"E' attivo. E' leale. Non
occorrono misure speciali"
Come l'amministrazione presidenziale dirige la
"società civile" di corte
18.05.2012
A disposizione della "Novaja gazeta" si trova un documento, che si può supporre essere della Direzione del presidente della Federazione Russa per la politica interna, che contiene le caratteristiche dei membri della Camera Sociale [1] (del 2012) e le raccomandazioni per la direzione di questi o quei personaggi. E' un documento di molte pagine in forma di tabella con un testo di accompagnamento molto sintomatico, da cui consegue che la Camera Sociale è una struttura rigidamente manipolata dal potere, che non ha niente a che fare con la società civile.
Lista
dell'OPRF del 2012 (PDF, 486 kb)
"Fornire supporto mediatico"
Qualche volta lo stile del documento ricorda vivamente il film "Diciassette momenti di primavera" [2] con il sinistro ribadire le caratteristiche dei personaggi, lette dalla voce misteriosa di Efim Kopeljan [3]: "carattere nordico, non aveva legami che lo fuorviassero". La caratteristica positiva standard consiste, di regola, nelle valutazioni "è attivo", "è leale", "non si sottrae alle richieste della UVP (Upravlenie po Vnutrennej Politike [4] – nota del redattore)". Meglio ancora "persona di fiducia di V.V. Putin".
Ed ecco che poi cominciano le sfumature. Di regola,
la sentenza "fornire supporto mediatico" si adotta in
situazioni in cui questo o quell'"attivo" e "leale"
ha difficoltà di immagine. Fra l'altro gli autori del documento
sono ben consapevoli che i contatti con la loro struttura screditano
le persone e la partecipazione alle azioni distrugge la reputazione
in generale. Per esempio: "L'autorevolezza presso una
determinata parte della società civile è ridotta ("Lettera
dei 55")..." La "Lettera dei Cinquantacinque"
comparve nel marzo 2011 e fu inviata in "difesa" del
sistema giudiziario dallo "screditamento". Uno degli
autori di questo modello di creatività epistolare è ritenuto il
membro della Camera Sociale Denis Dvornikov, direttore del comitato
per la "Trasparenza della Giustizia" (per l'appunto anche
questi, secondo i collaboratori dell'UVP, ha bisogno, orfanello, di
supporto mediatico). I firmatari della lettera, che non rischiavano
la propria salute e la propria vita in caso di mancata
partecipazione a una campagna vessatoria come in epoca staliniana,
hanno avuto pesanti perdite di immagine. E prima di questo, nel
2005, ci fu anche la "Lettera dei Sessanta" a sostegno
della prima sentenza del caso di Michail Chodorkovskij. Ed ecco che
qui bisogna ricordare: i "sociali"sono necessari ai
tecnologi della politica del potere proprio per simili
manifestazioni di operato diretto e rozzo, negli intervalli tra le
quali rappresentano pacificamente l'attività "civile".
"Si riduce l'autorevolezza", come ammettono gli autori del documento, anche con la partecipazione "ai movimenti giovanili pro-Cremlino". E allora bisogna di nuovo "fornire supporto mediatico", come a Maksim Miščenko, o – che ci puoi fare? – dividersi, come dall'ex commissario del movimento "Naši" [4] Irina Pleščeeva: "Non includere nel prossimo organico dell'OPRF (Obščestvennaja Palata Rossijskoj Federacii [5] – n.d.r.).
Ai nostri demiurghi della realtà politica e agli
squali dell'allettamento tocca avere a che fare con persone molto
diverse e difficili. Ci sono dei bei personaggi. Per esempio, il
regista teatrale Vasilij Barchatov. Questi, dice emozionato il
certificato, è sia "leale", sia "giovane", sia
"adeguato" (!), sia "di prospettiva", sia
"spietato nel ment…", cioè "non si è mai
sottratto alle richieste dell'UVP". E allora bisogna andare
incontro a questa persona. Per esempio, fornendo "collaborazione
allo svolgimento di master per la gioventù". O ecco il
reporter Dmitrij Sokolov-Mitrič,
che si occupa, secondo il certificato, di "pubblicistica
ortodossa", il che, naturalmente, causa la sua "posizione
di principio costruttiva". Questo quadro "è raccomandato
per essere inserito più attivamente nelle iniziative dell'OPRF".
Ci sono figure molto piane e prevedibili in cui
tutto va bene. Ad esempio, Tinatin Givievna Kandelaki [6].
Per quelli come lei esiste una formula universale, che si può
trattare in modo diverso – sia in positivo, sia in negativo: "Ha
firmato la "Lettera dei 55", il che, tuttavia, non si è
riflesso molto sulla sua autorevolezza". Ecco, scegli – è
bene o male, tuttavia… In generale questo sfortunata lettera è
come il tester speciale con cui si determina la presenza o l'assenza
di gravidanza. Ha firmato – significa che è dei nostri.
Ci sono compagni di prospettiva. L'eterna
personalità sindacale che ha difeso per molti anni i lavoratori
dell'industria del carbone, Ivan Mochnačuk.
Brava persona, ma bisogna aiutarlo, poiché la sua presenza
mediatica è "mediocre", perfino dopo che l'hanno
introdotto "nel pool dei commentatori dei canali federali"
– è una speciale categoria di parlatori che non lasciano gli
schermi. Nel pool dei commentatori va inserita Ljudmila Šuvalova,
che è "leale, adeguata, di prospettiva" e mantiene il
tema dei "valori conservatori". No, non gestisce affatto
un salone di mobili inglesi conservatori dell'epoca vittoriana, come
si sarebbe potuto supporre, ma è a capo del Centro di politica
social-conservatrice – c'è una struttura del genere approvata
dall'alto.
Le difficoltà cominciano con le persone
indipendenti e speranzose di fare qualcosa grazie alla propria
posizione nella Camera Sociale. Ecco il noto specialista di problemi
stradali e di trasporti Michail Blinkin. Attivo è attivo. Ma –
attenzione allo schermo: "E' sleale (specialista stimato nel
suo ramo, convinto)». Cioè, considerano all'UVP, se una persona è
un vero professionista e per di più è onesto e ha convinzioni,
allora direttamente e indirettamente sfuggirà alle richieste
dell'UVP. Ma non si può lasciare un pesce così grosso, perciò la
sentenza: "Instaurare collaborazione". Così, che aspetta,
Michail Jakovlevič,
presto verranno da Lei con grandi sorrisi dei compagni con la
cravatta…
Ecco pure una caratteristica offensiva –
dell'attore Evgenij Mironov: "E' leale (adempie ogni volta le
richieste dell'UVP, ma principalmente non partecipa al lavoro
sistematico)". La conclusione è enigmatica: "Esaminare la
questione dell'opportunità dell'elaborazione del tema sociale".
Ci sono anche tali formulazioni per diverse persone: "…ha concordato sul divenire una persona di fiducia, tuttavia, poi, con vari pretesti ha interrotto la propria partecipazione"; "può violare l'accordo, ma peraltro non renderà note le trattative". Ma c'è anche questo: Vasilij Byčkov, direttore della CDCh [7], "ha interagito con l'UVP sulla questione della cancellazione del concerto in appoggio ad A. Troickij [8]. Ha adempiuto la richiesta, tuttavia ha svelato pubblicamente le trattative con M.V. Ostrovskij" (addetto alle PR del Cremlino - n.d.r.). La sentenza è paurosa e terribile: "Non c'è potenziale di collaborazione".
Con qualcuno l'UVP sognerebbe di collaborare, ma capisce di non poter far molto per via dei principi della controparte. Ecco, per esempio, l'avvocato Elena Luk'janova. L'autore del documento dice tristemente: "E' attiva, è sleale… esperta e consulente della Lega degli Elettori [9]". La conclusione è pensosa: "Una collaborazione diretta è impossibile, è possibile stabilire un'influenza mediata attraverso V. Grib" (c'è questo avvocato, per cui "l'autorevolezza per una determinata parte della società civile è diminuita" a causa della firma della "Lettera dei Cinquantacinque" – n.d.r.). Cosicché presto il firmatario V. Grib proporrà a Elena Anatol'evna un pranzo di lavoro…
Ed ecco l'avvocato Genri Reznik. Anche con lui -
disgrazia, disgrazia: "Ha molto cara la reputazione, è pronto
a collaborare su temi che non contraddiranno le sue convinzioni".
Una persona strana, per Dio…
"Chiedere di raccomandare una sostituzione"
La lealtà e l'attività di per se non garantiscono
la conservazione del posto nella Camera Sociale. All'amministrazione
presidenziale non amano molto gli anziani e le persone di salute
cagionevole. Per esempio, intendono togliere dall'organico della
Camera Sociale il difensore dei diritti dei bambini, l'onestissima
persona Boris Al'tušer
non solo perché "sul tema è stato completamente soppiantato
nei mezzi di comunicazione di massa da P. Astachov [10]"
(come competere con lui?), ma anche per motivi di "età".
Lo stesso per la direttrice del GMII [11]
Irina Antonova, l'astronauta Aleksej Leonov, l'accademico Evgenij
Velichov, il poeta Andrej Dement'ev e lo scultore Zurab Cereteli.
Ci sono persone già come dei loro, ma non molto
adatte per l'imitazione del ruolo di "sociali". L'oligarca
Vladimir Potanin non fa niente per la Camera Sociale: "Esaminare
la questione dell'opportunità del suo status di membro della Camera
Sociale". Padre Čaplin,
ahimè, "è preso per una figura ufficiale". Ma peraltro,
quanto al suo posto alla Camera Sociale, può stare tranquillo –
chi alzerà la mano su una persona che si pronuncia in nome e per
ordine del compagno Signore Dio in persona? Ecco che
all'amministrazione presidenziale non sono pronti ad alzare le mani
subito su uno dei fratelli Koval'čuk
– Michail, capo del "Kurčatnik"
[12]. E' inadeguato.
Tuttavia proprio per questo anche a lui bisogna "fornire
supporto mediatico e inserirlo più attivamente nelle iniziative
sociali". Poi segue un profondo sospiro: "O chiedere di
raccomandare una sostituzione". Al posto di chi ha scritto
queste parole sovversive per cominciare avrei ricordato il nesso di
parole "Cooperativa "Ozero"" [13]
e poi avrei chiesto una sostituzione. In realtà non è una partita
di calcio! Chiederete una sostituzione a Putin…
O ecco una persona miracolosa in tutti i sensi come
Vladimir Legojda, direttore della rivista "Foma" [14],
presidente della Sezione Informativa Sinodale della RPC [15],
professore dello MGIMO [16].
Beh, sta bene a tutti, solo che è molto impegnato. E secondo la
linea della Camera Sociale bisognerebbe trovare qualcun altro, meno
impegnato, per – attenzione! – "per occuparsi su base
continuativa delle questioni della vita mondana della chiesa".
Cioè, avete letto tutti bene? Ripetiamo: "vita mondana della
chiesa" – ricevimenti, antipasti, piccole bevute,
fotomodelle… La vita mondana è una cosa da giovani Perciò in
sostituzione di Legojda si propongono due baldi giovani – uno di
25 anni, l'altro di 23.
All'UVP si trascinano a lungo e dolorosamente con le
caratteristiche del leader di "Archnadzor" [17]
Konstantin Michajlov. Bisognerebbe buttarlo su una "costruzione
di precisione", valutano all'amministrazione, "forse
insieme a P.A. Požigajlo".
Cerchiamo Požigajlo
nella lista, forse deve svolgere lo stesso ruolo di V. Grib?
Nella lista scopriamo P.A. Požigajlo,
che unisce la direzione del Fondo per lo studio dell'eredità
storica di P.A. Stolypin [18]
con il posto di presidente del VOOPIiK (Vserossijskoe Obščestvo
Ochrany Pamjatnikov Istorii i Kul'tury [19]).
Qui c'è questo compito: "Elaborare la possibilità di farlo
intervenire come oppositore o partner costruttivo di "Archnadzor"".
Talvolta, parola d'onore, la misteriosa curva del
retto pensiero del Cremlino ricorda la paradossale logica femminile,
che neanche il matematico Perel'man poté spiegare – come partner
o come oppositore?!
"E' raccomandato da V. Čaplin"
La parte più noiosa del documento, tra l'altro
anche per i compilatori, è quella che si chiama "Membri della
Camera scelti dalle unioni sociali interregionali e regionali".
Nell'ideologia della carta non cambia niente, ma qui ci sono molte
vittime, buona parte delle quali ha sofferto per qualche motivo per
una riga scritta in modo ostile: "Persona che esprime le
opinioni di M.V. Šmakov".
Ecco che risulta che ha torto chi rappresenta il
nostro potere come un Leviatano monolitico e al contempo lo lacera
secondo passioni personali e correnti subacquee multi-vettoriali
Parrebbe di dire, beh, che ha fatto Šmakov?
E' il maggiore leader sindacale, che, come il sitz-presidente Funt
[20], "sedeva con
tutti" (nel senso che sedeva nei presidium), beveva birra alla
proletaria il Primo Maggio con i duumviri [21]
e all'improvviso tale ostilità personale con la sentenza:
"Escludere dall'organico dell'OPRF in carica".
Gli autori del testo oscillano su una serie di
compagni e queste lacrime sono visibili sulla carta. Ecco, per
esempio, Sergej Abakumov, capo di qualche numerosa ed enigmatica
struttura "sociale". Come un quadro sottoposto a verifica,
"è raccomandato da M.V. Ostrovskij", "è stato
operatore dei sussidi presidenziali", firmatario della "Lettera
dei Cinquantacinque", che nel suo caso gli ha "diminuito
l'autorevolezza". Ma – non mostra attività e si raccomanda
di non includerlo nella prossima Camera.
Gli strateghi e i tattici del Cremlino guardano con
grande onore e attenzione alle personalità religiose. Ignatij,
metropolita di Chabarovsk e della regione dell'Amur [22],
è insignito delle migliori caratteristiche: è sia "adeguato",
sia "leale", e, perdona, Signore, "è raccomandato da
V. Čaplin"
e "può fare commenti ponderati". E Nikon, metropolita di
Ufa e Sterlitamak [23] in
generale è un santo: è intervenuto per l'introduzione della
responsabilità penale per la "profanazione di santuari
religiosi". Che facciamo con un quadro così? Giusto! "Fornire
supporto mediatico".
Paura e tremore al Cremlino
Certo, sullo sfondo della cronaca degli avvenimenti
in corso, che hanno fatto scoprire in Russia una società civile non
falsificata, un surrogato di società sotto forma di Camera Sociale
appare molto arcaico. Il documento capitato in mano alla redazione è
la testimonianza del fatto che il potere politico non è pronto a
entrare in contatto con organizzazioni e movimenti sociali reali e
non finti e alimentati.
Chi vuole guidare tutti al mondo, in realtà teme.
Teme l'attività civile incontrollata e ideologie "scorrette",
teme le ampie masse di lavoratori a cui gli pseudo-sociali devono
portare la luce e qualche volta anche i soldi dal Cremlino e dalla
piazza Staraja [24].
Essi hanno la loro "società civile", noi
la nostra. E come dice un classico [25],
non si incontreranno mai.
Andrej Kolesnikov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/comments/52643.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Organismo consultivo che teoricamente rappresenta la società civile
russa.
[2]
Il film narra la storia di un ufficiale russo infiltrato tra i
nazisti.
[3]
Efim Zacharovič Kopeljan, attore sovietico.
[4]
"I Nostri".
[5]
Camera Sociale della Federazione Russa.
[6]
Conduttrice televisiva di origine greco-georgiana.
[7]
Central'nyj Dom Chudožnika
(Casa Centrale degli Artisti).
[8]
Artemij Troickij (vero nome: Artëm Kivovič Troickij), critico
musicale.
[9]
Associazione che lotta contro i brogli elettorali.
[10]
Pavel Alekseevič Astachov, avvocato, conduttore televisivo e
Incaricato del presidente della Federazione Russa per i diritti dei
bambini.
[11]
Gosudarstvennyj Muzej Izobrazitel'nych Iskusstv (Museo Statale
di Arti Figurative).
[12]
Nome colloquiale dell'Istituto per l'Energia Atomica intitolato al
fisico Igor' Vasil'evič Kurčatov. Il fratello del direttore Michail
Valentinovič Koval'čuk è il presidente del consiglio di
amministrazione della banca "Rossija" (Russia), Jurij
Valentinovič Koval'čuk, uomo di Putin.
[13]
La cooperativa "Ozero" (Lago) gestisce le dacie sul lago
Komsomol'skoe presso Pietroburgo e soprattutto riunisce gli uomini
più vicini a Putin.
[14]
"Tommaso", rivista di orientamento cristiano-ortodosso.
[15]
Russkaja Pravoslavnaja Cerkov', "Chiesa Ortodossa Russa".
[16]
Moskovskij Gosudarstvennyj Institut Meždunarodnych Otnošenij
(Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca).
[17]
Qualcosa come "Sorveglianza Architettonica", movimento in
difesa degli edifici storici di Mosca.
[18]
Pëtr Arkad'evič Stolypin, primo ministro riformista di epoca
pre-rivoluzionaria.
[19]
Società Panrussa per la Conservazione dei Monumenti della Storia e
della Cultura (il corsivo è mio).
[20]
Il "presidente di facciata" (dal tedesco sitz,
"posto per sedersi") Funt è un personaggio del romanzo
sovietico "Il vitello d'oro" di Il'ja Il'f (Iechiel-Lejb
Ar'evič Fajnzil'berg) e Evgenij Petrov (Evgenij Petrovič Kataev).
[21]
Putin e Medvedev, ovviamente.
[22]
Città e regione dell'estremo oriente della Russia.
[23]
Capitale e importante città della Russia europea sud-orientale.
[24]
"Piazza Vecchia", nel centro di Mosca, dove si trova la
sede dell'amministrazione presidenziale.
[25]
Si tratta di Rudyard Kipling, che parlava dell'Occidente e
dell'Oriente.
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