La
sezione cecena dello LDPR [1]
cessa di funzionare e si allontana da Žirinovskij
Inguscezia.Ru,
27.10.2013,
15.12
La
sezione cecena dello LDPR
cessa l'attività, venuta a sapere le opinioni del leader del partito
Vladimir Žirinovskij
sulla soluzione della "questione caucasica". I
liberal-democratici ceceni hanno valutato le proposte di introdurre
una multa per il terzo figlio e di circondare il Caucaso con il filo
spinato annunciate in televisione come appelli all'odio per motivi
nazionali, territoriali e confessionali, che portano allo sfacelo del
paese. Non vogliono avere più a che fare con Žirinovskij
e invitano tutti a non votare più per il "portatore
dell'ideologia fascista".
"E'
un attentato ai principi democratici che stanno alla base dell'entità
statale. In relazione a ciò annunciamo l'uscita dallo LDPR e la
cessazione dell'attività di questo partito sul territorio della
Repubblica Cecena", – si dice nella dichiarazione citata da
Interfax. Lo stesso Žirinovskij
non vede problemi nelle proprie dichiarazioni, si appoggia alla
libertà di parola e spiega: "Mi hanno interrogato – ho
risposto".
Ma
gli ex colleghi di partito ceceni lo accusano di fascismo.
"Riteniamo per noi impossibile stare ancora in un partito
guidato da un politico che si è compromesso come portatore
dell'ideologia fascista", – ha dichiarato il coordinatore
della sezione regionale cecena dello LDPR Adlan Šamsadov.
Nel
partito notano che il programma
"Poedinok" [2]
gli ha lasciato "un retrogusto molto amaro". "E non si
tratta solo del fatto che il leader dei liberal-democratici nelle sue
dichiarazioni si è abbassato al livello dell'ideologia del fascismo
e del Ku Klux Klan. Le sue opinioni razziali personali non avrebbero
sconvolto nessuno, se non per un "ma": idee estremiste
nella forma e nella sostanza sono state "predicate" in onda
da un politico di livello federale. E nel nostro paese multietnico e
multiconfessionale!", – si sottolinea nella
dichiarazione.
Alla
sezione regionale hanno riferito
di essere stati scioccati dalla circostanza in cui il vice-presidente
della Duma "ha gridato dagli schermi a tutto il paese che il
terrorismo nel Caucaso del Nord è legato direttamente all'alta
natalità, che è necessario limitarla artificialmente e circondare
la stessa regione con il filo spinato".
"Riteniamo
che nessuno persona assennata, nessun vero cittadino e patriota russo
possa sostenere slogan che seminano l'odio etnico e limitano i
diritti di milioni di cittadini russi che vivono nel Caucaso", –
si sottolinea nella dichiarazione della sezione regionale del
partito.
Al
di là della cessazione dell'attività,
i liberal-democratici ceceni invitano "tutte le sezioni
regionali dello LDPR a seguire il nostro esempio e tutti i cittadini
russi a non votare mai per un partito che si scredita con tentativi
di accendere conflitti interetnici e di gettare la nostra Patria
nell'abisso dell'odio e della barbarie".
In
precedenza il leader del partito "Jabloko"
[3]
Sergej Mitrochin aveva minacciato di ricorrere alla giustizia per
"nazismo" e il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov aveva
invitato i deputati della regione a reagire. La velocità della
reazione, a dire il vero, finora non appare alta: alla Duma di Stato
c'è la settimana delle regioni e le possibilità di documentare
l'indignazione sono limitate. Alla commissione per l'etica questo è
spiegato con il fatto che finora non hanno ricevuto appelli, sulla
base dei quali si possano verificare le dichiarazioni di Žirinovskij.
"Ora alla Duma di Stato c'è la settimana delle regioni,
nell'ambito della quale i deputati rappresentanti di tutti i gruppi
parlamentari si incontrano con i propri elettori e non eslcudo che
dopo il ritorno dalle regioni dei deputati che rappresentano le
repubbliche del Caucaso del Nord possano inviare il conseguente
appello alla nostra commissione", – ha riferito il presidente
della commissione Andrej Andreev.
http://www.ingushetiyaru.org/news/36617/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Liberal'no-Demokratičeskaja
Partija Rossii
(Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito
nazionalista e populista.
[2]
"Duello", talk-show politico del Primo Canale della TV di
Stato russa.
[3]
"Mela", partito di orientamento liberale, il cui nome è
basato sulle iniziali "Ja-B-L" dei cognomi dei fondatori
Grigorj Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir
Petrovič Lukin.
28 ottobre 2013
I "liberal-democratici" ceceni ascoltano Žirinovskij e cadono dal pero?
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