Gli inquirenti hanno perso tutte le tracce [1]
Ai cittadini dicono: andate ai tribunali e dalle forze dell'ordine e non in piazza. La "Novaja gazeta" ha fatto così. Ecco cosa ne è risultato
25.03.2012
La direzione inquirente centrale dello SK [2] della Federazione Russa di Pietroburgo si è di nuovo e già definitivamente rifiutata di avviare un procedimento penale sui possibili brogli durante le elezioni di dicembre da parte del candidato al posto di deputato di "Russia Unita" Aleksandr Salaev. Motivo: agli inquirenti non è riuscito trovare indizi di reato e stabilirne gli elementi. La procura cittadina non ha notato violazioni nell'operato delle forze dell'ordine e ha lasciato in vigore il secondo rifiuto.
Ricordiamolo. Nel n. 138 del 09.12.2011 la "Novaja gazeta" fu pubblicato l'articolo "Sono un partecipante ai brogli alle elezioni del 2011" (l'ortografia [3] della fonte è conservata – nota dell'autrice), dove sono esposte le circostanze delle presunte violazioni della legge alle elezioni di dicembre nella capitale del Nord. Essenzialmente non si trattava neanche di un testo giornalistico, ma di resoconti di potenziali partecipanti alle cosiddette "giostre" (la tecnologia "nera", che permette alla stessa persona di votare alcune volte nel corso di una campagna [4] elettorale – n.d.a.). Le loro lettere capitarono sottomano alla redazione dopo che, secondo gli autori, il candidato al posto di deputato dell'assemblea legislativa cittadine del partito "Russia Unita" per il 18° circondario elettorale (quartiere Kolpinskij [5] di Pietroburgo) Aleksandr Salaev non gli dette i soldi promessi per il "lavoro". Secondo notizie da confermare, grazie agli inserimenti dei giovani "giostrai" (studenti degli istituti superiori di Pietroburgo) Aleksandr Rafikovič si aggiunse 967 voti.
Nina Petljanova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/inquests/51812.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Cosa non hanno voluto o hanno ritenuto non necessario indagare la direzione inquirente principale e la procura di Pietroburgo?
Ricordiamolo. Nel n. 138 del 09.12.2011 la "Novaja gazeta" fu pubblicato l'articolo "Sono un partecipante ai brogli alle elezioni del 2011" (l'ortografia [3] della fonte è conservata – nota dell'autrice), dove sono esposte le circostanze delle presunte violazioni della legge alle elezioni di dicembre nella capitale del Nord. Essenzialmente non si trattava neanche di un testo giornalistico, ma di resoconti di potenziali partecipanti alle cosiddette "giostre" (la tecnologia "nera", che permette alla stessa persona di votare alcune volte nel corso di una campagna [4] elettorale – n.d.a.). Le loro lettere capitarono sottomano alla redazione dopo che, secondo gli autori, il candidato al posto di deputato dell'assemblea legislativa cittadine del partito "Russia Unita" per il 18° circondario elettorale (quartiere Kolpinskij [5] di Pietroburgo) Aleksandr Salaev non gli dette i soldi promessi per il "lavoro". Secondo notizie da confermare, grazie agli inserimenti dei giovani "giostrai" (studenti degli istituti superiori di Pietroburgo) Aleksandr Rafikovič si aggiunse 967 voti.
Lo stesso candidato e ora già deputato di "Russia Unita" all'assemblea legislativa di Piter [6] Salaev chiamò i fatti riportati nell'articolo "Sono un partecipante ai brogli alle elezioni del 2011" "bugie" e "calunnie". Questi più di una volta dichiarò alla stampa che "questo articolo è una provocazione pagata dai suoi concorrenti, che hanno perso le elezioni".
Non di meno il 21 dicembre 2011 la direzione inquirente centrale (GSU [7]) dello SK della Federazione Russa di Pietroburgo iniziò una verifica pre-investigativa sui fatti esposti nell'articolo. Secondo le nostre informazioni, la decisione in merito fu presa solo quando il capo dello SK della Federazione Russa Aleksandr Bastrykin ordinò personalmente di far luce sulla storia scandalosa avvenuta durante le elezioni nel quartiere Kolpinskij. Fino ad allora per qualche giorno l'articolo della "Novaja gazeta" era stato all'esame del procuratore di Pietroburgo Sergej Litvinenko e del direttore della GSU della SK della Federazione Russa di San Pietroburgo Andrej Lavrenko. Nessuna azione al riguardo era stata intrapresa.
Alla fine di dicembre la sezione inquirente (SO [8]) del quartiere Kolpinskij richiese alla redazione della "Novaja gazeta" informazioni sulle persone che, secondo notizie non confermate, avrebbero votato più di una volta nel quartiere Kolpinskij alle elezioni dei deputati della Duma di Stato e dell'Assemblea Legislativa di Pietroburgo.
– Ma durante gli interrogatori queste persone hanno negato la loro partecipazione a procedure illegali, – dichiarò alla "Novaja gazeta" l'inquirente della SO del quartiere Kolpinskij Aleksej Vdovin. – Non hanno confermato la falsificazione dei risultati delle elezioni neanche i membri delle commissioni dei seggi del quartiere Kolpinskij, in cui, secondo le informazioni delle fonti della "Novaja gazeta", furono consentite violazioni. Perciò il 20 gennaio 2012, sulla base dei risultati della verifica delle circostanze esposte nell'articolo "Sono un partecipante ai brogli delle elezioni del 2011", abbiamo preso per la prima volta la decisione di rifiutarci di avviare un procedimento penale.
Tuttavia a gennaio gli organi inquirenti si affrettarono evidentemente a rifiutarsi: non interrogarono tutti i partecipanti e i testimoni degli avvenimenti di dicembre, non presero tutte le misure investigative. Della legalità e della fondatezza della prima decisione dubitò la procura di Pietroburgo e rinviò i materiali agli inquirenti di Kolpino per una verifica supplementare.
Il 22 febbraio questa fu terminata. Alla "Novaja gazeta" della sua conclusione è stato riferito solo ora e soltanto dopo aver agito sulla dirigenza della Direzione Inquirente Centrale (GSU) della SK della Federazione Russa di Pietroburgo. L'esito è lo stesso: ci si rifiuta di avviare un procedimento penale.
Come hanno spiegato alla "Novaja gazeta" alla sezione inquirente del quartiere di Kolpino, ai suoi collaboratori non è riuscito trovare indizi ed elementi di reato nelle azioni descritte dai partecipanti agli avvenimenti. Tra l'altro gli inquirenti come prima non nascondono di non aver fatto tutta la strada dei potenziali "giostrai". Riconoscono di non aver neanche interrogato tutti i testimoni degli avvenimenti del 4 dicembre. E cosa più importante – agli inquirenti non è riuscito neanche interrogare lo stesso Aleksandr Salaev.
– Questi si trovava continuamente all'estero. Solo una volta abbiamo potuto parlare con lui per telefono, – hanno detto alla sezione inquirente del quartiere Kolpinskij.
Ai primi di marzo, non appena le azioni investigative sono cessate, i deputati dell'Assemblea Legislativa hanno subito incontrato Aleksandr Salaev nei corridoi del palazzo Mariinskij [9].
– E ancora a fine febbraio, – ha riferito alla "Novaja gazeta" il primo vice-capo della Direzione Inquirente Centrale dello SK della Federazione Russa di Pietroburgo Sergej Kapitonov, – i materiali della verifica della sezione inquirente del quartiere Kolpinskij sull'articolo della "Novaja gazeta" "Sono un partecipante ai brogli alle elezioni del 2011" furono richiesti dalla procura cittadina. Questa li verificò. Non trovò violazioni. Confermò il rifiuto di un'azione penale.
La questione è più che di principio. Il presidente ripete continuamente: "Se avete scoperto violazioni alle elezioni, andate dalle forze dell'ordine e ai tribunali e non in piazza". Beh, noi ci siamo passati… Peraltro non solo noi. Di conseguenza si è creata un'alternativa: o il presidente costringe ad esaminare accuratamente tutte le denunce di brogli alle elezioni e a punire i colpevoli o ai cittadini, scusate la tautologia [10], non resta semplicemente altra scelta che piazza Bolotnaja [11].
La "Novaja gazeta" continua ad andare per via legale – siamo intenzionati a fare appello in tribunale contro la decisione della GSU di Pietroburgo e della procura.
Nina Petljanova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/inquests/51812.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Gioco di parole tra sled, "traccia" e sledstvie, "indagine" o "gruppo inquirente".
[2] Sledstvennyj Komitet (Comitato Inquirente).
[3] L'autore della confessione scrisse fol'sifikacija e non fal'sifikacija, "falsificazione", "broglio".
[4] Sic.
[5] Quartiere della parte occidentale di San Pietroburgo, in cui si trova il centro abitato di Kolpino.
[6] Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[7] Dalla dicitura russa Glavnoe Sledstvennoe Upravlenie.
[8] Dalla dicitura russa Sledstvennoe Upravlenie.
[9] Palazzo del centro storico di San Pietroburgo, sede dell'Assemblea Legislativa.
[10] In russo vybory, "elezioni" è il plurale di vybor, "scelta".
[11] La piazza del centro di Mosca dove si svolse la prima grande manifestazione contro i brogli.
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