Messaggio all'Assemblea Federale [1] della Federazione Russa
12 novembre 2009, 13:45, Mosca, Grande Palazzo del Cremlino
D. MEDVEDEV: Stimati cittadini della Russia!
Stimati deputati e membri del Consiglio della Federazione!
Due mesi fa nell'articolo “Russia, avanti!” ho divulgato i principi della nuova strategia politica. Nell'odierno Messaggio all'Assemblea Federale vorrei esporre i concreti piani primari per la realizzazione di questa strategia. Dirò cosa necessita fare nei tempi più prossimi.
Alla base della mia idea del futuro c'è la profonda convinzione dell'indispensabilità e della possibilità per la Russia di ottenere lo status di potenza mondiale su una base principalmente nuova. Il prestigio della Patria e il benessere nazionale non possono essere determinati all'infinito dai successi del passato, poiché i complessi produttivi per l'estrazione di petrolio e gas, che garantiscono la maggior parte [2] delle entrate, gli armamenti nucleari, che garantiscono la nostra sicurezza, le infrastrutture dell'industri e dei servizi – tutto questo è stato creato per la maggior parte ancora da specialisti sovietici, in altre parole non è stato creato da noi. E anche se finora mantiene il nostro paese, come si dice “a galla”, invecchia rapidamente, invecchia moralmente e fisicamente. E' giunto il tempo per noi, cioè per le attuali generazioni del popolo russo, di dire la nostra parola, di sollevare la Russia a un nuovo, più altro grado di sviluppo della civiltà.
Nel secolo scorso, a prezzo di incredibili sforzi un paese agrario, di fatto analfabeta è stato trasformato in una delle più influenti potenze industriali di quei tempi, che è stata leader nella creazione di una serie di tecnologie d'avanguardia per quel tempo: spaziali, missilistiche, nucleari. Ma nelle condizioni di una società chiusa, di un regime politico totalitario era impossibile conservare queste posizioni. L'Unione Sovietica, purtroppo, è rimasto così un gigante dell'industria e delle risorse e non ha retto la concorrenza delle società post-industriali.
Nel ХХI secolo per il nostro paese è di nuovo indispensabile una modernizzazione sotto tutti gli aspetti. E questa sarà la prima esperienza di modernizzazione nella nostra storia basata sui valori e sugli istituti della democrazia. Invece di un sistema economico primitivo basato sulle risorse creeremo un'economia intelligente, che produce conoscenze uniche, nuovi oggetti e tecnologie, oggetti e tecnologie utili alle persone.
Invece di una società arcaica, in cui i capi pensano e decidono per tutti, diventeremo una società di persone intelligenti, libere e responsabili.
Invece di azioni caotiche, dettate dalla nostalgia e dai pregiudizi, condurremo una politica estera e interna intelligente, subordinata a scopi profondamente pragmatici.
Invece del passato costruiremo la Russia presente – una giovane nazione moderna, mirata al futuro, che occuperà posizioni degne nella divisione del lavoro mondiale.
Mi sono rivolto a voi con la proposta di pensare a come superare l'arretratezza cronica, la dipendenza dall'esportazione di risorse, la corruzione, a come reggere la dura concorrenza sui mercati mondiali, come creare le migliori possibilità perché noi stessi, ognuno di noi possa veramente realizzare le proprie conoscenze, possibilità, esperienze senza basarsi su qualcuno in alto. In altre parole, cosa è necessario intraprendere ora per cambiare la qualità della vita in Russia, per garantire al nostro paese posizioni da leder nel mondo.
Nel corso del dibattito che si è sviluppato nella società ho ricevuto molte repliche e lettere nelle forme più diverse, ho conversato con persone di diverse opinioni politiche e professioni sulle strade per lo sviluppo dell'economia, dell'istruzione, della scienza, per l'aumento dell'efficienza dell'amministrazione statale e del sistema politico e giudiziario.
Ringrazio tutti voi per la partecipazione ai dibattiti aperti sulla nuova strategia politica: sia chi condivide le mie idee, sia chi propone altre soluzioni. Ci unisce una cosa, come minimo una – la comprensione del fatto che i cambiamenti sono indispensabili e che dipende solo da noi come sarà la Russia per i nostri figli e i nostri nipoti, quale posto occuperà nel mondo futuro.
Molte vostre idee sono state prese in considerazione nel corso della preparazione del Messaggio e dell'elaborazione di proposte, la cui realizzazione significherà anche una coerente e sistematica modernizzazione della Russia.
Stimati colleghi!
L'indispensabilità dei cambiamenti è diventata particolarmente evidente negli ultimi mesi. La crisi finanziaria globale ha colpito tutti, ma in Russia il crollo economico si è rivelato più profondo che nella maggior parte dei paesi. Tuttavia i colpevoli non vanno cercati solo all'interno.
Bisogna ammettere che negli anni precedenti noi stessi non abbiamo fatto abbastanza per risolvere i problemi ereditati dal passato. Non ci siamo liberati da una struttura economica primitiva, da una dipendenza umiliante dalle risorse, non abbiamo riorientato la produzione alle reali necessità delle persone. L'abitudine a vivere di esportazione frena come prima lo sviluppo dell'innovazione. Il mondo degli affari russo finora preferisce commerciare ciò che viene creato in altri paesi e la concorrenzialità dei nostri prodotti è vergognosamente bassa.
La crisi, indubbiamente, ha complicato la soluzione di questi problemi. Siamo stati costretti a focalizzare i nostri sforzi sul superamento delle sue conseguenze negative, utilizzando riserve significative, accumulate in precedenza con grande fatica. E l'enorme programma di misure anticrisi ha permesso di stabilizzare la situazione a metà di quest'anno.
La nostra priorità era e resterà il supporto alle persone che si trovano in una situazione difficile. Nonostante il crollo delle entrate, le obbligazioni sociali dello stato vengono pienamente adempiute. E ancora lo saranno.
In primo luogo questo riguarda le pensioni. La loro indicizzazione è stata compiuta in misura ancora maggiore di come si supponeva. Negli ultimi tre anni le pensioni medie sono aumentate non meno di una volta e mezza. E già nel 2010 tutti i pensionati riceveranno non meno del minimo vitale. Sapete quanto questo è importante per gli anziani.
Il compito chiave che siamo obbligati a risolvere è la garanzia di un'abitazione ai veterani. Nel budget federale di quest'anno a tale scopo sono stati stanziati circa 46 miliardi di rubli [3], che permetteranno di migliorare le condizioni abitative di oltre 34000 veterani Ho dato una disposizione supplementare – predisporre risorse per garantire appartamenti a tutti i veterani, indipendentemente da quando abbiano presentato istanza per il miglioramento delle condizioni abitative. Questo è nostro dovere.
E' stato aumentato più di 1,5 volte il sussidio di disoccupazione più alto, si portano avanti enormi programmi di aiuto all'occupazione della popolazione. Di questi hanno già fruito circa 2 milioni di persone. Questo consente di non permettere un netto aumento del numero dei disoccupati. Creeremo anche in seguito le condizioni per l'accesso al lavoro delle persone, in particolare di chi è a rischio di licenziamento. Da noi nel nostro paese si tratta di più di 1 milione di persone. Bisogna fare maggiore attenzione all'istruzione professionale avanzata, all'organizzazione di lavori pubblici, alla creazione di posti di lavoro temporanei e fissi, fornire un appoggio indirizzato alle persone, fra cui quelle che si trasferiscono, aiutarle ad aprire una propria attività.
Un indirizzo particolare e molto importante è la normalizzazione della situazione delle monogoroda [4]. In Russia ce ne sono alcune centinaia. In esse vivono più di 16 milioni di persone e producono quantità significative di merci e servizi. Nei prossimi mesi ci sarà indispensabile prendere misure operativa per non permettere un netto calo del livello di vita nelle monogoroda. Questo è un compito sia degli organi di potere di tutti i livelli, sia della dirigenza delle imprese. Nel corso di sei mesi il governo deve confermare il programma di aiuto allo sviluppo delle monogoroda e anche approvare piani complessi per i centri abitati che si trovano nelle situazioni più difficili. In queste città e borghi bisogna creare le condizioni per applicare le capacità delle persone negli ambiti più diversi e, certamente, per dare stimoli agli investimenti privati. Se non ci sono prospettive economiche in questo senso o sono per qualche motivo molto scarse, bisogna aiutare le persone a trasferirsi in un luogo più favorevole per la vita e per il lavoro, tanto più che abbiamo abbastanza regioni che necessitano di una forza lavoro supplementare. Penso che molti cittadini si orienteranno indipendentemente a un nuovo tipo di lavoro. E allo stesso tempo conto su un atteggiamento attento e responsabile delle autorità locali e dei datori di lavoro verso le necessità delle persone concrete. Anche il governo federale deve dare l'indispensabile appoggio.
Nelle situazioni di crisi stiamo dando un appoggio diretto, un aiuto diretto alle compagnie russe, il volume del quale ha già superato i mille miliardi di rubli [6]. In seguito aiuteremo solo chi ha chiari piani per l'aumento dell'efficienza e la realizzazione di progetti ad alta tecnologia. Le imprese inefficienti dovranno compiere una procedura di risanamento finanziario o uscire dal mercato. La loro difesa per mezzo di alte barriere commerciali non continuerà in eterno. Lo sviluppo della produzione si compie solo là, dove c'è una reale concorrenza. Bisogna che i consumatori russi abbiano accesso a merci convenienti di qualità. E il compito delle compagnie russe è imparare a produrle.
Noto in particolare il successo della realizzazione di un programma statale per lo sviluppo dell'agricoltura. Il risultato di questo sono stati i migliori indici di crescita tra tutti i settori, perfino in un periodo di crisi. Continueremo una politica di appoggio alle campagne anche in futuro. Abbiamo tutte le possibilità di fare dell'agricoltura uno dei leader della crescita economica nei prossimi anni. E di conseguenza migliorare anche la qualità della vita nelle campagne.
La migliore politica anticrisi, naturalmente, è lo stimolo della domanda. Singoli passi in questa direzione sono stati intrapresi, ma ora questo è poco. Darò ordine al governo di preparare misure supplementari in appoggio al credito al consumo e per l'ampliamento dell'edilizia abitativa.
Vengono proposte molte idee per aumentare gli investimenti nelle infrastrutture. E in generale questo è comprensibile. Da noi le infrastrutture non sono sufficientemente finanziate. Ma finora qui non è stato fatto l'ordine elementare e la costruzione viene portata avanti a prezzi aumentati molte volte – molte volte, – ritengo che spendere di più a questo scopo sia un lusso che non ci si può permettere. Darò ordine al governo perché nel prossimo anno integri nuove tecnologie commerciali in questo ambito, tra cui quelle elettroniche e porti le tecnologie e i costi di costruzione delle strade e di altre infrastrutture negli standard internazionali generalmente accettati. Bisogna, fra l'altro, esaminare anche la possibilità di utilizzare le norme dell'Unione Europea per una più rapida elaborazione dei nostri regolamenti in campo edile. E' un lavoro molto lungo.
Nei mesi precedenti abbiamo fatto molta attenzione all'appoggio al sistema finanziario. Oggi il nostro sistema bancario è in uno stato soddisfacente – per un anno di crisi, certamente. La crescita del credito si rinnova, il volume dei debiti dilazionati si è stabilizzato. A seguito della riduzione dell'inflazione e della stabilizzazione sul mercato valutario diminuiscono gradualmente i tassi di sconto. La Banca Centrale ha cominciato a svolgere pienamente la funzione di creditore di ultima istanza. Tuttavia dal punto di vista dello sviluppo innovativo il settore finanziario è ancora del tutto debole, insufficientemente capitalizzato e incapace di fornire tutti i servizi indispensabili ai nostri cittadini e alle nostre compagnie. Il governo deve presentare un piano di misure concrete per il perfezionamento del sistema finanziario. Questo dev'essere adeguato alle esigenze della modernizzazione della nostra economia.
Ritengo che il governo e la Banca Centrale e le autorità regionali con il supporto dei legislatori di tutti i livelli possano pienamente stabilizzare la situazione dell'economia e dell'ambito sociale.
Ma vorrei sottolineare ciò che, spero, capiscono anche tutti i presenti in questa sala: la ripresa sui mercati è ancora troppo debole e instabile. E la cosa più pericolosa ora è essere sicuri di se. Bisogna continuare la realizzazione del piano anticrisi ed essere pronti all'adozione operativa di misure supplementari.
Stimati deputati e membri del Consiglio della Federazione!
Siamo obbligati ad apprendere delle lezioni degli avvenimenti del periodo passato. Poiché finché crescevano i prezzi del petrolio molti, non c'è da nasconderlo, quasi tutti avevano l'illusione che le riforme strutturali potessero ancora attendere e ora bisogna fruire di qui prezzi che si sono formati. Si è data principalmente la preferenza alla forzatura della crescita della vecchia economia basata sulle risorse naturali e per la formazione di una nuova economia, che crea tecnologie uniche e prodotti innovativi sono state prese solo decisioni singole e non sistematiche.
Non si può più indugiare in certo senso. Dobbiamo dare inizio alla modernizzazione e al rinnovamento tecnologico di tutta la sfera produttiva. E' mia convinzione che questa sia una questione di sopravvivenza del nostro paese nel mondo contemporaneo.
Spero che il benessere della Russia in un futuro relativamente prossimo dipenderà direttamente dai nostri successi nello sviluppo di un mercato di idee, invenzioni, scoperte, dalla capacità dello stato e della società di trovare e affinare persone dotate di talento e di pensiero critico, di educare la gioventù nello spirito della libertà intellettuale e dell'attività civile.
In cosa vedo i principali fattori di questo sviluppo? L'economia nazionale deve finalmente riorientarsi proprio sulle reali esigenze delle persone e queste oggi sono legate principalmente alla garanzia della sicurezza, al miglioramento della sanità, all'accesso all'energia e all'accesso all'informazione. Di qui anche la nostra scelta prioritaria per la modernizzazione dell'economia e lo sviluppo tecnologico. Questi sono i punti chiave per far emergere la Russia a un nuovo livello tecnologico, per garantirle una posizione da leader nel mondo. Si tratta dell'introduzione di nuovissime tecnologie mediche, energetiche e informative, dello sviluppo di sistemi spaziali e di telecomunicazioni, del radicale aumento dell'efficienza energetica.
La commissione presidenziale creata allo scopo ha confermato progetti concreti in tutte e cinque le direzioni e ha creato piani-grafici dettagliati per la loro realizzazione. E già ora si occupa della loro realizzazione pratica. Conto sull'attiva partecipazione a questo lavoro di tutti gli organi di potere e delle comunità imprenditoriale, scientifica e degli esperti.
Mi fermo in modo più dettagliato su queste direzioni della modernizzazione perché la ritengo eccezionalmente importante per il nostro paese.
Importantissima per i nostri cittadini è la direzione del lavoro – lo sviluppo della tecnica e delle tecnologie mediche e della farmacologia. Garantiremo alle persone medicinali di qualità e accessibili e anche nuove tecnologie di profilassi e di cura delle malattie, in primo luogo di quelle che sono le cause più diffuse di perdita della salute e di morte. E' superfluo aggiungere quanto ciò sia importante nelle nostre condizioni demografiche.
Ci siamo già orientati su un elenco di medicinali strategicamente significativi, quelli che sarà necessario produrre in Russia. Si tratta, in primo luogo, dei preparati più costosi, in particolare, quelli per la cura delle malattie cardio-circolatorie. Ci sarà necessario produrre più di 50 preparati del genere, perché tutti quelli che ne hanno bisogno possano ricevere una cura a loro tempo. Nel tempo più prossimo aumenteremo sostanzialmente la produzione dei propri medicinali, li utilizzeremo anche nella cura delle malattie più diffuse, per esempio contro il raffreddore e l'influenza.
Penso che le compagnie russe siano capaci di produrre preparati e tecnologie che avranno richiesta sul mercato mondiale e per questo c'è bisogno di sviluppare più attivamente la partnership con i più importanti elaboratori e produttori esteri, avendo in vista anche l'organizzazione in Russia di studi d'avanguardia in campo medico.
La stimolazione della produzione di medicinali e di apparecchiature si compirà anche attraverso il meccanismo degli acquisti di stato. Già tra cinque anni la quota di produzione nazionale sul mercato dei medicinali dovrà essere non meno di un quarto e per il 2020 più della metà di tutti i preparati. Ecco qual è lo scopo.
Inoltre darò ordine di elaborare e presentare alla Duma di Stato un disegno di legge che regoli l'ordine di acquisto di medicinali e, cosa estremamente importante, di richieste per la loro sicurezza. Siamo obbligati a salvaguardare le persone da medicinali adulterati e falsi.
Accanto all'introduzione di nuove tecnologie di profilassi e di cura è indispensabile volgersi con particolare attenzione alla creazione di motivazioni e condizioni per uno stile di vita sano. Tra i giudizi sul mio articolo ho ricevuto una grande quantità di repliche e fra queste c'erano parole dedicate a questo tema: “L'indice di successo personale deve diventare la salute della persona e non la quantità di denaro da questa guadagnato. E se fra i giovani nascerà l'abitudine a fare sport, saranno risolti anche gravi problemi come la tossicodipendenza, l'alcolismo, l'abbandono dell'infanzia”. E' difficile non essere d'accordo con queste parole.
Noto che nell'agosto di quest'anno per la prima volta negli ultimi 15 anni in Russia è stato registrato un incremento naturale della popolazione. Finora è insignificante – un migliaio di persone in tutto, ma comunque è già un incremento. Il risultato è stato raggiunto prima di tutto grazie al noto progetto nazionale “Salute” e a una nuova politica demografica, di cui noi tutti ci occupiamo. Il lavoro in questa direzione sarà continuato. Abbiamo tutte le possibilità di fare in modo che la popolazione del nostro paese non diminuisca, ma cresca.
E certamente siamo obbligati a pensare a quali ricchezze naturali potremo conservare e trasmettere alle future generazioni. Ecco perché ritengo che la crescita dell'efficienza energetica, il passaggio a un modello razionale di utilizzo delle risorse sia un'altra priorità nella modernizzazione della nostra economia. Questo compito si può risolvere solo se ognuno di noi si metterà a pensare a quanto responsabilmente si avvicini al risparmio energetico, così come, fra l'altro, fanno in tutto il mondo. Là a questo pensano assolutamente tutti.
Che bisogna fare? In primo luogo, saranno attuati programmi per la produzione e l'installazione di contatori. Oggi gli abitanti delle nostre città di fatto pagano un'arcaica e peraltro costosa infrastruttura comunale. I cittadini devono pagare solo i servizi realmente utilizzati da loro.
In secondo luogo, abbiamo dato inizio al passaggio all'utilizzo di lampade a risparmio energetico. La gente otterrà una sostanziale economia sulle spese grazie al cambiamento di apparecchiature invecchiate.
In terzo luogo, l'anno prossimo giungeremo alla realizzazione dei progetti di crescita dell'efficienza energetica in molti quartieri cittadini. Saranno modernizzate le reti comunali, saranno introdotti sistemi di pagamento dei servizi, che terranno maggiormente conto del loro regime d'uso e del livello di reddito delle famiglie. Saranno introdotti contratti di servizi energetici che permetteranno di ottenere una significativa economia. In primo luogo i programmi di efficienza energetica saranno realizzati nel settore statale, là c'è dove lavorate. Invito tutte le regioni russe a prender parte a questi progetti.
In quarto luogo, abbiamo bisogno non solo di accrescere l'estrazione di risorse, ma anche di ottenere la leadership nell'introduzione di innovazioni – tanto nell'energia tradizionale, quanto in quella alternativa.
Un fatto scandaloso, esempio di uso inefficiente delle risorse energetiche resta la combustione del gas petrolifero. Si inquina l'ambiente circostante e decine di miliardi di rubli [6] si trasformano in fumo. Il governo si è volto di nuovo a questo tema e ha promesso di porre fine a questo obbrobrio. Bisogna agire decisamente e rapidamente e non accettare alcun pretesto delle compagnie estrattrici. Questo tema, peraltro, è molto popolare. Al problema della “mercificazione” del gas petrolifero mi ha chiesto di rivolgere attenzione durante un incontro che ho avuto con il Consiglio della Federazione Nikolaj Ivanovič Ryžkov [7]. Nikolaj Ivanovič, non so, è in sala o no? E' in sala. Ecco, io e Lei, spero, controlleremo l'adempimento di questo compito.
Una delle direzioni con più prospettive è l'uso delle biorisorse ampiamente diffuse da noi, prima di tutto legno, torba, residui di produzione, per ottenere energia.
Le nostre organizzazioni per la ricerca scientifica e la produzione saranno indirizzate all'introduzione di tecnologie innovative, come quelle con l'uso dell'effetto di superconduzione, particolarmente indicate per i nostri estesi territori. Continuiamo a perdere quantità gigantesche di energia nella trasmissione di questa per il territorio del paese, quantità gigantesche. In futuro proprio la tecnologia della superconduzione cambierà radicalmente tutto l'ambito della produzione, della trasmissione e dell'utilizzo dell'energia elettrica.
In una direzione a se nell'ambito del progetto di modernizzazione sono posti i programmi di sviluppo dell'energia nucleare. Entro il 2014 compariranno da noi reattori di nuova generazione e carburante nucleare, che verrà richiesto non solo da produttori nazionali, ma anche esteri. I prodotti nucleari verranno utilizzati attivamente anche in altre sfere (prima di tutto, certamente, nella medicina), per la produzione di carburante all'idrogeno e anche per la creazione di apparati a motore capaci di garantire voli cosmici perfino su altri pianeti.
Prenderemo parte attivamente anche al progetto internazionale per la sintesi termonucleare. Il futuro è proprio in queste tecnologie. Trovandoci nel “club d'elite” dei paesi che elaborano tecnologie nucleari, in cooperazione con partner esteri apriremo l'accesso a una fonte di energia praticamente illimitata.
La quarta direzione strategica è lo sviluppo delle tecnologie spaziali e delle telecomunicazioni. Il nostro paese è tradizionalmente uno dei primi in queste branche, ma oggi occupa solo il 63° posto al mondo per livello di sviluppo delle infrastrutture di comunicazione. Questo è molto male. E' evidente che senza cambiamenti in questa sfera non potremo andare avanti, ecco perché sul territorio del nostro paese nel corso dei prossimi cinque anni è indispensabile garantire l'accesso a Internet a banda larga, attuare il passaggio alla televisione digitale e alla telefonia mobile di quarta generazione.
L'infrastruttura di rete nazionale deve garantire l'accesso ai mezzi di comunicazione moderni in ogni luogo e, certamente, a prezzi ragionevoli. Fra l'altro i prezzi dei servizi in primo luogo devono calare per gli abitanti della Siberia e dell'estremo Oriente. Attenzione: la priorità dev'esser data a quei servizi a cui è interessato la maggior parte della popolazione del nostro paese, prima di tutto il contatto con un unico servizio di emergenza e aiuto in situazioni eccezionali. E' una cosa critica.
Nel nostro territorio saranno poste moderne autostrade a fibre ottiche ad alta velocità, saranno installati apparecchiature ad alta produttività e sarà messo in funzione a pieno regime il potenziale delle linee già costruite, non sono poche. Ciò permetterà di garantire lo scambio di sempre crescenti flussi di informazioni tanto fra le regioni russe, quanto anche fra diversi paesi. La Russia, che si estende su 11 fusi orari, è chiamata a diventare l'anello chiave dell'infrastruttura informatica globale.
A proposito di fusi orari. Siamo tradizionalmente abituati ad essere orgogliosi della loro quantità, perché questo ci sembrava una chiara illustrazione della grandezza della nostra Patria. In effetti è così. Ma abbiamo mai pensato seriamente qualche volta a quanto una suddivisione così frammentaria permetta di governare efficacemente il nostro paese e non ci porti all'utilizzo di tecnologie troppo costose? Gli esempi di altri paesi (Stati Uniti d'America e Cina) mostrano che è possibile aggirare anche la minima differenza di tempo. Sono grandi paesi. Bisogna esaminare la possibilità di ridurre la quantità di fusi orari. Certamente bisogna considerare tutte le conseguenze di tale decisione. Ciò riguarda, peraltro, anche l'utilità del passaggio dall'ora solare all'ora legale. Anche qui bisogna commisurare tutti i vantaggi per l'economia e le evidenti scomodità, ma bisogna farlo. Spero che gli specialisti ci daranno una risposta obbiettiva, sottolineo, obbiettiva a queste domande.
La direzione prioritaria del nostro lavoro è anche l'utilizzo delle tecnologie spaziali, tra cui, naturalmente, il GLONASS [8]. Queste daranno alle persone la possibilità di utilizzare le apparecchiature di navigazione moderne nelle automobili, aiuteranno a garantire la sicurezza dei trasporti e degli oggetti tecnici complessi, a migliorare la coordinazione del lavoro dei servizi che sono responsabili della prevenzione degli incidenti e delle situazioni eccezionali e della liquidazione delle conseguenze delle catastrofi naturali e tecnogene. Compariranno anche nuove tecnologie di fornitura di informazioni cartografiche digitali ad alta precisione.
Introducendo soluzioni ingegneristiche moderne e creando apparati spaziali di nuova generazione, già nel 2015 dovremo avere indici mondiali di potenza e di tempi di esistenza attiva in orbita di comunicazioni satellitari nazionali, qui non tutto va per il meglio. Le loro possibilità tecniche devono permettere di vedere tutto il mondo, di aiutare gli abitanti di ogni paese a condurre ricerche scientifiche, a lavorare più efficacemente e a comunicare attivamente.
E infine il quinto compito prioritario è lo sviluppo di tecnologie strategiche e informatiche. In Russia dev'essere messo in funzione a pieno regime il potenziale dei supercomputer, il sistema dei supercomputer, che sono uniti da canali di trasmissione di dati ad alta velocità. Con il loro aiuto già in una prospettiva di cinque anni diventerà possibile progettare nuovissimi aerei e apparati spaziali, automobili e reattori nucleari. Perché la tecnica complessa non passata per la modellizzazione dei supercomputer, come dire, non digitalizzata, tra qualche anno non sarà semplicemente richiesta dal mercato. E per ottenere qui posizioni concorrenziali siamo obbligati a lavorare in fretta.
Inoltre l'anno prossimo i servizi statali saranno accessibili anche attraverso i canali di comunicazione elettronici. Questo, in particolare, dovrà riguardare la registrazione degli esami di qualifica e il rilascio delle patenti di guida, la registrazione di immobili al catasto e la ricezione di informazioni bibliografiche dagli archivi statali. In due anni in questa forma elettronica saranno forniti non meno di 60 servizi statali chiave. Ecco qual è lo scopo.
In regime di prova si inizieranno a introdurre carte sociali per i cittadini, che garantiranno la fornitura di servizi statali e semplificheranno la partecipazione a programmi di assicurazione medica e sociale. In seguito sarà possibile la loro compresenza con carte elettroniche che daranno accesso a prodotti bancari, compresa l'effettuazione dei pagamenti obbligatori e volontari dei cittadini. L'introduzione delle tecnologie elettroniche sarà non solo comoda per le persone, ma dovrà diventare anche uno strumento potente di lotta alla corruzione.
In una delle repliche che ho ricevuto al noto articolo [“Russia, avanti!”], – giungeva da Serpuchov [9] – si indica, che l'introduzione di queste tecnologie, in particolare del cosiddetto governo elettronico, colpisce sostanzialmente il problema della corruzione, permette di liberarsi delle code, della perdita di denaro e di tempo. Evidentemente è così.
Vorrei sottolineare che le cinque direzioni strategiche di modernizzazione tecnologica sono indubbiamente prioritarie. Ma certamente con queste non si esaurisce l'elenco dei compiti dello stato. Il governo deve condurre attivamente anche programmi di sviluppo di altri settori dell'economia, orientandosi verso l'aumento della quota di valore prodotto all'interno del paese. Questo è un punto chiave.
Nell'ambito della realizzazione di una strategia generale dobbiamo intraprendere alcuni passi sistematici. Li dirò ora.
In primo luogo, siamo obbligati a occuparci della modernizzazione del settore statale. La sua quota non scende sotto il 40 per cento, ma in un periodo di crisi il ruolo dello stato nell'economia, naturalmente, è di nuovo cresciuto. Peraltro, certamente, questa tendenza si osserva in tutto il mondo, ma dal punto di vista delle prospettive a lungo termine in questo non c'è nulla di buono.
Bisogna capire quale struttura del settore statale risponda ai nostri compiti strategici. Darò ordine al governo di preparare soluzioni che garantiscano l'ottimizzazione del volume e dell'efficacia della partecipazione dello stato alle attività delle organizzazioni commerciali. Si tratta anche del destino di una serie di asset che oggi hanno uno status strategico. Entro il 2012 sarà necessario compiere il programma necessario, passando a parametri ottimali (per il periodo prossimo, perché non c'è nulla di eterno) per il settore statale. Vorrei sottolineare che bisogna occuparsi accuratamente di questo, senza “mercificare” ciò che appartiene a tutti i nostri cittadini.
Tuttavia anche conservare un'enorme quantità di proprietà senza prospettive di modernizzazione è insensato.
Per quanto riguarda le corporazioni statali. Ritengo che questa forma nelle condizioni attuali sia del tutto senza prospettive. Le corporazioni che hanno ambiti temporali di lavoro determinati dalla legge devono essere liquidate dopo il compimento della loro attività e quelle che lavorano in ambito commerciale, concorrenziale, devono essere con il tempo trasformate in società per azioni controllate dallo stato. In seguito o si conserveranno nel settore statale laddove è indispensabile o saranno portate avanti da investitori privati.
Inoltre bisogna fare un audit indipendente di corporazioni e anche di grandi compagnie a partecipazione statale, introdurre in ognuna di esse modelli moderni di amministrazione e legare direttamente il pagamento del lavoro della dirigenza di queste compagnie agli indici di riduzione degli sprechi, di aumento dell'efficienza energetica e, naturalmente, di aumento della produttività del lavoro, come risultati dell'introduzione di tecnologie e innovazioni.
Una direzione fissa dell'attività del potere esecutivo deve diventare anche l'ottimizzazione della spesa pubblica . E' indispensabile che il governo elabori e realizzi un complesso di misure per la creazione di stimoli a lungo termine per l'innalzamento della qualità dei servizi statali forniti, per garantire la responsabilità per i risultati dell'utilizzo di risorse statali e per la propria attività nel suo complesso.
Considero assolutamente inaccettabile una situazione in cui qualche tipo di servizio risulti al contribuente russo più costoso che nei paesi avanzati.
Secondo. Sarà creato un ambiente confortevole per lo svolgimento in Russia di ricerche ed elaborazioni di livello mondiale. A suo tempo lo scienziato francese Louis Pasteur notò molto precisamente: “La scienza dev'essere la più elevata incarnazione della Patria, poiché tra tutti i popoli sarà sempre il primo quello che supera gli altri nel campo del pensiero e dell'attività intellettuale”. Bellissime parole.
Nel nostro paese ci sono sempre state molte persone di talento, aperte al progresso e capaci di creare il nuovo. Proprio su queste si regge il mondo delle innovazioni e bisogna fare tutto perché questi specialisti siano interessati a lavorare nel nostro paese. Perciò bisogna creare un meccanismo sempre funzionante per il loro sostegno, attrarre a lavorare in Russia gli scienziati russi ed esteri più autorevoli e anche gli imprenditori che hanno esperienza di commercializzazione di ciò che viene elaborato. Non è una cosa tanto semplice. Bisogna semplificare le regole di riconoscimento dei gradi scientifici e dei diplomi di istruzione superiore ottenuti nelle più importanti università del mondo e anche le regole di accesso al lavoro degli specialisti esteri che ci sono indispensabili. I visti devono essere rilasciati loro rapidamente e per periodi lunghi. Noi siamo interessati a loro, non il contrario.
Peraltro molte persone che hanno inviato repliche al mio articolo hanno anche scritto e indicato che gli scienziati nostri compatrioti che lavorano all'estero potrebbero formare una parte significativa della comunità degli esperti e aiutare a organizzare un'expertise internazionale dei progetti scientifici russi e, con la creazione di determinate condizioni, trasferirsi semplicemente nel nostro paese.
Darò ordine al governo di garantire l'ampliamento del supporto economico agli elaboratori di nuovissime tecnologie sulla base di concorsi. Gli istituti per lo sviluppo devono occuparsi della ricerca e della scelta di progetti con prospettive in tutto il territorio del paese, offrire aiuto finanziario alle imprese innovative, tra cui le piccole imprese innovative che si creano oggi sulla base di una nota legge presso gli istituti superiori e le istituzioni scientifiche e nel frattempo condividere certamente i rischi anche con investitori privati.
Di questo parlano anche i cittadini del nostro paese. C'è un'idea che è giunta dalla regione dei monti Altai [10]: si propone di creare degli incubatori di impresa direttamente sulla base dei moderni istituti superiori. Idee del genere sono state espresse anche in precedenza. E proprio in questi i diplomati impareranno a trasformare le idee tecniche in progetti d'affari proficui. Ritengo che questo genere di idee meriti il supporto di tutti.
Sottolineo che non solo lo stato, ma anche le nostre grandi compagnie devono partecipare alla formazione di una domanda preliminare per i risultati di queste ricerche. Questa, se volete, è la loro responsabilità sociale. Peraltro bisogna condurre una parte significativa dei progetti attraverso un'expertise internazionale e realizzarli in partnership con centri e compagnie estere.
Il governo deve prendere tutte le indispensabili decisioni organizzative e finanziarie che garantiscano la realizzazione di questi compiti non più tardi del I trimestre del prossimo anno. Invito a fare attenzione al fatto che la struttura della spesa pubblica a questo scopo debba tenere in maggior conto le priorità di sviluppo tecnologico da noi scelte.
Infine bisogna compiere l'elaborazione di proposte per la creazione in Russia di un potente centro di ricerche ed elaborazioni che sia focalizzato sul supporto di tutte le direzioni prioritarie, proprio di tutte. Si tratta della creazione di un moderno centro tecnologico, se volete, sull'esempio della Silicon Valley e altri simili centri esteri. Là si creeranno le condizioni che attrarranno al lavoro importanti scienziati, ingegneri, costruttori, programmatori, manager e finanzieri. E per creare nuove tecnologie concorrenziali sul mercato mondiale.
Il terzo passo sistematico che dobbiamo compiere: dobbiamo accingerci a cambiamenti della legislazione e dell'amministrazione dello stato che aiutino il passaggio di tutta la nostra economia a un carattere di sviluppo innovativo.
Non una volta, molte volte abbiamo detto che l'ordine per l'attuazione di investimenti in Russia deve diventare non meno comodo che presso I nostri concorrenti e che gli stessi sistemi di controllo e di ispezione, tra cui il sistema di certificazione della produzione, non devono creare ostacoli supplementari agli investitori pronti a realizzare soluzioni innovative.
Darò ordine al governo di preparare in due mesi proposte per l'introduzione di un nuovo ordine per gli accordi sulla documentazione per concedere i permessi per i progetti di investimento. Il risultato di questo lavoro dev'essere la netta abbreviazione del periodo di inizio della loro realizzazione. Se si farà ciò, per gli oggetti che non fanno parte della categoria dei cosiddetti pericolosi, questo periodo dovrà essere semplicemente di 3-4 mesi. Oggi questi periodi sono di un anno e mezzo-due e nelle grandi città i processi di accordo spesso si trascinano per anni.
E' utile affidare poteri e responsabilità per la coordinazione di questo lavoro alla leadership delle regioni. Peraltro le autorità colpevoli di sistematici ritardi negli accordi sui documenti e i pagamenti su basi che non sono direttamente previste dalla legge, dovranno essere sottoposti a sanzioni amministrative e di altro tipo e nei casi in cui sia indispensabile al sollevamento dall'incarico.
Quarto. In vista del compito della modernizzazione dovrà essere costruito anche il nostro sistema fiscale e anche la legislazione sull'assicurazione obbligatoria.
Nel I trimestre del prossimo anno il governo dovrà presentare disegni di legge che prevedano la creazione di condizioni favorevoli per l'attività innovativa, fra cui, ma senza limitarsi certamente a questo, lo stabilimento di un periodo quinquennale di transizione per quanto riguarda l'aumento dei versamenti obbligatori per l'assicurazione sociale. Bisogna peraltro determinare chiaramente a chi sarà data la preferenza.
E' del tutto evidente che il nostro sistema fiscale ha bisogno di un perfezionamento. Le discussioni su quali imposte e quali tassi si debbano imporre nel nostro paese non è chiusa. La crisi, certamente, ha reso più difficile prendere decisioni per ridurre il carico fiscale. Ma su queste questioni bisognerà tornare nel prossimo futuro e lo faremo senz'altro.
Stimati colleghi!
E' evidente che la realizzazione dei nostri piani strategici è impossibile senza importanti cambiamenti nella società. Il rafforzamento del sistema politico e degli istituti di diritto, la sicurezza interna ed esterna dello stato, la stabilità sociale, l'istruzione e la cultura (cultura nel più ampio senso della parola) moderne – senza tutto questo non otterremo successi.
Il punto finale delle nostre azioni comuni diventerà il mutamento qualitativo non solo del livello di vita dei cittadini del nostro paese. Dobbiamo cambiare noi stessi. E' indispensabile superare le idee largamente diffuse sul fatto che tutti i problemi esistenti debbano essere risolti dallo stato o da qualcun altro, ma non da ognuno di noi al nostro posto. Il successo personale, l'affinamento dell'iniziativa, l'innalzamento della qualità del dibattito sociale, l'intolleranza per la corruzione devono diventare parte della nostra cultura nazionale, proprio parte della cultura nazionale.
Per raggiungere questi scopi bisogna cominciare dall'inizio – dall'educazione delle nuove personalità nella scuola. Come giustamente notò un tempo il famoso economista Vasilij Leont'ev: “L'istruzione soddisfa una delle più alte esigenze umane e rappresenta un investimento sociale, che porta a una crescita della produzione materiale in futuro. Questa innalza il livello di vita della nostra attuale generazione e nel frattempo aiuta ad innalzare il reddito delle generazioni future”.
Nel Messaggio dello scorso anno ho fatto risuonare l'idea e ho dato ordine di preparare l'iniziativa “La nostra nuova scuola”. Oggi dirò le basi fondamentali di questa iniziativa, essa è stata approntata.
Il compito fondamentale della scuola moderna è la scoperta delle capacità di ogni allievo, l'educazione di una personalità pronta alla vita in un mondo altamente tecnologico e concorrenziale. Mentre si valutava il mio articolo ho ricevuto un sacco di repliche sull'istruzione scolastica, si scrive molto in proposito, perché questa è legata ad ognuno di noi. Il suo senso sta nel fatto che l'istruzione scolastica deve aiutare la crescita personale di modo che i diplomati porsi e raggiungere indipendentemente degli scopi seri, essere capaci di reagire a diverse situazioni di vita.
In che consiste la sostanza dell'iniziativa e che dobbiamo fare nel futuro prossimo? Già nel 2010, e quest'anno, ricordo, è stato istituito l'anno dell'insegnante, per la prima volta elaboreremo e introdurremo nuove richieste per la qualità dell'istruzione, di conseguenza, amplieremo la lista dei documenti che caratterizzano i successi di ogni allievo. L'unico esame di Stato deve restare il fondamentale, ma non il solo mezzo di verifica della qualità dell'istruzione.
Inoltre introdurremo il monitoraggio e la valutazione complessiva dei risultati accademici dell'allievo, delle sue competenze e capacità. Una particolare attenzione va posta a quelli delle classi superiori. I programmi per la loro istruzione saranno direttamente legati alla scelta della specializzazione.
Secondo. La scuola diventerà il centro della creatività e dell'informazione, pieno di vita intellettuale e sportiva. Con l'aiuto di un concorso per architetti saranno scelti nuovi progetti di costruzione e ricostruzione di edifici scolastici. E' da tempo che ciò va fatto. Queste si svolgeranno ovunque già dal 2011. Il compito di costruire il cosiddetto edificio intelligente, cioè moderno, dove sono previsti le tecnologie di insegnamento, il rafforzamento della salute, la garanzia per gli allievi di un nutrimento normale e di qualità, di un nutrimento caldo. Tutte le scuole avranno accesso non all'Internet comune, ma a quella a banda larga.
Già l'anno prossimo sarà introdotta una nuova normativa per le lezioni di educazione fisica – non meno di tre ore la settimana e tenendo obbligatoriamente conto delle particolarità dei ragazzi. In generale bisogna fare tutto tenendo conto delle particolarità individuali dei ragazzi e delle attuali conoscenze scientifiche sui bambini.
Un compito particolare è la creazione di un ambiente scolastico senza barriere per i bambini disabili. Nel 2010 sarà approvato il programma statale quinquennale “Ambiente accessibile”, diretto alla soluzione di questi problemi.
La terza cosa che dobbiamo fare è ampliare l'autonomia delle scuole, tanto nel determinare i programmi di istruzione individuali, quanto nell'uso delle risorse finanziarie. Dal prossimo anno otterranno l'autonomia le scuole vincitrici dei concorsi del progetto nazionale “Istruzione” e le scuole trasformate in istituzioni autonome e l'obbligo di rendicontazione di queste scuole sarà nettamente ridotto in cambio, naturalmente, della trasparenza delle informazioni sui risultati del lavoro. Con i direttori di queste scuole saranno siglati dei contratti che prevedono particolari condizioni di lavoro, tenendo conto della qualità.
Quarto. Rafforzeremo da un punto di vista legislativo la parità degli istituti di istruzione statali e privati e offriremo alle famiglie più ampie possibilità di scelta della scuola e agli alunni l'accesso alle lezioni dei migliori insegnanti con l'utilizzo di tecnologie di istruzione a distanza e complementare. Questo è particolarmente importante per le scuole poco equipaggiate, per le scuole isolate, in generale per tutta la provincia.
La quinta cosa che bisogna fare: anche il sistema di istruzione pedagogica attende una seria modernizzazione. Saranno introdotti corsi obbligatori di ripreparazione e di riqualificazione sulla base dei migliori istituti superiori e delle migliori scuole. Le risorse per la riqualificazione devono essere fornite con la possibilità di scelta dei programmi di istruzione e gli istituti superiori pedagogici devono essere gradualmente trasformati o in grandi centri di base per la formazione degli insegnanti o in facoltà delle università classiche. Cominceremo ad attrarre al lavoro nelle scuole chi è capace di garantire l'istruzione specifica di maggiore qualità per gli alunni delle classi superiori, compresi, tra l'altro, anche specialisti qualificati che non hanno un'istruzione pedagogica. Chi deciderà di lavorare nella scuola potrà svolgere brevi corsi di specializzazione. Al contempo saranno introdotti un sistema particolare di affinamento e l'esigenza di un'obbligatoria conferma del livello di qualificazione degli insegnanti.
Conto sul fatto che questa iniziativa (“La nostra nuova scuola”) non diventerà semplicemente l'ennesimo progetto istituzionale, come da noi ce ne sono non pochi, ma un affare di tutta la nostra società. Questo è molto necessario a noi tutti.
La scuola accanto alla famiglia è l'istituto sociale di base, che forma la personalità, che associa le nuove generazioni ai valori della cultura nazionale e mondiale, che rende civile una persona. E un'economia innovativa può formarsi solo in un determinato contesto sociale come parte di una cultura innovativa, basata su ideali umanitari, sulla libertà creativa, sull'aspirazione al miglioramento della qualità di vita. Proprio le basi morali, rafforzate nella cultura nazionale e i modelli di comportamento predeterminano il successo nello sviluppo della personalità e della nazione nel suo complesso. Perciò facciamo sostanzialmente attenzione allo sviluppo della cultura e svolgiamo il lavoro in alcune direzioni.
In primo luogo, siamo obbligati a fare tutto ciò che dipende da noi per aiutare la creazione di un ambiente infrastrutturale indispensabile per un normale sviluppo culturale, peraltro prima di tutto nella provincia russa. Nelle piccole città, nei borghi, nei villaggi – laddove non ci sono sale cinematografiche e da concerti moderne, grandi biblioteche, centri teatrali ed espositivi – bisogna mettere in moto più attivamente le tecnologie informatiche. Proprio questi devono diventare la base della modernizzazione nella sfera della cultura. Con il loro aiuto si aprirà l'accesso ai valori della cultura per milioni di nostri concittadini e, cosa particolarmente importante, per la gioventù.
Inoltre bisogna studiare ulteriormente le attuali condizioni delle istituzioni scolastiche specializzate delle province. Là c'è una situazione difficile. L'istruzione musicale e coreografica iniziale, l'insegnamento delle basi della pittura, del disegno e dell'arte teatrale devono essere accessibili a tutti i bambini, in qualsiasi lontano angolo del nostro paese vivano.
In secondo luogo, siamo obbligati a mantenere un unico spazio culturale nel paese in tutta la sua multiformità, ad aiutare a conservare le ricche tradizioni nazionali dei popoli della Russia e nel frattempo a sviluppare in ogni modo e a perfezionare i programmi di insegnamento della lingua russa, che è la base della comunicazione interetnica e dell'unità del nostro paese.
In uno dei miei incontri con gli insegnanti è stato giustamente notato da questi: “Basta con il mutare gli accenti delle parole, bisogna occuparsi dei problemi reali, che ce ne sono abbastanza nel nostro paese”.
In terzo luogo, bisogna fare maggiore attenzione al supporto alle direzioni innovative e sperimentali nell'arte. Conservando le tradizioni, la ricca, molto ricca eredità classica della nostra cultura, lo stato deve preoccuparsi di chi cerca nuove strade nella creazione artistica. Poiché bisogna ricordare: ciò che oggi si chiama classicità, è stata creata spesso contro i canoni, attraverso il rifiuto delle forme abituali, lo strappo con la tradizione. E' indispensabile affinare lo spirito di innovazione in tutte le sfere della vita culturale.
Ritengo che sia compito dello stato creare le condizioni per lo sviluppo della società civile. Le persone non indifferenti a ciò che gli avviene intorno devono avere tutte le possibilità per realizzare le proprie buone aspirazioni.
Continuiamo ad appoggiare le organizzazioni benefiche non commerciali che aiutano a risolvere difficili problemi sociali. Gli emendamenti alla legislazione saranno diretti a semplificare il lavoro a quelle organizzazioni non commerciali che svolgono attività benefiche e aiutano i cittadini socialmente indifesi.
Che sarà fatto qui? In primo luogo, sarà introdotto l'istituto delle organizzazioni non commerciali orientate in senso sociale. Chi riceverà questo status, potrà contare sull'appoggio diretto dello stato. Gli organi di potere potranno fornire a queste organizzazioni non commerciali un aiuto finanziario, informativo e consultivo. Ma non solo questo. Fornirgli, cosa non meno importante, sgravi fiscali, distribuire tra loro gli ordini dello stato e delle municipalità. Avranno diritto di trasmettere proprietà a queste organizzazioni non commerciali per l'utilizzo nella loro attività.
Siamo intenzionati a liberare dalle imposte gli aiuti materiale, forniti dalle organizzazioni benefiche e non commerciali ai bambini rimasti senza tutela dei genitori e anche ai disabili.
Ancora una proposta. Dalle imposte sul valore aggiunto saranno liberati i servizi delle organizzazioni non commerciali per la cura dei malati, dei disabili e degli anziani, per i servizi sociali ai bambini orfani e a quelli rimasi senza tutela dei genitori.
Non si imporrano tasse neanche sui contributi a supporto dei programmi di tutela della salute, di sviluppo dell'educazione fisica e dello sport di massa.
C'è un altro emendamento alla legislazione di cui parliamo da più di un anno e riguarda le questioni della formazione e del completamento del capitale per gli scopi delle organizzazioni non commerciali. Questo diventerà possibile anche grazie all'offerta di titoli e di proprietà immobiliari (di questo si è parlato già qualche anno fa) e nell'elenco di tipi di attività, il cui finanziamento sarà consentito con risorse del capitale per gli scopi dell'organizzazione sarà compresa anche la tutela dell'ambiente circostante.
Terzo. Saranno portate a termine e approvate le norme che regolano l'attività benefica. I suoi scopi, in particolare, saranno riconosciuti: la riabilitazione sociale degli orfani e dei bambini rimasti senza tutela dei genitori, la prestazione di assistenza giuridica, la collaborazione alla creazione tecnico-scientifica di bambini e giovani e anche la beneficenza e il volontariato.
Quarto. Va completato il concetto di “offerta”, che è sancito dal Codice Civile, con l'indicazione di prestazione di lavoro e fornitura di servizi non ricompensata.
Tutte queste misure sosterranno chi già oggi si occupa di attività socialmente utili e anche, spero, attireranno ad esse anche nuovi partecipanti. Peraltro non dovranno esserci scappatoie che permettano di coprire con tale attività l'evasione fiscale, anche questo è evidente. Ripeto, sosterremo chi senza lucro dedica il proprio lavoro e il proprio tempo agli altri.
La crescita dell'autocoscienza civile, lo sviluppo degli istituti della società civile è possibile solo in un sistema politico sviluppato.
Oggi parliamo di modernizzazione – è la quintessenza di questo messaggio che pronuncio – della nostra aspirazione ad essere moderni. Peraltro bisogna ricordare che la “modernità”, certamente, non è un qualche concetto statico, l'ultima fermata del progresso dopo l'arrivo alla quale si può “rilassarsi e riposare”. E' proprio il contrario. Al presente si può considerare moderna solo la società costruita sull'ininterrotto rinnovamento, sulle continue trasformazioni evolutive delle pratiche sociali, degli istituti democratici, delle idee sul futuro, dei giudizi sul presente, sui graduali, ma irreversibili mutamenti nel campo tecnologico, economico, culturale, sull'indefettibile innalzamento della qualità della vita.
Ma i cambiamenti in meglio avvengono solo laddove c'è la possibilità di un'aperta valutazione dei problemi che sorgono, di un'onesta competizione tra le idee che determinano i metodi per la loro soluzione, dove i cittadini apprezzano la stabilità sociale e rispettano la legge. E allo stesso tempo possono prendersi la responsabilità dello stato delle cose nel loro borgo o nella loro città, capiscono che solo una posizione attiva mette in moto la pesante macchina della burocrazia statale.
Secondo la Costituzione, l'unica fonte del potere nel nostro paese è il popolo. In pratica la politica economica, sociale ed estera si elabora in conseguenza di una complessa interazione dei più diversi gruppi sociali. La prosecuzione di interessi legali e il tener conto delle opinioni di tutti i cittadini della Russia, indipendentemente dalla loro etnia e dalle loro convinzioni religiose, politiche o di altro tipo sono il dovere dello stato, sono il dovere di uno stato democratico. La capacità di compiere questo dovere è il principale criterio di efficienza di questo stato.
La multiformità politica della nostra società determina anche la struttura del nostro sistema multipartitico. Oggi possiamo dire: il sistema multipartitico nella Federazione Russa si è del tutto formato. Questo è diventato uno strumento stabilmente funzionante, un istituto politico nazionale, lo strumento più importante, che garantisce i diritti e le libertà fondamentali del nostro popolo, tra cui anche il suo esclusivo diritto al potere.
I partiti politici che oggi operano nel nostro paese hanno retto alla prova del tempo. Si sono rafforzati nella lotta per i voti degli elettori, hanno ottenuto la loro fiducia, sono diventati al presente partiti di massa. Dispongono anche di strutture organizzative, di quadri, di potenziale intellettuale – tutto ciò che è necessario per lavorare in tutta la Russia. I loro programmi riflettono tutto lo spettro delle opinioni politiche presenti nella società.
Allo stesso tempo molti aspetti della vita politica sono sottoposti a critiche da parte della società. Si notano problemi nell'organizzazione delle elezioni, il livello di cultura politica è basso, c'è un deficit di proposte alternative profondamente elaborate nelle questioni concrete dello sviluppo socio-economico.
Dobbiamo continuare il lavoro comune per il miglioramento della qualità della rappresentatività popolare e la creazione di ulteriori condizioni per una libera, giusta e civile concorrenza tra i partiti.
Già quest'anno la maggioranza parlamentare ha sostenuto una serie di mie iniziative legislative dirette alla soluzione di questi compiti. E' stata di fatto abbassata al 5 per cento la cosiddetta barriera di passaggio dei partiti alla Duma di Stato. I partiti hanno ottenuto il diritto di presentare candidati alle cariche di capi dei soggetti della Federazione e anche la garanzia di un uguale spazio alla loro attività nei mezzi di informazione di massa statali. Vorrei ringraziare l'Assemblea Federale per il supporto a queste iniziative.
Cosa propongo oggi? Propongo come prossima tappa di fare particolare attenzione al rafforzamento degli istituti democratici a livello regionale. Sulla base delle consultazioni con i rappresentanti delle organizzazioni sociali e dei partiti politici ritengo indispensabile:
Primo. Introdurre un unico criterio per stabilire il numero dei deputati degli organi di potere legislativo dei soggetti della Federazione Russa. Oggi questo viene fatto in modo assolutamente arbitrario, il che talvolta porta a risultati difficilmente spiegabili. Per esempio, la popolazione consistente in molti milioni di persone dell'economicamente forte Mosca è rappresentata alla Duma cittadini da 35 deputati popolari, e nel Chural [11] del Popolo della Repubblica di Tuva [12] (le possibilità economiche della quale, purtroppo, sono ben più modeste in confronto a Mosca e la popolazione è più di 30 volte inferiore) siedono 162 deputati. E' indispensabile prevedere un ordine flessibile di graduale aggiustamento di questi squilibri. La rappresentatività dev'essere più universale.
Secondo. Tutti i partiti rappresentati nei parlamenti regionali ottengono la possibilità di formare gruppi. Dev'essere garantito a tutti che tra i loro rappresentanti saranno rimpiazzati i seggi vacanti per un lavoro continuo anche nei posti guida.
Terzo. Laddove non è stato ancora stabilito, i partiti per cui alle elezioni regionali ha votato meno del 5 per cento degli elettori devono ottenere garanzie di rappresentanza nell'organo legislativo del soggetto della Federazione.
Quarto. I partiti non rappresentati alla Duma di Stato, ma che hanno gruppi nelle assemblee legislative dei soggetti della Federazione vanno liberati dall'obbligo di raccogliere firme per la partecipazione alle elezioni regionali nelle regioni corrispondenti. Tale principio si può stabilire anche per le elezioni municipali.
E ancora una cosa. Penso che in prospettiva dobbiamo in generale rinunciare alla raccolta delle firme come metodo di accesso dei partiti alle elezioni. La nostra legislazione anche senza ciò è abbastanza esigente sulla qualità della costruzione dei partiti. Questa obbliga i partiti ad avere un'entità numerica significativa, è fissata direttamente dalla legge, e ad operare nella maggior parte delle regioni del paese. Cosicché non hanno bisogno di svolgere test supplementari sul supporto di massa e sulle capacità organizzative.
Quinto. Sarebbe utile che gli organi del potere legislativo a tutti i livelli dedicassero come minimo una sessione all'anno all'ascolto e alla valutazione di comunicazioni e proposte dei partiti non rappresentati negli organi legislativi.
Anche ai partiti non parlamentari bisogna garantire la possibilità di partecipare al lavoro delle commissioni elettorali Centrale e regionali.
Sesto. E' ora di fare finalmente ordine nelle votazioni anticipate alle elezioni locali. Le leggi sulle elezioni del Presidente e dei deputati della Duma di Stato limitano severamente i tempi di questa procedura e determinano chiaramente in quali casi si utilizza. Prese proprio queste norme come base, bisogna continuare la correzione della legislazione federale e regionale. Ritengo pure indispensabile analizzare la pratica dell'utilizzo di documenti che consentono di votare fuori dalla propria sezione e che vadano prese le misure indispensabili per prevenire manipolazioni illegali. Vanno fornite a tutti i partiti le stesse possibilità di utilizzare gli edifici municipali per svolgere lavoro di propaganda durante le campagne elettorali.
Settimo. Raccomando di approvare leggi in tutti i soggetti della Federazione Russa per garantire per garantire uguale spazio nei mezzi di informazione di massa per l'attività dei partiti rappresentati nei parlamenti regionali. I meccanismi per la realizzazione di tali garanzie dovranno tener conto delle particolarità del mercato dei media di ogni regione e dello specifico locale e culturale, ma ciò va fatto.
Le assemblee legislative dei soggetti della Federazione dove questo non è stato ancora fatto possono utilizzare l'esperienza della Duma di Stato, le più importanti sedute della quale sono trasmesse in Internet in tempo reale. Alla stessa Duma di Stato propongo di organizzare la trasmissione di tutte le sedute plenarie aperte, senza eccezioni. Penso che questa esperienza sarà interessante anche per il Consiglio della Federazione e, forse, per la Corte Costituzionale.
Ottavo. Propongo di includere negli statuti e nelle costituzioni dei soggetti della Federazione Russa articoli sul resoconto annuale dei capi del potere esecutivo davanti al parlamento locale per analogia con la Costituzione russa.
Nono. Quest'anno si sta svolgendo un dibattito interpartitico sull'indispensabilità di passare ad elezioni degli organi rappresentativi del potere a tutti i livelli esclusivamente sulla base di liste. Questa idea, peraltro, è stata espressa sia dai rappresentanti del partito al governo, sia dai rappresentanti dei partiti di opposizione. Finora non è stata elaborata un'opinione comune. Propongo di iniziare ad elaborarla. La valutazione di questa questione dev'essere portata avanti e a seconda dei risultati di questa valutazione prenderò una decisione.
Decimo. Continueremo e renderemo più attivo il lavoro per la “garanzia tecnologica” della concorrenza politica Questa è una cosa molto importante nel mondo attuale. Nel corso della valutazione del Messaggio è stata espressa questa opinione (l'ha inviata un giornalista del distretto di Stavropol' [13]): “L'attuale strutturazione del processo elettorale è parte dell'infrastruttura nazionale della Russia così come le comunicazioni, le autostrade, le reti elettriche, la posta. Se non c'è un tale elemento dell'infrastruttura nazionale cede l'intera direzione della vita umana in Russia”.
La messa in moto prevista dai piani governativi di Internet a banda larga nelle province russe aprirà nuove prospettive per un libero dibattito pubblico su qualsiasi tema e per la ricezione di informazioni da ogni dove sugli avvenimenti nel paese e nel mondo. L'introduzione di mezzi elettronici per il conteggio dei voti e l'elaborazione di informazioni nei seggi elettorali aiuterà la lotta contro gli abusi nel corso delle campagne elettorali. Bisogna rendere più trasparente il sistema elettorale a livello regionale. Darò ordine al governo di preparare insieme alla Commissione elettorale centrale e agli organi di potere dei soggetti del nostro paese un programma di ristrutturazione tecnica accelerata del sistema elettorale.
Come garante della Costituzione, farò anche più avanti tutto il possibile per rafforzare gli istituti della democrazia nel nostro paese. Peraltro vorrei sottolineare: il rafforzamento della democrazia non significa l'indebolimento dell'ordine legale. Qualsiasi tentativo di scuotere la situazione sotto la copertura di slogan democratici, di destabilizzare lo stato, di dividere la società sarà represso. La legge è una per tutti: sia per il partito al governo, sia per quelli all'opposizione. E la libertà, com'è noto, presuppone responsabilità. Spero che ciò sia chiaro a tutti in questa sala.
All'inizio del prossimo anno si potranno valutare queste questioni durante le sedute del Consiglio di Stato [14] russo. Invito i rappresentanti di tutti i partiti politici a prender parte a questo importante lavoro.
Stimati deputati!
Stimati membri dell'Assemblea Federale!
Nel mio articolo ho definito la corruzione una delle principali barriere sulla strada del nostro sviluppo. E' evidente che la lotta contro di esse dovrà essere condotta in tutte le direzioni: dal perfezionamento della legislazione, dal lavoro del sistema di tutela dell'ordine e giudiziario all'educazione dei cittadini all'intolleranza per qualsiasi manifestazione, anche quelle di poco conto, di questo male sociale.
Da noi si dice spesso che ci sono pochi rinvii a giudizio di persone corrotte. Voglio dire un po' di cifre: solo in sei mesi di quest'anno sono stati esaminati oltre 4500 casi di corruzione. Tra gli imputati ci sono 532 rappresentanti degli organi di potere statale e degli organi di governo locali, più di 700 agenti delle forze dell'ordine. Queste cifre, purtroppo, testimoniano le dimensioni della corruzione che colpisce la nostra società. Tuttavia con sola “prigione” non si risolve il problema. Ma bisogna incarcerare.
Per lottare con successo contro la corruzione, tutte le sfere dell'amministrazione statale devono diventare aperte alla società, anche l'attività degli organi di potere statali, dei tribunali e degli organi giudiziari. Proprio a questo sono dirette le leggi corrispondenti, che entreranno in vigore l'anno prossimo: dall'apertura degli organi statali alla garanzia di accesso alle informazioni sull'attività dei tribunali. Sarà tra l'altro stabilito l'ordine per la diffusione di informazioni in Internet sull'attività dei tribunali. I testi pubblicati degli atti giudiziari permetteranno di farsi un'idea più chiara del lavoro dei tribunali, dei problemi della legislazione e della pratica giudiziaria. Sono convinto che questo aiuterà anche a superare il nichilismo nel campo del diritto.
Si pianifica anche la creazione di istanza di appello nei tribunali di giurisdizione comune. Come prima tappa (dal 1 gennaio 2012) per le cause civili.
In cosa si distingue l'appello dall'ordine di impugnamento adesso esistente? Com'è noto, l'istanza di appello esamina pienamente l'impugnamento della sentenza di un tribunale, cioè con una verifica e una valutazione tanto delle circostanze fattuali del caso, quanto della sua qualificazione giuridica. Nel frattempo l'istanza di appello deve confermare la sentenza del tribunale di grado inferiore o emettere una nuova sentenza (e in questo sta la principale differenza) sul caso.
Tale verifica delle sentenze deve elevare la loro legalità e fondatezza. E, cosa pure importante, non allunga i tempi di esame del caso.
Per una piena garanzia della procedura di appello, fra l'altro anche nella seconda tappa – dal 1 gennaio 2013 per le cause penali, si dovrà aumentare il numero dei giudici e trovare le risorse necessarie nel budget dello stato.
Sottolineo che una giustizia qualificata è possibile solo quando il carico di lavoro dei giudici è ragionevole. Per quantità ogni mille cittadini ci siamo già avvicinati agli standard europei. Ma in Russia ad ogni giudice tocca una quantità di casi moltiplicata per molte volte. E bisogna ricordare anche questo.
La qualità del lavoro del sistema giudiziario dipende in grado significativo dallo stato delle cose negli organi per la tutela dell'ordine, ma qui non va certo tutto bene.
Devono essere prese le misure più energiche per ripulire le file della polizia e dei servizi segreti dagli agenti indegni. Questi vanno mandati in tribunale.
Gli agenti di queste strutture presenteranno informazioni sulle loro proprietà e sulle proprietà dei membri delle loro famiglie. Bisogna rafforzare duramente la disciplina, occuparsi più attivamente delle indagini interne, ottenere una piena corrispondenza delle qualità morali e psicologiche del personale alle alte esigenze professionali.
Allo stesso tempo dobbiamo ricordare che la maggior parte degli agenti degli organi per la tutela dell'ordine sono persone oneste. Il loro lavoro è legato al rischio della vita. Questi si impegnano in prima linea nella lotta contro la criminalità, difendono le basi dell'ordine costituzionale e siamo obbligati ad innalzare il livello delle loro garanzie materiali. La società deve guardare con rispetto al loro lavoro così come [accade] in tutto il mondo.
Mi fermo su un aspetto importante. La nostra legislazione penale, come pure la pratica della sua applicazione, deve diventare più moderna. La pena – tanto a livello di legge, quanto allo stadio della sua applicazione da parte dei tribunali – dev'essere adeguato alla criminalità moderna e, di conseguenza, difendere meglio gli interessi della società e gli interessi delle vittime.
Nella legge penale va utilizzata più ampiamente la cosiddetta pregiudiziale amministrativa, cioè chiamare a giudizio solo in caso di ripetute violazioni amministrative. Bisogna applicare più largamente le sanzioni in qualità di pena per reati di poco conto e reati di media gravità non connessi alla violenza. Ma se è impossibile comminare una sanzione, allora vanno applicati i lavori forzati, che è indispensabile introdurre come tipo autonomo di pena.
Non è male, peraltro, utilizzare anche una misura repressiva, una misura coercitiva, come il sequestro dei beni. Fra l'altro la misura del sequestro dei beni per singole categorie di reati dev'essere ampliata.
Sostengo il disegno di legge all'esame della Duma di Stato indirizzato a escludere la responsabilità penale del contribuente, se ha adempiuto i suoi obblighi davanti allo stato e ha pagato i corrispondenti interessi e sanzioni. Questi non dev'essere sottoposto a verifiche supplementari anche da parte degli organi per la tutela dell'ordine.
Adesso sul più serio, a mio modo di vedere, problema di politica interna del nostro paese – la situazione del Caucaso settentrionale.
I crimini terroristici contro i rappresentanti delle autorità, del clero e delle strutture armate [15] destabilizzano la situazione, impediscono il normale sviluppo dell'economia e della sfera sociale in questa regione.
Condurremo una lotta implacabile contro il terrorismo internazionale, elimineremo i banditi. E i militari e gli agenti degli organi delle procure che svolgono compiti nella regione del Caucaso settentrionale godranno di particolare attenzione da parte dello stato. Con un decreto presidenziale e una disposizione del governo sono state stabilite per essi agevolazioni supplementari e misure di supporto sociale. E ci dedicheremo ancora a questo.
Ho già detto che la situazione del Caucaso settentrionale non sarebbe stata così tesa, se lo sviluppo socio-economico qui fosse stato davvero effettivo. E' evidente che le fonti di molti problemi siano prima di tutto nell'arretratezza economica e nell'assenza di normali prospettive di vita per la maggior parte delle persone che vivono in questa regione. Diciamolo apertamente, il livello di corruzione, violenza e divisione in clan nelle repubbliche del Caucaso settentrionale è senza precedenti. Perciò faremo attenzione in primo luogo alla soluzione dei problemi socio-economici dei cittadini.
Quest'anno nell'ambito di due programmi federali miranti allo sviluppo del Sud della Russia e della Repubblica Cecena sono stati stanziati più di 26 miliardi di rubli [16]. Entro la fine dell'anno il governo dovrà confermare un altro programma federale, il cui scopo è sostenere lo sviluppo della Repubblica di Inguscezia nel periodo dal 2010 al 2016 con un volume di finanziamento di non meno di 32 miliardi di rubli [17].
Come vediamo le quantità di risorse stanziate per tutto il Caucaso settentrionale sono significative. Tuttavia l'efficienza del loro utilizzo lascia molto a desiderare. Inoltre, parte delle risorse sono quasi apertamente rubate dai funzionari. E questo in un momento in cui la disoccupazione e di conseguenza la povertà di massa hanno raggiunto nel Caucaso dimensioni straordinarie.
Questo problema è particolarmente acuto in Inguscezia, dove è disoccupata più della metà della popolazione economicamente attiva. E nella Repubblica Cecena, dove questo indice è più del 30 per cento.
Noterò anche che in questa regione c'è la quota più alta in Russia di gioventù, cioè di persone fra I 15 e i 20 anni di età. Fra l'altro per i giovani per motivi comprensibili è ancora più difficile trovare lavoro. Nella Repubblica Cecena la quota di giovani disoccupati è oltre il 40 per cento.
Il numero di profughi e di espatriati in alcuni distretti del Caucaso settentrionale raggiunge il 20 per cento della popolazione locale. E la mancanza di un lavoro fisso è solo uno dei numerosi problemi con cui si scontrano queste persone.
La conclusione è evidente: per una felice soluzione dei problemi della regione sono indispensabili misure supplementari. E' indispensabile sviluppare l'imprenditoria, mobilitare l'attività di investimento. Finora nella maggior parte delle repubbliche del Caucaso non sono state create le condizioni favorevoli per farlo, ma cambiare la situazione è indispensabile. In questo senso darò ordine al governo di formare nel corso di sei mesi un elenco di progetti di investimento, a cui sarà fornito un appoggio indirizzato.
Progetti del genere possono essere realizzati nel campo dell'energia e dell'edilizia, dello sviluppo del turismo e della rete dei luoghi di villeggiatura, dell'agricoltura e delle piccole imprese. E' indispensabile esaminare la possibilità di applicazione di meccanismi fiscali e finanziari per questo ampliamento di investimenti. Ciò diventerà uno stimolo agli imprenditori per dar vita al proprio business. Invito anche chi è nato e cresciuto in questa regione, ma che ora per qualche motivo lavora in altri soggetti del nostro paese ad aiutare lo sviluppo della terra nativa.
Un altro problema è l'organizzazione della migrazione lavorativa temporanea. Gli esperti notano anche che uno dei fattori frenanti per lo sviluppo economico del Caucaso settentrionale è la bassa qualità dell'istruzione, soprattutto superiore. In questo senso bisogna prendere misure per la preparazione e la riqualificazione degli insegnanti – tanto degli istituti superiori, quanto delle scuole. Darò ordine di organizzare i loro stage nei migliori istituti superiori in Russia e all'estero, attivando a questo scopo anche il programma presidenziale di preparazione dei quadri amministrativi.
Infine ritengo indispensabile elaborare e introdurre singoli, chiari criteri di efficacia dell'attività degli organi federali di potere esecutivo nei confronti dei problemi del Caucaso settentrionale. Darò ordine al governo di confermare l'ordine di questi criteri entro il 1 gennaio 2010. E ci dev'essere una persona direttamente responsabile dello stato delle cose in questa regione. Si capisce, questi deve avere sufficienti poteri per un effettivo coordinamento dei lavori in questa direzione. Questa persona comparirà.
Il Caucaso settentrionale è una regione in cui storicamente vivono persone di molte etnie. E oggi è particolarmente importante un lavoro pianificato nella famiglia e nella scuola, a livello locale e regionale per la formazione di buoni rapporti interetnici e di una società civile matura. Questo è particolarmente importante per l'educazione della generazione che sta crescendo. Ritengo che i giovani di diverse etnie e confessioni debbano avere anche la possibilità di un'istruzione comune e di uno svago in comune. Perciò sostengo l'idea di creare un campo giovanile pancaucasico, in cui studieranno, vivranno in comune e si divertiranno ragazzi di diverse repubbliche.
Concludendo questo tema vorrei dire: facciamo tutto il possibile perché la vita delle persone nel Caucaso settentrionale sia buona. Ma con chi ci ostacolerà faremo i conti.
Stimati deputati e membri del Consiglio della Federazione!
L'anno prossimo dovremo portare a compimento le misure fondamentali per il passaggio delle Forze Armate russe a un nuovo livello, per la creazione di un esercito moderno, combattivo e mobile, che non darà possibilità a chi vorrà minacciare noi e i nostri alleati.
Uno dei più difficili, ma principali compiti è il riarmo delle truppe con nuovi sistemi e modelli di armamenti e tecnica militare. Qui non è indispensabile valutare qualche tema astratto – bisogna acquisire questi armamenti. Nel prossimo anno è indispensabile fornire alle truppe oltre 30 missili balistici di terra e di mare, 5 complessi missilistici Iskander [18], circa 300 unità corazzate moderne, 30 elicotteri, 28 aerei da guerra, 3 sottomarini atomici e 1 nave da guerra di tipo “corvetta”, 11 apparecchi spaziali. Bisogna fare tutto questo.
C'è un'altra questione importante – la garanzia alle Forze Armate di moderni posti automatici di comandi e complessi informativi. Entro il 2012 è indispensabile sostituire i vecchi mezzi analogici di comunicazione con mezzi digitali e in primo luogo equipaggiare le truppe del distretto militare del Caucaso settentrionale.
Rivolgo di nuovo l'attenzione all'indispensabilità di creare nuovissimi modelli di armamenti, che garantiscano la superiorità su qualsiasi avversario. Dev'essere creato anche un sistema efficiente di ordini per la produzione militare, dove si osservi rigidamente l'equilibrio tra le consegne per le necessità della difesa nazionale e le consegne all'estero. Sottolineo ancora una volta che i dirigenti delle imprese del settore del complesso industriale per la difesa devono innalzare seriamente la qualità della produzione e ridurre il costo del prodotto venduto.
Entro la fine di quest'anno a Mosca, nel distretto di Mosca e a San Pietroburgo devono essere creati istituti di istruzione militare di nuovo tipo – tre grandi centri di istruzione militare. Questi sono chiamati a giocare un ruolo decisivo nella formazione della giovane generazione di ufficiali – ufficiali non solo professionalmente preparati, ma anche educati ai valori del patriottismo, dell'onore militare e dell'alta moralità.
Il loro contributo all'innalzamento del prestigio del servizio militare e dell'autorità degli ufficiali nella società dovranno darlo anche le sette scuole militari presidenziali. La prima di queste si aprirà l'anno prossimo nel distretto federale [19] del Privolž'e [20] e nei tre anni successivi si apriranno anche in altri distretti federali.
Nell'esercito compariranno sergenti professionisti, quadri altamente qualificati tra i sottufficiali. Questi diventeranno assistente degli ufficiali nell'educazione e nella formazione dei soldati, nel compimento della loro istruzione militare.
La garanzia ai militari di abitazioni fisse e di servizio resta la nostra priorità. Il governo russo ha trovato la possibilità di aumentare di più di una volta e mezza il volume delle risorse dirette a questo scopo nell'anno corrente. Il ministero della Difesa russo e le altre istituzioni armate devono mantenere gli obblighi assunti per la costruzione e l'acquisizione di appartamenti. Il compito posto per la garanzia di un'abitazione fissa nel 2010 e di un'abitazione di servizio nel 2012 dev'essere indefettibilmente assolto.
Entro il 2012 dovremo approvare anche una legge speciale sugli stipendi dei militari. Il nuovo sistema di pagamento del lavoro militare e dello stimolo materiale dovrà sostanzialmente innalzare il livello di vita dei militari.
Stimati colleghi!
Anche i nostri rapporti con gli altri paesi devono essere mirati alla soluzione dei compiti per la modernizzazione della Russia. Non abbiamo, come suol dirsi, di che “gonfiare le guance”. Siamo interessati a un flusso di capitali, nuove tecnologie e idee d'avanguardia nel paese. Sappiamo che anche i nostri partner contano sull'avvicinamento alla Russia per svolgere i loro compiti prioritari.
Perciò la nostra politica estera dev'essere esclusivamente pragmatica. La sua efficacia dev'essere valutata secondo un semplice criterio: aiuta il miglioramento degli standard di vita nel nostro paese?
Nel mio precedente Messaggio ho parlato dettagliatamente delle priorità della politica estera, queste restano quelle di un tempo. E noi siamo come un tempo per il rafforzamento della multipolarità, che, ritengo, si afferma nettamente nel mondo. Ma avremmo potuto immaginare ancora 10 anni fa, perfino 5 anni fa che i leader di tanti diversi paesi si sarebbero seduti a un tavolo a valutare questioni finanziarie ed economiche, cioè essenzialmente interne? Ma proprio così avviene ai summit del G-12.
Avevo proprio in mente questi processi quando ho detto nel mio articolo che già ora ci occupiamo insieme della riforma dell'architettura finanziaria mondiale e del sistema di sicurezza e di fatto li modernizziamo tenendo conto degli interessi del più grande numero di stati possibile per formare rapporti giusti nella politica e nell'economia mondiali.
Certamente questo pone davanti a noi nuovi compiti. Perciò noi stessi dobbiamo mutare i nostri approcci, pensare di più a come organizzare un lavoro comune. Siamo pronti a questo, tra l'altro anche nella soluzione di questioni complesse della politica internazionale come i problemi dei programmi nucleari dell'Iran e della Corea del Nord, dell'instabilità in Afghanistan, della pacificazione del Medio Oriente e altri problemi, certamente.
Per l'elaborazione di approcci collettivi c'è il meccanismo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Negli ultimi anni, certo, in generale per la prima volta nel periodo passato dalla fine della cosiddetta “guerra fredda”, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha ricominciato ad avere influenza. E noi collaboreremo attivamente perché l'ONU rafforzi le proprie posizioni.
Nel campo della sicurezza concentriamo ora i nostri sforzi principali sull'accordo per la garanzia della sicurezza europea. La formulazione giuridica, cioè di diritto internazionale del principio dell'indivisibilità della sicurezza nell'ambito euro-atlantico diventa per noi un imperativo, così come l'elaborazione dei meccanismi di realizzazione pratica derivanti da questi impegni. A volte ci rimproverano di pensare tutto questo contro la NATO. Non è così. In generale non organizziamo la politica estera “contro qualcuno”. Ma neanche entreremo nella NATO. Già una serie di altri stati non fa parte dei membri di questo blocco e bisogna prendere già ora le decisioni serie, indispensabili per il rafforzamento della sicurezza in Europa. E perciò abbiamo bisogno di un nuovo spazio efficace. Se avessimo avuto un istituto così efficace – un istituto che fosse capace di fermare un aggressore – allora la Georgia non avrebbe avuto la sfacciataggine di scendere in guerra contro l'Ossezia del Sud.
In conclusione vorrei fare attenzione all'indispensabilità del rafforzamento della coordinazione nell'attività di sostegno agli interessi della Russia nelle sfere di politica estera, in quella economica e in quella umanitaria. Sotto un particolare controllo dev'essere il lavoro diplomatico negli interessi dell'economia del paese, proprio dell'economia del paese. I suoi risultati devono esprimersi non solo nell'aiuto concreto alle compagnie russe all'estero, non solo negli sforzi per promuovere i brand delle merci e dei servizi nazionali, per quanto tutto questo sia molto importante, ma anche nei volumi degli interessi esteri attratti e soprattutto nel flusso di nuove tecnologie nel paese.
Darò ordine al governo di elaborare entro la fine dell'anno corrente criteri chiari di valutazione dei risultati dell'attività di politica estera per la soluzione dei problemi della modernizzazione e dello slancio tecnologico.
Bisogna che il nostro ministero degli Esteri traduca questo lavoro in una base sistematica e secondo i suoi resoconti prepari un programma di utilizzo efficace dei fattori di politica estera per gli scopi di uno sviluppo a lungo termine.
Cari amici!
L'anno prossimo festeggeremo i 65 anni della Vittoria, onoreremo i nostri veterani – i salvatori della nostra Patria, gli eroi che hanno difeso la nostra libertà, che sono passati per la guerra, che hanno risollevato il paese dalle rovine.
Questi sono dei grandi per ognuno di noi, ma sono grandi non solo come protagonisti di un grandioso dramma storico. Questi per noi sono parenti prossimi nel senso più diretto e letterale di questa parola. Abbiamo lo stesso sangue di chi ha vinto, di conseguenza tutti noi siamo eredi dei vincitori e perciò credo in una nuova Russia. Bisogna ricordare e rispettare il nostro passato. E lavorare nel presente per il nostro futuro.
Supereremo l'arretratezza e la corruzione, perché siamo un popolo forte e libero, degno di una vita normale in una società moderna, fiorente e democratica.
Noi stessi abbiamo scelto la nostra strada, i nostri padri e i nostri nonni hanno vinto allora. Adesso dobbiamo vincere noi.
Russia, avanti!
http://www.kremlin.ru/transcripts/5979
[1] Il Parlamento russo nel suo complesso, formato dalla Duma di Stato (la “camera bassa” elettiva) e dal Consiglio della Federazione (la “camera alta”, formata dai rappresentanti dei soggetti territoriali della Federazione Russa).
[2] Letteralmente “la parte del leone”.
[3] Oltre 1,06 miliardi di euro.
[4] “Mono-città”, cioè città basate su un solo tipo di attività industriale.
[5] Oltre 23,2 miliardi di euro.
[6] Un miliardo di rubli sono oltre 232.000 euro.
[7] Primo ministro durante la perestrojka.
[8] GLObal'naj NAvigacionnaja Sputnikovaja Sistema (Sistema Globale di Navigazione Satellitare), controparte russa del GPS.
[9] Città della regione di Mosca, a sud della capitale.
[10] Regione montuosa tra la Mongolia e la Siberia.
[11] “Assemblea” in molte lingue mongoliche (il corsivo è mio).
[12] “Repubblica autonoma” ai confini con la Mongolia.
[13] Città della Russia meridionale.
[14] Organo consultivo formato dai capi dei soggetti della Federazione Russa e da altre persone scelte dal presidente.
[15] Silovye struktury (strutture “di forza”), istituzioni autorizzate all'uso della forza: l'esercito, la polizia, i servizi segreti e il ministero per le Situazioni di Emergenza.
[16] Oltre 603,9 milioni di euro.
[17] Oltre 743,3 milioni di euro.
[18] Missile russo che porta il nome arabo di Alessandro Magno.
[19] I sette distretti federali sono territori della Federazione Russa, a capo dei quali stanno plenipotenziari di fiducia del presidente.
[20] Regione del Volga, nella Russia centro-meridionale.