Ma lo Hyde Park è nudo
A Mosca è stato aperto lo Hyde Park: uno spazio per
azioni senza accordo con il municipio. L'iniziativa è piaciuta a
giornalisti, ragazze sole e "matti di città":
l'opposizione non vuole andare "nel recinto"
02.05.2013
A Mosca è stato aperto lo Hyde Park: uno spazio per azioni senza accordo con il municipio. L'iniziativa è piaciuta a giornalisti, ragazze sole e "matti di città": l'opposizione non vuole andare "nel recinto"
Il luogo per la libera espressione del parco Gor'kij
è stato assegnato presso lo stesso ponte Krymskij, sul lungofiume:
perlomeno non da parte nel profondo del parco – dal ponte le
manifestazioni sono visibili dai passanti.
Sostanzialmente è difficile chiamare il posto
"parco": è uno spazio vuoto di 200 metri (contiene 2 mila
persone), è circondato da cancelletti metallici – precisamente
come quelli con cui i poliziotti circondano le manifestazioni, solo
che su ognuno c'è il bell'emblema del parco Gor'kij. I poliziotti,
certo, mantengono l'ordine e qui sotto il ponte è di guardia un
cellulare. Senza accordo qui, in realtà non si può neanche
entrare: è necessario avvertire l'amministrazione del parco non
meno di 3 giorni prima.
Il Primo Maggio nelle strade di Mosca è stato
festeggiato da tutti i movimenti politici: "Russia Unita",
come l'anno scorso, ha organizzato la sfilata dei sindacati per via
Tverskaja [1], gli antifascisti e il "Fronte di Sinistra"
sono andati in marcia per il centro e i nazionalisti hanno marciato
a Ščukino [2]; hanno portato i loro sostenitori KPRF [3] e LDPR
[4].
Lo Hyde Park è risultato libero dalla politica. La
prima manifestazione – contro la cafonaggine comune – è stata
organizzata dalla "Komsomol'skaja pravda" [5].
"A Mosca si aprono gli Hyde Park: si può scriverne in modo
noioso, ma si può noi stessi organizzare qualcosa. Ecco, ci abbiamo
pensato: cosa ci ha colpito più di tutto? Vado in ascensore e
subito capisco cosa: odori, scritte sul muro... Cafonaggine!" –
ha spiegato Aleksej Semencov, organizzatore della manifestazione e
direttore della sezione moscovita della "Komsomolka".
Ai convenuti è stato proposto di gridare al
megafono il nome di un qualche cafone e di misurare la potenza con
il misuratore di rumore chi sarebbe stato gridato più forte. A dire
il vero, il concorso non è andato bene: all'azione, a parte i
collaboratori della "Komsomol'skaja pravda" e i
giornalisti che scrivono dello Hyde Park, non c'era quasi nessuno,
nonostante il fatto che la KP avesse pubblicizzato la manifestazione
sulle pagine dell'edizione cartacea del giornale, sul sito, alla
radio e sul canale televisivo.
Gli organizzatori si sono sforzati come hanno potuto
di far divertire i pochi convenuti: hanno portato sul palco una
psicologa, che ha spiegato come si deve rispondere alla cafonaggine.
Sullo sfondo un cartello "Esli cham, ja ne dam" [6],
che era tenuto da giovani collaboratrici della "Komsomolka",
è intervenuto un cantore di častuški
[7]. Alla manifestazione
è stata invitata la ragazza Anja con la cagna dalmata Tessa: la
cagna stava sulle zampe posteriori – mostrava l'addestramento e la
padrona raccontava che la sua cagna non fa aumentare la sporcizia in
strada: "Quando Tessa era piccola, andava al bagno solo nello
spazio per i bambini. Ma là ci sono i bambini, non si può non
pulire. Adesso è diventata un'abitudine, dietro a lei porto ovunque
un sacchetto e una paletta". Verso la fine della manifestazione
è comparso Nikita Džigurda
[8] con una giacca
con un ricamo argentato e anelli alle dita: ha pronunciato una
tirata di cinque minuti contro la cafonaggine, riempiendo il
discorso di parole indecenti e subito se n'è andato.
All'ingresso avevano messo
una cassa per le annotazioni: ogni convenuto poteva scrivere una
lamentela e indicare il suo numero di telefono. "Quando i
funzionari non accolgono le lamentele, la polizia non accoglie le
denunce, nell'ingresso non fanno riparazioni – anche questa è
cafonaggine, – ha spiegato Semencov. – I nostri giornalisti vi
telefoneranno e faranno luce sulla situazione. E' un legame reale
con i lettori che credono in noi". L'amante del teatro Galina
ha scritto una lamentela sul teatro di Oleg Tabakov [9]:
là, ha detto, si dicono parolacce dal palco. "Non l'ho neanche
visto fino alla fine! Vai a rilassarti e là ti danno parolacce
complesse...", – ha espresso la sua insoddisfazione, non
volendo credere che se dal palco pronunciano qualcosa significa che
tale è l'intenzione dei creatori dello spettacolo.
La successiva azione, la manifestazione delle
ragazze sole, com'è risultato, è stata organizzata dai concorrenti
della "Komsomolka" – i giornalisti di MK [10].
"Abbiamo deciso di controllare come funziona lo Hyde Park",
– hanno chiarito. La reporter del "Moskovskij Komsomolec"
Marija Moskvičëva
ha spiegato che con le donne la società è ingiusta: se un ragazzo
è senza un'amica, dicono che è libero, se è una ragazza, è
subito "sola". Un'altra autrice di MK, Žanna
Golubickaja, tenendo in mano il suo libro "L'uomo come
oggetto", ha pure difeso davanti alle telecamere
l'autosufficienza delle donne sole e ha proposto di creare un loro
partito per aiutarsi l'un l'altra.
– Lei si associa a quelle sole? – le hanno
chiesto i reporter.
– No, io sono sposata, – ha ammesso Golubickaja.
Mentre alcune donne difendevano il diritto di essere
libere e al contempo di successo e lanciavano in cielo piccoli
ascensori legandoli a dei palloncini, alla manifestazione è
comparso un piccolo stuolo di allieve dell'ultima classe con
cartelli scritti a mano tipo "Ogni donna ha diritto alle
scarpe" e "Sono una bambina, non voglio decidere, voglio
un vestito". "Uomini soli ci sono?!" – hanno
chiamato. Gli uomini soli c'erano: per lo spazio passavano ragazzi
che guardavano le ragazze con occhi affamati. Un bell'uomo con un
vestito nuovo è arrivato con il cartello "I veri uomini ci
sono!" – come si è rilevato, reclamizzava un servizio di
conoscenze on-line.
Gli organizzatori hanno rimpianto molto che nello
spazio non ci fosse amplificazione. Non c'era neanche un palco – i
conduttori di radio-KP trasmettevano da una parte del lungofiume
elevata sul marciapiede. "Abbiamo fornito uno spazio, ma le
apparecchiature, il palco – che li portino gli organizzatori",
– ha spiegato Sergej Kapkov [11],
che è uscito dal parco con un'automobile elettrica. All'ingresso
non ci sono neanche le cornici dei metal detector – usuale
attributo delle manifestazioni di Mosca.
All'ultima manifestazione del Primo Maggio – "Uno
sguardo alternativo ai festeggiamenti della giornata del lavoro"
– non è comparso nessuno ed è rimasto un enigma chi l'abbia
annunciata.
Il 2 maggio allo Hyde Park è stata annunciata una
sola azione: quella del non registrato Partito Popolare dell'Odio. A
dire il vero, ad essa sono arrivate solo due persone – l'ideologo
Stanislav Diev e il suo sostenitore Miša.
"Nel gruppo su VKontakte [12]
ho 10 mila abbonati, – si è vantato Diev, stando al sole
primaverile in giacca, pantaloni e gilè neri e con una cravatta
argentata. – Ma gli fa fatica andare alla manifestazione. Leggono
di più le notizie del gruppo: alterno il mio insegnamento
all'erotismo, là ho 15 album di donne nude".
L'"insegnamento" consiste nel fatto che è
necessario ridurre di 100 volte la popolazione della Terra e in tal
modo risolvere tutti i problemi dell'umanità. "L'odio per
l'uomo è incompatibile con l'aggressione: è necessario ridurre
solo con metodi pacifisti", – sottolinea subito Diev, non
nascondendo che teme le accuse di estremismo. Propone di introdurre
la pena di 10 anni di prigione per gli immigrati illegali – allora
essi stessi, per salvarsi dalla detenzione, se ne andranno dalla
Russia. Nel paese è necessario fare entrare a lavorare solo grandi
scienziati, personalità dell'arte e sportivi: "non permettere
l'afflusso di biomassa". Mentre Asia e Africa genereranno e
impoveriranno, la Russia fiorirà e allora presto o tardi gli altri
popoli andranno contro la Russia, andranno in guerra e saranno
eliminati dalla sviluppata civiltà russa. "Ci sarà la guerra,
ma non per colpa nostra!" – ha spiegato soddisfatto Diev. Si
è guardato intorno ogni volta, quando nel parcheggio rumoreggiava
una macchina o la gente andava dritta per il parco Gor'kij – come
se di minuto in minuto aspettasse una folla di adoratori. Ha notato
che, a parte la lotta agli emigrati, è molto importante permettere
di registrare legalmente un partito a una persona sola. Cioè a Diev
stesso.
Anche domani Diev intende andare, come pure
dopodomani: si è prenotato lo spazio per molti giorni a venire. "Lo
Hyde Park è appena stato aperto, là pascolano i giornalisti, ma in
città i giornalisti non andranno all'azione di un politico non
lanciato", – spiega perché non si accorda per un picchetto
da qualche parte in centro, in bella vista. I giornalisti per Diev
sono più importanti dei sostenitori: "Voglio che su di me su
Google ci siano 700 mila link, come su Žirinovskij.
Forse allora mi comparirà uno sponsor che pagherà articoli su
commissione e i giornalisti prenderanno a lodarmi come il salvatore
della Russia".
Evgenij Fel'dman, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/society/57972.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Via del centro di Mosca.
[2]
Quartiere della zona nord-occidentale di Mosca.
[3]
Kommunističeskaja
Partija Rossijskoj Federacii
(Partito Comunista della Federazione Russa).
[4]
Liberal'no-Demokratičeskaja
Partija Rossii
(Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito
nazional-populista.
[5]
"Verità del Komsomol", un tempo organo del Komsomol
(KOMmunističeskij
SOjuz MOLodëži
– Unione della Gioventù Comunista), adesso giornale di basso
livello.
[6]
"Se sei un cafone, non te la darò" (sic).
[7]
Stornelli popolari.
[8]
Nikita Borisovič Džigurda, attore e cantante.
[9]
Oleg Pavlovič Tabakov, attore teatrale e cinematografico.
[10]
Moskovskij
Komsomolec
("Membro Moscovita del Komsomol" – vedi nota 5),
anch'esso un tempo organo del Komsomol e adesso giornale di bassa
qualità.
[11]
Sergej Aleksandrovič Kapkov, capo del dipartimento della Cultura di
Mosca.
[12]
Sorta di Facebook russo.
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