01 marzo 2013

Se anche i "giochi caucasici" diventano terroristici...

L'autore del progetto delle competizioni caucasiche Israil Arsamakov è stato "bidonato" e da queste sono stati esclusi tutti gli sport nazionali in quanto estremisti

Ingushetia.Ru, 28.02.2013, 17.08

Il 28 febbraio il tribunale Basmannyj
[1] di Mosca ha inviato per un riesame al tribunale Presnenskij l'istanza dell'ex consigliere del capo dell'Inguscezia Israil Arsamakov contro il Ministero dello Sport con la richiesta di proibire il festival sportivo "Giochi Caucasici".

Il campione olimpico di atletica pesante Israil Arsamakov chiede di proibire il festival sportivo da lui elaborato, in quanto i collaboratori del comitato organizzativo dei Giochi di So
či hanno tradito la sua concezione, escludendo dai "giochi caucasici" tutte le competizioni caucasiche tradizionali, dichiarando che sono estremiste.

Come ha raccontato Arsamakov al giornale "Izvestija", il progetto è stato pensato come etno-culturale. Sportivi non professionisti nativi del Caucaso avrebbero dovuto competere in sport tradizionali per la regione: acrobazie equestri, tiro con l'arco da cavallo, corsa campestre, alpinismo, corsa in salita su breve distanza.

Nel 2009 Arsamakov (in quel momento consigliere del presidente dell'Inguscezia) dette il via allo svolgimento del festival pilota nella repubblica. Il budget dell'iniziativa fu formato da una donazione del presidente russo di 1,5 milioni di rubli
[2], un credito della stessa misura preso personalmente da Arsamakov e anche dall'appoggio di sponsor.

Nel 2010 il comitato organizzativo "So
či-2014" incluse i "Giochi Caucasici" nel programma culturale dell'Olimpiade. Nello stesso anno il governo iscrisse il festival nel piano delle iniziative per la realizzazione della strategia di sviluppo socio-economico dello SKFO [3] fino al 2025. Il festival iniziò a ricevere un finanziamento statale regolare. Nel 2010 il Ministero dello Sport russo stanziò per esso 3 milioni di rubli [4]. Nel 2011 i giochi ricevettero 11 milioni di rubli [5] dal Ministero dello Sport e altrettanti dal Ministero della Cultura russi. Il comitato organizzatore del festival fu capeggiato dal plenipotenziario del presidente nello SKFO Aleksandr Chloponin.

Allora l'autore dell'idea fu tolto dal comitato organizzatore e da allora non ha praticamente a che fare con i "Giochi Caucasici". Arsamakov afferma che l'iniziativa per il suo allontanamento apparteneva al Ministero dello Sport della Federazione Russa.

– Non appena nel 2010 l'organizzazione del festival finì sotto il controllo del Ministero dello Sport si iniziarono a fare cose incomprensibili, – chiarisce Arsamakov. – Il Ministero iniziò a tagliare il programma del festival a mia insaputa. Nel programma comparvero sport niente affatto caucasici – getto del peso, pallavolo, ping-pong, scacchi, moto-freestyle. Tra i partecipanti c'erano sportivi professionisti di regioni non caucasiche.

Secondo l'ex campione, i rappresentanti del Ministero dello Sport gli spiegarono che molti sport caucasici portano con se la propaganda del terrorismo.

– Per esempio, il tiro al bersaglio con la palla di gomma fu tolto dal programma, facendo riferimento al fatto che è simile al lancio di una granata. La corsa in salita su breve distanza fu pure riconosciuta come sport per guerriglieri, – dice lo specialista di atletica pesante.

L'addetto stampa del plenipotenziario del presidente nello SKFO Natal'ja Platonova dichiarò alle "Izvestija" che le decisioni sulle nuove disposizioni nei quadri e i cambiamenti nel programma erano state preso dal comitato organizzatore al completo.

Non siamo riusciti ad ottenere commenti dal Ministero dello Sport della Federazione Russa.

Al comitato organizzatore "So
či-2014" hanno riferito che l'annuale festival "Giochi Caucasici" rientra già da tre anni nell'Olimpiade Culturale "Soči-2014" – un unico progetto che rappresenta i migliori avvenimenti culturali del paese. Ai "Giochi Caucasici-2012" a settembre dello scorso anno a Nal'čik [6] presero parte circa 1500 persone, rappresentanti di tutte le regioni dello SKFO.

La posizione di Arsamakov è sostenuta dal Congresso Panrusso dei Popoli del Caucaso. Il presidente del presidium del congresso Alij Totorkulov ha dichiarato di essere intenzionato a rivolgersi ad alti funzionari con la richiesta di restituire la componente etno-culturale al festival.

Il giornalista e attivista sociale Maksim
Ševčenko ritiene che i "Giochi Caucasici" siano cresciuti al di là dell'ambito etno-culturale.

– Lo stato gli da significato come fattore importante di presentazione del Caucaso. La regione porta una grande quantità di medaglie olimpiche. E' la fucina della riserva olimpica. E' necessario trasferire i giochi a un altro livello di direzione, – spiega
Ševčenko.

L'avvocato dell'ufficio "Knjazev i partn
ëry" [7] Igor' Simonov, specializzatosi in cause nella sfera della proprietà intellettuale, afferma che Arsamakov ha diritto di richiedere il divieto di utilizzo della sua proprietà intellettuale.

Il campione dei giochi olimpici di Seul Israil Arsamakov ha dichiarato alle "Izvestija" che in caso di sconfitta al tribunale Basmannyj è pronto a rivolgersi alle più alte istanza giudiziarie, tra cui quelle internazionali. Nel 2010 alla Società Russa degli Autori Arsamakov ottenne testimonianza sullo scenario e la descrizione da autore dei "Giochi Caucasici".

Non sono comprensibili alcuni fatti:

Come ha potuto il festival "Giochi caucasici" crescere al di là dell'ambito etno-culturale, se è per l'appunto un progetto etno-culturale?

Perché Arsamakov, fondatore e creatore, è stato allontanato dalla dirigenza di essi proprio quando è iniziato il finanziamento federale?

Se questo progetto è una presentazione del Caucaso, perché ad esso parteciperanno, su idea del comitato organizzatore dei giochi di So
či e del Ministero dello Sport della Federazione Russa, persone niente affatto caucasiche?

Perché nei "Giochi caucasici" (il nome stesso!!!) i nostri sport nazionali sono stati sostituti da un qualche "completo universale"?

Se questo è il programma culturale della futura olimpiade, perché invece dei soliti ragazzi provenienti dal Caucaso, si programma la partecipazione ad essi di sportivi professionisti?

E infine, quando cominceranno i funzionari federali a "fare amicizia con la testa"? Infatti come, se non marasma, si chiamerà il fatto che perfino nei nostri sport nazionali abbiano visto elementi di terrorismo.

Quando i nostri ragazzi conquistano medaglie per la Russia siamo cittadini, ma in tutto il resto per loro siamo terroristi che portano una minaccia nascosta perfino nei propri divertimenti.
Bejbulat Bogatyrëv

Sezione lettere

HABAR
[8]

http://ingushetiyaru.org/news/36115/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Tribunale dell'omonimo quartiere del centro di Mosca noto per le sue sentenze "politiche".

[2] Circa 37500 euro.

[3] Severo-Kavkazskij Federal'nyj Okrug (Distretto Federale del Caucaso del Nord).

[4] Circa 75000 euro.

[5] Circa 274800 euro.

[6] Capitale della Repubblica Autonoma di Kabardino-Balkaria.

[7] "Knjazev e partners".

[8] Sito di informazione indipendente sul Caucaso.

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