Lo stato mina il proprio monopolio sull'uso della forza
28.11.2012
Le pattuglie cosacche nel centro di Mosca sono pericolose per il potere non meno che per i comuni cittadini. Dando la sicurezza in outsourcing ai cosacchi, alle pattuglie ortodosse o musulmane (si potrebbero coinvolgere anche i monaci buddisti, che tradizionalmente vanno bene nelle arti marziali), ai miliziani popolari con poteeri non stabiliti, generando formazioni illegali e semi-legali armate e semi-armate, lo stato mina il proprio monopolio sull'uso della forza. Anche se questo monopolio per l'attuale potere è poco meno importante del diritto monopolistico di cui si è appropriato di disporre degli asset gas-petroliferi.
Le milizie cosacche hanno cominciato a pattugliare Mosca. Il primo giorno di turno i cosacchi sono comparsi nel quartiere della stazione Belorusskij [1]. Secondo le osservazioni dei testimoni, hanno garantito la sicurezza nella città nel modo seguente: hanno cacciato dal metrò due mendicanti, una vecchietta che smerciava un fascio di funghi (che è pure una forma camuffata di richiesta di elemosina) e le bancarelle divenute popolari nella capitale dove vendono calzini e calze artigianali. Per esempio, con tale notevole segnaprezzo scritto a mano: "Calzini (Mosca), 25 rubli [2]".
Dopodiché la prima pattuglia cosacca ha ritenuto compiuta la missione per la tutela della quiete nella città capitale e si è felicemente dispersa sui mezzi pubblici cittadini.
Cacciare mendicanti e vecchiette per i cosacchi è possibile e "buono", solo che questo difficilmente ha a che fare con la sicurezza delle persone. Nel frattempo l'ataman [3] della società cosacca del sud-est di Mosca (c'è anche una cosa del genere) Igor' Guličev paragona apertamente i cosacchi ai rangers texani, con cui lo stato collabora con successo.E ritiene che per la Russia sia necessario assimilare l'eseprienza americana, anche se finora i cosacchi non sono stati notati essere in simpatia con i valori americani. "Ci sono anche i cosacchi americani – si chiamano "rangers texani". Sono gli stessi cosacchi e svolgono un servizio statale, solo che lo stato ha volto la faccia verso di loro. Perché in America questo è possibile e da noi in Russia non si può, avendo una ricchissima storia di cosacchi?!" – ha chiesto Guličev, dialogando con i giornalisti.
In America "questo è possibile" perché là della polizia, a differenza che in Russia, i cittadini si fidano, ritengono i poliziotti reali aiutanti e non gente armata pericolosa con cui è meglio non incontrarsi. Inoltre i nostri cosacchi, forse, non indovinano che i rangers texani non sono affatto aiutanti dei poliziotti, ma la polizia stessa, un'unità rispondente a tutti i requisiti con il quartier generale ad Austin. E nelle sue funzioni non rientra scacciare mendicanti e pattugliare le strade. I rangers texani si occupano di scoprire i crimini e proteggono il governatore del Texas. Non penso che il sindaco di Mosca o il presidente russo si fiderebbero di farsi proteggere dai cosacchi o da pattuglie ortodosse. Anche se sulla nostra strada verso un nuovo Medioevo non si può escludere nulla.
Quella stessa ricca storia dei cosacchi mostra che il rapporto con lo stato di questo ceto si è formato in modo, ad esprimersi delicatamente, non univoco. Il fatto è che ora lo stato cerca di usare i cosacchi per scopi politici applicati. Negli scorsi giorni gli ha perfino permesso di fondare un proprio partito con un nome assolutamente a effetto spoiler "KaPRF [4] – Partito Cosacco della Federazione Russa". E poiché presidente del nuovo partito è diventato il vice-governatore della regione di Rostov [6] Sergej Bondarev, è diventato subito chiaro che è l'ennesimo progetto del Cremlino. Ma i bolscevichi, nel periodo in cui gli capitò di conquistare lo stesso monopolio sulla forza che poi ebbe lo stato sovietico, non fecero cerimonie con i cosacchi, sterminandoli come classe.
Tuttavia il problema non è nelle pattuglie cosacche in quanto tali, ma nello stesso principio della tutela dell'ordine pubblico su base di ceto o religiosa. La giustizia sommaria, la sanzione dello stato alla manifestazione della normale aggressività di certi gruppi di cittadini nei confronti di altri con il noto abuso delle stesse forze dell'ordine è la vera strada verso una normale guerra civile e la cancellazione del controllo del potere stesso sulla situazione nel paese.I poliziotti sono obbligati ad essere politicamente neutrali, non sono guidati nelle loro azioni da alcuna convinzione tranne lo spirito e la lettera della legge. Beh, anche dall'elementare umanità, certo. La nostra polizia, che ha frettolosamente cambiato faccia non mostra niente del genere, ma dovrebbe. Secondo la stessa logica è possibile coinvolgere i comuni cittadini nella tutela dell'ordine pubblico. Semplicemente pattuglie di cittadini sotto il controllo della polizia – non musulmane, giudaiche o pagane.
Tra l'altro i cosacchi sono portatori di determinati valori, che stanno al di sopra della legge. Nei luoghi di popolazione cosacca relativamente compatta più di una volta si sono notati casi di giustizia sommaria. Moltiplicate l'abuso dello stato per l'abuso dei suoi aiutanti volontari con idee specifiche su morale, internazionalismo e patriottismo, arte moderna e politica e otterremo un abuso al quadrato. Tra l'altro lo stato stesso potrebbe semplicemente non cogliere il momento in cui i cosacchi che hanno ricevuto da esso il mandato per la violenza si trasformeranno in banditi. E allora al potere toccherà occuparsi di una nuova "decosacchizzazione". O lo stesso potere sarà decosacchizzato.
Semën Novoprudskij, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/comments/55643.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
"Bielorussa" (per via della direzione dei treni che da essa
partono), stazione della zona nord-occidentale di Mosca.
[2]
Circa 0,6 euro.
[3]
Sorta di generale cosacco. Il corsivo è mio.
[4]
Si legge allo stesso modo di KPRF (Kommunističeskaja Partija
Rossijskoj Federacii – Partito
Comunista della Federazione Russa).
[5]
Città della Russia meridionale.
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