Il parco di Ramenki come pagamento di un debito
Lo FSB [1] paga con zone verdi per la costruzione dei nuovi edifici della propria accademia?
23.03.2012
Nel quartiere Ramenki della capitale c'è uno scandalo. Nel parco (della superficie di qualcosa come 5,78 ha) si programma la costruzione di un complesso abitativo e di un "luogo di culto modulare". Gli abitanti di Ramenki protestano.
Per informazione: nel microquartiere Ramenki si cominciò a costruire a metà degli anni '80 del secolo scorso. Inizialmente il territorio attiguo alle case era un paesaggio abbandonato, che affogava nei rifiuti delle costruzioni. Il quartiere si infittì, ma gli abitanti nei subbotniki [2] qui piantarono insieme alberi e arbusti decorativi... Il parco crebbe, divenne il luogo di riposo preferito e il "polmone" per un quartiere da 100 mila abitanti. La strada per il parco più vicino, con il "romantico" nome "Cinquantenario dell'Ottobre", passa attraverso un profondo burrone. Per anziani e invalidi insuperabile.
Per lunghi anni le autorità locali assicurarono la gente che il parco che era spuntato era parte del complesso naturale e che così sarebbe stato sempre, in quanto la "rosa dei venti" attraverso la zona verde porta aria fresca ad una capitale piena di gas.
...Ma "sempre" è improvvisamente finito: l'appezzamento è stato dato per la costruzione di un complesso di miniappartamenti al consorzio "MonArch" [3]. Cioè nell'affare è stato avviato uno "schema di compensazione": l'Accademia dello FSB della Federazione Russa, a cui "non bastavano" i soldi statali assegnati per la costruzione, trova un appaltatore-investitore, che si è impegnato a finire di costruire gli edifici scolastici e a titolo di compensazione gli da un pittoresco appezzamento di terreno in una zona di parco per farne abitazioni a scopo commerciale. Tra l'altro le autorità non raccontano nulla agli abitanti, come se si trattasse di un segreto di Stato.
Gli abitanti del posto hanno preso informazioni: è risultato che la "MonArch" appartiene al figlio di un membro del consiglio di amministrazione della corporazione statale Olimpstroj [4], A. Monosov, che in precedenza ha occupato posti importanti nell'edilizia di Mosca, vicino compagno di V. Resin [5].
Ramenki è un quartiere intellettuale: si riflette la vicinanza "di famiglia" alla MGU [6]. Fra gli abitanti si trovavano giuristi, ecologi e geografi. Lettere-appelli con domande scomode sono andate in tutte le direzioni agli indirizzi dei funzionari. Nelle lamentele c'è una domanda-refrain: perché il potere cittadino ha deciso di saldare il conto con il co-investitore "scelto" dall'Accademia dello FSB con l'unico luogo di riposo accessibile in un quartiere molto popolato?
Gli abitanti hanno creato il movimento sociale "Per il parco di Ramenki".
"Il cinismo dell'occupazione commerciale della terra colpisce, – condivide la propria opinione il membro del consiglio di coordinamento del movimento, la giurista Marina Ivlieva. – Dalle risposte ufficiali deriva che la Commissione per l'Urbanistica sotto la guida di Resin nel periodo tra la destituzione di Lužkov e la nomina a sindaco di Sobjanin ha cambiato il disegno di legge sulle Regole per l'Utilizzo dei Terreni e le Costruzioni (PZZ [7]) a Mosca per mezzo dell'inserimento nel disegno di un emendamento "redazionale" – tra l'altro un anno dopo il dibattito pubblico e l'approvazione della legge in prima lettura alla Duma cittadina di Mosca! "Emendamento" è stato chiamato il cambiamento fattivo della destinazione funzionale del territorio stabilita dal Piano Generale e la falsificazione del disegno delle PZZ.
I cosiddetti emendamenti "redazionali" non sottoposti a dibattito pubblico sono stati inseriti anche nel Piano Regolatore di Mosca.
In due manifestazioni in difesa del parco tenute nel quartiere sono state raccolte oltre 3 mila firme. Sotto la forte pressione degli attivisti del movimento l'amministrazione locale, l'assemblea municipale di quartiere e la prefettura dello ZAO [8] hanno sostenuto gli "insorti" e hanno indirizzato lettere del genere alla "verticale" del potere. La corrispondenza degli abitanti con i funzionari dura da quasi sei mesi. Sono state scritte montagne di carte. Sono passate le elezioni. Ma la verticale sta sulla difensiva come prima. Far luce nelle macchinazioni di questo, come ritengono gli abitanti di Ramenki, schema di corruzione non è facile. Più ti addentri nel bosco – più ci sono orecchie dritte [9]. Per esempio, nel settembre 2010 V. Putin approva il programma per lo sviluppo sistematico delle infrastrutture della MGU "M.V. Lomonosov" [10] fino al 2020, secondo cui sul territorio della zona verde si prevede la creazione di una zona di parchi e sportiva e la cosiddetta via alberata Tat'janina. Ma in questo stesso tempo un gruppo di alte cariche elabora e realizza rapidamente uno schema per il cambiamento della destinazione funzionale dell'appezzamento di terreno che fa parte della progettata zona di parchi della MGU e per il passaggio del diritto di proprietà sulla terra al consorzio "MonArch".
Alla gente sorge una domanda: su che base un territorio del complesso naturale viene trasmesso inizialmente in "uso temporaneo gratuito" all'Accademia dello FSB? E' un soggetto curioso: ottenuta la terra, l'Accademia trasmette il territorio del parco alla "MonArch" e la Moskomarchitektura [11] in fretta, senza tenere dibattiti pubblici, prepara e pubblica il piano urbanistico dell'appezzamento di terreno che permette di costruire su di esso. E solo gli abitanti di Ramenki di questo non sanno assolutamente nulla. Le autorità rimandano alla decisione del Dipartimento per le risorse di terra (n. 236-07 del 28.02.2011) e indicano gli scopi della trasmissione della terra – lo "svolgimento di lavori di progetto e di ricerca", ben capendo che la trasmissione della terra consente il cambiamento degli scopi dell'appezzamento, tra cui lo svolgimento di lavori sul terreno e di costruzione.
"Nel 1991 con un decreto del presidente della Federazione Russa e una delibera del governo della Federazione Russa (del 06.10.1994) la MGU "M.V. Lomonosov" fu definita uno degli oggetti di particolare valore del patrimonio nazionale dei popoli della Federazione Russa, – racconta il vice-presidente del presidium della "Società cittadina di Mosca per la difesa della natura" Natal'ja Sudec. – E nel gennaio 1999 con una delibera del governo cittadino di Mosca (n. 38 del 19.01.1999) la zona dei parchi del quartiere di Ramenki fu annessa alle riserve del complesso naturale a destinazione naturale-ricreativa, cioè predestinati alla formazione di nuovi territori verdi di uso comune – parchi, giardini, aiole, viali. Nel piano regolatore di Mosca fu assegnata alla zona di paesaggio naturale protetto e dal Codice Urbanistico a un tipo di zone protette di un oggetto del patrimonio culturale. Inoltre nel piano regolatore della città di Mosca tutto il territorio, compreso il piccolo fiume Ramenka, fu annesso alle zone di parchi multifunzionali, in cui non è prevista la costruzione di condomini per abitazione".
Dalla risposta del Dipartimento per l'uso delle risorse naturali agli abitanti è divenuto chiaro che la perizia ecologica pre-progettuale di Stato è stato compiuta dall'Accademia dello FSB non all'indirizzo del presunto luogo di costruzione, ma nel luogo di collocazione dei suoi edifici scolastici: viale Mičurinskij, proprietà 70. Ne deriva che il progetto di planimetria secondo la legge è soggetto a una procedura di dibattito pubblico? Ma non è stato tenuto e non è previsto alcun dibattito pubblico.
"Con questo scandalo è stato inferto un serio colpo alla reputazione del nuovo organico del governo cittadino di Mosca, – dice Marina Ivlieva, – in quanto nelle risposte ufficiali i funzionari rimandano ai protocolli della commissione per l'urbanistica e la terra presieduta dal sindaco come base per il passaggio di parte del complesso naturale dell'Accademia dello FSB a zona per costruzioni. Ci rispondono anche così: il governo cittadino di Mosca è guidato solo dai protocolli della seduta della commissione e da varie assemblee".
Lettere e lamentele con la richiesta di annullare le decisioni illegali furono indirizzate dagli abitanti al sindaco di Mosca, ai suoi sottoposti e al procuratore di Mosca, fu presentata un'istanza in tribunale...
Tuttavia l'attacco al parco è continuato. Da un altro, inaspettato fianco. Sul territorio del parco martirizzato, eseguendo il proprio massiccio progetto sotto il nome di "Programma-200", la Moskomarchitektura all'improvviso "inscrive" un luogo di culto modulare per 531 parrocchiani con tutte le sue infrastrutture. La sua dubbia indispensabilità in questo posto è evidente: a 500 metri dall'appezzamento assegnato per la costruzione c'è già una chiesa attiva con una comunità formatasi da tempo. E a 50 metri da essa si costruisce già da molti anni un altro luogo di culto, dedicato ad Andrej Rublëv [12].
"Nei dibattiti pubblici è stato presentato un progetto che non ha neanche passato la perizia ecologica pre-progettuale prevista dalla legge, – dice l'attivista del movimento Sergej Nikolaev. – Abbiamo chiesto: "Finite di costruire il luogo di culto dedicato ad Andrej Rublëv – reindirizzate i soldi". Ma abbiamo ricevuto questa risposta: "E' impossibile, i soldi del fondo "modulare" non "sono sottoposti" al Patriarcato".
Nei dibattiti pubblici la gente ha anche posto al capo dell'amministrazione I. Okunev la domanda: chi è il committente dell'elaborazione del progetto? "Non lo dirò – non sono obbligato", – ha risposto il capo. In fin dei conti si è comunque riusciti ad avere una risposta: lo stesso sviluppatore – il consorzio "MonArch". E' l'ennesima macchinazione, ritiene la gente, per aggrapparsi almeno con un "piccolo artiglio" ad una terra molto costosa. I giuristi confermano: entrambi i progetti della "MonArch" sono indirizzati al cambiamento del regime legittimo delle terre di uso comune e alla costruzione su un complesso naturale, il che contraddice gli articoli 54 e 55 del Codice Urbanistico di Mosca e gli articoli 1 e 36 del Codice Urbanistico della Federazione Russa.
I difensori del parco chiedono che le alte cariche che hanno dato l'assenso all'elaborazione di entrambi i progetti siano incriminate a livello disciplinare e che la costruzione sul parco sia vietata categoricamente.
Elena NOVICKAJA
Il 14 marzo la redazione ha indirizzato richieste per posta elettronica al presidente del Comitato per l'Architettura e l'Urbanistica della Città di Mosca A.V. Kuz'min, al presidente del consiglio di amministrazione del fondo "Sostegni alla costruzione di luoghi di culto della città di Mosca", il vescovo Podol'skij Tichon e al direttore del Servizio Federale di Sicurezza A.V. Bortnikov. Tutte attendono ancora risposta.
"Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/inquests/51776.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[2] Sabati (subbota è "sabato") dedicati a lavori di utilità sociale non retribuiti.
[3] Monarch significa "monarca", ma MonArch sta per MONolitnaja ARCHitektura ("Architettura Monolitica", cioè a blocchi di cemento armato).
[4] "Costruzioni Olimpiche", impresa che si occupa delle costruzioni legate ai giochi olimpici invernali di Soči-2014.
[5] Vladimir Iosifovič Resin, facente funzione di sindaco di Mosca nel settembre-ottobre 2010.
[6] Moskovskij Gosudarstvennyj Universitet (Università Statale di Mosca).
[7] Dalla dicitura russa Pravila Zemlepol'zovanija i Zastrojki.
[8] Zapadnyj Administrativnyj Okrug (Circondario Amministrativo Occidentale).
[9] Il vero detto russo è "più ti addentri nel bosco, più legna c'è".
[10] Michail Vasil'evič Lomonosov, scienziato, letterato e fondatore dell'università di Mosca.
[11] Nome non ufficiale del Komitet po Architekture i Gradostroitel'stvo Goroda Moskvy (Comitato per l'Architettura e l'Urbanistica della Città di Mosca).
[12] Il pittore di icone Andrej Rublëv fu canonizzato dalla Chiesa Ortodossa russa nel 1989.
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