La monetizzazione degli elefanti rosa
Chi e come guadagna sui terrori del capo
28.02.2012
Via via che si avvicinano le non-elezioni del 4 marzo, è utile compilare la lista delle promesse pre-elettorali fatte da Putin.
Certo, dopo 12 anni di governo è stupido fare promesse, bisogna fare un resoconto, altrimenti sembri proprio quell'uomo ubriaco, che per 12 anni ha picchiato la moglie e non ha mai lavorato da nessuna parte – ma quando sono giunti i poliziotti è caduto in ginocchio: "Cara! Domani mi darò davvero da fare!" Beh, non di meno le promesse sono promesse.
In primo luogo, Vladimir Putin ha promesso ai tifosi di fare in modo che Aėroflot e Transaėro li portino gratis ai grandi match. I tifosi calcistici non sono la categoria più diseredata della popolazione. Il problema del trasporto gratuito dei tifosi ha all'incirca lo stesso rapporto con la responsabilità sociale dello stato del problema del loro equipaggiamento gratuito di vodka e birra.
Sullo sfondo di sanità e istruzione distrutte questa promessa sembra un sacrilegio, in quanto a pagare, noteremo, non sarà neanche il budget statale, ma le compagnie, che scaricheranno i costi sugli altri passeggeri – cioè noi e voi. Vladimir Vladimirovič è stato molto generoso: a spese della pensionata che vola dalla nipote ha aiutato un fusto sano che vuole ammirare il Chelsea.
Inoltre poi è chiaro che non trasporti tutti i tifosi. Altrimenti ogni cittadino russo alla vigilia di un match che si svolge in Australia si presenta all'ufficio della Transaėro e dichiara: "Sono un tifoso, voglio andare gratis in Australia". La promessa di Putin riguarderà cioè solo i prescelti. Chi in particolare non è difficile da indovinare. La promessa è seguita al fatto che lo hanno fischiato in uno stadio. Considerando che i tifosi sono molto organizzati, questa è, essenzialmente, una bustarella ai capi: io vi porterò (a spese altrui), ma voi non mi fischiate. E' la promessa di una persona che ha preso a temere gli stadi.
Seconda promessa: ricomprare dai partecipanti all'"IPO popolare" le azioni della VTB [1], il cui valore si è ridotto alla metà. Il riacquisto sarà compiuto a spese dei mezzi della stessa VTB, la banca l'anno scorso ha avuto 21 miliardi di rubli [2] di attivo e 15-18 [3] di questi, secondo le stime del capo della VTB, il sig. Kostin, andrà per il riacquisto dai "fisici" [4].
Sì-sì, ci raccontano che non compreranno per più di 500 mila rubli [5], solo da chi comprò nel 2007 e non vendette da allora. Risposta: nella storia non c'è un solo caso, in cui un'operazione per il riacquisto di titoli a un prezzo diverso da quello di mercato abbia portato vantaggi a qualcuno tranne che agli insider. In Russia a metà degli anni '90 fu emessa una quantità unica di titoli (KO [6], KNO [7], ecc.), che non avrebbero dovuto andare sul mercato e l'esito fu uno: più difficile era andare sul mercato per questo o quel titolo, più alto era lo sconto di credito e meno soldi riceveva per esso il reale detentore. 15 miliardi di rubli permettono di riacquistare solo una su tre delle azioni comprate all'"IPO popolare", trarre un margine in queste condizioni è un compito tecnico.
Che qualcuno (non è difficile indovinare chi) abbia deciso di ritagliarsi mezzo miliardo [8] sui terrori pre-elettorali di Putin. La cosa sorprendente è un'altra – che il sistema sia tanto disfunzionale che perfino in condizioni di evidente pericolo funzioni solo al solito regime ladresco.
E infine la terza. Nel suo articolo sulle "Izvestija" Putin, sotto la guida del quale il paese in 12 anni non ha lanciato né un Bulava [9], né un Angara [10], promette tra l'altro che all'esercito arriveranno "oltre 2300 carri armati moderni".
Ristabiliremo la cronologia.
Nel 2010 il ministero della Difesa sospese il finanziamento dell'"Ob''ekt-195" [11], carro armato di lunga costruzione, che era in progetto fin dalla fine degli anni '80. Motivo: inadeguatezza alle attuali esigenze e alto prezzo. Il 15 giugno 2011 il ministro della Difesa Serdjukov dichiarò che a breve termine l'esercito non era intenzionato ad acquistare carri armati in generale, di nuovo per gli alti prezzi e l'inadeguatezza alle attuali esigenze. "Combatteremo con quello che c'è", – disse Serdjukov e il comandante in capo delle forze di terra Postnikov aggiunse: "A questo prezzo avremmo potuto comprare tre Leopard [12]".
Tra l'altro gli esperti ricordarono che in generale in Russia c'è un numero eccessivo di carri armati (7 mila contro 350 carri armati dell'esercito tedesco, per esempio) e il significato del carro armato nel mondo cala senza posa (l'Apache [13] americano, il "killer dei carri armati", colpisce contemporaneamente 16 carri armati con 16 missili Hellfire).
Esattamente sei mesi dopo, il 15 dicembre, durante una "linea diretta" con il presidente i lavoratori della Uralvagonzavod [14] proposero di "andare a disperdere queste manifestazioni" e "cacciare" Serdjukov perché non fa ordini. Non passò un mese e il governo siglò con la Uralvagonzavod un programma triennale per la modernizzazione dei carri armati russi per 60 miliardi di rubli [15] e Putin annunciò il futuro acquisto di 2300 carri armati "moderni".
Cioè, è chiaro, sì? Abbiamo visto tutto questo – "se la polizia non ce la fa con i manifestanti, ce la faremo noi", il treno di propaganda dagli Urali – da un punto di vista politico. Ma guardate da un punto di vista economico – come a un tentativo riuscito da parte della dirigenza di una fabbrica di ottenere grana per ciò che solo sei mesi fa il ministero della Difesa dichiarava essere rottami blindati a un prezzo smisurato. (Cosa pensate, che probabilità c'è che questo carro armato "moderno" sia veramente il nuovo carro armato "Armata" e che sia pronto per il 2013?)
Si ha l'impressione che tutti i farabutti della Russia abbiano lavorato prima delle elezioni all'insegna di "darla a bere a Putin per poter rubare".
Julija Latynina, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/51316.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Abbreviazione di Vnešnij Torgovyj Bank (Banca di Commercio Estero), la maggiore banca russa per capitale.
[2] Circa 540 milioni di euro.
[3] Da 385,8 a 462,9 milioni di euro circa.
[4] Cioè dalle persone fisiche, dai piccoli azionisti.
[5] Oltre 12.800 euro.
[6] Kaznačejskie Obligacii (Buoni del Tesoro).
[7] Kaznačejskie Nalogovye Osvoboždenija (Esenzioni Fiscali del Tesoro).
[8] Oltre 12,8 milioni di euro.
[9] "Mazza", missile balistico navale.
[10] Razzo che prende il nome da un grande fiume siberiano.
[11] "Oggetto 195".
[12] Carri armati di produzione tedesca, attualmente all'avanguardia.
[13] Elicottero da guerra.
[14] Letteralmente "Fabbrica di Vagoni degli Urali"...
[15] Oltre 1,5 miliardi di euro.
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