Un generale del ministero degli
Interni: in Russia è avvenuta la completa saldatura dello stato con
la criminalità
Ingushetia.Ru,
26.06.2012, 12.13
Il
generale di divisione del ministero degli Interni della
Federazione Russa e noto criminologo russo Vladimir Semënovič
Ovčinskij, che in passato fu a capo dell'ufficio russo
dell'Interpol, ha concesso un'intervista che ha colpito per
sincerità. Il generale ha ammesso che in Russia è avvenuta la
completa saldatura dello stato con la criminalità e che i banditi
si sono "trincerati" a tutti i livelli del potere.
Secondo
l'esperto, i raggruppamenti criminali organizzati (OPG [1])
del periodo della tarda URSS e dello stabilimento del sistema
statale russo contemporaneo non si sono nascosti da nessuna parte,
ma sono semplicemente mutati qualitativamente. "Probabilmente
la principale differenza dei nuovi banditi sta nel fatto che mai –
né negli anni '80, né negli anni '90 – c'era stata una così
massiccia presenza di rappresentanti delle strutture statali
ufficiali negli OPG. Si può dire con certezza che da noi nel
paese non ci sia una sola struttura statale "immacolata"
– che sia il governo, un ministero, l'apparato dei governatori o
una giunta comunale", – dice il dottore in Scienze
Giuridiche Vladimir Ovčinskij.
Un
posto particolare in questa "hit parade" della
corruzione è occupato dalle strutture armate. Neanche nei "feroci
anni '90" ci fu un così massiccio coinvolgimento di agenti
delle forze dell'ordine nelle OPG. "In qualità di
illustrazione si può portare il totalmente fantastico caso dei
procuratori dei dintorni di Mosca che gestivano il "racket"
del gioco d'azzardo. Come ex capo dell'Interpol affermo che non
esistono analoghi al mondo", – ha aggiunto il criminologo.
A suo parere, i procuratori dei dintorni di Mosca si sono rivelati
rappresentanti di una specie del tutto nuova di criminali. Non
sono semplicemente dei corrotti.
"Queste
persone avevano incluso in se la funzione dei banditi. Estorcevano
personalmente, minacciavano personalmente, accompagnavano
personalmente i banditi. Non è mai successo che il
vice-procuratore della regione di Mosca sia fuggito e sia
ricercato. E' una cosa senza precedenti", – dice Vladimir
Ovčinskij.
Letteralmente a maggio 2011 si era concluso il processo alla OPG
"di Bratsk [2]"
che si occupava di attività da raider, di attività boschive
illegali, omicidi e racket. Questo sindacato criminale era
capeggiato da un deputato del partito pro-Cremlino "Russia
Unita", il noto uomo d'affari Vadim Maljakov. E l'iniziatore
degli omicidi era il capo dell'UVD [3]
di Bratsk Vladimir Utvenko, i cui ordini erano eseguiti da
poliziotti e banditi. Infine, coordinatore delle loro azioni era
il deputato dello LDPR [4]
Aleksandr Zagorodnev. Vent'anni anni fa solo a qualche raro
bandito riusciva "penetrare al potere". Un "fortunato"
del genere fu, per esempio, un "ladro nella legge" [5]
soprannominato Barboncino, che ottenne lo status di assistente
"sociale" [6]
del presidente della Federazione Russa Boris El'cin. "A suo
tempo qualcuno lo piazzò furtivamente. Ma ciò non durò a
lungo", – ha aggiunto il generale di divisione del
ministero degli Interni.
Un
altro esempio singolo è il noto bandito Michail Monastyrskij, che
si è seduto in una poltrona da deputato. "Ma sono tutti
esempi singoli. Ciò non aveva un carattere di massa, ecco in cosa
consiste la differenza principale. Ma ora avviene una qualche
"statalizzazione della mafia" – le strutture mafiose
di fatto hanno preso a sostituire la leadership reale", –
dice il dottore in Scienze Giuridiche. La mafia russa si sente a
suo agio perfino nelle sfere legali del mondo degli affari, mentre
in Europa la criminalità organizzata si esclude gradualmente da
là. Un esempio di trasformazione di assassini in "manager
efficienti" [7] è
la banda degli Capok nel villaggio cosacco di Kuščëvskaja
nel Kuban' [8].
Il
criminologo volge l'attenzione anche a un'altra tendenza
pericolosa – a dare il cambio agli OPG in Russia sono giunti i
clan. "Se prima ciò era caratteristico dei fuoriusciti dal
Caucaso, adesso la tendenza si è diffusa in tutto il paese. Tutta
la Russia è in mano ai clan. E a capo di questi clan, di regola,
ci sono autorità del mondo criminale", – afferma Vladimir
Ovčinskij.
A suo dire, un OPG si può incriminare, ma Temi non è in grado di
sgominare un clan. L'involucro del clan, composto da
rappresentanti dell'intellighenzia (medici, economisti,
insegnanti), ritiene il nucleo criminale un'avanguardia ed è
pronto a difenderlo.
"Così
è stato, peraltro, a Kuščëvskaja.
La banda che aveva occupato tutto il villaggio cosacco era pure un
clan sui generis. In questo caso gli Capok formavano un nucleo di
livello regionale", – nota l'esperto. Ora la Russia può
essere colpita da una nuova ondata di violenza, in quanto perfino
i criminali più incalliti, condannati nei "feroci anni '90",
andranno in libertà. A dimostrazione il generale di divisione
porta la statistica della Corte Suprema per gli anni 2004-2009.
Per esempio, su tutti gli omicidi premeditati l'ergastolo è stato
erogato nello 0,2% dei casi. In 25 anni ci sono state condanne
solo nel 3-4% dei casi. Su 234 mila condannati per lesioni gravi,
fra cui quelle che hanno causato la morte, hanno avuto il massimo
della pena solo due banditi. E di questa categoria di condannati
il 37% ha avuto la condizionale ed è rimasto in libertà. Per
banditismo in questo periodo sono state incriminate 1180 persone.
Tra queste solo tre hanno avuto il massimo della pena. Per
aggressione di tipo banditesco sono state condannate 147 mila
persone. Tra queste hanno avuto il massimo della pena solo in
sette. Per l'abbastanza raro articolo "Organizzazione di
comunità criminale" sono state condannate 440 persone. Tra
queste solo 37 mafiosi hanno avuto il massimo della pena. "Ma
neanche quelli che hanno il massimo della pena se ne dolgono
particolarmente. Vanno in libertà condizionata dopo metà della
pena. Perciò tutto il contingente degli anni '90, che, come ci
sembra, è in prigione, è uscito da tempo. Tanto più che ci sono
tutte le condizioni per questo", – ha ricapitolato Vladimir
Ovčinskij.
A
quanto dice il criminologo, nessuno dei vecchi banditi è divenuto
un cittadino obbediente alla legge dopo la "gattabuia".
Secondo la legge del mondo criminale, se uno era un leader, lo
rimane. "Un generale del ministero degli Interni si può
mandare in pensione e dimenticare, ma nella mafia i generali del
mondo criminale non vengono mandati in pensione", – afferma
l'ex capo dell'ufficio russo dell'Interpol. La criminalità russa
ha anche le proprie "particolarità nazionali". Per
esempio, in nessun posto al mondo ha avuto larga diffusione un
tipo di reati come le attività da raider. Vladimir Ovčinskij
ritiene che in una vera sconfitta nella guerra alla criminalità
si sia mutata la fatale decisione del 2008, quando furono
sciolte le UBOP (Upravlenija po Bor'be s Organizovannoj
Prestupnost'ju [9])
e presto tutte le forze furono gettate nella lotta ai famigerati
estremisti.
"Gli
specialisti ritengono che nel 2008, dopo la liquidazione di questi
reparti speciali, la situazione sia stata fatta tornare d'un colpo
a 20 anni fa. In conseguenza di questo passo sconsiderato abbiamo
perso le strutture che dovevano occuparsi della criminalità
organizzata e insieme a queste un gran numero di professionisti",
– dice il generale di divisione del ministero degli Interni.
Inoltre i materiali di tipo investigativo riguardanti i
raggruppamenti banditeschi organizzati sono stati perduti o
distrutti. Anche se il pubblico è stato assicurato che tutto è
stato conservato. Per questo a livello del paese sono rimasti
incontrollati fino a 80 mila membri attivi di raggruppamenti
criminali organizzati.
http://ingushetiyaru.org/news/23057.html
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
|
[1]
Dalla dicitura russa Organizovannye
Prestupnye Gruppirovki.
[2]
Città della Siberia meridionale.
[3]
Upravlenie
Vnutrennich Del (Direzione
degli Affari Interni), in pratica la polizia.
[4]
Liberal'no-Demokratičeskaja
Partija Rossii (Partito
Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito nazionalista
e populista.
[5]
Criminale legato a un codice.
[6]
Nel senso di "non partitico".
[7]
Putin ha applicato tale definizione a Stalin...
[8]
Regione della Russia meridionale.
[9]
"Direzioni per la Lotta alla Criminalità Organizzata".
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