Le forze della NATO nella patria di Il'ič [1]
A Ul'janovsk [2] si programma la creazione di una stazione di trasbordo per il transito di carichi non militari dall'Afghanistan in Europa
14.03.2012
La realizzazioni di questo progetto potrebbe non solo portare all'economia russa centinaia di milioni di dollari, ma anche stabilizzare la collaborazione internazionale. Probabilmente per questo i politici nazionali, valutando la possibilità di uno spostamento inverso di carichi della NATO attraverso la Russia, evitano la retorica anti-occidentale che è tanto spesso risuonata alla vigilia delle elezioni presidenziali.
Sergej GOGIN [6] – articolo scritto specialmente per la "Novaja gazeta"
http://www.novayagazeta.ru/politics/51623.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Ul'janovsk è esaminata come una delle possibili stazioni di trasbordo per via del fatto che qui c'è l'aeroporto internazionale "Vostočnyj" [3], capace di accogliere grandi aerei da trasporto e un ramo ferroviario che si avvicina all'aeroporto. E' comodo: gli aerei da trasporto possono volare fin qui senza fare ulteriori rifornimenti, in seguito scaglioni di container si dirigeranno direttamente nei paesi baltici.
Risulta che le trattative Russia-NATO sull'apertura di una via alternativa per lo spostamento di carichi siano andate avanti per un anno e mezzo, ma sono state rese note solo recentemente. Ancora a metà febbraio il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa, il generale di corpo d'armata Nikolaj Makarov dichiarava che il ministero della Difesa non stava portando avanti trattative per l'affitto dell'aeroporto di Ul'janovsk. E secondo il capo della dogana di Ul'janovsk Valerij Gerasëv, "quelli della NATO sono stati qui, sono arrivati, hanno guardato. Pare che il tutto gli sia piaciuto". Gli specialisti della NATO sono stati a Ul'janovsk già in autunno. L'unica lamentela degli americani è stata la mancanza di un terminal di carico, perciò toccherà scaricare e sistemare i container direttamente in aeroporto, "dalle ruote". Secondo Gerasëv, il disegno di disposizione del governo della Federazione Russa sull'apertura di una stazione di trasbordo è pronto, ma la decisione non è stata ancora approvata.
Non è escluso che il generale Makarov avesse a suo modo ragione: come si evince dalla lettera del ministro della Difesa della Federazione Russa Anatolij Serdjukov alla Commissione Difesa della Duma di Stato, a collaborare con la NATO non sarà il suo ente, ma il ministero dei Trasporti russo, in quanto "la stazione di trasbordo a Ul'janovsk non è una base militare". Tra l'altro il rappresentante del ministero dei Trasporti Timur Chikmatov ha già dichiarato che il suo ministero non ha ricevuto alcun ordine al riguardo. Ne deriva che la leadership dell'area è andata ad alto livello internazionale e porta avanti trattative con gli strateghi della NATO? Il governatore della regione di Ul'janovsk Sergej Morozov parla con entusiasmo del progetto e dei suoi vantaggi per l'area.
"Ci occupiamo già da tempo di questo progetto, – ha detto Morozov in un'intervista alla "Komsomol'skaja pravda" [4]. – Riteniamo che questo ci darà qualche migliaio di nuovi posti di lavoro. Questo darà un contraccolpo per lo sviluppo dell'aeroporto. Perché qualche decina di aerei al giorno atterrerà da noi. Inoltre è lavoro per la nostra compagnia aerea "Volga-Dnepr". Ciò significa che uno dei maggiori contribuenti della regione di Ul'janovsk ci pagherà come minimo il doppio di tasse".
Quanto a qualche decina di aerei al giorno Morozov forse si è accalorato, in quanto la compagnia "Volga-Dnepr" ha un proprio parco di dieci grandi aerei da trasporto An-124-100 ("Ruslan") e quattro Il-76. Tra l'altro, se si andrà fino in fondo, a quelli della NATO toccherà utilizzare più di un aero-trasportatore Parlando dei volumi di lavoro dichiarati, il capo della dogana di Ul'janovsk Valerij Gerasëv ha detto che si tratta del carico di 60 piattaforme ferroviarie al mese, moltiplicate per qualche anno di ritiro delle truppe (si programma di compierlo nel 2014 ). Secondo Gerasëv, il trasporto di un container verrà a costare cinque o seimila dollari. Il portale KM.RU rimanda alle stime di alcuni esperti, che parlano dell'indispensabilità del trasporto di 40 mila container Di qui il "prezzo della questione" di 200-250 milioni di dollari, che, evidentemente, riscalda anche l'anima della leadership locale.
Il progetto di una stazione di trasbordo ha messo in guardia comunisti e patrioti. Un attivista sociale di Ul'janovsk, il veterano dei servizi segreti Evgenij Lytjakov ritiene che un paese sovrano non debba permettere la presenza di basi militari straniere e di stranieri armati sul proprio territorio e si chiede chi darà garanzie che gli stupefacenti dall'Afghanistan non capitino in Russia.
Evidentemente questi timori sono stati chiamati in vita dall'ordine di protocollo della Duma di Stato e dalla menzionata lettera del ministro Serdjukov, che ha assicurato i deputati che la creazione di una stazione di trasbordo a Ul'janovsk per i carichi degli USA e della NATO "risponde agli interessi della sicurezza militare della Federazione Russa". Il capo del ministero della Sicurezza ha sottolineato particolarmente che la stazione di trasbordo non sarà una base militare.
Commentando la risposta di Serdjukov, il capo della Commissione Difesa della Duma di Stato Vladimir Komoedov ha ricordato che la Russia garantisce il transito attraverso il proprio territorio ai carichi per le necessità delle forze di pace e di sicurezza internazionali (MSSB [5]). "Il rifiuto di adempiere gli obblighi internazionali assunti dalla Russia sulla base della risoluzione 1386 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU nel 2001 minerebbe la reputazione della Russia come partner affidabile nella sfera della sicurezza", – ha detto Komoedov. Perfino nel periodo del raffreddamento delle relazioni con la NATO nel 2008 dopo il conflitto russo-georgiano il transito dei carichi della NATO in Afghanistan attraverso la Russia non si interruppe, ha sottolineato il deputato.
Sergej GOGIN [6] – articolo scritto specialmente per la "Novaja gazeta"
Ul'janovsk
http://www.novayagazeta.ru/politics/51623.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Patronimico di Lenin, il cui vero nome era Vladimir Il'ič Ul'janov.
[2] Città della Russia centro-meridionale fondata come Simbirsk e così ribattezzata in onore di Ul'janov-Lenin.
[3] "Orientale".
[4] "La verità del Komsomol", giornale un tempo organo del Komsomol (KOMmunističeskij Sojuz MOLodëži, "Unione della Gioventù Comunista").
[5] Meždunarodnye Sily Sodejstvija Bezopasnosti (Forze Internazionali di Collaborazione per la Sicurezza).
[6] Sergej Vladimirovič Gogin, noto giornalista e poeta russo.
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