Mosca prende d'assalto Nal'čik
[1]
Il principale generale "per l'estremismo"
ha organizzato l'attacco al governo della Kabardino-Balkaria?
18.06.2012
Venerdì sono state presentate le accuse basate sull'articolo 159 del Codice Penale della Federazione Russa – frode di dimensioni particolarmente ampie – al capo dell'amministrazione del capo della Kabardino-Balkaria Vladimir Žamborov, al responsabile della direzione del Servizio Postale Federale per la Repubblica di Kabardino-Balkaria Ruslan Žamborov e al ministro per l'amministrazione delle proprietà statali e delle risorse della terra Chabdul'salam Ligidov. Vladimir Žamborov ha accusato apertamente il responsabile della direzione per la lotta all'estremismo del ministero degli Interni della Federazione Russa Jurij Kokov di aver organizzato un caso su commissione contro di lui.
Secondo la versione degli inquirenti, i fratelli Žamborov e Chabdul'salam Ligidov avrebbero privatizzato illegalmente l'edificio della filarmonica della repubblica e in seguito avrebbero venduto a prezzo ridotto l'edificio e il terreno nei suoi pressi alla nota stilista circassa Madina Chacukova.
La mattina dell'8 giugno circa 100 combattenti del
corpo speciale di polizia "Lince", giunti con un volo
speciale da Mosca, mascherati e con i mitra, hanno preso d'assalto
nel senso letterale dell'espressione la Casa Bianca [2].
Dopo clamorose perquisizioni nell'edificio del governo e nelle case
dei sospetti i tre funzionari e pure la stilista Madina Chacukova
con l'accompagnamento degli "Ural" [3]
sono stati portati a Mozdok [4],
dove sono stati tutta la notte all'aeroporto militare. In seguito
sono stati consegnati in via Petrovka 38 [5],
il giorno seguente il tribunale Tverskoj della capitale ha
sanzionato il loro arresto. Dai materiali del caso consegue che gli
inquirenti avevano sotto controllo i telefoni dei funzionari della
repubblica da novembre dello scorso anno esattamente fino al momento
in cui fu siglato l'atto di vendita dell'edificio della filarmonica
a Chacukova. La perizia dell'edificio, sulla cui base gli inquirenti
hanno tratto la conclusione che il prezzo fosse stato ridotto, è
basato sulle fotografie di Google Maps.
Gli alti funzionari respingono categoricamente tutte
le accuse. E Vladimir Žamborov
ha espresso sfiducia nei confronti del gruppo inquirente, che è
capeggiato dal primo inquirente per casi particolarmente gravi del
dipartimento di sicurezza economica (DĖB
[6]) del ministero
degli Interni della Federazione Russa. Žamborov
ha dichiarato che la stessa azione penale è una "commissione
politica" ed è organizzata "sotto la direzione di Jurij
Kokov, che ha dichiarato apertamente la propria intenzione di
diventare capo della Repubblica di Kabardino-Balkaria al posto di
Arsen Kanokov. Con questo scopo ha anche ottenuto l'apertura di un
procedimento penale per lo screditamento dell'attuale leadership
della repubblica".
L'élite della repubblica si sente offesa, non la
soddisfano affatto le circostanze dell'arresto degli imputati.
"L'eccesso e l'inadeguatezza dell'uso della forza al momento
dell'arresto di alcuni funzionari suscita sgomento, – ha
dichiarato alla "Novaja gazeta" il rappresentante della
Repubblica di Kabardino-Balkaria al Consiglio della Federazione
Al'bert Kažarov.
– Questa storia sembra una lotta politica a livello locale
condotta con le mani dei federali".
L'avvocato di Vladimir Žamborov
Ruslan Koblev ritiene anche che "senza il sostegno di
alti collaboratori del ministero degli Interni gli inquirenti non
avrebbero potuto organizzare un tale show e falsificare così
apertamente l'accusa".
La lotta tra "kanokoviani" e "kokoviani"
(Valerij Kokov – primo presidente della Kabardino-Balkaria –
guidò la repubblica per 15 anni) per il potere nella repubblica ha
una lunga storia. Dopo l'elezione a presidente di Arsen Kanokov nel
2005 la maggior parte dei posti chiave furono occupati dalla sua
gente, tuttavia l'istituzione militare della Repubblica di
Kabardino-Balkaria è sempre rimasta un feudo [7]
dei "kokoviani". Enorme influenza nella repubblica
ha il generale di divisione della polizia Jurij Kokov, responsabile
della direzione per la lotta all'estremismo del ministero degli
Interni della Federazione Russa. Il generale ha lasciato la
repubblica da tempo, ma è considerato dall'élite locale una delle
probabili candidature al posto di presidente.
Madina Chacukova e i fratelli Žamborov
sono parenti del capo della Repubblica di Kabardino-Balkaria per via
materna e Vladimir Žamborov
da non molto tempo ha cominciato ad essere ritenuto il suo
successore in quel posto.
Il secondo mandato di Arsen Kanokov scade nel 2015.
P.S. Venerdì sera il generale Kokov non era reperibile per fare commenti, speriamo di ottenerne la prossima settimana.
Irina Gordienko, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/53113.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Capitale della repubblica autonoma di Kabardino-Balkaria.
[2]
Nome colloquiale dei principali edifici amministrativi dei soggetti
della Federazione Russa, spesso massicci edifici bianchi o grigi
chiari.
[3]
Marca di camion russi.
[4]
Città della parte settentrionale dell'Ossezia del Nord.
[5]
Sede centrale della polizia di Mosca.
[6]
Dalla
dicitura russa Departament
Ėkonomičeskoj Bezopasnosti.
[7]
Letteralmente "un'eparchia", cioè una diocesi della chiesa
ortodossa.
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