09 giugno 2011

E se la Russia bruciasse di nuovo? Si salvi chi può...

Lasciando scivolare le manichette antincendio [1]




Se il paese prenderà di nuovo fuoco, toccherà spegnere a tutti: dal contadino con la pala al premier sull'aereo. Seguiamo il principale pericolo della prossima estate


Un estate cocente come l'anno scorso non ci sarà – lo ribadiscono i meteorologi. Conferenze stampa sulla preparazione a una stagione con pericoli di incendio sono state tenute da tutti quelle che in qualche modo sono coinvolti in questa questione: soccorritori, pompieri, autorità moscovite e regionali. Il guaio è che tutti questi rimandano ai meteorologi.

Il pericolo dal bosco

Tornato da un viaggio per i luoghi degli incendi dello scorso anno, faccio una conclusione: nella regione di Mosca oggi poco ricorda la scorsa estate. Alla domanda su dove sia bruciato qui, gli abitanti scuotono le mani: “Non da noi, da quella parte della campagna”. Ma anche da quella parte in un anno è stato fatto ordine, ciò che era bruciato è stato tolto, ciò che si era salvato è stato ristrutturato. L'erba fresca ha coperto la terra. Ma nella pineta vicino al margine tra il verde appaiono alberi morti. La striscia tempestosa di tronchi bruciati va nel fitto del bosco. Lo scorso anno solo sul territorio della regione di Mosca sono stati registrati più di duemilacinquecento incendi. I dati sulla superficie variano a seconda delle fonti: il governo della regione ancora in autunno riferiva di seimila ettari, gli ecologi di sessantamila. 220 famiglie hanno perso la casa. Talvolta i paesi sono bruciati quasi del tutto, com'è stato nel villaggio di Mochovoe nel distretto di Luchovicy [2], talvolta se la sono cavata meglio. Quest'anno finora non ci sono stati grandi incendi.

Abitato di Čërnoe, strada rotabile di Nosovicha [3], mezz'ora da Mosca. La scorsa estate qui è bruciata una casa. La strada per cui è andato il fuoco è facile da trovare. Gli ammassi di pini semi-bruciati cominciano, bisogna solo andare nei dintorni. Non si vedono tracce di pulizie. Presso il piccolo laghetto ai margini dell'abitato gioca i pischelli, dondolandosi alla “liana”. Quando ti avvicini, vedi: durerà a lungo, perché è fatta con una manichetta antincendio bruciata.

Inga Kenkadze e suo marito solo l'anno scorso hanno comprato una villetta qui e da Mosca, agitati, guardavano le notizie: se avessero mostrato anche la loro casa ridotta in cenere. Per loro tutto è andato bene.

Guardate, – Inga mostra il bosco bruciacchiato subito nei dintorni. – Qui c'erano pini lussureggianti. Cioè sono bruciati dall'alto verso il basso. Cosicché ecco l'unica cosa che abbiamo visto qui: sono giunti degli uomini su delle piccole UAZ, hanno tagliato quella parte che gli era necessaria, tutto il resto è rimasto così. Nessuno ha più guardato qui, nessuno qui si è occupato di nulla.

Ho scritto allo MČS [4], gli ho perfino inviato una carta, ho ritagliato l'appezzamento su Google. L'ho inviata - ecco, ragazzo, la stagione è passata, ho guardato le notizie, ho sentito di come là hanno stanziato tot miliardi [5] per la pulizia. Nessuna risposta”.

Nel bosco stesso è tutto come sempre. Compagnie di gitanti accendono falò. E va ancora bene se lasciano dietro di se i rifiuti raccolti nei sacchetti. Tutti i discorsi degli abitanti del posto sui misteriosi incendiari dopo le passeggiate per la pineta sembrano stupide invenzioni. I vetri rotti, che come lenti bruciano l'erba nei giorni di sole, sono disseminati.

Ispezione

Due anni fa la Mosregionles si è trasformata in Mosoblles [6]. Per chi lavora la terra questa riorganizzazione è passata inosservata. I guardaboschi, più correttamente – gli agenti boschivi, con qualche ispettore sottoposto come servivano, così servono il proprio appezzamento di superficie da 10 a 20 mila ettari. Il lavoro c'è sempre, d'estate fino a buio. In macchina, di regola su una Niva, girare per l'appezzamento, seguire come vanno tagli e piantagioni, se tutti i segnali stanno nel posto dovuto, le violazioni messe in luce in precedenza come si correggono? E ancora – accogliere chi desidera preparare il legname, firmare i documenti sul posto, mostrargli tutto. Questa estate anche un'epidemia mai vista dal 2001 – si è diffuso il coleottero tipografo, così bisogna fare esami con i fitopatologi. Beh, e le misure antincendio – in che posto? Tuttavia riescono a elaborare informazioni sulle tracce di fumo – telefonate degli abitanti, dati dell'ispezione aerea (quest'anno si fanno sorvoli giornalieri con tre unità aeronautiche degli appezzamenti in pericolo e dal cosmo un satellite con un rilevatore a raggi infrarossi osserva il territorio del paese ). E appena c'è un segnale, si muove un gruppo mobile per l'ispezione.

Il mezzo per gli spostamenti è la UAZ da pattuglia boschiva. Armata di una botte d'acqua da mezza tonnellata, manichetta antincendio, equipaggiamento da artificieri per tre persone e qualche motopompa, l'aspettativa è cercare di localizzare il fuoco. Ma con tale attrezzatura si può spegnere solo un incendio appena divampato.

Quest'anno, un po' ammettendo il problema, un po' temendo l'ira stagionale del presidente, sono stai aumentati i finanziamenti per la tutela dei boschi. Il capo di una sede provinciale di agenti boschivi ha raccontato, che or ora tutti saranno in uniforme e verranno dati documenti di servizio.

E' importante, ricordate i guardaboschi dell'anno scorso di aspetto partigiano – senza documenti e in borghese.

– Bisognava che al Cremlino respirassero fumo perché si ricordassero di noi, – ha notato il capo provinciale degli agenti boschivi.

Finora è soddisfatto. Quest'anno gli stipendi non saranno come lo scorso anno. E promettono macchine nuove. E finalmente è uscito l'ordine che da potere a ogni agente boschivo di infliggere multe autonomamente. Si possono richiamare all'ordine sul posto gli amanti degli spiedini. E' il primo livello di difesa antincendio.

Quando con piccole forze non si può più fermare il fuoco, allora si mette in moto il successivo livello di difesa.

Il reparto barriera

Di istituzioni, in cui in molte varianti si associano le parole les e moskovskij [7], ce ne sono alcune. Per esempio, insieme al Mosoblles segue lo stato della difesa antincendio dei boschi la FGUP [8] Mosles. Qui è tutto più serio, c'è la propria attrezzatura antincendio – 65 autopompe e 20 macchine da pattuglia boschiva in piena efficienza, attrezzate di mezzi di primo spegnimento, qualche decina di botti, che sono trasportate da trattori, una cinquantina di bulldozer. C'è anche l'attrezzatura per le azioni individuali – spruzzatori da portare in spalla e motopompe. Per una difesa efficace del territorio dove si attuano le misure antincendio, questo forse basterebbe pure. Ma giorno dopo giorno, sapendo, come nei depositi di artiglieria, dove si sottintende la disciplina e l'esecuzione delle misure di sicurezza, che spaventano gli abitanti con esplosioni notturne, cominci a dubitare: beh, se brucia? La vittima dell'incendio sarà sollevata al pensiero che il capo responsabile è stato rimosso dopo l'accaduto?

Tra i distretti “particolarmente pericolosi” quest'anno ci sono quelli di Egor'evsk, Šatura, Luchovicy e Orechovo-Zuevo [9].

Se in questo o negli anni successivi le dimensioni della catastrofe naturale andranno oltre le possibilità della “seconda linea di difesa”, sarà messo in azione lo schema esistente in precedenza per le situazioni di emergenza – con la messa in moto di tutte le risorse dello stato, tra cui le Forze Armate. Se siano stati fatti dei correttivi a questo schema di interazione, finora non mi è chiaro.

E' noto che lo MČS è pronto a esaminare perfino le varianti più esotiche. Nell'ambito dei lavori di ricerca scientifica allo MČS hanno studiato seriamente la possibilità di applicazione di una speciale bomba antincendio. Cito dal sito dello MČS: “Il costo orientativo del compimento dell'elaborazione ammonta a circa 85 milioni di rubli [10]. Con l'inizio del finanziamento del 2010 una partita di ASP-500 [11] da 1000 pezzi potrà essere ottenuta nel 2011”. Sono stati condotti esperimenti, ma a dire il vero, di un'incarnazione industriale di questa idea non si è sentito nulla. Evidentemente non è stato risolto neanche il problema dello spargimento di schegge dopo l'esplosione di una carica da 5 chilogrammi e l'effetto dell'onda d'urto difficilmente andrà a vantaggio di chi si trova vicino al luogo dell'esplosione.

A cominciare dal 18 aprile e fino al 30 giugno (tale è il periodo del contratto) la Mosles già protegge il bosco per un rublo e mezzo [12] all'ettaro (la superficie dei boschi dei dintorni di Mosca è di 2,01 milioni di chilometri quadrati [13], il costo del contratto è di 2,9 milioni di rubli [14]). Quanto alla giovane formazione ottenuta nel 2008 dalla fusione di 27 selvicolture regionali in una super-selvicoltura, questa risponde anche della ripulitura dei luoghi degli incendi dell'anno scorso. Il 9 giugno finirà la raccolta di domande per l'ennesimo concorso. Gli specialisti non hanno dubbi su chi vincerà anche questa volta – questo ufficio statale non ha concorrenti, di fatto è un monopolista. Se sia male o bene è una domanda vana, non si prevedono alternative. Dispiace solo per il tempo e i soldi spesi per le danze rituali con “presentazione di domande” e “concorso”.

Sono lontano da dire che già oggi maturino future spiacevolezze, ma la situazione è angosciosa. Se le speranze di un'estate non cocente non si avvereranno, non si potranno evitare emergenze. Tutti ricordano i rimproveri del presidente dello scorso anno e le risposte di Šojgu. Il ministro per le Situazioni di Emergenza si giustificava tra l'altro con il fatto che nel paese non ci sono praticamente squadre di pompieri volontari. Proprio questi devono salvare i vicini nei paesi. La legge sulle squadre di pompieri volontari è stata elaborato urgentemente, approvata e firmata il 6 maggio da D. Medvedev. Dopo qualche giorno sono comparse comunicazioni stupefacenti – di pompieri volontari nel paese ce ne sono già 110 mila. Ma giorni fa S. Šojgu ha annunciato il numero pianificato: a suo parere, il paese ha bisogno di 800000 volontari

Nello MČS già si forma la struttura che si occuperà di questo. Alla non corrispondenza tra la parola “volontarie” e la presenza di un dipartimento nel ministero che risponde di esse finora non si fa attenzione, non se ne curano.

Ma i pompieri professionisti hanno già ricevuto alimento per riflessioni scettiche. In primo luogo – dove e come verranno istruite? Aprire centri speciali di istruzione? Costa caro. Istruirle in quelli esistenti? Per questo bisognerà strappare tutte queste migliaia di persone dai loro luoghi, metterle da qualche parte. “Corsi da giorni festivi” in trasferta? Domande, domande. Anche con quelli che in qualche modo sono già istruiti e servono in diversi dipartimenti della difesa civica è difficile lavorare per un professionista.

Dalla corrispondenza con l'ufficiale dello MČS Aleksej K.: “Posso solo caratterizzarli per gli incontri durante gli incendi. Li ho convocati una volta, hanno seghe a benzina e bisognava segare molto (era bruciata una casa di legno). Sono giunti dopo un ora e mezza (sono di turno stando a casa ), le seghe si sono rotte presto”.

E la quantità di insediamenti in cui si richiede la creazione di squadre per la Russia è valutata all'incirca in 30000. E quale status avrà questa gente in un incendio? Chi darà la garanzia che salveranno chi ha subito una catastrofe e non moriranno essi stessi? E chi sarà colpevole, se succederà qualcosa del genere? Beh, supponiamo che uno fosse un volontario disperato, questo significa che lo stato non ha responsabilità per la sua morte? Materiale, tra l'altro. Queste spese, accanto ad altre (agevolazioni per le abitazioni, assicurazione, supplementi) si propone di passarle alle regioni e alle municipalità. Trovare terreni, vani e soldi per le attrezzature è ancora immaginabile in una piccola città, ma è tutta un'altra cosa in un paese. Ma proprio gli insediamenti rurali costituiscono l'assoluta maggioranza di questi 30000. E chi chiamerà il presidente a rispondere la prossima volta – il capo dell'amministrazione dell'abitato di Čërnoe?

C'è anche un altro lato dell'interesse dello MČS per i volontari. In molti luoghi le infrastrutture della Società Panrussa di Pompieri Volontari si sono conservate. Gli sono rimasti dei vani, si occupano di minuzie - controllano il tiraggio delle canne fumarie, riaggiustano estintori, tengono seminari per la sicurezza antincendio, ecc. E quando agli immobili disponibili si aggiungeranno i soldi stanziati per l'istruzione e il funzionamento delle squadre di pompieri volontari, queste si troveranno del tutto sotto il controllo di S. Šojgu. Oggi c'è un potente slancio verso la direzione della Società Panrussa di Pompieri Volontari e presto verremo a sapere qualcosa di nuovo sul destino dei “volontari”.

Finora è proprio all'interno dello stesso MČS che ribolle l'insoddisfazione. Gli ufficiali che hanno cominciato il servizio al tempo in cui la Protezione Antincendio era sottoposta al ministero degli Interni, già da 10 anni sono in tacita opposizione alla leadership dello MČS. In tutto questo tempo i pompieri vivono in regime di ininterrotte riforme di cui non riescono a cogliere il senso. Ora tolgono le mostrine, ora abrogano questa decisione. Le tolgono di nuovo, ma già non a tutti. Trasmettono i finanziamenti alle municipalità. Insegnano ai pompieri a fare i soccorritori. Obbligano a prendere le chiamate non solo allo 01, ma anche allo 02, 03, 04… E carte, resoconti, rapporti, libri di servizio, che si riempiono ad ogni cambiamento.

Dalla corrispondenza con l'ufficiale dello MČS Aleksej K.: “Il nostro lavoro si è trasformato in riempimento di carte! Immaginate che solo di notte (e noi abbiamo turni di 24 ore) devo preparare qualcosa come 20 rapporti GIORNALIERI [15] (ogni notte!). E ce ne sono ancora durante il giornalieri, settimanali, mensili… E se vado su un incendio, deve farli qualcuno, perciò mi OBBLIGANO [16] a violare tutto e a sedere in ufficio a scrivere carte. Vi siete messi a pensare perché lo MČS nasconde gli incendi? E adesso immaginate che siete un agente operativo di turno e venite a sapere che da qualche parte c'è un incendio in un bosco. E' a 500 km da voi, nella taiga, ora è notte. E all'improvviso con volgarità cominciano a chiedervi foto, foto dal satellite, la superficie precisa, chi è là, cosa è la e così via. In breve, pure circa 20 rapporti dello stesso marasmatico genere. E così per ogni incendio”.

Nel 2005 di fatto ha smesso di funzionare la legge principale per il pompiere – il BUPO, Boevoj Ustav Požarnoj Ochrany [17]. Al suo posto sono comparse molte raccomandazioni e istruzioni. Ma perfino tutte insieme sono risultate incapaci di coprire lo spazio occupato dal BUPO. E le leggi di tutti i livelli approvate al giorno d'oggi non si occupano di altro che ridire il BUPO con parole proprie. Tra l'altro, inevitabilmente, lo stile preciso e stampato dello statuto si stinge, diventa accessibile alle interpretazioni. Non minaccerò di scendere nelle sfumature, ma per chi desidera chiarire più a fondo raccomando uno dei migliori forum di pompieri – http://www.0-1.ru/discuss/.

Per quanto riguarda i finanziamenti, la fornitura di nuove attrezzature e la riparazione di quelle già disponibili è una storia a parte. Nel 2011 per la riattrezzatura del ministero devono giungere 8,2 miliardi di rubli [18]. Con questi fondi nel corso dell'anno saranno acquistati 2 aerei Be-200 [19], 4 elicotteri Ka-32 [20], 102 laboratori criminologici, 1500 irrigatori antincendio con generatori di schiuma e altre attrezzature. Sembrerebbe che non si possa desiderare altro, una potenza del genere è abbastanza. Purtroppo qui gli specialisti sottopongono quasi ogni punto a un esame separato. Per esempio, i famosi “aerei-ambizioni” [21], due pezzi. E' già dimostrato – spegnere un incendio con un aereo Beriev è: a) impossibile e b) molto caro.

Dalla corrispondenza con l'ufficiale dello MČS Aleksej K.: “E' inutile spegnere le torbiere con essi – è lo stesso che versare acqua sul tetto di una casa, cercando di spegnere il primo piano. Nei boschi non spengono MAI [22] un incendio autonomamente Abbassano solo leggermente l'intensità del fuoco. Tra l'altro questo costa molto caro (hanno calcolato che ogni litro d'acqua versata costa 60-70 rubli [23]) ed è pericoloso per la vita delle forze di terra…”

Ed ecco come si programmano le spese e si effettuano gli acquisti di attrezzature in pratica: “Non ovunque c'è la possibilità di passare con lo ZIL [24] per mancanza di strade. Beh, l'Ural [25] porta più acqua – il volume medio è di 6 metri cubi, ce ne sono anche da 8. Ed ecco che ci hanno mandato in inverno un'AC (AvtoCisterna [26]) su base Isuzu, la cui altezza da terra è di quasi 20 cm, con 2 metri cubi d'acqua e una pompa posteriore. Ma bene, pensiamo, Dio sia con loro, neanche guarderemo che metà della PTV (požarno-techničeskoe vooruženie [27]) è giunta incompleta, invece c'è una pompa ad alta pressione, proviamo. Così è risultato che l'hanno provata in fabbrica, ma non versava acqua e aumentando il tubo ad alta pressione si è rotto per tutta la sua lunghezza. E' in fase di sostituzione, costa 150 mila rubli [28]. E cosa ordinate di fare? E alla PČ [29], dove ci sono solo 9 AC e c'è ancora un mucchio di attrezzatura, per la riparazione e la conservazione sono stati stanziati 300000 rubli [30] per il 2011!!!

Sull'acqua

Gli scienziati ecologi hanno proposto da tempo una misura radicale per la lotta agli incendi delle torbiere – l'allagamento delle torbiere. Cosa necessaria, ma non rapida e costosa. La superficie delle torbiere disseccate della regione di Mosca oggi è di oltre 50 mila ettari. Perché il livello delle acque del suolo si sollevi fino allo strato che è bruciato in tutti questi anni sarà necessario qualche anno. Perché il processo vada, è necessario compiere un enorme volume di lavoro di irrigazione. Per questo e per le spese per l'acquisto e l'utilizzo delle attrezzature, secondo i calcoli degli esperti, può esserci bisogno di circa 200 miliardi di rubli. Come si compiranno questi lavori, lo racconteremo nei prossimi numeri. Così come dei bacini antincendio, che in tutta la regione nella scorsa estate si sono rivelati inadatti. Sui terreni del Rosleschoz [31], non lontano dal villaggio di Čërnoe, ho osservato lavori grandiosi – con le scavatrici è stato fatto un'enorme scavo per un bacino, ma in esso si è rivelato un giallo. Al Rosleschoz mi hanno riferito che i lavori sono illegali. La Procura del distretti di Noginsk [32] adesso sta chiarendo chi e per quali motivi lo sta scavando…

E mentre sono in corso movimenti tettonici di mezzi finanziari in alto e gli enti si confondono su chi e dove deve compiere i lavori, gli abitanti si preparano a difendere le proprie case all'antica. “Tutta la scorsa estate qui sopra di noi ha volato un elicottero, – racconta il giovane contadino Stas, – solo che quando l'incendio è giunto dal bosco, l'abbiamo spento noi stessi. Non abbiamo visto pompieri. A una il fuoco è passato vicino al bagno a vapore, beh, uno è andato al pozzo, hanno portato due secchi. Beh, un po' è bruciato solo da una parte, ma così l'hanno spento. No, a scuole né in autunno, né ora ci hanno insegnato nulla, una volta è giunto solo un pompiere. Ma quel giorno non ero a scuola. Ma so tutto anche senza di lui – non gettare i mozziconi accesi, non accendere falò. Beh, e adesso so spegnere gli incendi”.

Aleksandr Bondarenko

07.06.2011, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2011/061/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Spustja požarnye rukava . Gioco di parole complesso. Rukava sono sia le maniche che le manichette. In russo lavorare “lasciando scivolare le maniche” significa metterci poco impegno.

[2] Nella parte sud-orientale della regione di Mosca.

[3] Villaggio ormai scomparso (inglobato dagli altri abitati) nei pressi di Mosca.

[4] Ministerstvo Črezvyčajnych Položenij (Ministero per le Situazioni di Emergenza), sorta di Protezione Civile, però militarizzata.

[5] Un miliardo di rubli sono circa 24,6 milioni di euro.

[6] La sigla è mutata da qualcosa tipo “Mosca-Area-Bosco” a “Mosca-Regione-Bosco”, come a far intendere una competenza più specifica.

[7] “Bosco” e “moscovita”.

[8] Federal'noe Gosudarstvennoe Unitarnoe Predprijatie (Impresa Unitaria Statale Federale).

[9] Distretti della zona centro- e sud-orientale della regione di Mosca.

[10] Circa 2,09 milioni di euro.

[11] Bomba ad acqua aviotrasportata.

[12] 0,04 euro.

[13] Sic.

[14] Circa 71.300 euro. Se il prezzo è giusto, si deduce che si tratta di 2,01 milioni di ettari, cioè 20.100 chilometri quadrati.

[15] Il rilievo grafico è nell'originale.

[16] Il rilievo grafico è nell'originale.

[17] Statuto Militare di Difesa Antincendio (il corsivo è mio).

[18] Circa 202,2 milioni di euro.

[19] Aerei anfibi dell'impresa russa Beriev.

[20] Elicotteri polivalenti della Kamov.

[21] Chiamato così per via di un errore dell'agenzia di stampa ITAR-TASS, che, parlando del volo di Putin alla guida di un aereo antincendio, chiamò questo samolët-ambicija (aereo-ambizione) invece di samolët-amfibija (aereo-anfibio).

[22] Rilievo grafico nell'originale.

[23] Circa 1,5-1,7 euro.

[24] Autocarro della Zavod Imeni Lichačëv (Fabbrica Lichačëv – intitolata a Ivan Alekseevič Lichačëv, fondatore dell'industria automobilistica sovietica).

[25] Mezzo anfibio della Ural'skij Avtomobil'nyj Zavod (Fabbrica Automobilistica degli Urali).

[26] Autocisterna (il rilievo grafico è mio).

[27] Attrezzatura Tecnica Antincendio.

[28] Circa 3700 euro.

[29] Požarnaja Čast' (Sezione dei Pompieri).

[30] Circa 7400 euro.

[31] Nome non ufficiale della Federal'noe Agentstvo Lesnogo Chozjajstva (Agenzia Federale per l'Amministrazione dei Boschi).

[32] Città della zona centro-orientale della regione di Mosca.

Nessun commento: