Il fisico Danilov e la metafisica
della Russia
Valentin Danilov non sa neanche oggi perché gli
hanno tolto 12 anni di vita e di lavoro
24.11.2012
Il fisico Valentin Danilov, condannato nel 2004 per
tradimento in favore della Cina e frode a 13 anni di reclusione a
regime, è uscito in libertà al mattino del 24 novembre dall'IK-17
[1] a Krasnojarsk [2].
Il 13 novembre, ricordo, era stato messo in libertà condizionata.
Gli è stato anche permesso di andare a vivere e lavorare a
Novosibirsk [3], dove in
precedenza si era trasferita da Krasnojarsk la sua famiglia.
Il caso di Danilov, discepolo del professor Rumer,
passato per i lager staliniani, è stato definito politico, ma
piuttosto riflette qualche base più profonda della vita russa. Il
caso fu aperto nel maggio 2000, nel febbraio 2001 Danilov fu
arrestato. Nel dicembre 2003 una giuria lo assolse, tuttavia il
verdetto fu rigettato dalla Corte Suprema. In conseguenza gli
dettero 14 anni (il procuratore ne aveva chiesti 17), in seguito la
condanna fu abbreviata di un anno. Una contrapposizione di lunga
durata: i cekisti [4] che
avevano accusato Danilov e lo avevano incarcerato non poterono
ottenere una sentenza di condanna per cinque anni. Uno stile che al
contempo rimanda a Kafka e alle soap-opera: decine di udienze
giudiziarie, mosse interne del soggetto in ogni puntata – tipo la
nascita di una nipote mentre lo studioso si trovava in prigione o la
rivolta dei giurati contro lo strapotere dello FSB [5]
in uno dei processi. E un assurdo dominante che prevale su tutto il
serial. Nella sua ultima dichiarazione il fisico ricordò che nel
1825 in America ebbe luogo un processo che passò alla storia con il
nome di "processo alla scimmia". Un tribunale riconobbe
colpevole un insegnante di biologia che aveva insegnato la teoria di
Darwin. Effettivamente, qualcosa di simile.
Quanto a quest'ultimo processo, peraltro, molti si
sbagliano: in realtà un processo al fisico non ci fu, se per
"processo" si intende ciò che avrebbe dovuto esserci. La
procedura fu questa: il giudice pose davanti ai giurati molte
questioni, ma nessuna di esse aveva a che fare con l'essenza del
caso. Fu una decorazione di status e non una giuria – decisero
solo se lo studioso avesse trasmesso informazioni alla Cina, ma se
fossero segrete lo determinò lo stesso giudice. Tra l'altro Danilov
non ha mai nascosto i propri contatti con i rappresentanti
dell'Istituto di Fisica della Corporazione Aero-cosmica cinese
(nella città di Lanzhou [6])
o con la Compagnia di Import-Export di Macchinari di Precisione
Pan-Cinese, né la trasmissione dei dati registrati nel verdetto dei
giurati. "Vi accusano, mettiamo, di aver rapinato un chiosco,
ma in tribunale si parla del fatto che avete litigato con Kuz'kin.
Quale rapporto c'è tra la lite con Kuz'kin e la rapina?", –
ha detto Danilov.
La procedura della giustizia testimoniò che il
desiderio di incarcerare prevalse evidentemente sull'aspirazione ad
appurare la verità sui fatti. E fu del tutto incomprensibile cosa
guidasse i giurati che riconobbero Danilov colpevole di aver
trasmesso alla Cina certe "importanti informazioni
scientifiche", la cui segretezza non era stata ancora appurata.
Come si può riconoscere una persona colpevole del fatto che
comunica? Lo si potrebbe accusare anche di vedere il cielo o di
sentire le voci degli uccelli.
Il tradimento della Patria, secondo lo FSB,
consistette nella trasmissione alla Cina di informazioni su due
impianti di laboratorio. Tuttavia Danilov e numerosi studiosi che
hanno scritto lettere in sua difesa pensavano che le informazioni
trasmesse non costituiscano segreto di Stato. 10 anni fa Danilov
disse: "Non ho mai preso parte a progetti militari. Mi occupo
di plasma cosmico. Effettivamente ho avuto accesso a lavori segreti,
ma cosa sono i lavori segreti, quando fino al 1992 Krasnojarsk era
una città a regime speciale in generale? I risultati dei miei
lavori si usano per la progettazione dei satelliti, ma, a esprimersi
rigorosamente, mi occupo di fisica fondamentale. Non sono mai stato
in possesso di segreti, ho sempre dato solo raccomandazioni. Perciò
non posso capire l'essenza delle accuse a me formulate". Lo
stesso ripete il fisico anche oggi, uscendo in libertà: "Nessuno
mi ha ancora detto di che segreti sia in possesso. C'è una legge
sul segreto di Stato: devono informarmi ufficialmente su quale
segreto della Federazione Russa possegga. Devo dare conferma che ne
sono stato messo a conoscenza. Nessuno mi ha proposto tale
documento".
I commenti sul caso Danilov dei suoi numerosi
difensori nei circoli scientifici mondiali si possono ridurre alla
nota formula: "E' come il porcellino d'India. Non è d'India,
né un porcellino". Cioè l'oggetto dell'azione penale mancava
del tutto, in quanto non c'era commercio di segreti di Stato: ai
cinesi Danilov propose esclusivamente materiali accessibili, il
timbro "segreto" era stato tolto da questi già nel 1992.
Tutta la collaborazione si svolse con il consenso delle autorità e
sotto il controllo dello FSB. Ma poi, evidentemente, i cekisti
presero a cuore la dichiarazione di Sergej Ivanov [7]
(allora segretario del Consiglio di Sicurezza) sul rafforzamento del
controllo sulle fughe di notizie sulle tecnologie spaziali.
Peraltro alla domanda al GUFSIN [8]
del territorio di Krasnojarsk sulla possibilità di visitare Danilov
nella colonia penale inviata dalla "Novaja gazeta" nel
maggio di quest'anno non ci fu risposto. Questa è un'altra conferma
che non c'era niente di penale nel caso: ai colpevoli di reati
penali nelle zone [9]
fanno accedere senza problemi.
Uscendo in libertà, Danilov ha detto di essere
intenzionato ad occuparsi ulteriormente di scienze, ma adesso con
molta attenzione. Ha 64 anni. 12 anni di vita e di lavoro gli sono
stati tolti.
Aleksej Tarasov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/55583.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
IK
sta per Ispravitel'naja
Kolonija
(Colonia Penale Correzionale).
[2] Città della Siberia
meridionale.
[3] Città della Siberia
meridionale.
[4]
Agenti segreti, dal nome della prima polizia politica sovietica ČK
(che si pronuncia Čė-Ka
e stava per Črezvyčajnaja
Komissija po bor'be s kontrrevoljucej i sabotažem
– Commissione Straordinaria per la lotta alla controrivoluzione e
al sabotaggio).
[5]
Federal'naja
Služba Bezopasnosti
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.
[6] Città della Cina
settentrionale.
[7] Sergej Borisovič Ivanov,
attuale capo dell'amministrazione presidenziale russa.
[8] Glavnoe Uprvalenie
Federal'noj Služby Ispolnenija Nakazanij (Direzione Generale del
Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[9] Termine con cui erano
definiti i campi del GULag.
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