Alievi</span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">č</span><span style="font-size: medium;">
Abubakarov, che ha esaminato il caso del 28enne ceceno Sulejman
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Ė</span><span style="font-size: medium;">digov, ha emesso
un'ordinanza di autosospensione. Come motivo dell'autosospensione il
giudice ha indicato il seguente: "Una persona, presentatasi come
il ministro degli Interni della Repubblica Cecena generale di brigata
Alchanov Ruslan </span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Šachaevič da un
telefono</span><span style="font-size: medium;">, il cui numero non è stato accertato, mi ha chiamato
e ha dichiarato a me, giudice, che gli era noto da fonte affidabile
che l'imputato </span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Ė</span><span style="font-size: medium;">digov
S.S. era colpevole di aver commesso i crimini attribuitigli e mi
metteva in guardia dall'emettere un verdetto assolutorio nei suoi
confronti.</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">La
persona indicata è capo di una struttura federale, a cui per legge è
imposto l'obbligo della difesa di Stato di un giudice in caso di
attentato da parte di chiunque alla sua indipendenza nel prendere
decisioni su qualsiasi caso.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Nel
corso dell'indagine giudiziaria al tribunale era stato presentato un
insieme di prove concordanti, che confermavano gli argomenti
dell'imputato <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>digov S.S.
sul fatto che dei sottoposti di Alchanov R.<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Š</span>.,
agenti investigativi della polizia, il 03.08.2012 lo avevano
sequestrato illegalmente, lo avevano privato della libertà fino al
12.09.2012, gli avevano avvolto le dita delle mani con un cavo di
alluminio e lo avevano sottoposto a torture con la corrente
elettrica, costringendolo al riconoscimento di colpe e causandogli
ferite purulente e a lungo non cicatrizzate al contorno di quattro
dita di una mano e di cinque di un'altra.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">La
telefonata e l'avvertimento di Alchanov R.<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Š</span>.
sono la reazione ai rapporti tendenziosi di persone interrogate dal
giudice e interessate all'esito del caso dei loro sottoposti come
sviluppo pericoloso per loro delle indagini giudiziarie sul caso.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Dopo
l'ingerenza di un pubblico ufficiale di tale livello nell'esame da me
svolto sul procedimento penale nei confronti di <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>digov
S.S. qualsiasi sentenza in seguito deliberata da me perfino nella mia
propria coscienza fuori dalla mia volontà apparirebbe come una
concessione davanti all'avvertimento in caso una sentenza di condanna
o come una dimostrazione di coraggio in caso di emissione di una
sentenza assolutoria, cioè ordinata o di protesta.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">…<span style="font-size: medium;">Poiché le
suddette<span style="font-family: Times New Roman;">…
circostanze hanno messo in dubbio… il mio disinteresse per l'esito
del caso e la mia imparzialità, ritengo necessario dichiarare
l'autosospensione dal caso e astenermi da un'ulteriore esame del
caso…"</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Il
gesto del giudice Abubakarov, a cui, peraltro, tutti gli avvocati
ceceni di mia conoscenza fanno riferimento come ad uno dei più duri
(è noto per aver dato ad alcuni imputati pene ancora maggiori di
quelle richieste dall'accusa), non ha analoghi nella storia del
sistema giudiziario russo. E se si tiene conto della geografia del
gesto, il giudice Abubakarov è una persona incredibilmente
coraggiosa. Lo hanno silenziosamente sostenuto i colleghi tormentati
dagli abusi degli agenti di polizia locali. E non lo ha affatto
sostenuto la dirigenza della Corte Suprema della Cecenia. Vachid
Alievi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span> dice che su tutte
le numerose minacce ed esempi di pressione non celata, sfacciata sui
tribunali aveva fatto rapporto personalmente al presidente della
Corte Suprema e ai suoi vice. E ha atteso, ha atteso aiuto. Ma i capi
si sono astenuti dal risolvere il conflitto del giudice con i
kadyroviti (la parola "polizia" qui è un po' fuori luogo).
Il 31 ottobre Ramzan Kadyrov tenne una riunione generale con i
rappresentanti del corpo giudiziario della Cecenia, della procura,
del Ministero degli Interni e del comitato inquirente. Alla riunione
non si trattò solo del destino del concreto giudice Abubakarov. Si
trattò della necessità di stabilire il controllo del potere
esecutivo sui tribunali della repubblica. I rappresentanti del potere
giudiziario concordarono perché tacquero. Perché non usa obiettare
in tali riunioni. Allora Vachid Alievi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>
ha emesso anche un'ordinanza di autosospensione, indicando
onestamente il motivo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Subito
dopo la riunione Ramzan Kadyrov andò a Dubai. Ma da Vachid Alievi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>
giunsero urgentemente i suoi figli adulti. Per difendere il padre
perché come il giudice Abubakarov, che ha lavorato per più 40 anni
nel sistema giudiziario russo (a suo tempo fu procuratore della
Cecenia e primo procuratore di una sezione della Prcoura Generale
della Russia) evidentemente non c'è nessuno da difendere.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">…<span style="font-size: medium;">Il </span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">28enne
Sulejman </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
viene giudicato sulla base dell'accusa di omicidio di un agente della
polizia cecena e di detenzione illegale di armi. La prova
fondamentale del caso sono le confessioni di </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov.
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov
le confermò durante le indagini e durante il processo. Per tutto
questo tempo, secondo i familiari e l'avvocato Said-Achmet Jusupov,
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov
sperava in un patteggiamento e in una piccola pena. Anche se per
un'accusa così grave non ci sono pene piccole. </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov
lo capì quando il processo giunse in dirittura d'arrivo e alla
sentenza mancava letteralmente un'udienza. Solo la sua ultima parola.
E allora </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ė</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">digov
raccontò tutto. Il suo racconto durò qualche ora. "Tenevo
d'occhio il volto del giudice e vidi come cambiava, – racconta
l'avvocato Jusupov. – Solo che ancora non avevo capito cosa ci
promettessero questi cambiamenti".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Il
ceceno Sulejman <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>digov
non è un abitante della Cecenia. In Cecenia è nato e ha vissuto
fino alla prima guerra cecena <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>.
Tornò già dopo la seconda <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>.
Si mise a lavorare per l'OMON <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>.
Nel 2008 perse il lavoro a causa di problemi alla vista ed emigrò in
Svezia. Tra l'altro c'è un altro motivo per cui <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>digov
se ne andò. Il suo conoscente Timur Isaev (soprannominato Islam) è
un anello molto importante in questa storia. "Feci conoscenza
con lui alla fine del 2006 nel micro-quartiere Ippodromnyj <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>
della città di Groznyj, dove allora vivevo, – ha raccontato al
processo <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>digov. –
Allora lavoravo all'OMON. Isaev mi fece conoscere Abubakarov Islam e
Bachaev Magomed. Nel marzo 2008 mi licenziai dal lavoro per motivi di
salute. Islam iniziò a invitare spesso me e le due persone
summenzionate a casa sua e là, nel corso della conversazione, ci
spinse ad entrare nelle formazioni armate illegali per condurre la
"guerra santa". In massimo grado a causa di Isaev nel
febbraio 2009 me ne andai in Svezia con la mia famiglia. Ma anche là
Isaev mi trovò, si mise in contatto con me su Internet e per
telefono. Dalle sue parole venni a sapere che questi, Abubakarov e
Bachaev erano entrati nelle fila delle formazioni armate illegali. E
mi telefonò a casa perché seguissi il suo esempio. Quando mi
rifiutai, allora chiese che lo aiutassi con dei soldi. Dopo di che
dichiarai a lui già in modo duro che tutto ciò non mi era
necessario e che non si mettesse più in contatto con me…"</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Vi
stupirete, ma il "jihadista" Timur Isaev è molto ben
considerato dal Ministero degli Interni ceceno. Ecco cosa ci ha detto
un agente delle strutture armate molto influente, Chamzat
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>dil'gireev, capo dello
ROVD <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7] di Kurčaloj [8],
tristemente noto in tutto il mondo</span> (per via dell'omicidio di
Natal'ja <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>stemirova).</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">dil'gireev
ha dichiarato che "Timur Isaev ha grandi meriti davanti alla
Repubblica Cecena. Ha più risultati di tutte le sezioni regionali
degli affari interni di Groznyj messe insieme". Qui merita
chiarire cosa intendeva il capo di uno degli ROVD di maggior successo
in Cecenia con la parola "risultato". In Cecenia già da
molti anni </span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">(vedi
"Novaja gazeta", n° 2 del 14.01.2009, </span></span></span></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">articolo
</span></span></span></span></span></em><em><a href="http://www.novayagazeta.ru/politics/46543.html"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">"La
"macchia" cecena"</span></span></a></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">,
autrice – </span></span></span></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">Natal'ja
</span></span></span></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">Ė</span></span></span></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">stemirova)
esiste un interessante metodo</span></span></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
di lotta con la cosiddetta clandestinità: nella fiducia dei giovani
ceceni si insinua un arruolatore, gli fa il lavaggio del cervello con
la "guerra santa" e li persuade a darsi alla macchia. E
presto gli agenti della polizia cecena ricevono decorazioni e
generose paghe di denaro pubblico per questi giovani idioti arruolati
e uccisi nel corso dell'ennesima operazione speciale di successo. E
tanti più ceceni "si danno alla macchia", quanto più
letteralmente conviene. Ecco com'è la lotta. L'anello più prezioso
di essa sono proprio gli arruolatori. Persone intoccabili, queste, di
regola, vanno per la Cecenia con macchine dalle targhe d'élite "KRA"
(l'abbreviazione si decifra facilmente) </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">e
rammentano ovunque il nome del capo della Cecenia</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[9]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Ecco che anche Timur Isaev va con la targa "KRA" e al
processo ha dichiarato di aver personalmente evitato un attentato a
Ramzan Achmadovi</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">č</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Solo che chi lo ha inizialmente organizzato?</span></span></span></span><br />
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Non
vi stupite, ma se il bilancio russo cesserà di pagare per le teste
dei guerriglieri ceceni, il loro numero diminuirà in modo
significativo.</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<span style="color: black;">…<span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Dopo che
</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
fu intervenuto con l'ultima parola</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">,
il giudice Abubakarov emise un'ordinanza per verificare tutti i
fatti. Il comitato inquirente e la procura guardarono alla verifica
assai superficialmente. E allora il giudice Abubakarov fece ripartire
da capo il processo e si occupò egli stesso delle indagini.
Gradualmente dagli interrogatori dei testimoni – compaesani di
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov,
agenti di polizia e del comitato inquirente, esperti e medici – si
formò un quadro chiaro e coerente. Timur Isaev sapeva che </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
si occupava di una piccola attività – comprava e portava per la
vendita macchine usate dall'Europa alla Cecenia. Ci sono i fondamenti
per supporre che l'ennesimo accordo (</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
giunse in Cecenia con l'ennesima macchina a fine luglio 2012) fu
organizzato con l'intermediazione di Isaev. Al processo fu accertato
che Timur Isaev, che non era un agente di ruolo della polizia cecena,
prese parte il </span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">3
agosto 2012 al sequestro di Sulejman </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ė</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">digov
presso la porta di casa dei suoi genitori</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Il che contraddice la conclusione dell'accusa, secondo cui </span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ė</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">digov</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
sarebbe stato arrestato il </span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">12
settembre 2012 al mercato di Urus-Martan </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[10]</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Per quaranta giorni</span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">
(dal 3 agosto al 12 settembre) </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ė</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">digov
fu tenuto prima nello ROVD di Kur</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">č</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">aloj</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
e in seguito nell'OR</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Č</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[11]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
del Ministero degli Interni della Repubblica Cecena perché se ne
andassero i segni delle percosse e si cicatrizzassero le ferite
purulente alle dita delle mani. Alle dita avevano collegato cavi in
alluminio e li avevano messi nella presa, ottenendo da </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
la "spontanea" confessione dell'omicidio. Quando le ferite
presero a suppurare, per </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
chiamarono una collaboratrice dell'obitorio locale, di formazione
infermiera (questa lo ha confermato al processo). La donna sistemò
le ferite, queste si cicatrizzarono, ma restarono delle cicatrici
rotonde e furono registrate al momento del trasferimento di </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Ė</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">digov
al SIZO </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[12]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Essenzialmente queste cicatrici resteranno per tutta la vita.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Gli
agenti della polizia cecena interrogati al processo si comportarono
con sicurezza e sfacciataggine. Ma le dure domande del giudice
Abubakarov (abitudini della passata vita da procuratore) furono una
completa sorpresa per quelle persone abituate alla completa impunità.
E questi si tradirono. E capirono di non aver detto ciò che era
necessario. E allora, evidentemente, corsero dai capi perché
trovassero un compromesso con il giudice. La situazione, secondo la
catena, giunse al ministro degli Interni della Cecenia, che lo stesso
Abubakarov ritiene una "persona intelligente". Nel senso
che Alchanov, come pure Abubakarov, ha servito per la maggior parte
della vita nel sistema giudiziario russo. Con tutti i suoi "più"
e i suoi "meno". Il sistema a cui è soggetto adesso è
difficile chiamare sia giudiziario sia russo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Essenzialmente
qui non c'è niente da stupirsi. La pace in Cecenia si basa sui
guerriglieri-transfughi, a cui è data carta bianca e per cui, come
si è rilevato, è indifferente chi uccidere – soldati russi o
ragazzi ceceni. Di fatto è un banditismo incompatibile con qualsiasi
concetto di legge, anche con il nostro assai storpiato.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: maroon;"><span style="font-size: medium;"><u><b>IN PRIMA
PERSONA</b></u></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: maroon;"><span style="font-size: medium;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Il giudice ABUBAKAROV alla "Novaja
gazeta": "Non mi farò spezzare!"</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Di
fatto</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
tutto ciò che è accaduto l'ho scritto in forma succinta nella mia
ordinanza. Io, come giudice, non devo prender parte ad alcun
regolamento di conti su questioni di minacce e avvertimenti al mio
indirizzo. Di questo deve occuparsi la mia dirigenza. Dal 16 ottobre
al 1 novembre ho aspettato che la mia dirigenza prendesse il
controllo della situazione. Ma ciò non è accaduto. Per di più il
31 il vice-ministro del Ministero degli Interni della Cecenia Apti
Alautdinov si è rivolto apertamente al capo della repubblica con la
richiesta di far pressione sulla corte e "richiamarla
all'ordine".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Che
significa</span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">
– all'ordine?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;">Capisce</span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">,</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
tutta la situazione è iniziata dal fatto che fanno irruzione
direttamente dal giudice e chiedono: "Non intendi mica
rilasciarlo?" Il giudice finché non si allontana in camera di
consiglio e non delibera la sentenza non ha diritto di dire né che
imprigionerà, né che rilascerà. Così gli ho pure spiegato. "Il
vostro compito, – gli ho detto, – è presentare le prove, se lo
ritenete colpevole". Una situazione in cui il Ministero degli
Interni della repubblica, la procura, il comitato inquirente, lo FSB
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[13]</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
della repubblica invece di procurare prove e dimostrare la
colpevolezza dell'imputato non trovano altro che richiamare il capo
della repubblica a influenzare il giudice perché emetta una sentenza
di condanna è del tutto inaccettabile e io, per riguardo a me
stesso, per riguardo al giudice non tollererò una cosa del genere!
Perciò ho dichiarato l'autosospensione.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ha
trovato appoggio presso la dirigenza della Corte Suprema della
Federazione Russa</span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;">Se avessi
trovato appoggio<span style="font-family: Times New Roman;">,
non avrei dichiarato l'autosospensione.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<strong>– </strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">E'
la prima volta che si scontra con una situazione del genere?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman;">Sono
da quarant'anni negli organi, sono stato procuratore della
repubblica, vice-procuratore dei trasporti di Mosca, sono stato primo
procuratore di una sezione della Procura Generale e un'ingerenza
così insolente e invadente nel mio lavoro non c'è mai stata.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<strong>– </strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Questa
situazione può minacciare la Sua sicurezza personale</span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Indubbiamente</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">.
La mia difesa dev'essere attuata per legge dal ministro degli Interni
della repubblica. Ma quale sarà questa difesa – lo vede da sola.
E' una situazione angosciosa. I miei figli sono stati costretti a
venire per sostenermi. E' una situazione del tutto inaccettabile.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong>– </strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ma
Lei si è rivolto per avere sostegni al capo della repubblica Ramzan
Kadyrov</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: medium;">Il</span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
31</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
ottobre questi ha ascoltato tutte le parti e se n'è andato. Tutti
aspettano che dopo il suo arrivo probabilmente regoli i conti con me.
Perlomeno l'hanno invitato a fare questo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /></div>
<strong>– </strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ma
per questa situazione si è rivolto allo FSB</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">,
alla procura o al comitato inquirente?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Se
lo FSB</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">,
la procura, il Comitato Inquirente, il presidente della Corte
Suprema, i suoi vice, tutti i presidenti dei tribunali distrettuali,
tutti i capi delle sezioni regionali degli affari interni e i
procuratori dei distretti erano a questa riunione, allora a chi
rivolgersi? Per questo caso mi trovo in camera di consiglio, non ho
balbettato neanche una parola a qualcuno su quale sentenza intendo
emettere e là <alla riunione=""> hanno dichiarato apertamente che
ho quasi preso una bustarella e intendo vendere il caso. Di fatto, se
l'imputato ha dichiarato che su di lui hanno applicato metodi di
indagine illegali, sono obbligato a dare ordine di indagare per fare
una verifica. Gli inquirenti si sono sottratti alla verifica, ma
senza questa non potevo deliberare una sentenza e non volevo decidere
il destino di una persona. E non lo farò mai. Io stesso ho
verificato tutto quello su cui l'imputato ha deposto in tribunale e
questi fatti sono stati confermati.</alla></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong>– </strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Lei
ha compiuto un gesto civico inusuale</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">,
atipico non solo per la Cecenia, ma anche per la Russia, purtroppo.
Perché l'ha fatto?</span></span></span></span></span></strong><br />
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></strong>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Mi
dispiace per quei giudici</span></span><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">
che si fanno spezzare così. Io non voglio che mi spezzino. E se la
cosa andrà alla rottura, meglio lasciare il processo e dichiarare
l'autosospensione che arrendermi e deliberare una sentenza ingiusta.
Tra l'altro non ha importanza che sia assolutoria o di condanna.
Nessuna sentenza può essere legale se si fa pressione sul giudice.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: maroon;"><span style="font-size: medium;"><u><b>Commento</b></u></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: maroon;"><span style="font-size: medium;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Il capo dell'ufficio stampa del
ministro degli Interni della Cecenia Magomed-Amin DENIEV:</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">"Non
potrò trovare il ministro per il vostro commento. Ma posso
dichiarare ufficialmente che questa notizia <la abubakarov="" giudice="" pressione="" sul=""> non corrisponde alla realtà. Come posso
provare le mie parole? Ma ci troviamo in tribunale forse? Dichiaro
ancora una volta con sicurezza che respingo le accuse all'indirizzo
del ministro e vi dico ufficialmente che non confermo questa
notizia".</la></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: firebrick;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">P.S.
</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">I
familiari di Sulejman </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ė</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">digov
si sono rivolti ufficialmente al Gruppo Mobile Riunito degli
attivisti per i diritti umani russi che è capeggiato dal membro del
Consiglio per i diritti umani presso il Presidente della Federazione
Russa Igor' Kaljapin. Noi, a nostra volta, ci rivolgiamo al
presidente della Corte Suprema della Federazione Russa Vja</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">č</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">eslav
Lebedev, al procuratore generale Jurij </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Č</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">ajka
e al capo del Comitato Inquirente Aleksandr Bastrykin. Le
informazioni esposte nella delibera di autosospensione del giudice
Abubakarov contengono in se i caratteri di un attentato criminale
alla giustizia. Chiediamo che si reagisca immediatamente.</span></span></span></span></span></strong><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Autrice:
</span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Elena
Mila</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">š</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">ina</span></span></span></span></span></strong><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Indirizzo della pagine:
</span></span></strong><a href="http://www.novayagazeta.ru/inquests/60871.html">http://www.novayagazeta.ru/inquests/60871.html</a><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[1]
Città del Kazakistan sud-orientale.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[2]
Città della Russia meridionale.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[3]
La guerra russo-cecena degli anni 1994-1996 finita con un armistizio.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[4]
La guerra russo-cecena degli anni 1999-2009 finita con il
consolidamento del regime di Ramzan </span></span><span style="font-size: medium;">Achmadovič</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
Kadyrov.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[5]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Otrjad
Milicii Osobogo Naznačenija </i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">(Reparto
di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa nota per la
propria brutalità.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[6]
"Dell'Ippodromo".</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[7]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Rajonnyj
Otdel Vnutrennich Del </i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">(Sezione
Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede distrettuale
della polizia.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[8]
Villaggio della Cecenia centro-orientale.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[9]
In quelle targhe Kadyrov si presenta secondo le regole russe con
cognome, nome e patronimico: Kadyrov, Ramzan Achmadovič.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[10]
Città della Cecenia centro-occidentale.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[11]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Operativno-Rozysknaja
Čast'</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
(Sezione Investigativa Criminale).</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[12]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Sledstvennyj
IZOljator</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
(Isolatore di Custodia Cautelare).</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[13]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Federal'naja
Služba Bezopasnosti</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-15064741467936798882013-11-13T00:11:00.002+01:002013-11-13T00:11:36.547+01:00Il Caucaso sconosciuto: quello cristiano<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Il Caucaso sconosciuto</b></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">"Caro
mio! – grida quasi il nostro interlocutore. – Ricorda! Qui non ci
sono mai stati cristiani! Mai!" "Che farò, ti mentirò,
forse? – si stupisce il monaco in risposta. – Sono un sacerdote!"
Ci siamo portati lontano: gli estranei qui non vanno e se ci vanno,
succede molto raramente.</span></span></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Siamo
abituati a considerare il Caucaso del Nord la terra originaria
dell'Islam, tuttavia non è così: testimonianze del fatto che mille
anni fa queste terre erano ortodosse sono state trovate qui già nel
XVIII secolo, per non parlare delle ottimamente conservate </span></span></span></span><a href="http://www.pravoslavie.ru/foto/set443.htm">chiese
dello Zelenčuk [1]</a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
sul territorio dell'attuale Karačaj-Circassia</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"Il
Caucaso del Nord è una delle più antiche culle del cristianesimo in
Russia. Lo sviluppo e l'affermazione della fede cristiana tra i
popoli di questa regione rappresenta una delle pagine poco studiate
della storia della Chiesa Ortodossa Russa", – ha scritto nella
prefazione alla sua dissertazione "Storia del cristianesimo nel
Caucaso del Nord prima e dopo la sua unione con la Russia" il
metropolita di Stavropol' [2] e di Vladikavkaz [3] Gedeon (Dokukin),
per cui questa terra è rimasta un dolore particolare: infatti
proprio <i>vladyka</i> [4] aveva ordinato sia padre Anastolij
Čistousov, sequestrato e nel 1996 ucciso in Cecenia dai
guerriglieri, sia padre Igor' Rozin, ucciso nel 2001 in
Kabardino-Balkaria, a Tyrnyauz, proprio davanti alla sua chiesa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">L'infiammata
dissertazione del metropolita Gedeon, che ancora si studia nel
seminario di Stavropol', fu scritta negli anni '60, tuttavia anche
dopo che è passato mezzo secolo di storia del cristianesimo nel
Caucaso del Nord resta "poco studiata" come prima.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"C'è
una chiesa di pietra della lunghezza di 4 <i>sa</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>ž</i></span><i>eni
</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span> nel circondario di
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem presso il villaggio
di Ulu-El't", – scriveva nel suo "Viaggio per la Russia e
i monti del Caucaso" Johann Anton G<span style="font-family: Times New Roman, serif;">üldenstädt</span>;
estratti della sua opera furono stampati in russo sotto il titolo
"Descrizione geografica e statistica della Georgia e del
Caucaso".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Andiamo
anche noi a questa chiesa da Tyrnyauz – la nostra strada è nel
villaggio di <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>l'-Tjubju,
più noto con il nome russo di Verchnij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>. Noi siamo il
sacerdote e monaco Igor', l'autista Sa<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
(al volante di una Niva argentata), due ospiti della cittadina di
Prochladnyj <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span> – Larisa
e madre Valentina – e la vostra umile serva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Molto
indietro è rimasta Pjatigorsk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>
con il grande magazzino «Zara» quasi come su via Tverskaja <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>,
i centri commerciali, l'illuminazione, i bancomat e le ragazze
vestite audacemente, principalmente, a dire il vero, forestiere. In
tutti i villaggi ci sono moschee nuove. Per le strade uomini seduti
su panche presso le case e donne con vestiti lunghi e teste coperte.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
strada punta verso l'alto, snodandosi tra monti di un verde acceso e
che per i fitti boschi sembrano riccioluti e simili ad agnelli. Il
giorno è nuvoloso e perciò il verde è ancora più verde. Un altro
colore dominante è il rosso ramato; acquistando vividezza, arriva da
ogni parte: dalle cortecce degli alberi, dalle pietre, dalle rocce e
perfino dai muschi. Le mucche che vagano per la strada rotabile –
particolarità caratteristica della regione – si scambiano con
asinelli pelosi e ruvidi, a cui piace fermarsi sonnacchiosi
attraverso la strada.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Le
rare macchine li aggirano virtuosamente, muovendosi incontro l'un
l'altra e suonano energicamente: pare che gli abitanti del posto che
sono stati nei paesi islamici abbiano portato da là questa nuova
abitudine. Se chiudiamo gli occhi, possiamo pensare di essere da
qualche parte in Egitto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Passiamo
per Ni<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>nij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span>. Indicatore: "Cascate
di <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem". Autobus
parcheggiati, un mercato lungo la strada – merci legate e balcare
che sferruzzano energicamente. Vanno i turisti – giapponesi o
coreani, che fanno scattare continuamente le loro macchine
fotografiche, i più coraggiosi, dove non li incontri? Non so se
sentano la non univocità di questo posto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">L'acqua
vola precipitosamente dalle rocce – quando c'è il sole, sulle
cascate di </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span lang="it-IT">Č</span></span><span lang="it-IT">egem
sta l'arcobaleno, ma oggi il tempo è di altro umore: argento e
cristallo scorrono giù dalle rocce scure in modo severo e quasi
ascetico. La strada porta in alto e la nostra macchina diventa
l'unica che come prima punta avanti – </span><em><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">gli
estranei qui non vanno e se ci vanno, succede molto raramente</span></span></em><span lang="it-IT">.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"Dalla
grande quantità di antiche rovine scoperte qui si può ritenere che
questi <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>č</i></span><i>egemi</i>
fossero molto numerosi un tempo, quando seguivano la religione
cristiana. Effettivamente hanno ancora delle chiese, una delle quali
si trova sulla riva del <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem
ed è assai notevole; è costruita su una roccia in cui hanno scavato
un sentiero a serpentina, cingendolo da entrambi i lati con
recinzioni di ferro. In questa chiesa si conservano ancora frammenti
di libri, di cui mi sono procurato qualche pagina, inviando una
persona in questa impresa pericolosa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Uno
dei fogli contiene parte del Vangelo in greco antico; altri si sono
rivelati varie parti di libri utilizzati nella liturgia greca",
– scriveva alla fine del XVIII secolo Peter Simon Pallas nelle sue
"Note sul viaggio nelle amministrazioni meridionali dello stato
Russo negli anni 1793 e 1794".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Queste
rovine, rammentate più di una volta dai viaggiatori dei secoli
scorsi, le cerchiamo anche noi. Presto compare un indicatore:
"<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>l'-Tjubju". A
sinistra si scopre improvvisamente una costruzione insolita per
questi posti – torri millenarie simili ad essa stanno dall'altra
parte della principale catena montuosa caucasica principale, nella
Svanezia ortodossa. Circondata dalle case basse del villaggio balcaro
appare del tutto estranea, non capisci subito perché.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Forse
perché questa torre è molto più antica di tutte le altre
costruzioni – anch'essa ha circa mille anni. Anche se non è per
questo – semplicemente appare come i resti di una grande nave,
gettata sulla riva dove vive un popolo che ha dimenticato come si va
in mare: è evidente che la torre appartiene non solo a un altro
tempo, ma anche a un'altra civiltà, non balcara.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Non
sappiamo tanto bene dove si trova ciò che cerchiamo e perciò
scansiamo un villaggio, che, nonostante la presenza di macchine nei
cortili e di piatti della TV satellitare su alcune case, sembra non
essere toccato dal tempo – o dal nostro paese.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Passiamo
su un ponte e ci dirigiamo più lontano. A sinistra del <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem
che schiuma sul fondo della gola energico come onde contrarie che
ribollono su grandi rocce e cozzano letteralmente le une con le
altre, all'improvviso emergono strane costruzioni appuntite fatte di
pietre gialle – sono antichi monumenti tombali. Li circondano i
resti di un qualche costruzione in pietra. Più lontano si vede un
cimitero moderno.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Vediamo
un uomo piccolo dai capelli chiari con il viso arrossato dal vento:
tenendo in mano un grosso bastone-mazza levigato, che facilita lo
spostamento per i pendii montani, passeggia in qualche direzione al
lato della strada. Ci fermiamo, offriamo un passaggio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Il
nostro nuovo conoscente parla ottimamente in russo, quasi senza
accento, rafforza appena le consonanti, pronunciandole in qualche
modo particolarmente duro, con una "r" rimbombante. Si
siede in macchina con piacere e risponde alle nostre domande come una
guida. Quelle costruzioni appuntite? Sì, sono tombe, "la città
morrrrta", – dice con rilievo Ibragim. Infine chiediamo
direttamente: ci sono rovine di chiese cristiane qui?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ibragim
all'improvviso entra in agitazione – gli ribolle perfino un po' di
schiuma agli angoli delle labbra. "Carrro mio! – grida quasi.
– Ricorda! Qui non ci sono mai stati cristiani! Mai!" "Che
farò, ti mentirò, forse? – si stupisce dal sedile anteriore padre
Igor'. – Io sono un sacerdote! Così scrivono nei vecchi libri".
Che è un sacerdote era comunque evidente – è in tonaca e
copricapo, – ma Ibragim lo capisce solo adesso. Guarda attentamente
per un minuto, poi tende la mano… e si scusa: "Perdonami,
fratello, non volevo offenderti", – chiede solo che gli regali
il libro in cui è scritto che qui vivevano i cristiani.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">E
mi ricorda una storia raccontata da un pope locale, accaduta undici
anni fa, quando aveva appena iniziato a servire.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Lo
avevano ordinato subito dopo che nel Caucaso del Nord era stato
ucciso padre Igor' Rozin e il giovane sacerdote, anche se gli doleva
il cuore, non si buttava affatto ad andare in strada in tonaca.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">E
chiese con delicatezza al vescovo che governava la benedizione per
portare l'abito borghese fuori dalla chiesa. Questi lo benedisse. Ed
ecco che per l'appunto il pope andava dalla sua parrocchia a servire
a Nal'<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>ik <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>
– come al solito in pulmino. Si sedette, tenendo sulle ginocchia un
pacco enorme con tonaca, camice, paramenti, croce pettorale e tutto
ciò che compete a un sacerdote. Guarda dal finestrino. E
all'improvviso sente una voce: "Ascolta, non ti vergogni? Perché
ti comporti così? Tutti sanno che sei un sacerdote – perché tu
stesso lo nascondi e vai con il "cambio"?"</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"Ed
ecco, – raccontò poi il pope, – da allora non c'è stato un caso
in cui sia uscito di casa senza tonaca. E' molto importante essere
sempre in tonaca. Perché ovunque ti trovi questo dice subito alla
gente chi sei. Infatti tu sei un ministro del culto, tu servi Dio.
Talvolta questo ispira rispetto, talvolta rifiuto e talvolta perfino
rabbia, ma sempre e in qualsiasi situazione ti obbliga a trovarti
davanti al Volto di Dio".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">E
il pope conosceva un po' l'uomo del pulmino – fin dall'infanzia:
erano coetanei, anche se avevano studiato in scuole diverse. Qualche
anno dopo questo fatto, nel 2010, Asker D<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>appuev
– così si chiamava – capeggiava il gruppo estremista del <i>Jama'at</i>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span> "Jarmuk"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span> del cosiddetto
Emirato del Caucaso <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>,
quando il precedente comandante fu ucciso. Un anno dopo fu ucciso
anche Asker D<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>appuev –
durante un'operazione speciale nel centro abitato di Progress nel
territorio di Stavropol'. Scrissero che nell'anno in cui fu emiro del
<i>Jama'at</i> l'attività dei guerriglieri in Kabardino-Balkaria
aumentò assai.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tali
sono le realtà della vita di qui. Tra l'altro non solo gli antichi
libri, ma la stessa lingua balcara conservano antiche tracce della
vita ortodossa. I balcari chiamano il mese di giugno <i>Nikkol aj</i>
– mese di Nicola <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15];</span>
luglio – <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Ė</i></span><i>lija
aj</i>, mese di Elia; nella parola che significa chiesa – <i>kilisa</i>
– si insinua la greca <i>ekklesia </i>e c'è anche l'<i>Abystol aj</i>
– il mese dell'apostolo, anche se gli stessi portatori della lingua
non sempre capiscono cosa significano questi nomi e da dove vengono.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Il
nostro secondo interlocutore, per fortuna, ha capito rapidamente cosa
cercavamo – "la torre con la croce e la scala nella roccia"
– e ha spiegato come andare là.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
"torre con la croce" si è rivelata le rovine di una
piccola chiesa bizantina con una costruzione in pietra rinforzata con
la malta, a differenza delle costruzioni balcare. Se si guarda
dall'altra riva della stretta gola, è semplicemente un mucchio di
pietre su un monte, ma sali e vedi: ecco le porte dell'iconostasi,
ecco il trono ed ecco l'altare, su cui qualcuno che è stato qui
prima di noi ha tracciato con una candelina una crocetta a otto
punte. Il pavimento, certo, è finito nella terra e il tetto, certo,
non c'è più da tempo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ed
ecco che tra queste mura preghiamo davanti all'immagine della Madre
di Dio di Mozdok <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span>. Si
muove al vento il mantello del monaco sacerdote e due grandi aquile,
di quelle che giravano sulla roccia vicina, volano a vedere cosa
accade qui, quando padre Igor' nella preghiera liturgica ricorda i
nostri fratelli che hanno operato in questo posto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Chi
costruì una chiesa qui e mise in una gola una scala che si avvolge
nella roccia, che va dove non si può già andare – letteralmente
in cielo? Chi servì tra queste rocce, vicino alle aquile che volano
a vedere, la Divina Liturgia?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Come
vivevano qui? Quanti erano? Come si chiamavano? Come si salvarono tra
questi monti? Come se ne andarono da qui – vivi o direttamente in
cielo?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Dio
lo sa. E nessuno di noi: tutto è scorso nella storia come l'acqua
dalle cascate del <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>egem,
che vola dall'alto nei fiumi montani.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ma
i loro Angeli stanno presso i troni, distrutti dagli uomini, di
antiche chiese smarrite tra i monti. E con gli angeli pregano i padri
e, rispondendo alla loro preghiera, all'improvviso si spande un velo
grigio di nubi e nello squarcio azzurro brilla un sole acceso e le
cascate brillano di arcobaleni. I Tuoi Altari, Signore delle forze!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Se
si va avanti per questa gola, c'è un altro lato, accanto a una
grotta stranamente enorme nella roccia, sopra il fiume che rimbomba
giù, dove termina lo stretto sentiero – e si sa dove cercare,
vedrai una scala che porta alla chiesa nella roccia. Proprio qui,
inviando una persona in un'impresa pericolosa, Peter Simon Pallas "si
procurò parte del Vangelo in greco antico" e "diverse
parti di libri utilizzati nella liturgia greca".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Padre
Igor' decide di passare per la scala, i cui gradini, sostenuti da
un'antica costruzione in pietra, salgono su con una ripidità da
capogiro. Dal basso guardiamo come sale su una roccia quasi sospesa
la nera figura di un monaco ed ecco che si ferma: la parte superiore
della scala è crollata e là senza un'attrezzatura speciale non si
va – cioè, non oggi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Evitata
questa scala monastica per il cielo, qualche giorno dopo vai nella
gola del Baksan <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17]</span> verso
Tyrnyauz – per l'appunto dalla parte dove pende su di essa il monte
Totur. Alla sua vetta si attaccano le nubi e si impigliano nella
gola, tenendo la città all'ombra mentre ovunque esulta liberamente
il sole. Dal basso il Totur si vede spesso scuro, ma quelli che ci
salgono sanno che questi, veramente severo, serba in se anche un
grande amore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Alla
fine di giugno i passaggi per la sua cima sono coperti da un tappeto
continuo di rododendri e ai suoi piedi – non dalla parte della
città, ma dall'altra, dove i locali adesso non vanno quasi più,
temendo possibili incontri indesiderati – regna quasi la bellezza
della creazione e sui prati alpestri splendono i gialli gigli
montani, da cui si spande a ondate un aroma di cui non può vantarsi
alcuno di quelli da giardino. All'alba i gigli si coprono di una
fitta rugiada, mostrando un giallo acceso sopra la vivida erba verde
sullo sfondo del cielo azzurro e all'improvviso ricordi stupito la
Scrittura: "Osservate come crescono i gigli del campo: non
faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con
tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro" (Mt 6, 28-29), –
e – perdonate me, cittadina, – sei colpito dalla precisione: in
realtà nessuno in tutta la sua gloria si è mai vestito come uno di
loro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Il
Totur è il punto successivo del nostro percorso. Il nome del monte,
presso la salita per la cima del quale alla fine, dopo dieci ore di
dura strada a piedi per le pendici, montiamo il campo – è una
deformazione del nome greco Theodor <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]</span>.
Su come è stato portato qui, parla in una sua intervista, registrata
dalla televisione locale alla fine di aprile 2001, padre Igor' Rozin:
"Secondo notizie storiche, gli abitanti del posto – i balcari
– prima dell'introduzione violenta dell'Islam erano cristiani. Qui
– da qualche parte in questo posto, dove ora c'è la nostra chiesa
– si trovava la chiesa di san Teodoro. Abbiamo due Teodoro santi –
sono Teodoro Stratelate e Teodoro Tiro <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]</span>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
onore di quale Teodoro fu consacrata la chiesa non so, ma che ci sono
testimonianze storiche affidabili è vero. Qui c'era una chiesa
ortodossa di costruzione bizantina e i vecchi – quelli vecchissimi
– ricordavano perfino le sue rovine prima che qui fosse costruita
la città. Di generazione in generazione si è trasmessa notizia che
era una chiesa cristiana".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Con
la nostra piccola processione – il parroco della chiesa di san
Giorgio di Tyrnyauz, il capogruppo Sa<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
e io – andiamo con l'icona della Madre di Dio di Mozdok sulla cima
del Totur per pregare la Santissima Madre di Dio per il Caucaso con
la benedizione del vescovo di Pjatigorsk e <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>erkessk
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20]</span> Feofilakt.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Non
posso andare fino alla cima – andando sul valico tra le gole e
guardando la città dal pendio rivolto verso Tyrnyauz (e sembra di
vederla da un aereo), mi ritiro. L'amico Sa<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
resta con me e padre Igor' va se per le rocce ripide e lo guardiamo
dal valico mentre la figura nera in lontananza appare e scompare.
Alla fine, appena distinguibile – biancheggia solo la stola – si
alza sulla cima del Totur e noi ci alziamo sul nostro valico e sulle
rocce risuona di nuovo:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"Divina
stella appare la Tua icona, Madre di Dio, che circondi il paese del
Caucaso e sei nell'ombra dell'ignoranza la luce che illumina con la
Rivelazione di Dio, che riempi di gioia gli afflitti che cercano il
tuo aiuto con la grazia consolante del Figlio Tuo e di Dio, a Lui
gridiamo con gratitudine: alleluia".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Anastasija
Rachlina, "Kavkazskaja politika",
</b></span></span></span><a href="http://kavpolit.com/neizvestnyj-kavkaz/">http://kavpolit.com/neizvestnyj-kavkaz/</a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
Più correttamente <i>Bol'šoj Zelenčuk</i>,
fiume del Caucaso.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2] Città della Russia
meridionale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3] Capitale dell'Ossezia del
Nord, unica repubblica caucasica russa a maggioranza cristiana.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4] Qualcosa come "signore",
appellativo dei vescovi ortodossi russi.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
La </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>sažen'</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
equivaleva a 2,13 metri, quindi circa 8,5 metri.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6] "Čegem Superiore".</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7] "Fresco" (la parola
russa per "città" è di genere maschile), città della
Kabardino-Balkaria settentrionale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8] Città della Russia
meridionale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9] "Di Tver'" (città
della Russia centrale), via del centro di Mosca.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10] "Čegem Inferiore".</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11] Capitale della
Kabardino-Balcaria.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12] Comunità islamica, ma qui
"cellula terroristica".</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13] Fiume palestinese presso cui
gli Arabi sconfissero i Bizantini nel 636.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14] Stato islamico
autoproclamato del Caucaso russo.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15] La chiesa ortodossa
festeggia più volte san Nicola, non solo il 6 dicembre.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16] Città della parte
settentrionale dell'Ossezia del Nord.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17] Fiume del Caucaso del Nord.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]
Sic. Più precisamente </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Theodòros</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]
C'è anche chi suppone che si tratti della stessa persona (in greco
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>tèron </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">significa
"soldato" e </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>stratelàtes
</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"portatore
di lancia"), che la Chiesa Cattolica venera come Teodoro di
Amasea.</span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20] Capitale della repubblica
autonoma di Karačaj-Circassia.</span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-78522484977367802912013-11-11T20:52:00.002+01:002013-11-11T20:52:29.023+01:00Il terrorismo nel Caucaso russo tra cifre e realtà<div lang="it-IT">
<span style="color: maroon;"><span style="font-size: medium;"><b>Il lamento del
Caucaso</b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></span></span><a href="mailto:editor@ingushetiyaru.org"><span style="color: #002288;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Ingushetia.Ru</b></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>,
</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">09.11.2013,
14.55</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">"Nel
Caucaso del Nord dall'inizio del 2003 al momento presente sono stati
uccisi più di 3 mila 500 partecipanti a formazioni armate illegali e
ne sono stati arrestati circa 8 mila" – ha riferito il capo
della direzione centrale del Ministero degli Interni per il distretto
federale del Caucaso del Nord Sergej </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Čenčik</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.
Dietro le fredde cifre delle perdite si nascondono i tragici destini
delle persone: dei guerriglieri – immaginari e reali, come pure dei
membri delle loro famiglie. La triste statistica – nell'articolo di
Timur Izmajlov.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Nel
Caucaso hanno sempre saputo contare</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">,
ma ognuna delle parti si serve di un metodo noto ad essa sola per il
conteggio delle perdite proprio e altrui. Quando senti dalla bocca di
un altro funzionario del Ministero degli Interni il numero di 3 mila
500 uccisi e 8 mila arrestati, involontariamente ti metti a pensare a
cosa accada in realtà nel Caucaso del Nord. Tutto l'esercito di
Maschadov </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[1]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
negli anni 1994-1996 contava appena 4 mila persone e infatti la
guerra fu condotta allora con l'aiuto dei carri armati, dei
lanciarazzi Grad </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[2]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
e dell'aviazione. Ma d'altra parte il numero di morti indicato da
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Čenčik</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
– 3 mila 500 in dieci anni in tutto il Caucaso del Nord – sembra
del tutto affidabile. La guerra è uscita da tempo dai confini della
Cecenia: oggi sparatorie, atti terroristici, omicidi di collaboratori
del Ministero degli Interni e del Ministero della Difesa avvengono da
Macha</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">čkala
[3] a Čerkessk [4]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
e talvolta fino a Mosca.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />La
domanda è un'altra</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">:
tutti i 3 mila 500 guerriglieri uccisi sono veri partecipanti alle
organizzazioni clandestine islamiche del Caucaso del Nord? Non una
volta e non due, ma con invidiabile regolarità i siti dei radicali
islamici pubblicano i resoconti delle proprie perdite. Rinunciare a
un compagno morto per loro è inaccettabile: è uno </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><i>shahid
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[5]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
e il dovere dei suoi compagni è ricordarlo. I guerriglieri non
nascondono i nomi e non di rado mettono su Internet le foto dei morti
senza capire che in questo modo mettono sotto tiro i loro familiari,
che finiscono nell'obbiettivo dell'attenzione fissa dei servizi
segreti e del Ministero degli Interni. I radicali sono sicuri di
portare una buona notizia alle famiglie dei caduti: i loro parenti
devono essere felici perché sono finiti nel numero di quelli che il
loro compagno morto introdurrà in paradiso. Per questo motivo non ci
sono serie ragioni per non credere ai numeri delle perdite che sono
pubblicati dai siti delle organizzazioni clandestine
terroristiche.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Questi
numeri strani</b></span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Tuttavia
c'è un "ma"</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.
I numeri riportati dai guerriglieri talvolta divergono seriamente dai
dati del Ministero degli Interni o dello FSB </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[6]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.
Quelli che gli agenti delle strutture armate dopo la morte chiamano
ad alta voce "braccio destro", "emiro del settore",
"capo del </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><i>jama'at
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[7]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">",
vengono rammentati dai radicali come civili non legati in alcun modo
con le organizzazioni clandestine. Non di rado li portano come
esempio, come quelli che senza successo pensavano di star seduti in
casa durante la "guerra santa". Nel Caucaso del Nord si può
diventare guerriglieri dopo la morte perfino se in vita non si
eccelleva per rettitudine e non si sapeva da che parte si trovasse la
Mecca. Qui agiscono persone, ma più probabilmente gruppi di persone
armate, che, senza nascondersi particolarmente, possono prendere uno
o più giovani nel centro di una città o di un villaggio. Nessuno
conosce questi sequestratori segreti: sono sempre mascherati, hanno
documenti di identità falsi, targhe e documenti di trasporto
contraffatti. Gli agenti del Ministero degli Interni che, è
successo, li hanno colti sul fatto sul luogo del delitto dopo una
telefonata dall'alto hanno inaspettatamente perso la memoria. E la
gente mascherata, ottenuti indietro i propri documenti, le proprie
armi e spesso anche il ragazzo o la ragazza rapiti, è fuggita in
direzione ignota. Qualche tempo dopo si è avuta notizia che da
qualche parte, in un distretto ai piedi dei monti della Cecenia,
dell'Inguscezia e del Daghestan in conseguenza di una battaglia
prolungata, nel corso della quale nessuno degli agenti delle
strutture armate si è neanche sporcato le scarpe, sono stati trovati
i corpi dei membri di NVF </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[8]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
Achmed, Magomed o Rasul. Quando ai familiari è riuscito riscattare o
ottenere a forza di preghiere i corpi dei morti, su di essi talvolta
sono state trovate tracce di torture terribili. In Inguscezia c'è
stato un caso in cui a un sequestrato, dichiarato in seguito morto in
uno scontro con gli agenti delle strutture armate, fu quasi tagliato
un braccio all'altezza della spalla. Come avesse potuto condurre una
battaglia di molte ore con un braccio attaccato a un pezzo di pelle e
le costole rotte è rimasto ignoto.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Oltre
a questo non si può negare</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
che da parte dei servizi segreti viene condotta anche una vera guerra
senza compromessi con la vera clandestinità terroristica. Queste
operazioni speciali si distinguono seriamente da quelle da me
descritte sopra. In queste ci sono feriti e morti da entrambe le
parti, le case con i guerriglieri che si rifiutano di arrendersi
vengono assaltate per giorni. Nella società nessuno formula agli
agenti delle strutture armate accuse di esecuzioni extragiudiziali o
chiede che trascinino i guerriglieri in tribunale per dimostrare la
loro colpevolezza. Tutti capiscono che gli agenti delle strutture
armate non hanno scelta e che i guerriglieri hanno già fatto la loro
scelta e anche se hanno una chance per arrendersi, di solito nessuno
se ne serve mai.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Forse
in futuro gli storici potranno chiarire chi era e chi non era un
emiro o un mujaheddin</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
in questi tempi di torbidi. La fiducia nei dati ufficiali oggi,
ahimè, è poca.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Per
il padre innocente il figlio risponde</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>?</b></span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Il
secondo problema espresso da Sergej </span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">Čenčik</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
sono i figli dei veri guerriglieri uccisi e le persone annoverate a
loro carico. Secondo l'alto agente delle strutture armate, tra i
rampolli dei guerriglieri non va avanti un lavoro di profilassi e
buona parte di loro studia negli istituti superiori islamici. Ma dove
possono andare a studiare i figli in quella Cecenia dove già si apre
la quarta scuola per </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><i>hafiz
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[9]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">,
ma non c'è, per esempio, alcuna scuola per i figli più dotati. E la
cosa più importante: come si può essere sicuri che il figlio di un
guerrigliero morto, divenuto, per esempio, un veterinario o un
giurista, in futuro non vada per la strada del padre? La percentuale
degli aventi un'istruzione islamica tra i guerriglieri è
estremamente bassa e perciò la comparsa tra le loro fila di una
persona come Said Burjatskij </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[10]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">,
causò fra loro non meno entusiasmo che l'aver ricevuto un camion di
Stinger </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[11]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">.
Forse alla leadership dei nostri agenti delle strutture armate merita
guardare all'Islam non come a un nemico, ma come a un amico. Infatti
solo l'Islam, o più probabilmente i suoi predicatori possono
impedire l'andata alla "macchia" di giovani ragazzi e
ragazze ingannati dalle prediche. Forse non merita neanche sostenere
tanto zelantemente i mullah tradizionalisti delle repubbliche
caucasiche, la cui istruzione islamica talvolta lascia a desiderare.
Infatti la gioventù accusa proprio loro di formare le liste dei
wahhabiti </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[12]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">,
secondo cui poi si eliminano quelli che si rifiutano di pregare con
la </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><i>tjubetejka
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">[13]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
o che nella preghiera sollevano le mani in un altro modo. Non ho
visto queste liste, ma ne sento parlare quasi ogni giorno e penso che
questi discorsi non siano comparsi senza motivo.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /><br />Alla
dirigenza del Ministero degli Interni non merita pensare ai figli di
chi è stato ucciso per errore</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">,
per una delazione menzognera o "per una tacca" – per
innalzare la statistica delle vittorie sul terrorismo. Infatti su
Internet si possono trovare non pochi documenti e confessioni di
agenti delle strutture armate, che raccontano come nel Caucaso hanno
ucciso persone assolutamente innocenti I loro figli odiano il potere
più dei figli dei veri guerriglieri. Quale istruzione devono
ricevere? Quella giuridica – perché poi in tribunale possano
dimostrare l'innocenza dei loro padri? Ma forse allo stato non merita
non aspettare la loro comparsa nelle aule dei tribunali e riesaminare
già ora i numeri e chiarire chi era in realtà un guerrigliero e chi
no? Alla fin fine questo è necessario non solo ai figli, è
necessario a tutti noi. Altrimenti la guerra nel Caucaso non finirà
mai.</span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Timur
Izmajlov</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b><br /><br />Wordyou.ru</b></span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
</span></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><a href="http://www.ingushetiyaru.org/news/36642/">http://www.ingushetiyaru.org/news/36642/</a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT">
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</span></span></span></b></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
Aslan Alievič Maschadov, primo presidente dell'autoproclamata
repubblica di Cecenia.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
"Grandine".</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
Capitale del Daghestan.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
Capitale della repubblica autonoma della Karačaj-Circassia.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
"Martire" in arabo. Il corsivo, qui e altrove, è mio.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Federal'naja Služba
Bezopasnosti </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(Servizio
Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]
Comunità islamica, da intendersi qui come cellula terroristica.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Nezakonnye
Vooružënnye Formacii</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Formazioni Armate Illegali).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]
Musulmano che conosce il Corano a memoria.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]
"Said il Buriato", cioè Aleksandr Aleksandrovič
Tichomirov, nato in Buriazia (regione della Siberia meridionale
popolata dai mongoli Buriati) da un russo e da una buriata,
convertitosi all'Islam e divenuto predicatore e ideologo della
guerriglia islamica caucasica con il nome islamico Abu Saad Sa'id
al-Buryati. Fu ucciso durante un operazione antiterroristica nel
2010.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]
Missili terra-aria americani.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]
In Russia per "wahhabiti" si intendono gli estremisti
islamici in generale.</span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]
Tipico copricapo dell'Asia centrale.</span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-17597580003581237872013-11-10T16:50:00.003+01:002013-11-10T16:50:50.525+01:00Scenari di guerra tra USA e Russia?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Siamo vicini alla fine del mondo?</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Esperti vicini al potere prevedono le
varianti nel caso di un conflitto con gli USA nel decennio prossimo</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Tra
Russia e USA nei prossimi 10-15 anni con grande probabilità è
possibile un conflitto militare. A tali conclusioni sono giunti gli
esperti del Consiglio per gli Affari Internazionali Russo, che è
capeggiato dall'ex capo del Ministero degli Interni della
Federazione Russa Igor' Ivanov e della dirigenza fanno parte i
principali studiosi russi e perfino uno dei vice-ministri della
Difesa. Cioè persone come minimo vicine al potere o che vi si
trovano. E proprio questa circostanza costringe a guardare con più
attenzione ai loro argomenti. Perché si tratta praticamente della
probabilità di una rapida fine del mondo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Il
rapporto dal simbolico titolo "E' possibile una guerra con
l'America?" firmato da Valerij Alekseev </span></span></span></span><a href="http://russiancouncil.ru/inner/?id_4=2557#top"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>è
stato pubblicato</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
nel sito del Consiglio Nel documento si esaminano alcuni scenari del
possibile conflitto. Certo, la variante in cui i due paesi si
lanciano a vicenda missili nucleari è poco probabile. Anche se nel
documento si indica anche il fatto che nell'establishment degli
Stati Uniti sono sempre più inclini al pensiero della possibilità
di un uso limitato delle armi nucleari.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Come
scenario più probabile si descrive lo scontro tra Russia e
Giappone. Il paese del Sol Levante, ritengono gli esperti, può
piantare sulle isole Kurili meridionali gli orti di qualche migliaio
di "civili" giapponesi. Allora la Federazione Russa sarà
inevitabilmente coinvolta nell'operazione "costringere Tokio
alla pace". L'autore fa attenzione al fatto che le trattative
tra Russia e Giappone negli ultimi decenni non si sono mosse di una
virgola. Allo stesso tempo tra l'élite giapponese è popolare
l'idea che al paese sia necessario creare un esercito, cosa a cui
non ha diritto per gli esiti della Seconda Guerra Mondiale. Inoltre,
in caso di sconfitta del Giappone, gli States avranno una buona
possibilità di mostrare ancora una volta che gli alleati di
Washington non possono cavarsela autonomamente con alcuna minaccia.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Un
altro scenario suppone una lotta nell'Artico. Soggetti del
conflitto, si dice nel rapporto, accanto alla Russia possono essere
Canada, Norvegia e Danimarca. Secondo lo statuto della NATO,
l'America sarà costretta a immischiarsi per difendere gli alleati.
E tra Canada e Federazione Russa da tempo la lite irrisolta sullo
status del Polo Nord. Neanche con Norvegia e Danimarca per ora si
può giungere a un compromesso sulla divisione delle acque
territoriali.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Sono
possibili anche altri scenari. In particolare la comparsa di
rivendicazioni della regione di Kaliningrad <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>
da parte di Polonia e Germania o un qualsiasi gonfiaggio del
separatismo regionale in essa.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
cosa più interessante è che l'autore del rapporto pubblicato trae
la conclusione che la contrapposizione all'Occidente conviene alla
leadership russa: i problemi interni e l'insoddisfazione nei
confronti del potere andranno in secondo piano davanti alla guerra.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">E'
interessante notare che a un conflitto armato con l'America non
pensano solo gli esperti, ma anche gli uomini di stato. "SP"
recentemente </span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/war21/article/76952/"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>ha
scritto</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
dei nostri tentativi di incrementare il potenziale militare
nell'Artico. Difficilmente uno stato impiega grandi mezzi finanziari
per respingere l'aggressione oltre il Circolo Polare Artico,
mettiamo, della piccola Danimarca. Tutti capiscono bene: al Cremlino
il probabile avversario numero uno sono ritenuti gli Stati Uniti.</span></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Peraltro
in generale di mezzi finanziari per la difesa negli ultimi tempi ne
vengono impiegati molti. Nel bilancio fino al 2016 si tagliano in
modo significativo le spese per l'istruzione e la sanità, ma
crescono continuamente le uscite per il riarmo dell'esercito e della
marina. Evidentemente, con l'aiuto della crescita della potenza
militare si cerca di compensare gli insuccessi nella sfera
diplomatica. Infatti le trattative con Washington sulle questioni
importanti già da molti anni "girano in tondo", come se
non vivessimo nel secondo decennio del XXI secolo, ma negli anni
'60. Non hanno migliorato i rapporti con gli States la posizione
della Russi sulla Siria e la storia di <b>Snowden</b>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Non
di meno, come ritiene il <b>direttore della sezione analitica
dell'Istituto di Analisi Politica e Militare Aleksandr Chram</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>č</b></span><b>ichin</b>,
per i prossimi anni non bisogna parlare di alcuna contrapposizione
agli USA se non politica:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Uno
scontro militare<span style="font-family: Times New Roman;">
tra Russia e USA è del tutto impossibile. Non è affatto negli
interessi degli Stati Uniti. Certo, ci saranno conflitti politici.
Ma parlare di uno scontro diretto è assolutamente irreale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– E' possibile un conflitto indiretto, con la partecipazione di
altri stati?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Anche
questo è un modo assurdo di porre la questione<span style="font-family: Times New Roman;">.
Il Giappone o il Canada non sono marionette degli USA, come pure i
paesi dell'Europa. Gli autori di simili rapporti partono dalla
strana affermazione che gli stati non sono autonomi nel prendere le
proprie decisioni e sono completamente dipendenti dalla volontà di
Washington. Ma questo non ha niente a che fare con la realtà.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Russia e USA discutono le stesse questioni da molti anni , ma
non si vede un progresso nella soluzione dei problemi.</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Non
è del tutto così<span style="font-family: Times New Roman;">.
Comunque la riduzione degli armamenti avviene continuamente.
Semplicemente non possiamo già più ridurre, questo cessa di
rispondere agli interessi russi. In altre questioni gioca un grande
ruolo l'aspetto psicologico: nei due paesi dominano nella politica i
veterani della "guerra fredda", che sono abituati a
guardarsi l'un l'altro come nemici. Tra l'altro non ci sono quasi
rapporti economici tra i nostri stati, cioè manca un fattore di
compensazione. Perciò il dialogo continua a tenersi su toni duri.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<b style="font-size: 13pt;">"SP":
– La situazione può cambiare nei prossimi anni?</b></div>
<div lang="it-IT">
<b style="font-size: 13pt;"><br /></b></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Per
ora non vedo possibilità in questo senso<span style="font-family: Times New Roman;">.
I veterani della contrapposizione continuano a dominare. Inoltre, in
generale, difficilmente sono possibili buoni rapporti tra due stati
potenti che hanno grandi ambizioni geopolitiche.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Ci sono molti punti di conflitto tra gli interessi della Russia
e quelli degli USA?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Negli
Stati Uniti c'è l'orientamento al dominio globale<span style="font-family: Times New Roman;">.
Anche se gradualmente questa tendenza si riduce a "niente":
l'America non ha semplicemente trainato questa idea. Ma ci
scontriamo nello spazio post-sovietico, nel Medio Oriente. E'
evidente il conflitto di interessi in Siria. Altri seri punti di
contrapposizione non ci sono in particolare, ma bastano quelli che
ci sono perché i rapporti siano cattivi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il
direttore del Centro di Analisi Geopolitiche Valerij Korobin </b>non
condivide un simile ottimismo:</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">A
mio parere<span style="font-family: Times New Roman;">,
un conflitto armato è del tutto probabile. L'America nel corso del
secolo passato si muove implacabilmente e coerentemente verso una
signoria globale individuale, ha fatto una quantità di sforzi in
questo senso. Più di una generazione di politici americani è
cresciuta con la concezione della costruzione di un mondo unipolare.
Questa idea sta alla base stessa del senso dello stato americano.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ma
sulla strada del dominio individuale sta la Russia come grande
spazio eurasiatico. Finché esisterà la grande Russia, esisterò
sempre come minimo un altro polo, che non permette agli USA di
diventare i padroni del mondo a pieno titolo. Perciò vogliono
dividere la Russia, perché non ci sia l'unico stato paragonabile in
potenza all'America.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Le
tecnologie per la disintegrazione del paese sono le più diverse.
Gli americani preferiscono privare lo stato di sovranità con
l'aiuto delle forze interne, quando i popoli stessi popoli
distruggono i propri stati. Si utilizza sempre lo stesso scenario di
intensificazione della pressione. Inizialmente si cerca di
realizzare il piano con una morbida rivoluzione "di velluto".
Se questa non porta al cambiamento del regime politico, si mette in
azione uno scenario più duro. Iniziano gli scontri di strada. Poi
avviene l'escalation del conflitto civile. Se non giova neanche
questo, inizia la contrapposizione armata al potere vigente.
L'ultimo stadio è l'invasione esterna, il colpo militare, la
distruzione delle infrastrutture dello stato. Dopo il crollo
dell'Unione Sovietica, che manteneva l'equilibrio delle forze nel
mondo, gli americani hanno applicato questo scenario un gran numero
di volte.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Questo
scenario davanti ai nostri occhi viene realizzato anche contro la
Russia. Siamo già passati per tentativi di rivoluzione "di
velluto" e di agitazioni di strada. La fase seguente è il
conflitto civile. La cosa più probabile è che si fatto maturare
sulla base dei rapporti interetnici. Il conflitto del Caucaso andrà
avanti. Il seguito sarà un attacco militare diretto sul territorio
della Russia da parte degli USA e dei suoi alleati.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Gli USA, che non hanno potuto realizzare pienamente questo
scenario in Siria, andranno davvero a un conflitto con la Russia,
che ha un territorio enorme, una grande popolazione e armi nucleari?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">L'America
parte dal principio che "il fine giustifica i mezzi"<span style="font-family: Times New Roman;">.
La Siria è un conflitto locale e perciò si può essere soddisfatti
di quello che è. Tanto più che il nostro paese ha giocato il suo
ruolo come soggetto di rapporti internazionali. Nei confronti della
Russia si tratta del dominio globale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– Come valutare il fatto che il rapporto sulla possibile guerra
sia stato pubblicato su una risorsa del Consiglio per gli Affari
Internazionali Russo?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Questo
è anche il segno principale che uno scontro militare della Russia
con l'Occidente è realistico<span style="font-family: Times New Roman;">,
che il potere non può più scacciare il pensiero di questo
scenario. Perciò il paese deve mobilitarsi per non essere preso
alla sprovvista.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>"SP":
– C'è l'idea che la posizione della Russia sulla Siria sia
condizionata dalla spaccatura dell'élite americana, in cui una
buona parte era contro la guerra. E potremo condurre una
mobilitazione, se la nostra élite ha conti e famiglie in Occidente?</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;">– <span style="font-size: 13pt;">Nelle
élites americane le discussioni ci sono anche su questioni non di
principio<span style="font-family: Times New Roman;">.
Per quanto riguarda le questioni della supremazia globale degli USA
non c'è alcuna spaccatura.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Se
si parla della Russia, nel nostro paese non ci sono semplicemente
élites. All'élite si ascrive un tipo di persone nate per governare
e prendere decisioni strategiche. Da noi non sono praticamente
rimaste persone del genere. Osserviamo sorveglianti di posti, che
occupano i posti dell'élite, ma non sono capaci di prendere
decisioni. Possono valutare solo un nuovo vestito costoso alla moda
o gli pneumatici invernali delle loro costose automobili. Utilizzano
la propria posizione solo per il guadagno personale, senza capire
affatto categorie come stato, popolo, storia.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Certo,
con tale pseudo-élite non vinceremo alcuna guerra, non potremo
condurre una mobilitazione. Le nostre autorità sono la garanzia
della nostra sconfitta.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E'
un altro discorso che nei momenti critici della storia russa di
solito avviene una fulminea rottura delle pseudo-élites e la
precipitosa ascesa di nuove élites dagli strati più bassi. La
nostra tragedia sta nel fatto che si riesce a cambiare in meglio la
situazione proprio grazie a un cambio straordinario delle élites.
Ma oggi l'élite è al di sotto di ogni critica. Essenzialmente,
proprio per questo oggi gli americani si comportano con tanta
sicurezza. Guardando al nostro potere, non dubitano della loro
vittoria.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Andrej
Ivanov, "Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><a href="http://svpressa.ru/war21/article/77093/">http://svpressa.ru/war21/article/77093/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
Enclave russo tra Polonia e Lituania, storicamente territorio
tedesco.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-60575543462987834212013-11-07T23:46:00.000+01:002013-11-07T23:46:06.871+01:00Pit stop<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd5lrHTqJ10kiJplGXFJEb2xOTFfgez8VcgotcIV1t_dSxHmSaML9MkHJp-U6YuGs67DBtA10ZUbzdhjD7NW_YYDU_hs5wZj3fIM8V5YXmwTSfnFyn8ZLH8D6-CcZ-3IfWXm_r9A/s1600/1456695_714827791880673_1528397360_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd5lrHTqJ10kiJplGXFJEb2xOTFfgez8VcgotcIV1t_dSxHmSaML9MkHJp-U6YuGs67DBtA10ZUbzdhjD7NW_YYDU_hs5wZj3fIM8V5YXmwTSfnFyn8ZLH8D6-CcZ-3IfWXm_r9A/s320/1456695_714827791880673_1528397360_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Presa da FacebookMatteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-47589303017939540192013-11-07T00:21:00.001+01:002013-11-07T00:21:25.411+01:00La "Marcia Russa" vista dall'interno<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-size: x-small;">"Novaja
gazeta", 05-11-2013, 13.10.00</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>La marcia dei bambini abbandonati</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i>Non
hanno niente, tranne la nazionalità e l'odio. Questo è l'unica cosa
che li unisce. Per questo sono qui</i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">A
capo delle colonne pronte per la marcia russa [1]</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
stanno quattro persone in uniforme nera con alte insegne. In cima
alla aste alzate al cielo grigio ci sono croci massicce color sabbia.
Enormi teli traboccano lentamente al vento. A destra c'è il
tricolore imperiale bianco-giallo-nero, al centro due insegne con
severi volti di Cristo, a sinistra un'insegna con il volto del
cantante Tal'kov </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[2]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
e la scritta "Igor', ucciso per la Russia". Sul lato
opposto dell'insegna con il volto di Cristo brilla in oro solenne:
"La Russia sopra a tutto". Cristo non ha detto questo della
Russia, questo non si trova nel Nuovo Testamento, né nei Vangeli non
canonici, ma qui ciò non ha importanza.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Il
ragazzo che sta al centro con l'insegna di Cristo si chiama Dmitrij
Antonov. Ha le guance rosse, un'uniforme nera cinta con cinghie,
stivali e un caffettano su cui brilla opaco un teschio argentato.
Sulla fibbia di una larga cinghia da ufficiale c'è un' aquila
bicefala. Su un lato del petto nero un segno ampolloso con il profilo
di Nicola II, sull'altro un segno con il profilo di Tal'kov. Questo
ragazzo, che sta a capo della marcia, è tanto pittoresco che attira
continuamente a se le telecamere. E' un monarchico e sa con
precisione che la monarchia tornerà in Russia. "La Russia per i
russi… Siamo contro la gente di altra stirpe e di altra fede",
– dice.</span></span></span></div>
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">"E
i baschiri e i tatari… che fare con loro?" – "Dio darà!
Dio darà!" – promette, guardando chi gli ha posto la domanda
con pura, indubbia e infantile serietà nello sguardo.</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Davanti
alla colonna, che ancora non si è messa in moto, a gambe divaricate
stanno alcuni agenti dell'OMON <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>
grossi e larghi come armadi in tuta mimetica grigio-azzurra. Guardano
la folla che si infuria, che lancia urla, che impreca, che grida a
squarciagola in silenzio e con qualcosa negli occhi… che, per
quanto strano, ricorda l'umorismo. All'improvviso a uno di loro freme
la radio: "Pe<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čora [4]</span>-2!
Per via Belore<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>enskaja
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span> è passato un gruppo
di adolescenti di trenta persone…" Frinisce in cielo un mio
vecchio conoscente, un elicottero della polizia. Tra gli agenti
dell'OMON e la colonna, nello spazio vuoto, circondato da un gruppo
di compagni sta il nazionalista D<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ëmuškin</span>.
E' in camicia bianca come neve e giacca nera su un giubbotto nero con
un'ampia cravatta arancione. Intuisco che così ha unito nel suo
abito i colori della bandiera imperiale. La barbetta rossa sporge dal
suo mento e questi parla con voce non forte, chiara e pulita e
pronuncia male la "r" e la "l". Parla del fatto
che stamattina lo FSB <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>
ha attaccato un magazzino dei nazionalisti, dove questi conservavano
striscioni, pannelli e cartelli preparati per la marcia. "Hanno
fatto stendere le guardie sul pavimento, hanno versato vernice su
tutti i nostri striscioni…" I suoi compagni – tutti
esclusivamente in nero – ascoltano in silenzio le notizie dal
fronte.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">La
marcia comincia a muoversi</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.
Sopra c'è il cielo gonfio di umidità e cupo dell'autunno russo,
intorno le accurate nuove costruzioni del quartiere periferico di
Ljublino e i campi verdi con stradine diritte su cui, come in
un'altra vita, passeggiano mamme con i bambini e dai due lati la
strada stretta è premuta da alte barriere portatili. E' una
strettoia, da essa non ci se ne può andare. Dietro le barriere
stanno poliziotti piuttosto giovani e più lontano, occupando tutto
il parcheggio del grande magazzino Auchan, in tre file uguali si sono
schierati trenta camion dell'esercito a tre assi con i cassoni
coperti. Il ristorante "Tanuki" al primo piano di una nuova
costruzione propone di "regalare alle persone vicine un pezzetto
di Giappone", ma anche questo ristorantino, che galleggia a
quindici metri dalle colonne, sembra posto in un altro pianeta e in
un'altra realtà. Là, dietro le finestre, la gente mangia
comodamente la zuppa Misoshiru e qui, in una nuvola di imprecazioni,
in un accesso di insulti incarogniti, prendendo tutto il mondo per il
petto, vanno diecimila persone con bandiere nere e rosse con il
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><i>kolovrat
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[7]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><i>
</i></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">bianco</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Gridano
forte perfino per una marcia, dove nessuno parla piano, al limite
della perdita della voce, facendo risuonare l'aria di grida,
facendola a brandelli, vicino all'isteria. Naval'nyj non c'è, ma non
ha importanza perché qualcuno lo sostituisce con successo, gridando
con intonazione selvaggia, schiacciante: "Noi siamo il potere
qui!" Le colonne divise in reparti vanno davanti agli abitanti
del luogo che stanno presso le barriere e guardano con curiosità e
senza pausa e senza stanchezza gridano furiosamente che sono russi.
"Chi siamo? – Russi! Ai russi il potere russo! La Russia per i
russi! Abolire il due-otto-due <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span>!
Russi, avanti!" E perfino "Mantieni il sangue puro!".</span></span></span></div>
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">In
che senso? Nel senso di non amare le ragazze di altre etnie? Non
innamorarsi di persone giovani senza chiedergli il quinto punto </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[9]</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">?
Ma non potete andare a quel paese con il vostro sesso fascista
razzialmente corretto, ragazzi?</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E
come da se, con la graduale evidenza di una malattia, sorge qui e là
in queste colonne accalorate il tema ebraico. "In primo luogo,
bisogna distinguere chi è ebreo e chi non è ebreo…" –
sento il colloquio di un uomo e una donna vicino a me. Gli eterni
sforzi e l'eterna paura del nazionalista russo, cosparso di pulci di
antisemitismo: non si può riconoscere subito se qualcuno è ebreo!
Ah, cosa sarà allora! In queste conversazioni si sente odore di noia
putrida e cetrioli inaciditi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Giubbotti
neri e teste rasate a zero</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
si associano bene a pantaloni ginnici neri con strisce bianche. Un
tal numero di scarponi neri allacciati non l'avevo ancora visto nello
stesso posto. Teste rasate, tempie rasate ai lati, colli da lottatori
ben rasati, qualcuno in mezzo alla testa rasata ha lasciato un ciuffo
di capelli – va in marcia un look brutale da guerra di strada,
passano gli oscuri vendicatori dei truffati dalla vita, dei rapinati
da </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Č</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">ubajs
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[10]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">,
dei cacciati nel nero nulla delle periferie. Due persone in abiti
neri aderenti davanti ai miei occhi si azzuffano tra loro con odio
viscerale, come bestie. Non hanno condiviso qualcosa per strada. Il
megafono si immischia nel loro conflitto, in esso grida una persona
bassa con un cappotto lungo fino ai piedi e un cappello di feltro
nero: "A chi appartiene la Russia? – Ai russi! (grida la
colonna) – Chi siamo? – Russi! (grida ancora più forte) –
Ordine russo sulla terra russa!" – annuncia ad alta voce il
megafono. "Dio è con noi!" – in seguito stabilisce per
Dio e difficilmente sa che proprio queste parole erano incise sulle
fibbie delle SS.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Povero
Dio! Quanti pazzi, furiosi, malati se lo sono già designato come
capo e hanno annunciato che è con loro. Quante volte hanno già
deciso per lui e si sono sbagliati. Dio, gridavano, è con noi nelle
colonne dei crociati, nelle fila dei carnefici che bruciavano
l'eresia albigese, nei silenziosi uffici dei burocrati zaristi, che
inflessibilmente hanno portato il paese alla rovina, nei cortei degli
assalitori con le fiaccole, nelle folle accalorate del pogrom di
Ki<span style="font-family: Times New Roman, serif;">šinëv [11]</span>. Ma non è
mai stato là con loro. E ora non è qui con loro. Dio se l'è
svignata, non sopporta più i nazionalisti di tutti i popoli della
Terra, che lo fanno a pezzi, se n'è andato lontano spaventato,
colpito duramente da questa follia che si affretta sempre più, che
cresce sempre più e si è nascosto da qualche parte nelle profondità
del suo Universo da questi adolescenti aggressivi e imprecanti, da
questi uomini adulti con volti dall'insopportabile serietà, offesi
dal potere, dalla vita e dal destino, rapinati dal mondo degli
affari, privati di speranza. E allora una volta all'anno giungono a
Ljublino, stringono i pugni e gridano: "La Russia per i russi!
Ai russi il potere russo!"</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Ma
che altro possono gridare? Non hanno più nulla, tranne la
nazionalità. Tutto il resto gliel'hanno tolto. Non hanno sindacati,
nel paese non ci sono sindacati. Non hanno partiti, dov'è il partito
della persona che lavora? Non hanno soldi, li ha presi tutti per se
Abramovi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>. Non brillano
per istruzione, la carriera – non fatemi ridere, quale carriera? E
i loro figli l'Al'fa-Bank non li manderà a studiare in America.
L'opposizione li disgusta perché a capo di essa ci sono un ex
ministro del governo di El'cin <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>
e uno scrittore alla moda che invia lettere istruttive dalla Provenza
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span> e un operatore delle
tangenti di Skolkovo <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>
e gente simile. Beh, dovrebbero seguire Sob<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>ak
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15]</span> e ascoltare i
commentatori di "<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>cho
Moskvy" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span>? Per
questo sono qui e per questo hanno volti oscuri, pesanti, cupi e
molto cattivi, come non li vedi mai in piazza Bolotnaja <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17]</span>,
ma che qui sono così tanti sotto la pioggia tra le stazioni del
metrò "Ljublino" e "Bratislavskaja" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Questa
ferocia di persone</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
rigettate dalla vita come si getta la spazzatura, la ferocia di
persone che conducono i loro giorni nel lavoro estenuante senza
chance di guadagnare e lasciare almeno qualcosa ai figli, questa
ferocia di persone che sanno che le hanno derubate sfacciatamente,
gli hanno portato via il paese e fregato la vita. E quando gridano
l'eterno slogan della protesta "Putin ladro!", Putin per
loro è un concetto collettivo per tutte quelle persone e forze
volgari e schifose che gli hanno tolto qualcosa che difficilmente
possono esprimere a parole nella tenebra senza luce della loro vita.
"Abbasso, abbasso l'ordine cekista </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[19]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">!"
– risuona allora una giovane voce e questo grido è ripreso da
centinaia di voci. Sotto bandiere rosse con una granata disegnata
sopra vanno quelli del partito "Altra Russia" con uno
striscione pure rosso, su cui è scritto uno slogan chiaro e semplice
come un ceppo: "Portar via e dividere!" "Lavoratore,
lavoratore, uccidi il capitalista!" – sentenziano e cantano
piano questi sotto la pioggia come riscaldandosi con una canzoncina
non difficile da guerriglia urbana.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">So
che le parolacce sulla stampa sono proibite e io senza divieti
legislativi me la sono cavata senza parolacce. Ma qui, a questa
marcia e in questo testo, le parolacce sono naturali e necessarie
come precisa espressione dell'odio e di quella coscienza da fronte
con cui vivono migliaia di migliaia di abitanti delle periferie con
le finestre sul mercato delle verdure. Queste parolacce sono
necessarie per esprimere la paura che prende l'autista moscovita
quando da una BMW nera si gettano su di lui dei cavalieri caucasici
con mazze e coltelli. A dire il vero, anche alla "Marcia Russa"
si sono trovate persone che hanno espresso questo con parole colte su
un cartello accurato: "Il crimine ha un'etnia!" – ma gli
altri non li hanno sostenuti. Gli altri gridavano con un qualche
malvagio e perfino gioioso odio: "F... il Caucaso!" e poi
per tutta la strada per la via stretta tra due cordoni di polizia
cantavano un inno fatto in casa: "E beh, e beh, andate a c...
via da qui <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20]</span>! La Russia
per i russi, Mosca per i moscoviti!" E stranamente in questa
folla, che evidentemente non si distingue per amore per i libri, su
un cartello sollevato ho visto il volto del generale Ermolov e i suoi
famosi favoriti che si allargano in basso.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">L'eroe
della battaglia di Borodino, l'amico dei decabristi Aleksej Petrovič
Ermolov fu un Cesare irrealizzato e il realizzato pacificatore del
Caucaso. Bruciava i villaggi. Ma era una guerra lontana da Mosca, di
cui i mercanti moscoviti venivano a sapere dalle lettere e dai
racconti degli ufficiali ritornati. E qui va una colonna di moscoviti
con un enorme cartello grigio-azzurro su cui a lettere nere è
scritta una parola: Birjul<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>vo
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[21]</span>. Vanno uomini oscuri
con i cappucci sollevati, con scarpe da ginnastica sporche, che sanno
che non c'è polizia, né tribunale e che nel caso che succeda
qualcosa toccherà sistemare da soli. E poi, con le parole di "<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ėcho
grjaduščej vojny</span>" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[22],
la serie</span>: "Puga<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čë</span>v
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[23]</span>, Rostov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[24]</span>,
Sagra <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[25]</span>, <i>Mane</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>ž</i></span><i>ka</i>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[26]</span>, Kondopoga <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[27]</span>".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Vanno
in un gruppo distinto e piccolo dei cosacchi con berretti a visiera e
pantaloni con le strisce</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
e cantano dolcemente per via: "Cristo è risorto! – E'
veramente risorto!" </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[28]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
Portano uno striscione con il nome dell'atamano </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[29]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
P</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">ë</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">tr
Molodilov, che ha avuto diciassette anni di reclusione per aver
ucciso due armeni che avevano violentato una ragazza russa. Questo
non è il suo unico omicidio. Vanno i silenziosi difensori del Chop</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">ë</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">r
con lo striscione: "No all'estrazione di nichel sul Chop</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">ë</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">r!"
Vanno ragazzi con striscioni "Russo significa sobrio" e
gridano allegramente: "Russi per lo sport!" Davanti ai
cosacchi va un uomo triste con una camicia bianca non rimboccata con
cuciture sul petto e insieme a una piccola donna scura porta un
quadretto colorato in una cornice in cui sono raffigurati Nicola II e
la sua famiglia. Riscaldando la sua anima, facendo gioire il suo
cuore monarchico, portano in testa alla colonna un cartello con le
parole: "Ortodossia. Autocrazia. Popolo russo", a cui
guarda dalla tomba e si frega gioiosamente le mani il Pobedonoscev
</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">[30]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
che inventò sia questo slogan, sia questa politica che porta in un
vicolo cieco.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Tutto
si mischia in questa folla non grande, ma molto rumorosa, che marcia
sotto la pioggia incipiente al grido: "Gloria alla Russia!"
Alla marcia ci sono molti adolescenti e giovani, vanno i figli delle
periferie, i fumatori dietro i garage, le compagnie sui tubi delle
centrali termiche, che si uniscono strettamente in stormi e mucchi
nei loro quartieri depressi senza lampioni. Portano davanti a loro
uno striscione rosso corto e alto, su cui con enormi lettere è
scritta una sola parola "Russi" e sopra questa striscia
rossa, che brilla nettamente nella pioggerella grigia, gettano
improvvisamente le braccia inclinate verso l'alto, facendo il saluto
nazista. Uno, a sinistra, ha i capelli sporchi con la divisa e la
bocca sdentata, in cui non c'è un dente e fa il saluto, fa il saluto
in estasi, allarga un sorriso e di nuovo fa il saluto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Nell'aria
umida di novembre e nella nuvola di tag di questa marcia girano
parole e concetti incompatibili. Uomini con camicie con le cuciture e
stivali lustrati, che rappresentano qui l'Ochotnyj Rjad <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[31]</span>
che è passato e cerca di rinascere, che una volta andava a picchiare
gli studenti, passano al suono di un'orchestra di nove musicisti con
giubbottini bianchi con i cappucci (sette strumenti a fiato, due a
percussione), che eseguono la marcia sovietica "My ro<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ždeny,
čtob skazku sdelat' byl'ju" [32]</span>. Al suono di "Katju<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[33]</span> ragazzi cattivi, che
ostentano la loro forza oscura scandiscono ridendo: "Agli alberi
al posto delle foglie appenderemo i comunisti!" Cristo qui è
vicino a Tal'kov, gli antisemiti adorano l'ebreo Gesù, al grido
"Svobodu!" rispondono "Slava rodu!" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[34]</span>
e le richieste di uno stipendio europeo e di democrazia si
accompagnano alla richiesta di un sistema di potere a proporzione
etnica. Un ragazzo piccolo con le mani sporche porta sopra di se una
targhetta, presentandosi come membro del gruppo "Wotan Jugend"
e un altro, ancora più piccolo di questo, va con un pallone giallo
sotto l'ascella e una sciarpa dello Spartak al collo. Sulla sciarpa
ha attaccato un teschio nero. E un altro tifoso proprio in mezzo alla
bandiera imperiale ha incollato lo stemma del CSKA. Oh, povera
vittima del sistema dell'istruzione, persona cresciuta in un paese di
cassonetti e immondezzai, chi potrebbe raccontarti di Bobrov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[35]</span>,
di Netto <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[36]</span> e che gridi
invano in modo lacerante "La Russia per i russi!", anche
perché il generale Bagration <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[37]</span>
era georgiano, il maggiore Cezar' Kunikov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[38]</span>
ebreo e che la bandiera imperiale russa che porti fu inventata da un
barone tedesco <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[39]</span>…</span></span></span></div>
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">E
in tutta questa confusione, in tutta questa poltiglia di concezioni,
nel ghigno e nel riso, nei richiami e nelle grida all'improvviso
arriva galleggiando con lo stesso passo una colonna ben compatta di
giovani fascisti, a capo dei quali va a schiena avanti un ragazzo
alto e grida al megafono con affettazione, prolungando apposta la
"a": "Na-cional'nyj sa-cializm! Na-cional'nyj
sa-cializm!" </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[40]</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Il
rettangolo della colonna è impavesato di striscioni da tutti i lati:
accanto a me si muove il quadro di un eroe nordico con un ascia in
mano, nuotano due oscuri musi di skinheads a me ignoti con occhiali
neri con la scritta "heroes forever", ma ciò non ha
importanza. L'importante è l'autodenominazione a lettere enormi
"Nazional-socialismo", il numero 88 e il beffardo "A
ciascuno il suo" scritto sotto di esso, tolto dalle porte di
Buchenwald e trascinato qua, in una via di Mosca, nella nostra vita
tormentata e dissanguata da quella guerra, verso i nostri cimiteri,
in cui ancora stanno piccole piramidi con piccoli caccia YAK-3
scrostati e ritratti ovali grigi di giovani aviatori.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">L'OMON
attacca i fascisti di fianco partendo dai suoi autobus. Là ce n'è
un intero parco, in essi si può mettere un esercito. In un giorno di
maggio ho visto come stavano in piazza Bolotnaja, intrecciando le
mani, ragazzini e ragazzine di aspetto intellettuale, artistico e
niente affatto brutale, ho visto come hanno resistito due ore sotto
gli attacchi dell'OMON senza farsi scacciare e trascinare, semplici
moscoviti con volti da operatori di ufficio e capelli lunghi da
boheme, ma questi, con spaventose maschere nere con fessure strette,
appena gridato solennemente scemenze fasciste, non resistono neanche
qualche secondo. La loro colonna cessa di esistere, si sfascia,
singoli tipi si spezzano con orrore a destra e a manca e intorno
inizia il panico. E' un momento molto spiacevole quando centinaia di
persone che andavano ordinate davanti a te si trasformano
all'improvviso e con volti deformati si danno a correre a gambe
levate proprio verso di te, minacciando di abbatterti e calpestarti.
E non c'è dove nascondersi. Qualche minuto dopo si ristabilisce la
tranquillità e la marcia scorre tranquilla accanto a tre agenti
dell'OMON congelati nell'immobilità, uno dei quali mi colpisce per
lo spazio di un metro e mezzo tra le spalle e per tre sodi accumuli
di grasso sulla nuca rasata. Ha un berretto. Alle sue spalle cartelli
e striscioni fascisti rosso-neri sgualciti, rotti, calpestati e
strappati cadono nell'acqua e nel fango.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Com'è
prescritto nelle corti</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">,
qui si sostiene la propria gente. Ho girato tutte le colonne della
"Marcia Russa" e ho visto solo due ritratti di prigionieri
di piazza Bolotnaja – di Il'ja Gu</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">šč</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">in
e Jaroslav Belousov. Perché, com'è scritto sotto i ritratti, sono
nazional-democratici. Ritratti di altri, che non sono
nazional-democratici, alla "Marcia Russa" non c'erano.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E
dietro a tutti, dietro a queste colonne urlanti, rumorose, imprecanti
e già fradicie sotto la pioggia che aumentava sempre, affrettandosi
appena dietro a loro, si trascinava su gambe mezze curve, mezze
piegate un uomo grosso e grasso con un giubbotto caldo aperto sul
corpo sudato, con un cappello assurdo con i paraorecchi penzolanti e
grandi scarponcelli marroni. Un fenomeno più strano alla marcia dei
nazionalisti sarebbe difficile immaginarselo. Al collo dell'uomo, che
in generale aveva un aspetto assai logoro, brillavano orgogliosamente
i colori bianco-verdi puliti della sciarpa di "Jabloko"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[41]</span>. Era l'unico membro
del partito "Jabloko" alla marcia russa. Gli ho chiesto da
dove venisse e mi ha detto che veniva dalle parti di Tula <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[42]</span>
e fiducioso come un abitante di una piccola cittadina con un altro
come lui <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[43]</span>, ha
raccontato della sua lotta nelle commissioni elettorali per le
elezioni oneste. E di come lo hanno preso di peso e portato via e
l'hanno tenuto in una stanza fredda e di come ha comunque lottato con
loro. Ha detto precisamente, con le date, quando e a quali elezioni
ha votato per Javlinskij, ma più delle parole era importante il
sospiro con cui accompagnava queste parole. Non era una lamentela.
Non si è lamentato. Ma è difficile, difficile, infinitamente
difficile essere una persona onesta e democratica nella provincia
profonda, in una piccola cittadina presso Tula!</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Dietro
a lui, chiudendo la "Marcia Russa", circondando la strada
con il loro rado cordone, andavano delle ragazze della polizia in
tuta mimetica grigio-azzurra con dei cani al guinzaglio. La pioggia
aveva già allagato il lastrico, andavo sull'acqua senza scegliere un
percorso perché comunque ero già del tutto fradicio da parte a
parte. E anche il mio interlocutore. La folta pelliccia dei cani
pastore si era infradiciata, si era appesantita, stava giù, le code
si abbassavano a terra, i cani si curvavano per via e mi facevano
pena. E dietro alle ragazze con i cani andavano lentamente in fila
gli autobus bianco-azzurri della polizia.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Ho
cercato comunque di capire perché questi sia andato alla "Marcia
Russa". Nessuno del suo partito c'è andato, ma questi c'è
andato. "Faccio un po' di propaganda", – mi ha detto in
risposta questo strambo coraggioso e strano russo e sulla sua schiena
pendeva, appeso a cordicelle un cartello artigianale "Libertà
per i 26 prigionieri di piazza Bolotnaja!".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Autore:
</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Aleksej
Polikovskij</span></span></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Indirizzo della pagina:
</span></span></strong><a href="http://www.novayagazeta.ru/politics/60783.html">http://www.novayagazeta.ru/politics/60783.html</a><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[1]
Manifestazione nazionalista che si tiene in occasione della festa
nazionale del 4 novembre (commemorazione della cacciata da Mosca dei
polacchi, che volevano insediare il loro candidato sul trono russo
vacante, nel 1612).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[2]
Igor' Vladimirovič Tal'kov, cantante russo ucciso dietro le quinte
di un concerto in circostanze non ben chiarite.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[3]
<i>Otrjad Milicii Osobogo Naznačenija </i>(Reparto
di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa nota per la
sua brutalità.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[4]
Fiume della Russia settentrionale</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[5]
"Di Belorečensk (città della Russia meridionale", via
della periferia sud-orientale di Mosca.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[6]
<i>Federal'naja Služba Bezopasnosti</i>
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[7]
Antica svastica slava.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[8]
L'articolo 282 del Codice Penale, che punisce l'incitazione alla
violenza su base discriminatoria.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[9]
Quello in cui nei documenti ufficiali è indicata l'etnia.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[10]
Anatolij Borisovič Čubajs, ministro dell'Economia al tempo di
El'cin.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[11]
Devastante pogrom del 1903 nell'attuale Chişinău, capitale della
Moldavia.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[12]
L'ex vice-premier Boris Efimovič Nemcov, co-presidente del Partito
Repubblicano di Russia – Partito di Libertà Popolare.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[13]
Lo scrittore e leader del Partito Nazional-Bolscevico Ėduard Limonov
(pseudonimo di Ėduard Veniaminovič Savenko).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[14]
Žores Ivanovič Alfërov, fisico e uomo politico comunista,
presidente del centro scientifico per l'innovazione di Skolkovo
(quartiere della periferia sud-occidentale di Mosca).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[15]
Ksenija Anatol'evna Sobčak, figlia del sindaco perestroikista di
Leningrado Anatolij Aleksandrovič Sobčak, giornalista televisiva e
membro dell'opposizione.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[16]
"Eco di Mosca", radio indipendente.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[17]
"Del Pantano" (che c'era un tempo), piazza del centro di
Mosca, teatro di manifestazioni dell'opposizione.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[18]
"Di Bratislava" (dal nome della via in cui si trova).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[19]
Cekisti erano detti gli agenti della <i>Čė-Ka</i>,
cioè ČK (<i>Črezvyčajnaja Komissija po bor'be s
kontrrevoljucej i sabotažem</i> –
Commissione Straordinaria per la lotta alla controrivoluzione e al
sabotaggio), la prima polizia politica sovietica e per estensione
sono detti così gli agenti segreti.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[20]
"Inno" che riprende la canzone <i>Idëm, idëm,
vesëlye podrugi!</i> (Andiamo,
andiamo, allegre amiche) del 1937.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[21]
Quartiere della periferia sud-occidentale di Mosca recentemente
teatro di un pogrom contro gli immigrati.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[22]
"Eco della futura guerra", canzone del gruppo metal
neonazista M8L8TH (qualcosa come "martello", in russo <i>molot</i>
– 8 sta per "h", ottava lettera dell'alfabeto latino,
come dire HH, come dire "Heil Hitler").</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[23]
Città della Russia centro-meridionale che porta il nome del
rivoltoso del XVIII secolo Emel'jan Ivanovič Pugačëv, teatro di
scontri tra nazionalisti e caucasici.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[24]
Rostov sul Don, città della Russia meridionale teatro di violente
manifestazioni nazionaliste dopo l'uccisione di uno studente russo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[25]
Centro abitato ai piedi degli Urali teatro di scontri sanguinosi tra
nazionalisti e caucasici.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[26]
Nome colloquiale della Piazza del Maneggio, non lontana dalla Piazza
Rossa, teatro di scontri tra nazionalisti e caucasici dopo
l'uccisione di un tifoso dello Spartak. Il corsivo è mio.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[27]
Città della Carelia teatro di scontri tra nazionalisti e profughi
ceceni.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[28]
Saluto pasquale dei fedeli ortodossi.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[29]
Generale cosacco.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[30]
Konstantin Petrovič Pobedonoscev, consigliere reazionario degli zar
degli ultimi anni del XIX secolo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[31]
Qualcosa come "Fila della Caccia", via di Mosca che fungeva
da mercato.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[32]
"Siamo nati per rendere la fiaba realtà".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[33]
Canzone sovietica, sulla cui aria si canta il canto partigiano
"Fischia il vento".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[34]
<i>Svobodu </i>significa
"libertà" e <i>slava rodu</i>
"gloria alla stirpe".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[35]
Vsevolod Michajlovič Bobrov, calciatore e hockeista di origine
ebraica.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[36]
Igor' Aleksandrovič Netto, grande calciatore russo di origine
estone.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[37]
Pëtr Ivanovič Bagration, generale morto nella battaglia di
Borodino.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[38]
Cezar' L'vovič Kunikov, eroe della II guerra mondiale.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[39]
L'araldista Bernhard Karl von Koehne, russificato come Berngard
(Boris) Vasil'evič Këne. </span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[40]
"Socialismo nazionale". Socialismo si scrive <i>socialìzm</i>,
ma in russo le "o" non accentate si pronunciano come "a".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[41]
"Mela", partito di orientamento liberale, il cui nome
prende spunto dalle iniziali Ja-B-L dei cognomi dei fondatori
Grigorij Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir
Petrovič Lukin.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[42]
Città della Russia centro-settentrionale.</span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[43]
L'autore dell'articolo, il giornalista e scrittore Aleksej
Michajlovič Polikovskij mi risulta però essere moscovita...</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-38942794558631030862013-11-05T15:13:00.000+01:002013-11-05T15:13:40.833+01:00La rivoluzione russa è in evoluzione?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>La grande rivoluzione russa continua</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Oleg Ka<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">in
su cos'è "per sempre"</span></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Il
"Manuale unico di storia" è come l'elefante-pittore della
vecchia fiaba. Il coccodrillo chiese di disegnare un fiume africano,
il maiale una quercia con le ghiande, il tricheco il mare e i
ghiacci, la talpa un orto, l'artista esaudì obbedientemente tutti i
desideri, beh, è chiaro come andò alla fine. L'idea del "manuale
unico" sembrava un po' bizzarra fin dall'inizio ed è diventata
ancor più bizzarra via via che sono entrati nella discussione gli
storici </span></span></span></span><a href="http://www.kp.ru/daily/26139/3028669/"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>tatari</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">,
</span></span></span></span><a href="http://sputnikipogrom.com/politics/5953/chechen_history/"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">ceceni</span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>
</u></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">e
altri e perfino gli ammiratori di Jurij </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Ševčuk
[1]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">,
che hanno insistito perché nel manuale </span></span></span></span><a href="http://www.rg.ru/2013/10/30/uchebnik-site.html"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">ci
fosse anche</span></span></a><a href="http://www.rg.ru/2013/10/30/uchebnik-site.html"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u><b>
</b></u></span></span></span></span></a><a href="http://www.rg.ru/2013/10/30/uchebnik-site.html"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u><b>Ševčuk</b></u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">.
Dopo l'ultimo </span></span></span></span><a href="http://lenta.ru/news/2013/10/31/leps/"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">caso</span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
con </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Grigorij
Leps </b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">[2]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
sarebbe bene aggiungere anche Leps nel manuale</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
e insieme </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Stas
Michajlov </b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">[3]
perché non si offenda</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">.
Il manuale unico infatti deve stare bene a tutti, vero?</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Questa
idea è così simile al concorso che fece rumore per il "Simbolo
della Russia" che è difficile contare su qualche buona notizie
riguardo al manuale. Ma una l'ho comunque notata e voglio far
volgere ad essa la vostra attenzione, tanto più che questa notizia
è ritenuta buona da pochi e pochi la distinguono dalle altre
notizie dal nuovo manuale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Intendo
la "grande rivoluzione russa" – un </span></span></span></span><a href="http://www.rosbalt.ru/main/2013/10/31/1194535.html"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>termine</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
che unisce gli eventi di marzo e di ottobre 1917. Finora, purtroppo,
la comparsa di questo termine e la fuga di notizie in proposito
sulla stampa appaiono come un tentativo degli autori del manuale di
assicurare una qualche tesi più importante per loro – qualcosa
tipo l'esplosione nucleare con cui, secondo la </span></span></span></span><a href="http://www.ng.ru/saturday/2003-01-31/13_gayday.html"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>leggenda</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">,
si concludeva la versione dell'autore di "Crociera di lusso per
un matto" </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">[4]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">
e che la censura certamente tagliò, risparmiando (in realtà che
significano in confronto a un esplosione nucleare?) al contempo
tutte le altre gag, comprese quelle del tutto antisovietiche. Ma la
"grande rivoluzione russa" invece di quella "d'ottobre"
e "di febbraio" è effettivamente ciò su cui meritava
riflettere ben prima di qualsiasi manuale e senza riferimento a
qualsiasi manuale.</span></span></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Perché
questa abitudine – rivolgere l'attenzione solo a cicli storici
piuttosto brevi, che in realtà non sono affatto cicli, – questa
abitudine, forse, è la più dannosa che ci sia da noi, in questa
c'è qualcosa – beh, come dire, da formiche, cos'è?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
rivoluzione è un punto di passaggio. C'era un paese, è diventato
un altro, è tutto semplice. E probabilmente i cento anni scarsi che
sono passati dopo il 1917 sono abbastanza per ammettere che non si è
verificato alcun passaggio in Russia. Cioè questo è del tutto
precisamente iniziato in un qualche momento (hanno perfino ucciso lo
zar, se c'era uno zar), ma non c'è alcuna prova che sia terminato.
Cioè proprio nessuna.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
quei tempi che da noi è uso chiamare sovietici questo non saltava
tanto agli occhi – cambiavano i segretari generali, si
organizzavano dimostrazioni e probabilmente i contemporanei avevano
davvero la sensazione che questo fosse il "dopo la
rivoluzione", che questo fosse "per sempre", anche in
senso buono, neanche qui ci se la cava senza precisazioni; così,
penso, merita tener conto del fatto che i "tempi sovietici"
nel nostro paese sono iniziati al più presto nel 1945 e forse anche
dopo (nel 1953?) – fino ad allora, e la guerra lo mostrò molto
nettamente, difficilmente tutti i cittadini dell'URSS si attennero
al punto di vista secondo cui il potere sovietico si era stabilito
per sempre – questo giunge proprio dopo la guerra, non certo
prima.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Giunge
e, cosa non meno importante, se ne va. E' volgare far riferimento a
un esempio personale, ma comunque: gli anni di vita di mia nonna
sono 1916-2008, cioè nacque nell'Impero Russo, morì nella
Federazione Russa e tutto il periodo sovietico è da qualche parte
nel mezzo, si può anche non farci attenzione, se non si esamina
bene. Di tali nonne ce ne sono state milioni e sarete d'accordo che
se qualcosa "per sempre" si trova nei limiti di una vita
umana, non è un vero per sempre, ma semplicemente PR.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Non
c'è alcun "per sempre" neanche ora. A giorni sarà il
"giorno dell'unità nazionale" – c'è una bella
storiella sul tema di come lo istituirono. Scelsero la data – il 4
novembre – e qui qualcuno intelligente alla riunione al Cremlino
disse "Che intendete?", il vecchio stile e il nuovo stile
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span> ogni cento anni si
allontanano di un giorno, cioè passeranno cent'anni e toccherà
spostare la festa al 5. "Cent'anni?" – ha richiesto il
funzionario che sedeva a capotavola e dopo una pausa ha sghignazzato
istericamente. Cento anni – nessuno pensa in tali categorie, ma
nel fondo dell'anima tutti capiscono che non vivranno certo
cent'anni né la festa, né l'inno di Michalkov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>,
né la costituzione di El'cin, né il manuale unico di storia, né
la stessa (la legge per ora non ci proibisce di esprimere tali
supposizioni) Federazione Russa.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Il
futuro, a cui in un modo o in un altro pensa ogni russo, non ha
nulla in comune con quella Federazione Russa che esiste adesso. Più
spesso questo futuro si lega a qualche altro paese – ad altri
paesi pensano anche i funzionari, che fuggiranno quando avranno
rubato tutto e gli strati più poveri, che sperano di spingere
almeno i figli fuori dalla Russia - beh, capite di cosa parlo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Quelli che vogliono i cambiamenti proprio in Russia e per la Russia,
da <b>Naval'nyj </b>e <b>Prosvirnin </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span><b>
</b>fino a me e, mettiamo, <b>Zachar Prilepin </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]
pensano proprio a una radicale riorganizzazione del paese</span>.
Probabilmente perfino nelle fila di "Russia Unita" non si
troverà nessuno che creda che ci sarà per tanti anni <b>Putin</b>,
poi per tanti anni il successivo presidente, poi il successivo e che
ogni cinque anni si eleggerà la nuova Duma di Stato e che in
televisione andrà in onda "Pole <span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>udes"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9] e che presso la stazione del
metrò "Kurskaja"</span> <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span>
ci sarà il centro commerciale "Atrium" e sulla strada
rotabile Rubl<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>vo-Uspenskoe
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span> il "Barvicha
Luxury Village" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>
– non ricordo neanche anti-utopie di questo genere, non conosco in
generale una sola persona che crederebbe che sarà così anche tra
decenni. Non conosco una sola persona che userebbe la parola "per
sempre" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span>
applicandola a quella Russia che c'è adesso.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E
perché non ampliare il termine "grande rivoluzione russa"?
Sì, questa iniziò nel 1917 - mettiamo, anche se si potrebbero
prendere periodi precedenti, lo stesso 1905. Iniziò, ma non è
ancora terminata, e i settant'anni sovietici sono semplicemente uno
degli episodi di questa rivoluzione e anche i vent'anni di El'cin e
Putin non sono più di un episodio.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Forse
nell'ambito di questo episodio vissuto da noi ora gli storici
prepareranno un qualche "manuale unico" – poi, quando
finalmente verrà il "per sempre" post-rivoluzionario,
sarà buffo rileggerlo. Ma questo sarà poi, per ora la rivoluzione
continua.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E'
iniziata cent'anni fa, ma continua ancora – è così.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Oleg
Ka</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>š</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>in,
"Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/society/article/76769/">http://svpressa.ru/society/article/76769/</a><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
Jurij Julianovič Ševčuk, poeta e cantante rock, leader del gruppo
DDT.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
Grigorij Leps (pseudonimo di Grigorij Viktorovič Lepsvaridze),
cantante chiacchierato per il suo appoggio a Putin e ai suoi uomini e
per i suoi presunti legami con la mafia russa.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
Stanislav Vladimirovič Michajlov, cantante.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[4]
Film commedia sovietico, il cui titolo originale è "Il braccio
di brillanti".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[5]
Cioè il calendario giuliano (in uso in Russia fino al 1918) e quello
gregoriano.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[6]
Sergej Vladimirovič Michalkov, scrittore e padre dei registi Nikita
Sergeevič Michalkov e Andrej Sergeevič Michalkov (noto come Andrej
Končalovskij, cognome della madre), che scrisse il testo dell'inno
nazionale sovietico nel 1943 e sulla stessa musica quello dell'inno
nazionale russo nel 1991.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[7]
Egor Prosvirnin, attivista nazionalista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[8]
Pseudonimo di Evgenij Nikolaevič Prilepin, artista e attivista del
Partito Nazional-Bolscevico.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[9]
"Il campo dei miracoli", gioco a premi.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[10]
"Di Kursk" (città della Russia occidentale, luogo di una
vittoriosa battaglia contro i nazifascisti), stazione della zona
centro-orientale di Mosca.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[11]
La strada che collega tra l'altro il quartiere di Rublëvo alla
periferia occidentale di Mosca al villaggio di Uspenskoe ancora più
a ovest.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[12]
Centro commerciale e ricreativo presso il villaggio di Barvicha, a
ovest di Mosca.</span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]
In russo "per sempre" è una parola sola, </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>navsegda</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-43293102792491470492013-11-04T11:16:00.000+01:002013-11-04T11:16:26.390+01:00Brodskij e Evtušenko come poeti-PR?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>La poesia da PR</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Brodskij e Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">enko</span>:
la comunanza nella lotta</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
relazione al film che ha fatto rumore di <b>Anna Nel'son </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span><b>
</b>"Solomon Volkov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>.
Dialoghi con Evgenij Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko"
è diventato di moda contrapporre <b>Evtu</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>enko
</b>e <b>Brodskij</b>. Penso che con tutta l'enorme differenza di
talento, stile, posizione civile, i due noti poeti hanno anche una
cosa in comune. Entrambi appartengono a un determinato tipo di
"poeti da PR" comparsi in Russia già all'inizio del 20°
secolo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La
tragedia dei primi poeti da PR</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">I
poeti russi tradizionalmente non pensavano solo al successo e al
pubblico, ma, prima di tutto, ai problemi morali, alle questioni
filosofiche e metafisiche, al "senso della vita". Questi
aspiravano a trovare la propria strada nell'arte, senza
sottomettersi a opinioni e gusti dominanti. Erano autentici. La loro
immagine, il loro stile, le loro passioni, perfino le loro stranezze
e i loro errori erano sinceri, non per il pubblico, non per la
vendita. Tali erano <b>Pu</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>kin
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3],</span><b> Lermontov
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4],</span><b> Tjut</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>č</b></span><b>ev
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5] e</span><b> Nekrasov
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>. Tale fu la
maggioranza dei poeti del secolo d'argento: <b>Blok </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7],</span><b>
Chlebnikov </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8],</span><b>
Pasternak </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9],</span><b>
Mandel'</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>tam
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10] e </span><b>Cvetaeva
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
formazione della cultura di massa ha causato un nuovo fenomeno –
la comparsa di poeti di talento orientati alla conquista della
popolarità ad ogni costo. Li si può chiamare poeti da PR. I primi
eminenti poeti da PR furono <b>Majakovskij </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span><b>
</b>e <b>Esenin </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span><b>
</b>(anche <b>Severjanin </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>,
ma finì rapidamente nell'ombra, la sua campagna di PR fu troppo
breve). Erano attori nella vita e nell'arte, che si sforzavano di
recitare solo quei ruoli che gli portavano successo sociale ("La
fortuna, – diceva, - è l'astuzia della mente e delle mani").</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">All'inizio
del percorso il produttore, image-maker e visagista di Esenin fu
<b>Kljuev </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15], quello di</span><b>
Majakovskij Burljuk </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span><b>
</b>(tutti ricordano lo sconvolgente golf giallo di Majakovskij e
l'abito pseudo-contadino da feste natalizie di Esenin). Poi presero
a "portare" Majakovskij i <b>Brik </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17]
e Esenin</span> <b>Mariengof </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]</span><b>
</b>e <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>Šeršenevič </b></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]</span>,
che inventarono l'immaginismo russo (un progetto di PR piuttosto che
letterario). Tuttavia i loro migliori PR furono essi stessi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">I
futuristi (ad esclusione del quasi santo <b>Chlebnikov</b>) e in
seguito gli immaginisti si mossero secondo tutte le leggi della
réclame moderna. Le loro tournées per il paese si accompagnavano a
campagne speculative di PR, con scandali su commissione e fughe di
notizie. Come PR competenti non dimenticavano di lavorare con le
élites al potere. Esenin insieme a Kljuev ingannò già l'entourage
dell'imperatrice e in seguito con Mariengof usò astutamente gli
amichevoli commissari rossi per ottenere benefici e vari permessi.
Grazie a questo, perfino nei tempi più terribili del comunismo di
guerra, fu abbastanza ben garantito materialmente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Tra
l'altro Majakovskij e Esenin non furono solo "progetti di PR
poetiche", ma anche geniali poeti tragici. Capirono l'ambiguità
e la menzogna della propria posizione, si tormentarono e soffrirono
("Mi legge la vita. Di un qualche mascalzone e ubriacone,
Cacciando nell'anima angoscia e paura"). Questo sdoppiamento
forse fu una delle cause del loro tragico finale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La
storia si ripete come farsa</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Sotto
Stalin i poeti da PR non erano necessari. Si richiedevano
poeti-copywriters, che eseguissero gli ordini di Stato (Majakovskij
cercò, ma non seppe entrare in questo ruolo). La successiva
generazione di poeti-PR di se stessi giunse negli anni '60. Tra
questi c'erano <b>Evtu</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span><b>enko</b>,<b>
Voznesenskij</b><b> </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20] </span>e<b>
Ro</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>ž</b></span><b>destvenskij
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[21]</span>. Questi erano
privi della tragica riflessione di Esenin e Majakovskij e della loro
genialità. Evtušenko scelse una strategia di vita e artistica
molto conveniente. Questa fu una rivolta nell'ambito del consentito,
un anti-stalinismo e un filo-ebraismo nei limiti di quanto permesso
dalle autorità, al contempo la "fedeltà agli ideali di Lenin
e del comunismo" e l'amicizia con le "forze progressiste
di tutto il mondo", da <b>Fidel </b>a <b>Bobkov </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[22]</span>.
Tale strategia gli permise di ottenere l'appoggio sia del pubblico
liberale russo, sia del potere "totalitario", sia del
pubblico di sinistra occidentale. Cioè viaggi in Occidente,
edizioni e onorari da noi e all'estero, premi, legami e intrallazzi
ovunque, fama russa e mondiale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Brodskij
fece un'altra puntata. Cominciò presto a orientarsi sul mercato
intellettuale occidentale, prima di tutto quello di lingua inglese.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il
segreto di Brodskij</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Mi
ha sempre colpito quanto tardi abbia iniziato a scrivere Brodskij.
Per sua stessa ammissione - a 18 anni, anche se singole poesie hanno
anche una datazione precedente. In ogni caso proprio nell'infanzia,
da adolescente, a scuola non scrisse versi. Questo è più che
strano. La necessità di comporre versi non solo nei poeti, ma in
generale nelle persone non indifferenti alla poesia sorge di regola
molto presto. Nell'infanzia tali persone scrivono male, goffamente,
ma non possono non scrivere. Ma in Brodskij, evidentemente, questa
necessità non c'era affatto.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Questi
iniziò a comporre versi già dopo aver lasciato gli studi, lavorò
dove capitava, pensò di diventare un medico, "cercò se
stesso". Negli anni '50 la poesia, i poeti erano, com'è noto,
molto popolari. Il giovane Iosif, perché no, decise di provarsi in
questa sfera. Anche molto bene, risultò. Brodskij si rivelò un
versificatore di grande talento. Giunse il successo nella cerchia
degli amici, l'interesse del pubblico, eccetera.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Rischierò
di supporre che la decisione di diventare un poeta in età così
consapevole può essere solo il risultato di un freddo calcolo
razionale. Non è l'"alta malattia" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[23]</span>,
ma l'acquisizione di un determinato mestiere altamente qualificato.
E in questo Brodskij ebbe uno splendido successo. Poi ci fu la sua
"Tolone" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[24]</span> –
il famoso processo, che rese Brodskij ampiamente noto in Occidente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
seguito continuò splendidamente la campagna di PR iniziata non per
sua volontà. Diventò un eccellente poeta di PR, che lavorava prima
di tutto per il mercato occidentale. Si posizionò come
intellettuale anglofilo, custode dell'oasi della cultura occidentale
nel deserto totalitario sovietico. Senza ancora orientarsi troppo
nella cultura inglese, cercò di imitare la partecipazione ad essa
(scrisse la "Grande elegia a John Donne" senza neanche
sapere chi fosse). Già <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ukovskij
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[25]</span> rivolse l'attenzione
al carattere imitativo dell'anglofilia di Brodskij e al suo orribile
inglese. Al consapevole calcolo di Brodskij sul successo proprio sul
mercato occidentale è legato anche il fatto che da un certo momento
non aspirò particolarmente a pubblicare in URSS. Ricordiamo anche
solo la nota storia della rassegna su "Junost'" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[26]</span>,
quando per una piccola correzione della censura rinunciò alla sua
prima pubblicazione in patria.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
popolarità di Brodskij è stata certamente aiutata dalla
congiuntura politica. Com'è noto dalle sue memorie, molti suoi
ammiratori nell'ambiente intellettuale anglofono non immaginavano
affatto cosa scrivesse (fra questi anche quelli che lo tradussero
dall'interlineare; infatti, non conoscendo la lingua, valutare
adeguatamente un poeta è praticamente impossibile). Nonostante ciò
questi reclamizzarono attivamente il giovane versificatore – il
"lottatore per la libertà dell'arte che soffriva per colpa del
regime totalitario". Il loro contributo al suo trionfo mondiale
è enorme.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Io
amo molti versi di Brodskij. Ma non mi è mai rimasta la sensazione
che questi versi molto "fatti", "intellettuali"
non fossero frutti della maestria e dell'abilità di un artigiano
virtuoso e non "righe con sangue salite alla gola" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[27]</span>.
Penso anche che la fama di Brodskij in Occidente sia in grande grado
la conseguenza di una campagna di PR condotta con maestria e non
dell'indubbia alta qualità dei suoi versi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La
battaglia dei re della PR</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Una
volta gli interessi dei due re delle PR della poesia russa si
incrociarono. Gli States erano il feudo di Brodskij. E Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko,
al contrario, si lavorava con successo l'appezzamento del mercato
poetico sovietico. Ma al contempo causava grande interesse anche in
Occidente. Brodskij decise di bloccare l'espansione del collega sul
mercato occidentale e usò per questa causa gli abituali strumenti
politici del sovietico (tra questi la nota delazione, di cui nel
film di Nel'son ha raccontato Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko).</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Questi
si mostrò un maestro non solo delle PR di se stesso, ma anche delle
PR nere contro i concorrenti. Per esempio accanto a Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko
cercò di screditare in America Voznesenskij. E ad Aks<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>nov
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[28]</span> rovinò
semplicemente per molti versi la carriera letteraria americana
quando scrisse una tonante recensione interna dell'"Ustione"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[29]</span> per la principale
casa editrice. Per di più questi e Aks<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>nov
prima di questo episodio erano amici. Era la lotta per il mercato,
niente di personale, solo affari. Infatti il poeta da PR è sempre
un po' un uomo d'affari. Brodskij reclamizzava e aiutava quelli in
cui non vedeva dei concorrenti, degli autori in quel momento
evidentemente meno di successo di lui (<b>Rejn</b> <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[30]</span>,<b>
Ufljand </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[31]</span>,<b>
Dovlatov</b>,<b> </b>eccetera). Ma chi poteva competere con lui per
la fama in Occidente lo affondava. Di conseguenza vinse nella lotta
per la concorrenza. Negli anni '70 l'intellettuale occidentale alla
domanda "nomini un poeta russo contemporaneo", in primo
luogo avrebbe nominato Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko,
ma negli anni '80 avrebbe nominato Brodskij.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko
nel film di Nel'son cerca di ricondurre il conflitto con Brodskij a
una qualche incomprensione. Dice che "un grande ha salutato un
grande", ma ci fu quasi una tragedia antica. Nella cosa si
immischiò il destino e il fato malvagio fece litigare i geni. Dire
la verità per lui significherebbe far calare la situazione a una
banale lotta di due poeti da PR per il primato sul mercato
occidentale, cioè abbassare non solo Brodskij, ma anche se stesso.
Anche Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko fu un PR
e un commerciante non meno capace che come poeta e certamente non
vuole ricordare questo lato della sua vita professionale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Brodskij
e Evtu<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>enko non furono
solo poeti da PR, ma anche, indubbiamente, veri versificatori di
talento. Sul piano sociale ebbero molto successo. Per di più non si
vergognarono di lottare duramente per il successo, di costruirsi una
carriera poetica con modi da contabili, di realizzare il proprio
talento come un progetto d'affari. Non si sono pentiti, non se ne
sono pentiti, non hanno preso tale vita con una riflessione tragica
(a differenza dei loro geniali predecessori).</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ora
si usa considerare Brodskij un genio e Evtu</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">š</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">enko
no. Brodskij ha la reputazione di anticonformista, Evtu</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">š</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">enko
di persona da congiuntura. E' di moda ammirare Brodskij, su
Evtu</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">š</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">enko
va bene dare un parere con un sorriso storto. Ma è tanto grande la
differenza tra loro? E possono essere geniali i versi di poeti non
tragici, che hanno successo negli affari poetici?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Igor'
</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Ė</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>jdman,
"Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/society/article/76831/"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>http://svpressa.ru/society/article/76831/</b></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
Giornalista televisiva.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
Solomon Moiseevič Volkov, giornalista, scrittore e musicologo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
Aleksandr Sergeevič Puškin, poeta nazionale russo (1799-1837).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[4]
Michail Jur'evič Lermontov (1810-1841), poeta romantico.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[5]
Fëdor Ivanovič Tjutčev (1803-1873), poeta classicista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[6]
Nikolaj Alekseevič Nekrasov (1821-1878), poeta di idee progressiste.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[7]
Aleksandr Aleksandrovič Blok (1880-1921), poeta simbolista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[8]
Velimir Chlebnikov (Viktor Vladimirovič Chlebnikov) (1885-1922),
poeta futurista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]
Boris Leonidovič Pasternak (1890-1960), noto da noi per il </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Dottor
Živago</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[10]
Osip Ėmil'evič Mandel'štam (1891-1938), poeta acmeista, vittima
nelle "purghe" staliniane.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[11]
Marina Ivanovna Cvetaeva (1892-1941), poetessa simbolista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[12]
Vladimir Vladimirovič Majakovskij (1893-1930), cantore della
Rivoluzione d'Ottobre.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[13]
Sergej Aleksandrovič Esenin (1895-1925), poeta dal destino infelice.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[14]
Igor' Severjanin (Igor' Leont'evič Lotarëv) (1887-1941), poeta
decadente russo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[15]
Nikolaj Alekseevič Kljuev (1884-1937), capofila della corrente
"neocontadina".</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[16]
David Davidovič Burljuk (1882-1967), artista e poeta futurista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[17]
Osip Maksimovič (Meerovič) Brik (1888-1945) e sua moglie Lilja
Jur'evna Kagan, letterati.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[18]
Anatolij Borisovič Mariengof (1897-1962), poeta immaginista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[19]
Vadim Gabriėlevič Šeršenevič (1893-1942), poeta immaginista.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[20]
Andrej Andreevič Voznesenskij (1933-2010), poeta contemporaneo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[21]
Robert Ivanovič Roždestvenskij (Robert Stanislavovič Petkevič)
(1932-1994), poeta contemporaneo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[22]
Filipp Denisovič Bobkov (1925), ex vice-presidente del KGB.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[23]
Titolo di una poesia di Boris Leonidovič Pasternak.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[24]
"Questa sarà la mia Tolone!" dice uno dei protagonisti del
romanzo "Il generale e il suo esercito" di Georgij
Nikolaevič Vladimov (Georgij Nikolaevič Volosevič) (1931-2003).</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[25]
Kornej Ivanovič Čukovskij (Nikolaj Vasil'evič Kornejčukov)
(1882-1969), letterato e giornalista sovietico.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[26]
"Gioventù", rivista letteraria.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[27]
Verso di Boris Leonidovič Pasternak.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[28]
Vasilij Pavlovič Aksënov (1932-2009), scrittore contemporaneo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[29]
"L'ustione" è un romanzo autobiografico di Vasilij
Pavlovič Aksënov.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[30]
Evgenij Borisovič Rejn (1935), scrittore contemporaneo.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[31]
Vladimir Iosifovič Ufljand (1937-2007), letterato e artista
contemporaneo.</span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[32]
Sergej Donatovič Dovlatov (1941-1990), scrittore contemporaneo.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-81828070567363862652013-11-03T01:08:00.002+01:002013-11-03T01:08:31.704+01:00Il buffo delle chiavi di ricerca di ottobre 2013<b>Da "La Russia che non tutti conoscono"</b><br />
<br />
circasso organizzazione<br />
<br />
nome delle repubbliche caucasiche<br />
<br />
periferie russe caucaso<br />
<br />
www.osetija,krestovij peroval.ru<br />
<br />
<br />
<b>Da "Bloggato"</b><br />
<b><br /></b>
anni 40 calciatore russo gulag fratello<br />
<br />
auguri per sessantanni di sacerdozio di don matteo testo<br />
<br />
chavare racconti<br />
<br />
ckuc norris 6 volte campione del mondo<br />
<br />
frasi d'uguri compleanno sacerdote<br />
<br />
frodo "non avrei voluto"<br />
<br />
nei processi prevale il verdetto dei giurati o del giudice<br />
<br />
smeljanskij direttrice<br />
<br />
www. il testamento biologico- fac -simileMatteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-84846331506370202013-11-03T00:08:00.001+01:002013-11-03T00:08:46.939+01:00Il terrorismo nel Caucaso del Nord è una questione di DNA?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Nel Daghestan creano la banca del DNA
dei guerriglieri</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Le
forze dell'ordine del Daghestan sono occupate nella raccolta del DNA
delle familiari dei guerriglieri. Le autorità vedono in esse delle
potenziali kamikaze e contano con l'aiuto di questa misura di
facilitare il riconoscimento dei corpi in caso di compimento di un
atto terroristico. Le azioni degli agenti delle strutture armate sono
legate ai Giochi Olimpici, che si svolgeranno nel febbraio 2014 a
So<span style="font-family: Times New Roman, serif;">či</span>, notano i
giornalisti.</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>La
contraddizione tra legge e diritto</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
notizia della raccolta del DNA è comparsa per la prima volta sul
nastro dell'agenzia Reuters. Il comunicato è stato confermato dalla
collaboratrice dell'organizzazione sociale "Difesa dei Diritti
Umani" Gjul'nara Rustamova. A suo dire, nel corso della
procedura gli agenti delle forze dell'ordine raccolgono campioni di
DNA dalla saliva, dalle unghie e dal sangue. La misura, a suo dire, è
volontaria e forzata: in caso di dissenso gli agenti delle strutture
armate minacciano "spiacevolezze", a causa delle quali le
donne potrebbero ritrovarsi alla ROVD <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>
già sotto scorta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Succede
che delle daghestane, tra cui madri di figli di pochi anni, vengono
portate con la forza alla polizia, dove vengono trattenute 5-6 ore.
"Mi hanno costretta a consegnare delle analisi, tuttavia,
sapendo che è illegale, mi sono rifiutata", – dice
l'attivista per i diritti umani. A suo dire, la campagna per la
raccolta del DNA è iniziata già in estate. Forse, pensa Rustamova,
questa è legata all'appello di luglio del leader del cosiddetto
"Emirato del Caucaso" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>
Doku Umarov, che invitò i propri sostenitori a far fallire
l'Olimpiade che si avvicina.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Negli
ultimi tempi l'attività degli agenti delle forze dell'ordine
daghestane si è rafforzata: nei distretti e nelle città del
Daghestan si dichiara il regime di KTO <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>,
nel corso del quale arrestano e portano alla polizia decine di
persone. "Ogni giorno ci giungono denunce sull'operato degli
agenti delle forze armate. Le persone vengono arrestate illegalmente,
gli mettono addosso delle armi", – si lamenta la
rappresentante di "Difesa dei Diritti Umani".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Le
parole di Rustamova sono confermate dai fatti riferiti dall'agenzia
Reuters. Come notano i giornalisti, il potere, pare, ha lasciato i
tentativi di fare chiarezza con i seguaci della tendenza salafita
dietro il tavolo delle trattative. Le madrase controllate dai
salafiti e le società di beneficenza sono state per la maggior parte
chiuse e i loro leader sono fuggiti all'estero o hanno preso le armi.
"La cosa più importante per la nostra immagine è che la
situazione (nel Daghestan) rimanga tranquilla fino agli stessi Giochi
Olimpici", – dice il vice-premier della repubblica Ramazan
D<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>afarov.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">L'avvocato
Konstantin Bubon ritiene che l'idea della responsabilità della
famiglia, tra l'altro perfino la responsabilità materiale per le
azioni di un terrorista sia un esempio di contraddizione tra legge e
diritto: "<i>Possono approvare tale legge, ma difficilmente sarà
una legge secondo il diritto perché è ingiusta. Contraddice anche i
principi fondamentali del diritto, la Costituzione e tutta la
restante legislazione del paese, –</i> dice Bubon. – <i>La lotta
alla criminalità tramite la moltiplicazione delle leggi non secondo
il diritto è una strada senza uscita. Le minacce di pene mostruose
non sostituiranno mai il semplice pattugliamento e l'attività degli
agenti nell'ambito terroristico.</i></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Si
può minacciare di lanciare bombe su tutto un villaggio – i
terroristi saranno solo contenti: c'è bisogno di tale possibilità
di sortire un duplice effetto – far saltare in aria qualcosa a
Mosca e contemporaneamente fare arrabbiate qualcuno nel Caucaso,
infuriato per la reazione "tipo risposta" dei federali</i>",
– ritiene l'avvocato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Perché
sono colpevoli…</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Oggi
nel Daghestan una certa parte delle strutture armate lavora in modo
che le conseguenze siano le più tristi. E non si tratta dei
sequestri da parte di sconosciuti armati ai danni di giovani ragazzi,
che in seguito vengono ritrovai uccisi o torturati. Una mente
perversa può ancora spiegare una simile situazione: dice, non
sappiamo niente, ma uccidiamo chi ha a che fare con la clandestinità
armata. In precedenza gli agenti delle strutture armate praticavano
abbastanza spesso la teoria del terrorismo "per carattere
familiare". Prima dello svolgimento di una KTO nei villaggi, le
persone provenienti dai quali costituiscono la maggioranza
schiacciante degli islamisti radicali e dei partecipanti attivi alla
clandestinità armata, abbastanza spesso erano sottoposti a
perquisizioni su base selettiva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Così,
per esempio, nel villaggio di Gubden <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>
praticamente ogni mese circa 150 persone che si trovano in lista
vengono portate alla POM <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>
locale e a familiari e alle persone vicine viene preso il sangue per
l'analisi del DNA.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Le
truppe delle VV <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span> del
Ministero degli Interni della Repubblica del Daghestan non lasciano
Gubden dal marzo 2009, quando sul territorio del villaggio fu
annunciata un'operazione di profilassi indirizzata alla scoperta e
alla liquidazione dei membri del gruppo di Magomedali Vagabov. Dopo
che gli agenti delle strutture armate ricevettero informazioni sul
fatto che a Gubden potessero nascondersi dei guerriglieri che
avrebbero deciso di svernare nel villaggio, l'introduzione del regime
di KTO non fu annunciata, ma il regime fu sensibilmente rafforzato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Secondo
l'abitante di Gubden Gad<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>i
Ibragimov, agli abitanti proibiscono periodicamente di spostarsi per
il villaggio in automobile e a volte "raccomandano" proprio
di non uscire di casa. "Io chiedo: che succede? Nessun agente
l'ha spiegato. Quando mi rivolsi alla procura della repubblica e
volli denunciare la violazione dei diritti costituzionali, mi
consigliarono di rivolgermi alla procura del distretto di
Karabudachkent <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span> e
riattaccarono", – racconta Ibragimov.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Per
chi non è scritta la legge </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span><b>?</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
raccolta di campioni di DNA, come pure la banca delle impronte
digitali, come la banca dei tipi di armi e di cartucce praticamente
equipara i familiari dei guerriglieri o le donne del "gruppo a
rischio" a una forma vivente di distruzione di massa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">I
blockbuster di Hollywood abbondano di soggetti sulla prevenzione dei
crimini già prima del suo compimento, nel passato sono ritornati e
fanno pronostici con l'aiuto di persone che prevedono il futuro.
Forse a Macha<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>kala <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>
la creazione di una sezione particolare pre-crimine come nel film di
Spielberg "Minority report" non è nota. Ricordiamo che là,
sulla base di tecnologie psichiche veniva elaborato un programma
sperimentale, con l'aiuto del quale i lavoratori della sezione
potevano venire a sapere di un omicidio non ancora compiuto e
arrestare il sospetto ancora prima che compisse il crimine. Ma pare
che un simile dialogo tra presunto criminale e agente delle forze
dell'ordine diventerà una cosa comune.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"Witwer:
Voi arrestate chi non ha ancora commesso un crimine.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anderton:
Ma lo commetterà.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Witwer:
Tuttavia ciò che viene impedito, in futuro non accadrà.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anderton:
Sì, è vero. Lei parla della predeterminazione. E' un fenomeno
frequente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(lancia
una sfera, Witwer la afferra)</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anderton:
Perché l'ha afferrata?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Witwer:
Altrimenti sarebbe caduta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anderton:
Ne è certo?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Witwer:
Sì.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anderton:
Ma non è caduta. Lei l'ha afferrata. Ha previsto la sua caduta,
altrimenti sarebbe avvenuta".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Gulja
Arifmezova, "Kavkazskaja politika",
</b></span></span></span></span><a href="http://kavpolit.com/v-dagestane-sozdayut-bank-dnk-boevikov/">http://kavpolit.com/v-dagestane-sozdayut-bank-</a><a href="http://kavpolit.com/v-dagestane-sozdayut-bank-dnk-boevikov/">dnk-boevikov/</a><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1] </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Rajonnoe
Otdelenie Vnutrennich Del</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Sezione Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede
distrettuale della polizia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2] Stato islamico
autoproclamato.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>KontrTerrorističeskaja
Operacija </i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">(Operazione
AntiTerroristica).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4] Villaggio del
Daghestan centro-meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Posëlkovoe
Otdelenie Milicii</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Sezione di Polizia del Centro Abitato).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Vnutrennie
Vojska</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Truppe Interne). La ripetizione è nell'originale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7] Villaggio del
Daghestan centro-meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8] Riferimento al
proverbio russo "Per lo sciocco la legge non è scritta".</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9] Capitale del
Daghestan.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-50584095640124112112013-11-02T15:48:00.000+01:002013-11-02T15:48:18.465+01:00La Russia ricorda le vittime delle repressioni politiche (passate e presenti)<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Gli <i>zeki</i>
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span><b><i>
</i>politici non sono scomparsi
dalla Rus' </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span><b>!</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il
giorno della memoria delle vittime delle repressioni politiche in
Russia prepara in modo simbolico la "festività professionale"
dei lavoratori dei SIZO </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span><b>
e delle carceri che si celebra oggi. Tra l'altro le memorie degli
anni tragici, quando nell'ambito del principio di "responsabilità
collettiva" si distruggevano e deportavano interi popoli, classi
e gruppi sociali, sono freschi come prima in Russia nel suo complesso
e nel Caucaso in particolare. E ahimè, il termine "vittime di
repressioni politiche", ora riguarda non solo chi ha sofferto,
per dire convenzionalmente, in epoca sovietica.</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Il
giorno della memoria delle vittime delle repressioni politiche in
Russia si è preso a festeggiare ufficialmente prima delle stessa
caduta dell'URSS. Il Soviet Supremo della RSFSR <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>
stabilì questa data nel 1991.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Allora
fu approvata la legge "Sulla riabilitazione delle vittime delle
repressioni politiche" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]</span>,
nel cui preambolo si notava che "negli anni del potere sovietico
milioni di persone furono vittime dell'abuso dello stato totalitario,
furono sottoposti a repressioni per le loro convinzioni politiche e
religiose, per caratteri sociali, etnici e di altro tipo".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">In
precedenza, dal 1974, la data del 30 ottobre era festeggiata non
ufficialmente dai dissidenti come giorno del prigioniero politico
dell'URSS, tra l'altro a quel tempo non si trattava tanto dei tempi
di Stalin, quanto della situazione contemporanea. Ha ricordato questo
in un colloquio con "Kavpolit" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>
il noto attivista per i diritti umani e direttore del programma di
"Memorial" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span>
"Contro la fabbricazione di procedimenti penali sull'estremismo
islamico" Vitalij Ponomar<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>v.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"I
prigionieri politici facevano scioperi della fame nei lager sovietici
e negli anni della perestrojka tenevano azioni di strada (catene
umane presso l'edificio del KGB con candele accese) e altro", –
racconta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Secondo
l'attivista per i diritti umani, nella Russia contemporanea le
autorità non riconoscono la presenza di repressioni politiche,
facendo finta che questo termine si riferisca esclusivamente al
passato sovietico.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Si
capisce che non è così. Ahimè, nel tempo presente si può stilare
una lista molto ampia di vittime di repressioni: da Chodorkovskij,
agli attivisti di "Greenpeace" e agli imputati del "caso
del Pantano" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span> fino
ai musulmani perseguitati per motivi inventati. Ieri a Mosca c'è
stata una conferenza stampa, in cui i rappresentanti delle
organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno divulgato una
lista incompleta che comprende decine di nomi di prigionieri politici
e dei criteri concordati da una serie di organizzazioni non
governative di paesi post-sovietici e dell'Europa dell'Est", –
ha notato Ponomar<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>v.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">A
suo dire, mette particolarmente in guardia l'idea della
"responsabilità collettiva" di questo o quel gruppo della
popolazione, che è incompatibile con le idee della democrazia e
dello stato di diritto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Anche
se la società è diventata di principio un'altra rispetto ai tempi
del governo comunista, ora in Russia si notano tendenze pericolose,
lo stato si mette sempre più sulla strada delle repressioni
politiche, la situazione peggiora precipitosamente e letteralmente a
vista d'occhio. E comunque ogni tempo ha il suo specifico,
difficilmente ci si poteva attendere un prestito diretto dei metodi
di epoca staliniana", – riassume Vitalij Ponomar<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>v.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Con
l'esperto di "Memorial" di Mosca è d'accordo il suo
collega dell'Inguscezia, il capo dell'organizzazione per la difesa
dei diritti umani "MA<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Š</span>R"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span> Magomed Mucol'gov.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Certo,
il giorno della memoria delle vittime delle repressioni politiche non
viene dimenticato e non dev'essere dimenticato da tutti gli abitanti
della Russia. Noi ingusci, come noto, fummo tutti esiliati nel 1944.
Mio padre rimase orfano. Al tempo dell'esilio perse non solo i
genitori, ma anche le sorelle. In tutto il mio popolo perse fino al
40% del suo numero. Così in non piccolo grado soffrirono anche altri
popoli dell'URSS di allora. Una cosa del genere non si dimentica e
dobbiamo ricordarla, – ritiene. – Tuttavia, anche applicato
all'attuale situazione in Russia il termine "repressioni
politiche", purtroppo, conserva la sua attualità. Sì, le
attuali repressioni non sono così massicce, grazie a Dio. Ora non è
il '37 e non è il '44. Ma, non di meno, vediamo che la persecuzione
delle persone che non sono d'accordo, che sono all'opposizione ha
luogo nel paese. Molti giornalisti, attivisti della società civile e
oppositori politici del potere hanno sofferto per la loro attività.
E chi nega la presenza di repressioni politiche è un ipocrita e un
bugiardo. Con vari pretesti mettono la gente in carcere, la infornano
nei manicomi. Qualcuno è costretto a fuggire, ma qualcun altro viene
perfino ucciso".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Secondo
Mucol'gov, casi di persecuzione di questo genere si riflettono
negativamente sull'immagine della Russia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Tra
l'altro non mi interessa molto il paragone con altri stati, dove,
secondo l'opinione di qualcuno, la situazione dei diritti umani è
peggiore che in Russia. Infatti noi viviamo qui e ci agita la
situazione in Russia, in Inguscezia. E questa non è la migliore",
– ha sottolineato l'attivista per i diritti umani inguscio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Allo
stesso tempo un attivista sociale balcaro, l'ex capo del villaggio di
Bezengi <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span> Muradin
Racahev, pensa che nella Russia contemporanea non si verificheranno
quelle repressioni massicce che ci furono nell'Unione Sovietica
staliniana.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Anche
se le persecuzioni politiche a livello locale ci sono. Nel Caucaso
compiono questo genere di repressione i "baroni" locali,
corrotti dalla strutture di potere", – ha notato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Come
ritiene Rachaev, nel ricordare le vittime delle repressioni politiche
e le deportazioni è più importante la questione se siano state
liquidate le conseguenze di quei drammatici avvenimenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Noi
balcari siamo stati privati di parte delle nostre terre, che non ci
hanno restituito fino al momento presente. Non è stata ristabilita
una serie di unità amministrative e di villaggi. Lo stato russo, in
tal modo, non ha potuto finora risolvere alcuni problemi urgenti per
noi, le cui radici risalgono agli anni dell'esilio del nostro
popolo", – ha chiarito Rachaev.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Per
la nota attivista per i diritti umani cecena Cheda Saratova il giorno
della memoria delle vittime delle repressioni politiche è legato in
primo luogo ai ricordi della tragedia del suo popolo e della sua
famiglia. Tra l'altro non solo dei tempi della deportazione e
dell'esilio, ma anche del periodo delle due "campagne cecene".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"Noi
ceceni viviamo dei ricordi delle repressioni e della deportazione.
Prima dell'inizio delle due guerre cecene degli ultimi due decenni
questo avvenimento era la nostra più grande disgrazia. Sia mio
padre, sia la mamma ce lo raccontavano spesso", – dice.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"La
mia mamma il giorno prima della deportazione era stata mandata dalla
sua mamma, mia nonna, dai parenti nel villaggio vicino. Questa scena
struggente di lei rimasta a sedere sulla panchina davanti alla casa
nativa di sua madre, con cui non era destinata a incontrarsi, si è
stampata per sempre nella sua memoria. Sono morti tutti e due i
genitori della mamma, lo stesso per mio padre.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">Quando
iniziò la guerra, io, guardando mio padre, capii che questi si
trovava continuamente in un'orribile attesa: non si ripeterà di
nuovo quella tragedia per noi?", – racconta con voce tremante
Cheda Saratova.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">A
quanto questa nota, la tragedia contemporanea dei vainachi <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>
si è rivelata più terribile della precedente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"I
bombardamenti in cui si distruggeva intenzionalmente la popolazione
civile hanno fatto di mio padre, un uomo adulto sano una persona di
nuovo preso da paure infantili", – ha raccontato l'attivista
per i diritti umani cecena.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;">"La
guerra, anche se in altra forma, nel Caucaso continua. Come prima
migliaia e migliaia di profughi non possono tornare nei luoghi
nativi, che hanno lasciato a causa delle azioni militari degli anni
'90 e 2000. E parte di quelli che sono tornati è costretta a fuggire
di nuovo per via di diversi problemi nella regione", – ha
sottolineato Cheda Saratova.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, Times, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>Rustam
D</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>ž</b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>alilov,
"Kavkazskaja politika", 31 ottobre 2013,
</b></span></span></span></span><a href="http://kavpolit.com/ne-perevelis-eshhe-politzeki-na-rusi/">http://kavpolit.com/ne-perevelis-eshhe-politzeki-na-rusi/</a><span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-size: small;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1] </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Zeki
</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">erano
detti in gergo i prigionieri del GULag.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2] Rus' è l'antico
nome della Russia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3] </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Sledstvennye
IZOljatory</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Isolatori di Custodia Cautelare).</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Rossijskaja
Sovetskaja Federativnaja Socialističeskaja Respublika</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa).</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5] Le leggi russe
sono indicate con il titolo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6] "KAVkazskaja
POLITika", il giornale che ha pubblicato questo articolo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7] "Memoriale",
associazione nata per difendere la memoria delle vittime delle
repressioni sovietiche e ancora attiva sul fronte dei diritti umani.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8] Le persone
arrestate dopo la manifestazione dell'opposizione del 6 maggio 2012
in piazza Bolotnaja ("del Pantano", quello che c'era un
tempo).</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9] "Pace"
in inguscio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10] Villaggio della
Kabardino-Balkaria centrale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11] Popolo da cui
trarrebbero origine Ceceni e Ingusci.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-27520725694698901552013-11-01T20:49:00.001+01:002013-11-01T20:49:23.152+01:00Putin è omaggiato dagli USA come "il più potente" perché è un finto anti-occidentalista che in realtà fa il loro gioco?<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>Erostrato fu una persona influente?</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Jurij Boldyrev sul riconoscimento al
presidente Putin come persona più influente al mondo</b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Come
ci hanno riferito con gioia e solennità, la rivista americana
"Forbes" ha riconosciuto il presidente del nostro paese
come la persona più influente al mondo. Più influente non solo del
presidente degli USA, ma perfino del leader della Cina. Il cuore si
riempie di orgoglio. Anche se "torbidi dubbi lacerano"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Per
esempio: può un paese con una popolazione di centoquaranta milioni
di persone essere più influente del paese vicino con una
popolazione di un miliardo e mezzo? Probabilmente, forse, ma solo se
un miliardo e mezzo vivacchiano e si degradano e i vicini
centoquaranta milioni si sviluppano precipitosamente. Applicato alla
Cina contemporanea e alla Russia contemporanea – è così? Ma se è
evidentemente il contrario, centoquaranta milioni si degradano e un
miliardo e mezzo si sviluppano, quale altro miracolo può rendere il
primo più influente del secondo?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">D'accordo,
dimenticheremo la popolazione – parleremo solo ed esclusivamente
della qualità e delle tendenze dello sviluppo. Così forse un
leader (praticamente immutato nel corso di già quattordici anni) di
un paese, la qualità del cui PIL (la quota di produzione complessa
ad alto valore aggiunto nel volume generale del PIL) nel corso di
già un quarto di secolo si abbassa conseguentemente e continuamente
ed è calata già, in senso letterale, "sotto il battiscopa",
può anche davvero essere più influente dei leader di quei paesi
che intensificano precipitosamente questa qualità?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">O
forse si tratta di qualche posizione di monopolio del paese? Cioè,
non siamo neppure tanto grandi per popolazione e siamo indietro
nello sviluppo industriale, però occupiamo una posizione così
particolare in qualcosa che senza di noi tutti gli altri sono
semplicemente nulla e non vanno da nessuna parte? Ma com'è noto,
tutti i tentativi della Gazprom di diventare l'insostituibile
fornitore di risorse energetiche che dette le sue condizioni a tutti
quelli che gli stanno intorno sono falliti. Il mondo che ci circonda
non intende vivere sotto un diktat non basato su altro che i
risultati dei nostri antenati, che si sono consolidati prima di noi
e hanno valorizzato un territorio tanto immenso. Risultati passati,
non rafforzati assolutamente in alcun modo nel nostro presente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Per
non parlare già dell'elementare precarietà della situazione di un
simile monopolista perfino potenziale. Bisogna confermare
continuamente il proprio diritto a una qualche posizione di
monopolio con una forza elementare – la capacità di salvaguardare
e difendere questo diritto. Com'è noto, né il possesso del canale
di Panama, né il possesso del canale di Suez da parte di Panama ed
Egitto di per se, senza alcuno sviluppo, che gli permettesse di
dettare essi stessi le condizioni per l'uso di queste risorse da
parte degli altri, ha portato felicità e prosperità.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E
che forza abbiamo in questo senso? Oggi, dal punto di vista della
capacità di difendere la nostra posizione, supponiamo, ancora di
monopolio (che garantisce l'"influenza"), siamo più forti
di ieri? E domani saremo più forti di oggi? Qual è qui la
tendenza? E non è determinata da questa tendenza l'influenza dei
leader degli stati?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Quanto
alla tendenza, purtroppo, è del tutto evidente che c'è un degrado
inequivocabile. Sia scientifico-tecnologica, sia, conseguentemente,
militare. Così, allora, da dove viene l'"influenza" del
capitano della nostra nave, che sopporta un disastro relativamente
lento, ma non di meno continuo?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E'
vero che tutti i giudizi, come mi rimprovereranno i lettori più
moderni e avanzati, sono dalle "posizioni del XIX secolo",
cioè non tengono conto della cosiddetta "forza morbida".
In un tempo come nel moderno "mondo umano" la
pacificazione può giocare un ruolo non minore e spesso anche
maggiore della rozza forza, trovare un fondato riconoscimento
generale. Io stesso mi vergogno della mia rozzezza e della mia
arretratezza e mi riconosco anticipatamente in errore. Rischierò
solo di esprimere altri due dubbi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Primo
dubbio. Come mi è già capitato di far volgere l'attenzione dei
lettori in precedenza (vedi il mio articolo </span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/politic/article/74497/"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>"L'Accademia
Russa delle Scienze e la Siria: due operazioni "Liquidazione""</u></span></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">),
in conseguenza della "pacificazione" altamente stimata in
Occidente si compie un evidente disarmo unilaterale del nostro
alleato Siria, ma senza una qualche garanzia neppure a livello di
dichiarazioni di una non ingerenza ulteriore da parte dell'Occidente
negli affari di questo stato. E una domanda ingenua: e se si
riuscisse a ottenere lo stesso (un pur parziale disarmo della
Siria), ma con serie garanzie internazionali di una non ingerenza
dell'Occidente in futuro, gli applausi da parte dell'Occidente
all'indirizzo degli iniziatori di tale regolazione del conflitto
sarebbero stati altrettanto impetuosi?</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E
secondo dubbio. L'influenza del nostro leader è determinata come
esclusivamente dai risultati dei successi di politica estera. Ma
supponiamo che gli stessi successi fossero presenti con una politica
principalmente diversa di sviluppo interno del nostro paese. Pensate
che in questo caso l'Occidente sarebbe incline a riconoscere il
leader del paese come il "più influente"?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Per
esempio, se invece della resa del paese al WTO fosse seguito un
rifiuto non equivoco di tale resa come minimo alle attuali
condizioni e tanto più in ordine unilaterale, senza alleati su un
unico spazio doganale (che la nostra leadership, in tal modo, ha
semplicemente consegnato in modo non equivoco all'Occidente)?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Se
invece di <b>Nabiullina </b>alla Banca Centrale avessero messo un
rappresentante del settore produttivo nazionale dell'economia, come
pure una figura analoga invece di <b>Uljukaev </b>al Ministero dello
Sviluppo Economico?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Se
invece della distruzione dell'Accademia Russa delle Scienze fosse
seguita la decisa cacciata degli iniziatori di tale tipo di
"riforma" da tutti gli incarichi di potere? Per non
parlare già del fatto che a capo della nuova "Agenzia"
(essenzialmente per l'amministrazione della Scienza!) avessero messo
effettivamente una persona della Grande Scienza e non esclusivamente
delle finanze?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Anche
se, ecco, alla fine ho capito perché l'hanno riconosciuto il "più
influente": come ci hanno riferito con pathos tutti i
principali mezzi di comunicazione di massa, il presidente ha
presieduto personalmente il consiglio presidenziale per la scienza!
Ecco cos'è, effettivamente, un passo decisivo, degno del
riconoscimento da parte della comunità internazionale, che,
evidentemente, come pure la maggior parte dei nostri lettori, non è
tanto penetrante e non è al corrente del fatto che anche in
precedenza lo stesso presidente presiedeva un consiglio analogo
presso il presidente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ma
se a capo del consiglio avessero messo, per esempio, il candidato al
premio Nobel <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ž</span>ores
Alferov (che non è stato inserito nel Consiglio) o il capo della
sezione Siberiana dell'Accademia Russa delle Scienza, l'accademico
<b>Aleksandr Aseev </b>(che pure non è stato inserito), se come
presidente del presidium del Consiglio avessero messo almeno il
presidente eletto dell'Accademia Russa delle Scienze <b>Vladimir
Fortov </b>e non lo stesso inaffondabile <b>Fursenko</b> <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>...</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Se
tale paurosa e orribile "militarizzazione" del paese e del
suo bilancio, per cui sono così indignati tutti i nostri mezzi di
comunicazione di massa liberali, ma che per qualche motivo non è
fortemente ostacolata in questa forma dall'Occidente, fosse
consolidata non con la distruzione del potenziale scientifico e
tecnologico del paese, ma, al contrario, con il suo rafforzamento…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Se,
parallelamente all'innalzamento del management finanziario sopra la
Scienza, anche con i "poteri del proprietario" (cioè il
diritto consolidato giuridicamente di svendere a destra e a manca
tutto e tutti), non avessero messo anche nell'Estremo Oriente <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>
uno stimatore professionista (vedi la biografia del nuovo capo del
Ministero per lo Sviluppo dell'Estremo Oriente), è chiaro che prima
di una grande svendita la cosa più importante è valutare tutto
secondo il mercato…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
generale, se si fosse condotta una politica non di resa del paese
(seppure al suono di slogan patriottici), ma di sviluppo nazionale,
pensate che allora, davanti agli altri pari, la rivista americana
"Forbes" avrebbe nominato il nostro leader persona
influente? O, al contrario, l'avrebbe nominato terribile dittatore
totalitario?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Peraltro,
senza mettersi a pensare alla coincidenza: in quale anno il nostro
attuale (di fatto, ripeto, già immutabile) leader fu chiamato
"persona dell'anno" dalla rivista americana "Time"?
Nel 2007 – per il "ritorno del paese nell'arena mondiale".
Fu dopo che, all'inizio di quell'anno, <b>Putin </b>designò
ministro della Difesa <b>Serdjukov </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Che
dire, l'insieme dei "meriti" del nostro leader anche nel
2013 (ma sopra ho già aggiunto in questa lista anche le azioni del
2012, prima di tutto il WTO) impressiona anche noi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Jurij
Boldyrev </b></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">[5]</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>,
"Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/politic/article/76713/">http://svpressa.ru/politic/article/76713/</a><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
Citazione del dramma "Ivan Vasil'evič" di Michail
Afanas'evič Bulgakov.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
Andrej Aleksandrovič Fursenko, già ministro dell'Istruzione e
dell'Industria, con i titoli giusti, ma più uomo di apparato che di
scienza.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
L'estremità orientale della Russia asiatica.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[4]
Anatolij Ėduardovič Serdjukov, politico di dubbie capacità, ora
caduto in disgrazia e alle prese con accuse di corruzione.</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[5]
Jurij Jur'evič Boldyrev, fondatore con Grigorij Alekseevič
Javlinskij e Vladimir Petrovič Lukin del partito di orientamento
liberale "Jabloko" (Mela), il cui nome prende spunto dalle
iniziali dei fondatori.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-70397406904021699072013-10-31T15:24:00.000+01:002013-10-31T15:24:17.792+01:00Il caos dei nazionalismi slavi nella Russia di Putin<span style="font-size: x-large;"><b>A Stavropol' preparano un <i>majdan</i> </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>A
Stavropol' </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
</span><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">il</span> 2
novembre si svolgerà il primo Congresso degli Slavi della storia, a
cui promettono di giungere oltre 700 delegati di tutta la regione e
contemporaneamente da Svezia, Serbia, Ucraina e Bielorussia. Nella
lista degli organizzatori c'è quasi una ventina di movimenti sociali
(e peraltro, per qualche motivo, nessun movimento cosacco).</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il
4 novembre </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span><b>
si svolgerà una sorta di iniziativa alternativa – l'Assemblea
Popolare Russa, condotta individualmente dall'ex presidente del
comitato organizzativo del congresso "slavo", il noto
oppositore Sergej Popov.</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Ma
questo non è ancora tutto. Dei nazionalisti ucraini venuti da chissà
dove hanno annunciato che per il 4 novembre hanno in programma una
Marcia Ucraina e un qualche Congresso dei Cosacchi nel centro di
Stavropol'. Dicono che porranno la questione della creazione della
repubblica di Cosacchia, che entrerà nell'Unione Europea come membro
paritario.</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Un
delirio? Beh, certo! Ma a chi conviene riscaldare tutta questa
isteria, attirando alla partecipazione anche i più puri "banderovcy"
</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]</span><b>?
In questo tema confuso e maleodorante ha cercato di fare chiareza
"Kavkazskaja politika".</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>La
gente insoddisfatta di Putin</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Sabato
2 novembre a Stavropol' avrà luogo uno dei principali avvenimenti
politici di questo autunno – il primo Congesso degli Slavi della
regione. L'iniziativa si svolgerà in un luogo rispettabile – nella
sala da concerti del Palazzo della Creatività Infantile, tra l'altro
il permesso per lo svolgimento del congresso è già stato firmato
personalmente dal vice-capo della pubblica sicurezza della città
Aleksandr Firsov.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">La
lista degli organizzatori è lunga, le personalità più note di
questa sono il presidente della <i>Sojuz slavjanskich ob</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>šč</i></span><i>in
i organizacij</i> <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5] </span>(SSOO)
<b>Vladimir</b><b> Nesterov </b>e il presidente della Camera Sociale
Popolare di Kavminvody <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]</span>
e dell'organizzazione sociale interregionale "Centro
Anticorruzione" <b>Aleksej Kursi</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>š</b></span>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Nel
novero degli organizzatori del congresso ci sono anche il capo del
Centro per lo Sviluppo della Cultura Etnica Russa "Rarog''"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]</span> <b>Evgenij Pavljuk</b>,
il presidente della sezione regionale del "Controllo Ecologico
Sociale di Russia" <b>Vladimir Emel'janov</b>, il presidente
della fondazione benefica "Angelo Custode" <b>Pavel
Lebedev</b>, il presidente dell'Unione degli Operatori della Cultura
e dell'Arte regionale <b>Tat'jana Rudom</b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>ë</b></span><b>tkin</b>,
il capo della sezione regionale dell'organizzazione sociale degli
invalidi delle Truppe Interne <b>Sergej Skiba</b>, il presidente del
movimento per la difesa dei diritti umani "Ve<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>e
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[8]</span> di Mineral'nye Vody"
<b>Michail Savostin</b>…</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">E
questa è tutt'altro che una lista completa. Com'è evidente, il
pubblico è assai variegato, ma nel complesso sono persone di umori
all'opposizione del potere: diremo che il summenzionato Aleksej
Kursi<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span> adesso è a capo
della sezione regionale del partito "Parnas" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[9]</span>
(dove sono Nemcov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10]</span> e
Kas'janov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11]</span>) e Pavel
Lebedev è l'ex leader della sezione regionale del partito di
Kas'janov "Il Popolo per la Democrazia e la Giustizia".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Michail
Savostin del "Ve<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>e"
è membro dell'<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Ė</i></span><i>kspertnyj
sovet rossijskoj oppozicii </i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12]</span>
(<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ė</span>SO). Allo stesso tempo
nel novero degli organizzatori, per esempio, c'è il presidente della
sezione locale di Pjatigorsk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13]</span>
della Società Geografica Russa <b>Vladimir Stasenko </b>(ricordiamo
che il consiglio direttivo della Società Geografica Russa è
capeggiato dal presidente Putin).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Egregio
lettore, nota che nel novero degli organizzatori del Congresso degli
Slavi ci sono ecologisti, sportivi, lottatori con la corruzione, ma
non c'è alcun rappresentante delle organizzazioni cosacche, che
tradizionalmente sono molto forti nella regione di Stavropol' (non
per nulla si chiama "regione cosacca").</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><b>L'autogoverno
slavo. Suona?</b>!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
tutto al Congresso degli Slavi attendono non meno di settecento
delegati (la sala del Palazzo della Creatività Infantile sarà piena
al limite). La parte principale di essi sarà rappresentata da
Kavminvody – fin dal mattino del 2 novembre gli autobus di linea
porteranno a Stavropol' delegati di Pjatigorsk, Georgievsk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14]</span>,
Mineral'nye Vody e Inozemcevo <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15]</span>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tra
l'altro, come si dice nell'invito ufficiale, in qualità di ospiti
sono stati invitati al congresso attivisti di alcune regioni della
Russia, come pure nazionalisti dalla Serbia e dalla Svezia e deputati
della Duma di Stato, della Verchovna Rada dell'Ucraina e
dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Bielorussia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tra
le questioni che i delegati del congresso sono intenzionati a
discutere la più importante è la creazione di un qualche "<i>un
organo consultivo stabile di autogoverno slavo</i>"
(del tipo del Consiglio di Coordinamento o di quello degli Esperti
dell'opposizione). Gli incaricati del nuovo organo risolveranno le
questioni umanitarie che agitano la popolazione titolare in ciascuno
dei 44 territori della regione. Anche l'ordine del giorno del nuovo
organo "slavo" verrà formato al congresso – si tratta,
per esempio, della politica migratoria nella regione, della
divulgazione della cultura russa e di uno stile di vita sano e della
lotta alle tendenze separatiste nella regione di Stavropol.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Al
congresso discuteranno anche le questioni a livello nazionale, per
esempio "<i>la parità di diritti tra i soggetti della
Federazione Russa</i>", come pure "<i>lo status del popolo
russo nella Federazione Russa</i>".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutto
ciò suona certamente molto importante. Solo una cosa rimane non
chiara: se in tutti i documenti del congresso figura la parola
"russo", allora perché nel titolo sono messi in rilievo
gli "slavi"? Forse gli organizzatori del congresso sono
intenzionati a mettere in rilievo come una questione da discutere a
parte la situazione del popolo ucraino e bielorusso nella regione di
Stavropol' (e sono già 37 mila 500 persone o qualcosa meneo
dell'1,5% della popolazione della regione).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>L'1,5%
di versioni</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Lo
svolgimento del congresso fu annunciato per la prima volta già a
luglio e subito la preparazione fu oscurata da uno scandalo, che
"Kavkazskaja politika" raccontò dettagliatamente
nell'articolo </span></span><a href="http://kavpolit.com/bibliya-vs-velesova-kniga"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"La
Bibbia vs. il Libro di Veles </span></a><a href="http://kavpolit.com/bibliya-vs-velesova-kniga"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16]</span></a><a href="http://kavpolit.com/bibliya-vs-velesova-kniga"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">"</span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">.
Presidente del comitato organizzativo del congresso era stato eletto
Sergej Popov, leader dell'Associazione delle Camere Sociali regionale
e dell'organizzazione sociale "Russkoe edinstvo Kavkaza"
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17]</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
(REKA) e nel passato recente consigliere del plenipotenziario del
presidente nel Distretto Federale Meridionale. Nonostante il passato
da funzionario, al momento presente è uno dei più brillanti leader
dell'opposizione "extra-sistema" di Stavropol', che con
pari probabilità si poteva incontrare alle iniziative dei comunisti,
dei nazional-patrioti e dei liberali.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ed
ecco che subito dopo l'inizio dei lavori del comitato organizzativo i
suoi membri accusarono Popov di aver come monopolizzato il diritto di
parlare a nome del futuro congresso. Lo stesso Popov afferma che i
motivi della divisione sono molto più profondi – sotto la
pressione dei neopagani e dei credenti delle religioni originarie,
che siedono nel comitato organizzativo, fu sepolta l'idea primordiale
di svolgere un'Assemblea Popolare Russa, che in seguito si trasformò
in un indistinto Congresso degli Slavi della regione di Stavropol'.
Per di più, com'è evidente dalla lista degli organizzatori
dell'iniziativa, non la svolgono affatto i neopagani (o, più
precisamente, non solo i neopagani).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Il
motivo delle divergenze all'interno del comitato organizzativo, pare,
non è affatto confessionale, ma essenzialmente politico. Sergej
Popov è un antico e coerente sostenitore della creazione di una
Repubblica Russa di Stavropol' – per analogia con quella Cecena,
della Kabardino-Balkaria, della Kara<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>aj-Circassia…
Tra l'altro, come scrive convinto in uno dei suoi articoli, "<i>con
l'abolizione dello SKFO </i><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[18]</span><i>
o con il mutamento della configurazione del distretto federale del
Sud della Russia lo slogan della Repubblica Russa di Stavropol' forse
perderà pure la propria incisività, ma ora è attuale per
raffreddare alcune teste calde dei vicini e alcune troppo vendute tra
le nostre</i>".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutti
gli altri membri del comitato organizzativo si esprimono (perlomeno
nello spazio pubblico) contro la creazione di un'autonomia nazionale
russa. A causa di queste divergenze ideali Popov decise pure di
svolgere un'iniziativa separata a Stavropol' – l'Assemblea Popolare
Russa, che annunciò per il 4 novembre.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Nel
suo articolo sul giornale "Stavropol'skij report<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>r"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19]</span> Popov ha già
divulgato anche l'ordine del giorno della sua iniziativa: la
questione chiave di questa sarà per l'appunto la creazione della
Repubblica Russa. Tra quelle proposte per la discussione ci sono
anche – l'introduzione di quote per i ragazzi delle regioni del
Caucaso negli istituti superiori della regione di Stavropol', la
lotta all'espansione dell'Islam radicale, la parificazione della
regione di Stavropol' con le repubbliche dello SKFO nella politica
tariffaria…</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Per
di più quando e dove avrà luogo l'Assemblea Popolare Russa non è
noto. Perlomeno il capo del comitato per la pubblica sicurezza Denis
Alpatov ha assicurato a "Kavkazskaja politika" che
all'amministrazione di Stavropol' non è giunta alcuna informazione
sullo svolgimento di iniziative di massa il 4 novembre. E non
giungerà più – il termine è scaduto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>L'autonomia
cosacca nell'Unione Europea!</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Inaspettatamente
in tutta questa storia si è espressa anche una certa parte – il
movimento "Grande Ucraina", che già si era manifestato
durante i tragici avvenimenti di Nevinnomyssk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20]</span>
all'inizio di quest'anno. Ricordiamo che nella città dei chimici un
ragazzo russo fu ucciso da due uomini provenienti dalla Cecenia, cosa
che provocò massicce manifestazioni anti-caucasiche. La protesta fu
riscaldata da due parti – da quella russa dal "Partito della
maggioranza nazionale "Forza Nuova"" e da quella
ucraina dalla stessa "Grande Ucraina".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Coordinatore
di "Grande Ucraina" nel Sud della Russia è stato nominato
Dmitrij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ernov
(originario di Lermontov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[21]</span>):
questi ha diffuso su Internet un videomessaggio ai rappresentanti
delle organizzazioni nazionaliste dell'Ucraina, invitandole a
"<i>aiutare a costruire uno stato nazionale, a difendere i
nostri diritti alla vita, di cui tutte le forze oscure (in senso
proprio e figurato) cercano di privarci, ad aiutarci nella lotta con
il cosiddetto potere russo – ma essenzialmente di occupazione</i>".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Nel
frattempo i "camerati" kieviani hanno chiesto apertamente
di far tornare la "Stavropol'<span style="font-family: Times New Roman, serif;">šč</span>ina"
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[22]</span> in qualche "confine
storico" della Grande Ucraina, dichiarando che la maggioranza
della popolazione della regione meridionale è costituita proprio da
ucraini. Al tempo degli avvenimenti di Nevinnomyssk con appelli
analoghi si fece notare anche il leader del partito "Fratellanza"
(vicino per ideologia all'UNA-UNSO) Dmitro Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čy</span>ns'kyj.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Passano
sei mesi e, pare, tutto si ripete. Sul sito di "Grande Ucraina"
è comparso un videomessaggio di Dmitro Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čy</span>ns'kyj,
che promette di svolgere una Marcia Ucraina con "<i>slogan
antifascisti dell'autonomia cosacca come membro paritario dell'Unione
Europea</i>" (pensate solo a questo slogan!) il 4 novembre nel
centro di Stavropol'. Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">čy</span>ns'kyj
promette che invierà dall'Ucraina a Stavropol' di alcune decine di
specialisti "<i>per rafforzare l'effetto propagandistico</i>".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Un
videomessaggio analogo ha registrato anche il leader di "Grande
Ucraina" e del movimento per la difesa dei diritti umani (già,
a dire il vero, russo) "Per i Diritti Umani", l'avvocato
Evgenij Archipov. Recentemente ha dichiarato di aver cambiato sesso e
adesso si presenta con lo pseudonimo femminile Ma<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
Bast (Bast è la dea egizia della gioia, dell'allegria e dell'amore).
"<i>Appoggio i cosacchi</i><i> nella loro autodeterminazione e
nella creazione della Cosacchia. E' un passo serio verso la
libertà</i>!", – dice Archipov-Bast.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">A
suo dire, "Grande Ucraina" manderà i propri attivisti a
Stavropol' e monitorerà pure se non si violano i diritti dei
nazionalisti giunti per esprimere le proprie idee. "<i>Ammonisco
ogni sorta di emarginati a non fare alcun tentativo di intimorire o
di fare pressione su Dmitrij </i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Č</i></span><i>ernov
o su altri nostri attivisti nella regione di Stavropol'. Tali
tentativi verranno bloccati da noi, abbiamo i meccanismi adeguati per
difendere i nostri attivisti</i>", – dice Ma<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
Bast nel videomessaggio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Perché
è necessario questo circo?</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Anche
durante le manifestazioni anti-caucasiche di gennaio nella regione di
Stavropol' i fratelli ucraini (nelle persone di Archipov e
Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>yns'kyj) dichiararono
che avrebbero inviato in Russia decine di loro sostenitori. Insieme
agli attivisti di qualche movimento, "Patrioti della Regione
delle Terre Nere <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[24]</span>",
"Rus' <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[25]</span> di
Debrjansk <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[26]</span>" e
"Cosacchi Difensori del Gostinyj Dvor <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[27]</span>
di Kiev" (noti, a dire il vero, esclusivamente su Internet)
promisero di svolgere cortei e corse automobilistiche a Krasnodar
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[28]</span>, Brjansk, Vorone<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ž</span>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[29]</span>, Rostov <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[30]</span>
e Nevinnomyssk. Tutti questi territori sono ritenuti dai patrioti
radicali ucraini appartenenti alla Grande Ucraina.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Alla
fin fine, a dire il vero, le folle di "banderovcy" promesse
in Russia nessuno le ha comunque viste. A Nevinnomyssk giunsero in
tutto due persone, che la polizia arrestò per teppismo – il 28enne
Taras Karpjuk (si presenta come leader dell'organizzazione
"Fratellanza" della regione di Kiev) e il 23enne Maksym
Mychajlov (leader di "Fratellanza" nelle regioni orientali
dell'Ucraina). Passati 15 giorni nel SIZO <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[31]</span>,
furono rimessi in libertà.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Per
tutto questo tempo Dmitrij <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Č</span>ernov
insieme ai "camerati" ucraini fecero propaganda attiva per
la liberazione dei compagni arrestati. Descrisse in modo pittoresco
come sarebbero stati sottoposti a torture poliziesche e svolse
perfino un picchetto presso l'ambasciata russa a Kiev.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutto
questo certamente ricordava in parte un vero circo. Pareva che il
marasma politico avesse già raggiunto il limite. Risulta che non sia
così. Infatti adesso, alla vigilia del Congresso degli Slavi della
regione di Stavropol', si esalta alle stelle un altro tema scivoloso
per la Russia, quello della comunità LGBT. E adesso non è già più
neanche un circo, ma un qualche teatro dell'assurdo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Dopo
che su Internet sono comparsi i due videomessaggi – di Ma<span style="font-family: Times New Roman, serif;">š</span>a
Bast e Dmitro Kor<span style="font-family: Times New Roman, serif;">č</span>yns'kyj
– il comitato organizzativo del Congresso degli Slavi si è
affrettato a diffondere un messaggio in risposta (a dire il vero solo
a mezzo stampa) in cui nega goffamente ogni legame con i nazionalisti
ucraini. In questa lettera si rammenta come di sfuggita anche Sergej
Popov.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Con
questa astuta mossa gli organizzatori del Congresso degli Slavi
equiparano agli occhi dell'osservatore neutro i "banderovcy"
e un rispettabile politico della regione. "<i>Né il comitato</i><i>
organizzativo, né alcuno dei suoi membri ha rilasciato ufficialmente
interviste ad alcun mezzo di comunicazione di massa, tra cui giornali
Internet… Riteniamo queste azioni una "cortina fumogena"
con cui cercano di nascondere un reale avvenimento creativo e
significativo per la società</i>" – si dice nel messaggio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
generale è chiaro: chiamando in aiuto i "colleghi"
ucraini, i nazionalisti della regione cercano effettivamente di
ottenere il discredito dell'Assemblea Popolare Russa che è svolta da
Sergej Popov. Perché si fanno tali sforzi contro di lui? E'
difficile che questo si possa spiegate con qualche divergenza ideale
– o confessionale, o politica. Qui, piuttosto, i motivi sono
essenzialmente di genere personale – la spartizione del potere.
Beh, che gli stessi delegati di tutti questi futuri congressi (quanti
che siano) pensino bene in che avventura si fanno coinvolgere.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Anton
Čablin, "Kavkazskaja Politika",
<a href="http://kavpolit.com/stavropolyu-gotovyat-majdan/">http://kavpolit.com/stavropolyu-gotovyat-majdan/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]
Piazza centrale delle città ucraine (il corsivo è mio).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
Città della Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]
Festa nazionale russa, che coincide con la data della liberazione di
Mosca dai Polacchi, che volevano porre un loro sovrano sul trono
russo vacante.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[4]
Seguaci di Stepan Andrijovyč Bandera, leader nazionalista ucraino
che collaborò con i nazisti.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[5]
Unione delle Comunità e delle Organizzazioni Slave. Il corsivo è
mio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[6]
KAVkazskie MINeral'nye VODY (Acque Minerali Caucasiche), città della
Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[7]
Divinità slava del focolare. Il nome è scritto con la grafia russa
arcaica.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">[8]
Il </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>veče
</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">era
l'antica assemblea cittadina russa.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">[9]
"Parnaso". La parola è anche l'abbreviazione di </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>PARtija
NArodnoj Svobody</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">
(Partito della Libertà Popolare), partito di orientamento liberale.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[10] Boris Efimovič
Nemcov, politico di opposizione di idee liberali.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[11] Michail
Michajlovič Kas'janov, primo ministro dal 2000 al 2004, poi passato
all'opposizione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[12] Consiglio degli
Esperti dell'Opposizione (Russa).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[13] Qualcosa come
"Cinque Montagne", città della Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[14] Qualcosa come
"Città di san Giorgio", città della Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[15] Qualcosa come
"Luogo degli Stranieri", cittadina della Russia meridionale
fondata da missionari della Società Biblica di Edimburgo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[16] Libro che
riporta storie e parabole della Russia pre-cristiana, ma che è
ritenuto da molti un falso. Veles è una divinità slava.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[17] "Unità
Russa del Caucaso".</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">[18]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Severo-Kavkazskij
Federal'nyj Okrug</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">
(Distretto Federale del Caucaso del Nord).</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[19] "Reporter
di Stavropol'".</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[20] Città della
Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[21] Città della
Russia meridionale intitolata al poeta Michail Jur'evič Lermontov.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[22] Nome, che può
avere anche sfumature spregiative, della regione di Stavropol'.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">[23]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ukrainskaja
Nacional'naja Assembleja-Ukrainskaja Narodnaja SamoOborona</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">
(Assemblea Nazionale Ucraina-Autodifesa Popolare Ucraina), partito di
estrema destra ucraino.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[24] Regione della
Russia centro-meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[25] Antico nome
della Russia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[26] Nome originario
di Brjansk, città della Russia occidentale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[27] Mercato
storico.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[28] Città della
Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[29] Città della
Russia centro-meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[30] Città della
Russia meridionale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">[31]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Sledstvennyj
IZOljator</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">
(Isolatore di Custodia Cautelare).</span></span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm;">
<br /><br />
</div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-45340177181113509762013-10-29T20:43:00.000+01:002013-10-29T20:43:04.519+01:00La Russia di Putin passa dal diritto europeo alla sharī`a?<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-size: x-small;">"Novaja
gazeta", 26-10-2013, 16.43.00</span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>La barbarie nella legge</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i>Con
"emendamenti" poco notevoli approvati venerdì dalla Duma
su iniziativa del presidente inizia la trasformazione del diritto
russo in shar<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ī´</span>a</i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Sappiamo
cos'è la guerra e quali sono le sue conseguenze, abbiamo e abbiamo
avuto la sfortuna di vederlo. Capiamo cos'è il terrorismo, il cui
scopo è la vendetta e (o) l'intimidazione delle persone, tra cui e
perfino in primo luogo quelle che non hanno a che fare con questa
guerra. Ricordiamo il "caso del colonnello Budanov" <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>
e siamo pronti a guardare in faccia il fatto che la violenza verso le
persone vicine al nemico militare è una cosa deviata
psicologicamente, ma quotidiana in guerra.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">La
vendetta e (o) l'intimidazione degli "infedeli" viene
elevata a eroismo religioso in quelle versioni dell'Islam che i
terroristi professano sinceramente o con cui si coprono. Ma la
Russia, che si ritiene, a livello di propaganda ufficiale, un paese
cristiano, finora non si era decisa ad elevare a legge un simile
principio. Ma venerdì sera la Duma su iniziativa del presidente ha
approvato in seconda e terza lettura il disegno di legge n° 347667-6
"Sull'introduzione di mutamenti in alcuni atti legislativi della
Federazione Russa".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Secondo
questi mutamenti, l'articolo 18 della Legge Federale del 6 marzo 2006
"Sulla lotta al terrorismo" è stato integrato dalla parte
1-1, secondo cui: "Il risarcimento del danno, incluso il danno
morale, causato da un atto terroristico si compie (…) a spese della
persona che ha compiuto l'atto terroristico, come pure a spese dei
suoi parenti prossimi</span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-style: normal;">,
dei parenti e delle persone vicine in presenza di sufficienti basi
per supporre</span></span></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">
che denaro, valori e altre proprietà siano stati ottenuti da questi
in conseguenza dell'attività terroristica (…)".</span></span></span></span><br />
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Tuttavia
il terrorismo non è affatto un'attività imprenditoriale e il
terrorista kamikaze conta di finire in paradiso, non di avere una
ricompensa terrena. Perciò qui le "basi sufficienti per
supporre…" eccetera sono solo una riverenza ipocrita verso
l'Europa cristiana, che in tal modo la "Rus' </span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">[2]</span></span></span></span></span></strong><strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">
ortodossa" saluta.</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">L'istituto
della responsabilità di terzi è noto nel diritto contrattuale –
per esempio, il garante ha una responsabilità sussidiaria per il
debitore inadempiente. I complici di un crimine hanno responsabilità
patrimoniale solidale nei confronti delle vittime. Ma proprio i
complici colpevoli e non alcune "persone vicine": a queste
per il risarcimento del "danno morale" possono bussare solo
i banditi. L'idea della responsabilità collettiva senza colpa e
senza prove nei sistemi moderni di diritto è stata eliminata, anche
se ogni volta rinasce nei pogrom del tipo di Birjul<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ë</span>vo
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[3]</span>.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Istituti
come la vendetta di sangue, che sottintende tra l'altro anche la
possibilità di raggiungere la pace con l'aiuto di un riscatto, sono
noti nei cosiddetti sistemi di diritto barbarici (qui questa non è
una valutazione, ma solo una definizione), a cui, dal punto di vista
europeo, si riferisce, per esempio, la shar<span style="font-family: Times New Roman, serif;">ī`</span>a.
La distruzione o il saccheggio di interi centri abitati, la vendetta
su ordine o in forma di eccessi degli esecutori (il "caso
Budanov") sono pure noti, ma come pratica barbarica delle
guerre. L'elevazione a legge di questo principio significa, a sua
volta, l'abbassamento del diritto a barbarie.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Non
voglio essere capito male: non sono Dio e non conosco i Suoi piani.
Forse, da qualche punto di vista "geopolitico" bisogna
anche fare così. Ma allora sarà un grande peccato fare gli ipocriti
con una costituzione di tipo europeo e con il Consiglio d'Europa. Non
mi metto neanche a discutere la presunta efficacia del nuovo "18-1"
nel senso di una reale lotta al terrorismo, anche se, a mio parere,
la pratica degli atti terroristici mostra che i kamikaze danno la
preferenza al "biglietto per il paradiso" per se piuttosto
che agli interessi delle "persone vicine".</span></span></span></div>
<blockquote style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<strong><span style="color: dimgrey;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Ora
non parliamo in generale di loro, parliamo di noi. Essenzialmente
della cancellazione dall'ufficiosità ortodossa incentrata sul
cristianesimo della libertà personale e della responsabilità solo
personale, uno per uno, davanti a Dio – da tempo e con convinzione
si trasforma in questo senso in una versione dell'Islam, tra l'altro,
diremo, non la più raffinata.</span></span></span></span></span></strong></blockquote>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">E
da venerdì scorso questa tendenza all'islamizzazione ha trovato
semplicemente un consolidamento nella legislazione. Ciò non era
prevedibile, ma è un importante evidenziatore dello sviluppo (o del
degrado) della civiltà. Nello scontro di civiltà la Federazione
Russa ha capitolato. Hanno come messo gli "ortodossi" in
ginocchio.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;">Si
può dire che abbiamo ceduto la civiltà senza combattere? Dipende
dal fatto se per noi stendiamo la "linea del fronte" e quel
segno che non si può superare.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Autore:
</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Leonid
Nikitinskij</span></span></span></span><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<strong><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Indirizzo della pagine:
</span></span></strong><a href="http://www.novayagazeta.ru/columns/60663.html"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">http://www.novayagazeta.ru/columns/60663.html</span></span></a><br />
<div lang="it-IT">
<br /><br />
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[1]
Jurij Dmitrievič Budanov, colonnello russo condannato a dieci anni
di prigione per l'omicidio di una giovane cecena, uscito dopo otto
anni e ucciso da ignoti.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[2]
Antico e "ortodosso" nome della Russia.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">[3]
Quartiere periferico di Mosca dove una folla ha assalito i
commercianti caucasici e immigrati dopo l'uccisione di un ragazzo
russo da parte di un caucasico.</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-65475096200272584602013-10-29T11:11:00.001+01:002013-10-29T11:11:07.749+01:00Parterre des rois<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/D2CfvVUE22E?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
All togetherMatteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-60640253091716171602013-10-28T12:24:00.001+01:002013-10-28T12:24:53.323+01:00I "liberal-democratici" ceceni ascoltano Žirinovskij e cadono dal pero?<span style="color: maroon;"><span style="font-size: 16pt;"><b>La
sezione cecena dello LDPR </b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span><b>
cessa di funzionare e si allontana da <span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ž</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">irinovskij</span></b></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><b><br /></b></span></span></span><a href="mailto:editor@ingushetiyaru.org"><span style="color: #002288;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Inguscezia.Ru</b></span></span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><b>,
</b></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">27.10.2013,
15.12</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />La
sezione cecena dello LDPR</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
cessa l'attività, venuta a sapere le opinioni del leader del partito
Vladimir </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ž</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">irinovskij
sulla soluzione della "questione caucasica". I
liberal-democratici ceceni hanno valutato le proposte di introdurre
una multa per il terzo figlio e di circondare il Caucaso con il filo
spinato annunciate in televisione come appelli all'odio per motivi
nazionali, territoriali e confessionali, che portano allo sfacelo del
paese. Non vogliono avere più a che fare con </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ž</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">irinovskij
e invitano tutti a non votare più per il "portatore
dell'ideologia fascista".</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">"E'
un attentato ai principi democratici che stanno alla base dell'entità
statale. In relazione a ciò annunciamo l'uscita dallo LDPR e la
cessazione dell'attività di questo partito sul territorio della
Repubblica Cecena", – si dice nella dichiarazione citata da
Interfax. Lo stesso </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ž</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">irinovskij
non vede problemi nelle proprie dichiarazioni, si appoggia alla
libertà di parola e spiega: "Mi hanno interrogato – ho
risposto".</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />Ma
gli ex colleghi di partito ceceni lo accusano di fascismo</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">.
"Riteniamo per noi impossibile stare ancora in un partito
guidato da un politico che si è compromesso come portatore
dell'ideologia fascista", – ha dichiarato il coordinatore
della sezione regionale cecena dello LDPR Adlan </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Š</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">amsadov.</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />Nel
partito notano che il programma</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
"Poedinok" </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
gli ha lasciato "un retrogusto molto amaro". "E non si
tratta solo del fatto che il leader dei liberal-democratici nelle sue
dichiarazioni si è abbassato al livello dell'ideologia del fascismo
e del Ku Klux Klan. Le sue opinioni razziali personali non avrebbero
sconvolto nessuno, se non per un "ma": idee estremiste
nella forma e nella sostanza sono state "predicate" in onda
da un politico di livello federale. E nel nostro paese multietnico e
multiconfessionale!", – si sottolinea nella
dichiarazione.</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />Alla
sezione regionale hanno riferito</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
di essere stati scioccati dalla circostanza in cui il vice-presidente
della Duma "ha gridato dagli schermi a tutto il paese che il
terrorismo nel Caucaso del Nord è legato direttamente all'alta
natalità, che è necessario limitarla artificialmente e circondare
la stessa regione con il filo spinato".</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">"Riteniamo
che nessuno persona assennata, nessun vero cittadino e patriota russo
possa sostenere slogan che seminano l'odio etnico e limitano i
diritti di milioni di cittadini russi che vivono nel Caucaso", –
si sottolinea nella dichiarazione della sezione regionale del
partito.</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />Al
di là della cessazione dell'attività</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">,
i liberal-democratici ceceni invitano "tutte le sezioni
regionali dello LDPR a seguire il nostro esempio e tutti i cittadini
russi a non votare mai per un partito che si scredita con tentativi
di accendere conflitti interetnici e di gettare la nostra Patria
nell'abisso dell'odio e della barbarie".</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /><br />In
precedenza il leader del partito "Jabloko"</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
Sergej Mitrochin aveva minacciato di ricorrere alla giustizia per
"nazismo" e il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov aveva
invitato i deputati della regione a reagire. La velocità della
reazione, a dire il vero, finora non appare alta: alla Duma di Stato
c'è la settimana delle regioni e le possibilità di documentare
l'indignazione sono limitate. Alla commissione per l'etica questo è
spiegato con il fatto che finora non hanno ricevuto appelli, sulla
base dei quali si possano verificare le dichiarazioni di </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">Ž</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">irinovskij.
"Ora alla Duma di Stato c'è la settimana delle regioni,
nell'ambito della quale i deputati rappresentanti di tutti i gruppi
parlamentari si incontrano con i propri elettori e non eslcudo che
dopo il ritorno dalle regioni dei deputati che rappresentano le
repubbliche del Caucaso del Nord possano inviare il conseguente
appello alla nostra commissione", – ha riferito il presidente
della commissione Andrej Andreev.</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
</span></span>
<br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span>
<b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><a href="http://www.ingushetiyaru.org/news/36617/">http://www.ingushetiyaru.org/news/36617/</a>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></b>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Liberal'no-Demokratičeskaja
Partija Rossii</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">
(Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito
nazionalista e populista.</span></span><br />
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[2]
"Duello", talk-show politico del Primo Canale della TV di
Stato russa.</span></span><br />
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span>
<br />
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[3]
"Mela", partito di orientamento liberale, il cui nome è
basato sulle iniziali "Ja-B-L" dei cognomi dei fondatori
Grigorj Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir
Petrovič Lukin.</span></span>Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-86243335772659899762013-10-27T20:36:00.003+01:002013-10-28T09:56:46.906+01:00Anche Lou Reed... Ciao<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/cAfP5BMKgjc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
Possa tu essere nella Pace, Lou Reed.Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35363380.post-3936292866849390092013-10-27T00:34:00.000+02:002013-10-27T00:39:12.765+02:00Roma e l'Italia viste da un giornalista russo<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b>L'Italia senza glamour</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b>Un reporter di "SP" ha
studiato gli alloggi per la notte di Roma</b></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div dir="LTR" id="hypercontext">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">Dopo
aver lavorato con successo nei </span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/travel/article/75451/" target="_blank"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">vigneti</span></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><u>
</u></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT">della
Corsica, ho deciso di andare in Italia e vedere finalmente la "città
eterna". Ero abituato a vivere in viaggio senza pretese e
perciò non prevedevo spese particolari.</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><br /></span></span></span></span>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Attenzione
ai parassiti!</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">A
Roma sono giunto di sera, ho preso alloggio in un ostello
conveniente. Gli ospiti erano fondamentalmente stranieri provenienti
da tutto il mondo. Biancheria bianca come neve e stirata in una
stanza da molti posti. Secco, caldo, "comodità" al piano,
di cos'altro ha bisogno un viandante?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Di
notte mi sono svegliato con sensazioni spiacevoli: sul corpo
qualcuno striscia e morde. Pulci! Da dov'erano venute? Nelle notti
precedenti avevo vissuto in un campeggio in Corsica, ad Ajaccio,
nella mia tenda, là non c'era stato alcun problema. Cosicché mi
aveva acchiappato qui.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Sono
un viaggiatore molto esperto e già per la quarta volta all'estero
acchiappo i parassiti della pelle. Stavolta previdentemente avevo
portato una boccetta con un'emulsione di benzoato di benzile proprio
contro di loro. Al mattino presto nella doccia l'ho fatta finita
rapidamente e facilmente con le creature striscianti su di me e ho
disinfettato la biancheria intima.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Un
rimedio contro la dissenteria e i parassiti intestinali, peraltro,
lo porto sempre con me in Europa, so dove vado. Questa non è
l'URSS, dove perfino nelle mense di campagna il personale doveva
fare regolarmente l'esame dei vermi intestinali e dare il sangue per
la RW <span style="font-family: Times New Roman, serif;">[1]</span>, dove
controllavano lo sporco sotto le unghie e appendevano ovunque
cartelli: "Lavatevi le mani prima di mangiare!".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
mia notizia sulle pulci non ha stupito particolarmente
l'amministrazione dell'ostello. Questa ha trasferito tutti i turisti
in altre stanze, liberando questa per la disinfestazione. Peraltro i
materassi erano previdentemente coperti con una pellicola di
plastica, avevo già visto una cosa del genere negli alloggi per la
notte per i senzatetto. Pare che questo si faccia proprio in caso di
parassiti per la pelle allo scopo di semplificare la disinfestazione
dei letti.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Ti
riconosco, Italia! All'esterno tutto è bello, ma come scavi...</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">A
suo tempo fui in questo paese in transito, andava in Francia. A
Bologna c'era una coincidenza e mi cadde l'otturazione di un dente.
Decisi di aggiustarla là, senza rimandare.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Un
centro stomatologico a due piani, grande e chic. Molti studi. Pagai
alla cassa. Il medico italiano, che capiva il mio francese, sembrava
un bell'uomo nei prospetti pubblicitari e la sua bella assistente
dalle gambe lunghe, sorridendo, per qualche motivo mi faceva vento
con un asciugamano. Ovunque splendore, pulizia, sciccheria. Il
medico si accinse al lavoro. Nella grande cavità dell'otturazione
caduta mise del cemento con un dito, lo premette con un dito e mi
annunciò: "E' tutto, è pronto!"</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Mi
smarrii. In casi simili i medici inizialmente pulivano sempre la
cavità a mano, poi con il boro, poi la sgrassavano con l'alcool,
mettevano il cemento, riempivano accuratamente la cavità e la
molavano. Uscii in stato di pieno choc: "forse è una qualche
nuova tecnologia occidentale?".</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Presto
in Francia questa otturazione truffaldina cadde. Trovai un dentista
ad Avignone, gli raccontai tutta la storia e augurai: "mi è
necessario un normale lavoro stomatologico". Era solo nel suo
studio, senza un'assistente e perfino le carte le riempiva da solo.
E c'era meno splendore nello studio. Ma fece tutto come prescritto,
senza dimenticare di lodarsi: "un bel lavoro francese".
Allusione: i "macaroni" non sanno lavorare così.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">E
il glamour italiano? E la pubblicità? E lo splendore e il luccichio
in televsione? E i nobili signori e signorine? A chi si pone tali
domande raccomando di guardare meno la televisione.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Il
Colosseo, l'ex anfiteatro romano, dove un tempo combattevano i
gladiatori, uno dei principali oggetti turistici di Roma.
L'escursione a pagamento con una guida francese costa, secondo
l'annuncio, 5 euro. Do un foglio da venti alla cassa, mi danno due e
mezzo di resto. Cerco di chiarire in un inglese stentato, al che la
cassiera mi ha attaccato in aggiunta 12,50. Non riesce: c'è rumore
intorno. Restituisco i biglietti, i miei <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>č</i></span><i>ervoncy</i>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]</span>. L'escursione è
saltata. Il giorno dopo da un'altra cassiera è tutto come
prescritto – solo cinque euro. Perché volessero prendermi altri
soldi, non ho potuto comunque chiarirlo né all'ufficio
informazioni, né con la guida turistica, anche se ho cercato molto
caparbiamente di penetrare fino a questo nell'ambito di un interesse
professionale giornalistico.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Il
caos che ha preso a regnare in Italia è ben noto a tutti i francesi
con cui sono giunto a dialogare. Queste storie non gli causano
stupore. Tutti sogghignano dell'ordine italiano.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Comodo
come in caserma</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Vissuti
due giorni nell'"ostello delle pulci", ho deciso di
trovare a Roma un'abitazione ancor più conveniente, attraverso
Internet sono andato agli alberghi illegali. Ce ne sono in Italia,
risultano anche questi. Mi sono trasferito.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Non
c'è un'insegna – è un comune condominio, dove gli appartamenti
da molte camere di uno dei piani del vecchio condominio si sono
trasformati in due "ostelli". Là non ci sono prezzi
precisi per la permanenza e si può trattare entro certi limiti, se
ci vivi qualche giorno in particolare. I letti sono a due piani,
come in caserma. Ho trattato per 19 euro in una camera da cinque,
anche se sospetto che i visitatori fissi non paghino più di 15.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Nell'"ostello"
vicino sul nostro pianerottolo ci sono camere da dieci con una
permanenza ancor più conveniente. Ma nell'altro è tutto in ordine.
Biancheria, doccia, bagno, cucina con pentole, frigorifero e perfino
wi-fi.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
cosa interessante e che tutti gli "ostelli" romani, e ce
ne sono centinaia, sono molto affermati su Internet e abbastanza
pieni, cosicché ci si può perfino scontrare con una situazione in
cui "non ci sono posti liberi". I visitatori sono
fondamentalmente stranieri, molti provengono dagli USA, la maggior
parte prenota il posto attraverso Internet. Non pochi neanche gli
immigrati locali dalla pelle di tutti i colori, regolari e
clandestini. Si possono incontrare anche italiani che giungono a
Roma dalla provincia...</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">L'atmosfera
è come in un albergo dei tempi dell'URSS. Danno due chiavi –
della porta d'ingresso del condominio e dell'appartamento-ostello.
Non ci sono camere separate per uomini e donne, si sta tutti insieme
come in una carrozza a scompartimenti. I fumatori escono sul
pianerottolo. Non ci sono ubriachi, non c'è neanche rumore. Quando
qualcuno dorme, i nuovi arrivati si sforzano di non accendere la
luce. Tutto il personale consiste in una sorta di amministratore o
qualcuno che lo sostituisce e di una tizia proveniente dalla
Bulgaria, che cambia le lenzuola. Di notte e di mattina non c'è
proprio nessuno. Come ospiti dell'"amministratore" passa
il personale di altri "ostelli" clandestini, sono
fondamentalmente immigrati, sospetto che in parte siano anche
clandestini. Bangladesh, Bulgaria, Polonia...</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Vicino
c'è un piccolo mercato di generi alimentari – è un vicolo, ma è
quasi nel centro della città, fino all'ora di pranzo è permesso
bloccare il passaggio e mettere lì bancarelle improvvisate. Ma dopo
pranzo il posto dev'essere libero.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Anche
in Francia talvolta fanno così, ma là i mercati esistono più come
cosa esotica e in questi i prezzi sono alti, i supermercati li hanno
quasi schiacciati. In Italia i mercati prosperano, facendo una dura
concorrenza al grande business con i loro prezzi estremamente bassi.
L'uva, per esempio – è sui 50 centesimi di euro. Grazie alla
mafia italiana, che non ama il grande business alimentare. Dicono
che è proprio grazie ad essa che gli italiani anche oggi possono
comprare prodotti freschi al mercato. Peraltro il commercio va
avanti in modo molto turbolento, i compratori sono tanti. Anche le
bancarelle di fortuna con merce di largo consumo cinese in tutta
Roma sono tante.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Andiamo
ad assalire i borghesi</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Passeggiando
per la città, mi sono imbattuto in una manifestazione. Molto
affollata e rumorosa. Più tardi mi hanno raccontato che l'ultima
azione di questa portata in Italia ci fu due anni fa. Finì con duri
scontri con la polizia e da allora non se n'erano svolte a causa
della divisione delle forze comuniste e di sinistra. Ma quest'anno
tutte le divergenze sono state composte.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Secondo
le leggi italiane, ma anche secondo la pratica e le tradizioni, che
sono perfino più significative delle leggi, per svolgere una
manifestazione in Italia non è richiesta alcuna registrazione.
Volete svolgerla là e a quell'ora? Beh, svolgetela, è un vostro
santo diritto!</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
Italia ci sono alcuni partiti comunisti, frammenti del molto
moderato e allora unico partito comunista "eurocomunista"
spaccatosi due decenni fa. E' spaccato anche il movimento sindacale,
in questo si è rafforzata l'ala radicale.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
tutto si sono riunite 10-15 mila persone. La gente era molto ben
organizzata, molti portavano bandiere e cartelli. Centinaia di
fischietti riscaldavano l'atmosfera. La folla era di umore deciso,
ma non provocava la polizia. I passanti casuali e i clienti dei
caffè guardavano attentamente i manifestanti e si notava che tutto
ciò veniva preso effettivamente sul serio.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">A
maggio fui a una manifestazione abbastanza grande a Parigi. Si riunì
meno gente, i manifestanti si comportavano più pacificamente e i
parigini prendevano l'azione piuttosto come una cosa curiosa ed
esotica. In Italia non è proprio così.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">In
un paese mal governato per tutto il periodo del dopoguerra alla fine
ha preso a regnare il caos. La ben "disegnata" statistica
economica non riflette in alcuna misura il reale stato delle cose.
La democrazia parlamentare non funziona. Non c'è un governo
normale. L'industria del nord del paese un tempo relativamente
sviluppato si è fermata in modo significativo. Lo stipendio medio
di un ragazzo giovane in una città di provincia, un commesso, per
esempio, è sceso a 300 euro, uno stipendio minimo come in Francia
in pratica in Italia non esiste. Le tasse sono raccolte in sempre
minor quantità. Tutto crolla, gli italiani lo sentono bene, anche
se perfino "Euronews" tace in proposito. Tutti si fanno
una domanda: che sarà poi?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Le
richieste della manifestazione erano quelle standard delle forze di
sinistra: fermare le privatizzazioni, smettere di ballare al suono
del flauto dei burocrati di Bruxelles dell'Unione Europea e così
via.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Alla
vigilia peraltro ho visto la protesta presso l'edificio del
parlamento contro il progetto del governo di privatizzare entro la
fine dell'anno… la "Croce Rossa" italiana. In favore di
chi pagherà di più. Come si può comprendere questo in generale?</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">La
manifestazione è terminata in piazza san Giovanni. C'è stato un
incontro. Oratori, macchine e rafforzamento, tutto come previsto.
Domani da questa piazza partirà una nuova manifestazione, più
radicale, con qualche altro organico politico. Parteciperanno gli
anarchici e principalmente i "Black Bloc". Questi ragazzi
si radunano per simili azioni da tutta l'Unione Europea, dopo
essersi messi in contatto tra loro attraverso Internet. Vestiti
neri, copricapi che coprono il volto con un'apertura per gli occhi,
mazze e spranghe metalliche nascoste sotto i vestiti. Al comando i
membri dei "Black Bloc" disseminati tra la folla indossano
i copricapi, estraggono mazze e spranghe e cominciano ad assalire le
vetrine di negozi costosi e uffici bancari.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Un
ragazzo giovane con cui ho parlato ha proposto anche a me di
"assalire i borghesi". Apparentemente concordo, anche se
so con precisione che non ci andrò – posso prenderle sulla
schiena dal manganello di un poliziotto anche a casa. Tra l'altro
del tutto gratis.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La
scuola degli agenti</b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Studiando
la città, un giorno mi sono imbattuto in un'insegna: "Giornata
di porte aperte all'Università Americana a Roma". Sono
passato, mi sono presentato: sono un giornalista. "E' il
benvenuto, è solo che da noi non si può fotografare". Ho
cercato anche un'insegnante di lingua franca che mi mettesse al
corrente.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">L'insegnamento
è in inglese. Ci sono 500 studenti, più della metà sono
americani, che cambiano nell'ambito di stage di qualche mese, per
gli altri ci sono 4 anni di studi. Poi si possono continuare gli
studi in un altro posto. O andare a lavorare. Ci sono studenti di 40
paesi, di Russia e Cina non ce ne sono, ma ce ne sono dell'Europa
dell'Est, in particolare delle repubbliche della ex Jugoslavia. Gli
studi sono a pagamento, 15 mila euro all'anno, in aggiunta è
necessario pagare la permanenza. Del resto, gli studenti
particolarmente promettenti possono ricevere una borsa di studi del
governo degli USA. Anche i paesi petroliferi del Medio Oriente
pagano l'istruzione della loro gente. Corsi specialistici:
archeologia, arte, business, mezzi di comunicazione di massa, tra
cui elettronici, relazioni internazionali…</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Chi
in Europa può garantire il pagamento degli studi al proprio
rampollo nella misura di 15 mila euro l'anno più permanenza? Questa
somma è pari al reddito netto di un francese medio in un anno e
mezzo e di un italiano in due. Che lavorino ininterrottamente e
stabilmente, li che è un grande successo. Nel sud dell'Europa c'è
la crisi, le ditte hanno la febbre del tempo passivo, dei mancati
pagamenti, mandano la gente in congedo a proprie spese. Ci si può
forse immaginare il capo del reparto di montaggio di una fabbrica
della Fiat che da il 40% del proprio reddito, straordinari e turni
di notte compresi, per gli studi del proprio rampollo in archeologia
e giornalismo. Ma è difficile. Nei mitici crediti studenteschi, a
cui accederebbero i futuri archeologi contando di estinguerli prima
della fine della loro vita, non credo molto neanche io. I fondi
speciali delle organizzazioni non governative finanziate dagli USA,
tra cui quelle segrete – ecco la fonte non dichiarata dei
pagamenti per gli studi. E' in corso la preparazione di agenti di
influenza, raccolti accuratamente in tutto il mondo.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Nel
prospetto distribuito sono indicati i posti di lavoro di alcuni
laureati dell'università, tra cui: l'ONU, l'ambasciata degli USA,
l'Aeronautica Militare, la CNN, la NATO, la Banca Mondiale, alcune
grandissime banche commerciali, il Ministero degli Esteri turco.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;">Con
piacere ho mangiato bistecche arrosto sullo sfondo delle porte
aperte e ci ho bevuto sopra Coca-Cola. A spese dell'università, che
mi ha aperto le sue porte, ma che non mi ha comunque permesso di
fotografare niente e nessuno all'interno.</span></span></span></div>
<div lang="it-IT">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><br /></span></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>Aleksandr
Sivov, "Svobodnaja Pressa",
</b></span></span></span></span><a href="http://svpressa.ru/travel/article/76424/">http://svpressa.ru/travel/article/76424/</a><span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b>
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)</b></span></span><br />
<span style="font-size: 13pt;"><span lang="it-IT"><b><br /></b></span></span>
</div>
<div lang="it-IT">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13pt;">[1]
Reazione di Wasserman, il test per la sifilide.</span></span></div>
<div lang="it-IT">
<br /></div>
<br />
<div lang="it-IT">
<span style="font-size: 13pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">[2]
Nome gergale delle banconote da 10 rubli (da </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>červonnyj</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">,
"rosso").</span></span></div>
Matteo Mazzonihttp://www.blogger.com/profile/15417625864592587144noreply@blogger.com0