Esercito a richiesta[1]
Nuovi divertimenti aziendali: volare su un caccia, sparare da un carro armato e ascoltare l’inno eseguito dall’ensemble Aleksandrov[2] (solista – il direttore della vostra azienda)
All’inizio pensavamo di scherzare. Preparando i festeggiamenti per il compleanno della “Novaja gazeta”, ritenevamo che non sarebbe stato male organizzare la giornata del turismo militare. Avevamo persino pensato un programma: — Un razzo Bulava[3] garantisce l'invio degli inviti. — I “Russian Knights”[4] scrivono nell’aria il nome dell’azienda. — L’ensemble di canto e danza Aleksandrov esegue l’inno aziendale. — Un reggimento composito delle VDV[5] organizza spettacolari esibizioni con rottura di mattoni sulla testa di chiunque lo desideri. — Il top management può portare in giro una valigetta atomica. Ma poi abbiamo pensato: ma davvero tutto questo è possibile? E ci siamo messi a telefonare alle istituzioni militari, presentandoci come segretari di una piccola compagnia petrolifera. Si è chiarito che tutto questo è possibile. E perfino per relativamente pochi soldi… Cosicché se avete soldi e non sapete come organizzare una festa – rivolgetevi ai reparti del ministero della Difesa. Le pattuglie acrobatiche “Rus’”[6] e “Russian Knights” Il fondo di sostegno dell’aviazione “Russkie Vitjazi”, a quanto dice il sito ufficiale, “realizza programmi per l’intervento della pattuglia acrobatica “Russkie Vitjazi” in iniziative di tipo sociale, tecnico o in presentazioni… collabora all’allestimento di esibizioni spettacolari”. Il direttore del fondo Jurij Michajlovič Želtonogin era propenso a collaborare subito: - Ci occupiamo spesso di feste aziendali. C’è stata l’Ingosstrach[7], la Rosgosstrach[8], la TNK[9], la Omega Metall[10]... Nel programma della festa aziendale ci sono: lo spettacolo aeronautico dei Russian Knights o della pattuglia acrobatica Rus’ (a scelta), un volo in elicottero, lanci con il paracadute in coppia con un istruttore e un banchetto. - Ma quanti siete? - Circa trecento. - Oh, c…[11] E io pensavo sui 30. Allora non ci sarà modo di far volare tutti. Ci mettiamo d’accordo: volerà il top management, con gli altri collaboratori ce la caveremo con lo spettacolo aeronautico. I voli di esibizione si svolgeranno sopra l’aeroporto a Kubinka[12], sono pronti a chiuderlo agli estranei per tutto il giorno. I tavoli da banchetto sotto la tenda sono già pronti, si può ordinare il menù sul posto ($10 a persona) o invitare la propria compagnia di catering (che organizza i buffet in trasferta). Il tragitto con gli elicotteri Mi-8[13], Мi-2[14] o Gazelle[15], con gli aerei An-2[16] e Morava[17] si può organizzare liberamente: si può volare su tutta la regione di Mosca, spingersi fino a Borodino[18] (“Là ci sono certi bei paesaggi!”). Si può passare lungo l’MKAD[19]. Le manovre acrobatiche che ci mostrano sono compiute su aerei sportivi (ci hanno promesso gli Jak-32[20]). Volano ex piloti della squadra dei Knights. Dopo lo spettacolo aeronautico i piloti possono unirsi al banchetto. Si può chiamare la squadra titolare dei Russian Knights, ma non è per le nostre tasche. “Non sono per le tasche di nessuno. Per un aereo ci vogliono 70.000 dollari”, – spiega Želtonogin. Ma invitare la pattuglia acrobatica Rus’ si può e per l’esibizione di tre Il-39[21] ce la caviamo con 10.000 dollari. Il costo dello spettacolo aeronautico con banchetto e voli va da ottomila a ventimila dollari. Per una festa aziendale è un prezzo medio: metà del cachet di Vèrka Serdjučka[22]. Museo storico-militare dell’armamentario e della tecnica dei mezzi blindati - E poi possiamo portarvi al museo dei carri armati di Kubinka! - Jurij Michajlovič non vuole perdere un cliente. - Beh, il museo… – ho detto dubbioso. - Adesso è chiuso per restauri, altrimenti non ci andreste! – ha detto con aria da tentatore Želtonogin. – Ma per voi lo apriamo in via eccezionale e vi mostriamo tutto. - E si può andare sui mezzi? Želtonogin si è messo a pensare. - No, nel museo non si può… Ma vi portiamo un carro armato direttamente al banchetto! Lo schema, come ha spiegato Želtonogin, è il seguente: di giorno, davanti agli occhi di tutti, un vero carro armato dei tempi della Seconda Guerra Mondiale viene portato fuori dal museo. Quale di preciso, per ora non si sa: dipende da quali carri armati funzionano adesso e “da altre circostanze”. Più probabilmente, ha ipotizzato Jurij Michajlovič, ci toccherà un Т-38 “Praga”, fatto nella Repubblica Ceca[23] per il Terzo Reich o una BMP (boevaja mašina pechoty[24]). Su questi si potrà andare in giro (“Anche tutti, però a turno!”) e sparare. Molto, a dire il vero, non si spara: il prezzo di un colpo a salve è di $300. “Inoltre l’apertura della festa si può fare in modo solenne: il vostro direttore siede nel carro armato, spara…” – immagina Jurij Michajlovič. - Ma come si fa per vedere un’esibizione dei vostri soldati? Il 45° reggimento, per esempio? – durante la conversazione con il colonnello Čerednik, addetto stampa delle VDV mi presento come giornalista e perciò la prendo larga. - Venga, abbiamo delle videoregistrazioni. O venga nei giorni di “porte aperte”. Può anche mandare un fotografo. - Ma come abbiamo sentito dire i ragazzi si esibiscono a ogni tipo di festa? Anche aziendali… - Beh, si esibiscono. Alla festa del “Moskovskij Komsomolec”[25], per esempio. Perché siamo amici. - Ma al di fuori dell’amicizia? - C’è qualcosa che non mi avete detto, – il colonnello Čerednik tace. – Voi, probabilmente, dovete organizzare una festa aziendale? – si illumina. - Beh, come dire… - Ma perché non l’ha detto subito? Si può, si può organizzare, la “Novaja Gazeta”, pare, non ha scritto male delle VDV. - Ma quali sono i costi, per esempio? - Per soldi non si fa nulla, – il colonnello è inflessibile e io penso di aver trovato l’unico corpo incorruttibile dell’esercito, – perché i soldi, – prosegue Čerednik, – sono corruzione di pubblico ufficiale. Ma se comprate un televisore per la compagnia, allora non è già più corruzione, ma il sostegno di uno sponsor e un’esibizione per uno sponsor è semplicemente il nostro eno-orme ringraziamento da soldati. Spieghiamoci: per i propri televisori, computer e fotocopiatrici i reggimenti delle VDV hanno già detto grazie agli ex militari delle truppe scelte che se ne sono andati per darsi agli affari. A seconda delle attuali necessità tecniche il famoso 45° reggimento delle VDV può organizzare esibizioni spettacolari di 10-20 minuti. Le esibizioni comprendono: sparatorie a salve con armi automatiche, esplosioni di petardi, combattimenti (all’arma bianca, con coltelli e bastoni), combattimenti inscenati con uno o due avversari, l’imitazione dell’attacco a una guardia e a un convoglio e anche la rottura di mattoni e bottiglie con la testa e altre parti del corpo. Tutto quello che serve è uno spazio di 10 o 15 metri e una lettera al comandante delle VDV, il generale di corpo d’armata Kolmakov. Il colonnello Čerednik ha accuratamente aggirato le domande sul costo preciso dell’esibizione, sottolineando, tuttavia, che non sarà alto: “Il televisore per la compagnia costa seimila rubli[26]. Per voi non sono molti soldi, ma per i soldati è una spesa inaffrontabile. La loro paga è di 400 rubli[27] e con quella vogliono anche comprarsi i pirožki[28]”. - In effetti non molto tempo fa abbiamo organizzato un’esibizione spettacolare in una scuola in occasione di un concorso di disegno per bambini – ci ha reso partecipi il colonnello. – Ma voi chiamerete la televisione alla vostra festa ? – ha voluto sapere all’improvviso. - E sul giornale ne scriverete? Bene. Se ne scriverete. In effetti dobbiamo anche mostrare, che le VDV sono vive! Ensemble accademico di canto e danza Aleksandrov dell’esercito russo - Vi serve un coro, un’orchestra o un balletto? – Viktor Grigor’evič Kadinov, amministratore principale dell’ensemble, era affabile. – Tutto ? Non ci sono problemi. Abbiamo 130 persone. Potete venire nella nostra sala da concerti, possiamo venire da voi. Ci siamo esibiti a feste aziendali, nel Maneggio[29] e nel Museo Puškin[30]. - Ma a Kubinka venite? Noi andremo in giro sui carri armati là. - Certamente, solo che degli autobus per gli artisti dovrete occuparvi voi. L’esibizione del coro, del balletto e dell’orchestra dura in media due ore e mezza, ma quando ho comunicato che la nostra festa si prolungherà per due giorni, Viktor Grigor’evič ha accondisceso con facilità a un’esibizione dell’ensemble per due giorni. Il repertorio viene stabilito in anticipo. L’ensemble può eseguire sia canti militari, sia pezzi classici, sia romanze. Si può invitare gli artisti ad unirsi al banchetto e i partecipanti alla festa ad unirsi agli artisti: neanche all’idea che il nostro direttore generale cantasse con il coro (“non è certo Placido Domingo, ma è un baritono niente male”) Viktor Grigor’evič si è opposto. I colleghi hanno proposto di chiedere quanto si dovrebbe pagare in più, perché i coristi si esibissero con le pinne ai piedi (e se l’azienda del committente vendesse equipaggiamento per subacquei?), ma non ne abbiamo avuto il coraggio: sono comunque militari… Il costo medio del concerto è sui 150.000 rubli (“Ci mettiamo d’accordo. Entro limiti ragionevoli”). - Solo che questo non comprende il vitto. Voi sapete che spetta a voi occuparvi del vitto. – si è preoccupato Viktor Grigor’evič. - Ma le immagini della vostra esibizione possono essere utilizzate per il nostro calendario aziendale? E si può registrare un video? - Sì, certo! Venite, questo non si fa per telefono. Scrivete solo una dichiarazione per il direttore dell’ensemble. - Dunque tutto è fatto ufficialmente attraverso l’amministrazione militare? - Ma certo! Il nostro conto - Ordinare un carro armato............$1500-2500 P.S. La festa della “Novaja gazeta” si è svolta in modo pacifista: i carri armati non hanno sparato, nessuno ha rotto mattoni con la testa. Il 24 maggio il collettivo della “Novaja gazeta” ha festeggiato (in ritardo) il tredicesimo compleanno del giornale con una gita sul civile e assai pacifico battello “Denis Davydov”[31] sul canale Moscova-Volga. Lo show delle truppe scelte è stato sostituito da un bagno nel fiume e i voli dei caccia sono stati sostituiti da quelli degli aerei che volavano bassi in partenza da Šeremet’evo[32]. La gita si è conclusa con una partita di calcio “Novaja gazeta” contro “Novaja gazeta”. Ce la siamo cavata senza “Kalinka” cantata dal coro Aleksandrov, mentre la “Pesnja pro zajcev”[33] in versione karaoke è stata eseguita tre volte. Sottotesto “Basta che non si esibiscano in zona per i fratellini” Come è stato spiegato alla “Novaja gazeta” nell’ufficio stampa del ministero della Difesa, l’esercito non può prestare nessun servizio di tipo ricreativo. L’ensemble Aleksandrov ha diritto a una propria attività commerciale, purché non diverga dalle posizioni delle istituzioni del ministero della Difesa. Citando l’addetto dell’ufficio stampa, “basta che non si esibiscano in zona per i fratellini”. “Se volete invitare uomini delle truppe scelte alla festa del giornale, questo si può fare. Ma se si tratta di esibirsi per soldi a una festa aziendale – non si può fare. Oppure sono rimasto proprio indietro”, – ha spiegato l’addetto dell’ufficio stampa. E ci ha assicurato, che se ci fossimo rivolti alla divisione Kantemirovskaja[34] o alla flotta Settentrionale, non avremmo avuto né un carro armato né un sottomarino atomico. Il museo storico-militare di Kubinka è un’impresa unitaria e questa, come i Russian Knights, ha un suo statuto, che permette di svolgere un’attività commerciale, anche se è incomprensibile perché questo statuto non corrisponda alla legge “Sullo status dei militari”[35], che proibisce loro di svolgere un’attività commerciale.
- Un soldato delle truppe interne del ministero degli Interni, di stanza a San Pietroburgo, è stato costretto a prostituirsi. Come ha dichiarato a febbraio di quest’anno uno dei commilitoni della vittima, i suoi clienti erano banchieri e ufficiali e, pare, anche colonnelli dell’FSB[36] e generali in congedo. Il comando del reparto nega tutto. Come afferma il co-presidente dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani “Madri dei soldati di Pietroburgo” Èlla Poljakova, la prostituzione dei soldati del reparto era un fenomeno su grande scala. - Nell’estate del 2006 il comandante del reparto n. 48432 dell’esercito Nasim Nazarov ha ceduto il caporale Andrei Rudenko a un imprenditore locale per 65.000 rubli[37]. Secondo quanto è emerso dall’indagine, per più di un mese il soldato è stato impiegato in lavori di costruzione. A metà agosto, non lontano dal luogo di lavoro, il soldato è incorso in un DTP[38], a causa del quale ha perso in parte la vista e ha subito fratture gravi a entrambe le gambe. Non si è riusciti a nascondere il fatto, Nasim Nazarov ha ammesso di aver venduto il soldato, ma è stato condannato a un anno di prigione con la condizionale. Di quanti soldati vengano venduti come schiavi parla anche solo il fatto che quest’inverno Sergej Ivanov[39] ha promesso di congedare 20 generali che hanno preso parte a questi traffici: quei pochi del cui “business” si è saputo. Nel 2006 per aver costretto a fare lavori non inerenti al servizio militare sono stati congedati tre generali. Contro 50 ufficiali sono stati aperti procedimenti penali. - A metà aprile nella scuola superiore militare di artiglieria di Ekaterinburg[40] il direttore del poligono, il maggiore Aleksandr Lisovoj e il direttore del magazzino dell’armamentario missilistico e di artiglieria, il sottotenente Vladimir Kireevskij sono stati arrestati perché sospettati di avere organizzato delle sparatorie e un commercio di armi e munizioni. Questi avrebbero proposto (come armi con cui sparare o come armi da acquistare) pistole Makarov[41], lanciagranate, mitragliatori Kalašnikov e carabine Mosin[42]. Le agenzie di informazioni parlano continuamente di casi di militari che mettono in vendita armi da guerra, proiettili e materiale tecnico. Un BTR[43] usato, per esempio, viene proposto su Internet per 14.000 dollari. Materiale preparato da 31.05.2007, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/color20/02.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Po vyzovu può significare sia “a richiesta” sia “su chiamata” (cioè “di leva”). Il gioco di parole è impossibile da tradurre.
[2] L’ensemble, composto da militari, che esegue canti e danze tradizionali e classici russi intitolato ad Aleksandr Vasil’evič Aleksandrov (autore della musica dell’inno nazionale sovietico, che, con un testo diverso, è divenuto l’inno nazionale russo).
[3] “Mazza” o “scettro”, simbolo del potere di un sovrano o di un condottiero. Bulava è il nome di un missile balistico russo lanciato dai sottomarini.
[4] “Cavalieri russi” (in russo Russkie Vitjazi), nome con cui è nota all’estero la pattuglia acrobatica della Federazione Russa.
[5] Vozdušno-Desantnye Vojska (Truppe Scelte Aviotrasportate).
[6] Rus’ è l’antico nome russo della Russia (quello moderno è Rossija). La pattuglia Rus’ è meno nota dei Russian Knights.
[7] INostrannoe GOSudarstvennoe STRACHovanie (Assicurazioni Statali per l’estero), cioè le ex assicurazioni di Stato sovietiche per l’estero.
[8] ROSsijskaja GOSudarstvennaja STRACHovaja kompanija (Compagnia Assicurativa Statale Russa).
[9] Tjumenskaja Neftjanaja Kompanija (Compagnia Petrolifera di Tjumen’).
[10] “Omega Metallo”, grande compagnia metallurgica russa.
[11] Nell’originale ë, prima lettera della più terribile imprecazione russa ëb tvoju mat’ (f… tua madre) e delle espressioni eufemistiche con cui viene sostituita.
[12] Cittadina a circa 60 km da Mosca, sede di un museo storico-militare.
[13] Elicottero da trasporto costruito nella fabbrica dedicata a Michail Leont’evič Mil’, il più importante ingegnere aeronautico sovietico.
[14] Elicottero leggero della stessa fabbrica.
[15] Elicottero di fabbricazione francese.
[16] Biplano Antonov a elica.
[17] Piccolo aereo a elica di fabbricazione ceca.
[18] Villaggio a circa 120 km da Mosca passato alla storia per la battaglia che oppose le truppe napoleoniche a quelle russe nel 1812.
[19] Moskovskaja Kol’cevaja Avtomobil’naja Doroga (AutoStrada Circolare Moscovita), sorta di “Grande Raccordo Anulare di Mosca”).
[20] Piccoli aerei costruiti dalla fabbrica Jakovlev.
[21] Aerei Il’jušin.
[22] Nome d’arte di Andrij Mychajlovyč Danylko, sorta di Platinette ucraina.
[23] Notare l’anacronismo.
[24] “Macchina da Guerra di Fanteria” (il corsivo è mio).
[25] “Il Komsomolec Moscovita”, un tempo organo dell’Unione della Gioventù Comunista – la cui sigla russa è Komsomol e i cui membri erano detti komsomol’cy –, adesso giornale popolare di basso livello.
[26] Circa 170 euro.
[27] 11-12 euro.
[28] Sorta di ravioli con ripieno sia dolce sia salato. Non so però se intenda dire altro…
[29] Edificio ottocentesco nel centro di Mosca un tempo adibito ad esibizioni equestri ed ora sede di mostre.
[30] Importante museo di Mosca.
[31] Denis Vasil’evič Davydov era però un condottiero militare, che prese parte alla battaglia di Borodino.
[32] Il principale aeroporto moscovita.
[33] “Canzone delle lepri”, colonna sonora di un celebre film commedia sovietico degli anni ’60, Brilliantovaja ruka (Il braccio di diamanti).
[34] Divisione di carristi così chiamata in memoria della battaglia di Kantemirovka (cittadina della Russia meridionale) durante la Seconda Guerra Mondiale.
[35] Le leggi russe non si identificano con un numero, ma con un titolo che ne esprime il contenuto.
[36] Federal’naja Služba Besopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), i servizi segreti russi.
[37] Circa 1860 euro.
[38] Dorožno-Transportnoe Proisšestvie (Evento di Trasporto Stradale), nome burocratico degli incidenti stradali.
[39] Sergej Borisovič Ivanov, allora ministro della Difesa, ora primo vice-premier e possibile “erede” di Putin.
[40] Città alle pendici degli Urali, nella Russia asiatica.
[41] Armi semiautomatiche di fabbricazione sovietica.
[42] Fucili della fabbrica fondata dall’ufficiale zarista Sergej Ivanovič Mosin.
[43] BroneTankovyj Rezerv (Riserva Mezzi Blindati), sigla che contraddistingue i mezzi blindati russi.