Martagov: le
esplosioni in Cecenia e in Inguscezia sono legate all'appello di
Umarov a far fallire l'Olimpiade a Soči
18
settembre 2013, 22.37
Le
esplosioni in Cecenia e in Inguscezia del 16 settembre hanno a che
fare con l'appello di Doku Umarov a far fallire l'Olimpiade a Soči,
ritiene il consulente della fondazione "Anti-terrore"
Ruslan Martagov. Un legame diretto tra le esplosioni e le Olimpiadi
non c'è, ma i guerriglieri hanno la possibilità di compiere un atto
terroristico a Soči,
pensa il giornalista Orchan Džemal'.
Come
ha riferito "Kavkazskij uzel", in Cecenia il 16 settembre
un kamikaze ha compiuto un atto terroristico presso l'edificio dello
ROVD [1] del distretto
Sunženskij [2]
nel villaggio cosacco di Sernovodskaja. In conseguenza sono morti tre
agenti di polizia e altri quattro sono rimasti feriti. Lo stesso
giorno in Inguscezia, nel villaggio cosacco di Nesterovskaja [3],
in conseguenza di una sparatoria si è verificata l'esplosione di
un'automobile, un poliziotto è morto e tre sono rimasti feriti.
All'incontro
del 16 settembre con il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov il capo
della direzione dello FSB [4] per
la Cecenia Andrej Serežnikov,
commentando l'atto terroristico nel villaggio cosacco di
Sernovodskaja, ha detto che "dietro a tutto questo c'è la
leadership delle bande clandestine nella persona di Doku Umarov".
Ai
primi di luglio il leader dell'"Emirato del Caucaso" [5]
Doku Umarov chiamò i guerriglieri a far fallire l'Olimpiade-2014 a
Soči e annullò la
moratoria sul compimento di atti terroristici sul territorio della
Russia. A sua volta il Comitato Antiterroristico Nazionale della
Federazione Russa dopo le minacce di Umarov ha dichiarato che i
servizi segreti applicano stabilmente misure per la garanzia della
sicurezza. Le forze dell'ordine russe conducono un grandissimo
conplesso di iniziative indirizzate alla garanzia della sicurezza dei
Giochi Olimpici, dichiarò il 3 settembre il presidente della
Federazione Russa Vladimir Putin.
Martagov:
la pressione dei guerriglieri alla vigilia dell'Olimpiade si
rafforzerà soltanto
Le
due esplosioni avvenute non riguardano direttamente lo svolgimento
dell'Olimpiade a Soči,
tuttavia hanno a che fare con l'appello di Doku Umarov a far fallire
i Giochi, ritiene il politologo e consulente della fondazione
"Anti-terrore" Ruslan Martagov.
"Non
mi metterei ad "attaccare" le esplosioni all'Olimpiade",
ma è evidente che sono legate alla dichiarazione di Umarov", –
ha dichiarato Ruslan Martagov al corrispondente di "Kavkazaskij
uzel".
Martagov
ritiene che compiere un atto terroristico ai danni degli impianti
olimpici sia estremamente difficile per via della numerosa
sorveglianza.
"Sul
territorio dove si svolgeranno immediatamente i Giochi ci sarà
un'alta concentrazione di agenti delle strutture armate e, come si
dice, di gente in borghese. Cosicché si riuscirà ad evitare atti
terroristici. Ma quando si sorveglia un piccolo pezzetto del
territorio del paese, il resto della Russia rimane all'arbitrio del
destino. Sul piano politico il pubblico mondiale paragonerà un atto
terroristico in qualsiasi punto del paese a un atto terroristico
all'Olimpiade", o – ha commentato la situazione il politologo.
Ruslan
Martagov ha notato anche che "il pensiero associativo gioca un
brutto scherzo alla società russa". Negli scorsi anni, ritiene
l'esperto, i cittadini si sono abituati al fatto che, se in Cecenia
non si svolgono operazioni militari attive, nella repubblica "sono
venuti la pace e il bene".
"E'
un'opinione erronea. Il terrorismo legato al separatismo è
un'ideologia. La simbiosi dell'eroizzazione utilizzata nel lavoro
propagandistico con la gioventù e del rodaggio della gioventù già
datasi alla "macchia" si trasforma in ideologia, gli atti
terroristici passano in secondo piano. Questa tattica è molto
efficace. Se si volge lo sguardo a come il terrorismo si diffonde non
solo nel Caucaso del Nord, ma anche nel resto della Russia, "si
impone la conclusione che i guerriglieri sono preparati molto meglio
degli agenti delle strutture armate e del potere", – ha
esposto il suo punto di vista Ruslan Martagov.
L'esperto
ha supposto che la presssione dei guerriglieri alla vigilia
dell'Olimpiade si rafforzerà soltanto.
Džemal':
i guerriglieri possono attuare esplosioni analoghe a Soči
Non
c'è un legame diretto tra le esplosioni del 16 settembre e
l'Olimpiade, nota il giornalista e osservatore delle "Izvestija"
Orchan Džemal'.
"Dov'è
la Cecenia, dov'è il territorio di Krasnodar [6]?
Non vedo un legame diretto. Se si parla del fatto se i guerriglieri
possano attuare esplosioni analoghe a Soči,
allora sì, possono. Cosicché avrebbero del tutto potuto far
esplodere non in Cecenia o in Inguscezia, ma a Soči",
– ha dichiarato Orchan Džemal'
al corrispondente di "Kavkazskij uzel".
Dell'attivazione
delle bande clandestine è colpevole il centro federale, ritiene
Orchan Džemal'. Il
giornalista ha ricordato che il governo russo ha richiesto di
"cancellare i guerriglieri con il ferro incandescente",
rifiutando passi più democratici e graduali.
"Ripeto,
la possibilità tecnica [di compiere un atto terroristico a Soči]
c'è", – ha detto Džemal'.
Il
7 febbraio 2014 a Soči è
in programma la cerimonia di apertura dei XXII Giochi Olimpici
Invernali. "Kavkazskij uzel" tiene una cronaca rinnovata
dei sabotaggi e degli atti terroristici compiuti nell'anno
"pre-olimpico" sul territorio dei distretti federali del
Caucaso del Nord e Meridionale.
Inoltre
l'attività dei guerriglieri è tenuta da una ristretta e concreta
cerchia di leader, ritiene Orchan Džemal'.
Ognuno dei leader, secondo Džemal',
ha avuto il proprio distinto sistema di lotta con le autorità
federali e regionali.
"Ci
fu Šamil' Basaev, che
dichiarò la creazione dell'autoproclamata Repubblica di Ičkerija
[7] e la protesse. Venne a
sostituirlo Magomed-Ali Vagabov, che si servì dei kamikaze. Dopo la
sua uccisione gli atti terroristici crollarono, nelle cerchie dei
guerriglieri si prese a discutere lo schema di indebolimento. Ora (le
esplosioni in Cecenia e in Inguscezia) osserviamo qualcosa di simile,
ma questo non è lo "stile umaroviano", in quanto Umarov
non fu l'iniziatore delle esplosioni nel metrò e a Domodedovo [8].
Fu costretto a concordare con esse", – è certo Džemal'.
Ricordiamo
che il 23 agosto è entrato in vigore il decreto del presidente russo
Vladimir Putin sull'introduzione di una serie di limitazioni a Soči
durante la preparazione e lo svolgimento dei Giochi Olimpici
Invernali del 2014. In particolare, dal 7 gennaio 2014 al 21 marzo
2014 in città saranno proibite manifestazioni e riunioni. Allo
stesso tempo a Soči
saranno introdotte zone controllate e proibite. L'accesso alle zone
controllate si compierà dopo una perquisizione della polizia, a
quelle proibite sarà concesso solo per provate necessità di
servizio. In città sarà limitato l'ingresso ai mezzi di trasporto
(tranne treni, mezzi di trasporto degli abitanti del posto e con
certificati di accredito).
Oleg
Krasnov, "Kavkazskij uzel",
http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/230276/?print=true
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Rajonnyj
Otdel Vnutrennich Del (Sezione
Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede distrettuale
della polizia.
[2]
Distretto confinante con l'Inguscezia.
[3]
Villaggio presso il confine con la Cecenia.
[4]
Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di
Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[5]
Stato islamico caucasico autoproclamato.
[6]
Città della Russia meridionale.
[7]
Nome ceceno della Cecenia.
[8]
Aeroporto di Mosca.
Nessun commento:
Posta un commento