L'indagine politica supera tutti i
limiti. Anche quelli tra Ucraina e Russia
Il sequestro e la confessione dell'oppositore Leonid
Razvozžaev:
fatti, dettagli, versioni e reazioni
24.10.2012
"L'hanno sequestrato i vostri servizi segreti"
Lunedì l'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR
[1]) dell'ONU ha
dichiarato ufficialmente che l'oppositore russo Leonid Razvozžaev
è stato sequestrato venerdì a Kiev nel corso di una procedura che
gli stava permettendo (in caso di passaggio favorevole) di ottenere
asilo politico. E che questo status prevede per il paese di
soggiorno – l'Ucraina – l'obbligo di garantire i suoi diritti,
tra cui il diritto all'inviolabilità personale.
"Ogni trasporto in Patria contro la procedura
esistente può portare a far sì che a uno stato tocchi prendersi la
responsabilità per una grave violazione del diritto nazionale e
internazionale. La Direzione dell'UNHCR dell'ONU spera che
l'incidente sia accuratamente indagato dalle forze dell'ordine e
aspetta i risultati di queste indagini", – è detto nella
dichiarazione inserita nel sito della direzione ucraina dell'UNHCR.
Ma questo diritto alla sicurezza personale, com'è
noto, è stato per l'appunto violato gravemente da persone
mascherate non identificate. E per il nostro Comitato Inquirente
l'ONU e lo "Sportloto" [2]
sono la stessa cosa. L'ente insiste sulla propria versione
dell'accaduto: Razvozžaev
ha formalizzato spontaneamente la sua confessione – lasciando tra
parentesi la questione di cosa gli sia accaduto dal momento del
trasporto forzato in un minibus sul territorio di un altro stato
(metà giornata di venerdì) fino a domenica sera, quando, uscendo
dal tribunale Basmannyj [3],
che a porte chiuse e senza i suoi avvocati ha sentenziato due mesi
di arresto, è riuscito a gridare: "Mi hanno torturato… Mi
hanno torturato per due giorni".
Kiev
– Il 18 ottobre mi telefonò Leonid Razvozžaev,
– racconta l'ufficiale regionale per le questioni di diritto
dell'UNHCR dell'ONU in Ucraina, Bielorussia e Moldavia Noel Calhoun.
– Decidemmo di assegnargli un avvocato per il lavoro per la
concessione dello status di rifugiato, demmo l'indirizzo
dell'ufficio dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani
HIAS in via Dašivs'ka
22, gli fissammo un incontro alle 10 di mattina di venerdì.
Razvozžaev
giunse all'ora fissata e per alcune ore lavorò con il
rappresentante dell'ONU Sadiq Ali Sharif: riempì un modulo, passò
una registrazione, firmò documenti in cui dichiarava che voleva
ottenere lo status di rifugiato e allegò carte che testimoniavano
la sua partecipazione a manifestazioni dell'opposizione.
Quando Sadiq Ali Sharif andò a telefonare ai capi
della direzione dell'UNHCR dell'ONU per chiarire i passi ulteriori,
Leonid decise di pranzare – nell'ingresso vicino dello stesso
edificio si trova una mensa. Razvozžaev
non intendeva lasciare l'ufficio a lungo e lasciò perfino un
pacchetto di cose personali nel gabinetto, che lasciò alle
13.40 circa.
Due-tre minuti dopo Ali Sharif sentì grida di aiuto
e riferì della strana situazione al proprio capo, iniziarono a
chiamare Leonid per telefono, ma era spento, Razvozžaev
non risultò neanche essere alla mensa. Fu presa la decisione
di chiamare la polizia.
L'avvocato Galina Bočeva
si rivolse alla direzione del Ministero degli Interni ucraino del
quartiere di Solom''janka [4],
dove insieme ad Ali Sharif scrisse una denuncia per sequestro di
persona. Gli agenti della polizia ucraina aprirono un caso
investigativo (n° 09-2073), presero le cose personali di Razvozžaev
e si accinsero a prendere misure investigative e di ricerca.
Come raccontano gli stessi agenti di polizia, "non dormimmo tre
giorni per via del nostro russo". Questo ha rammentato in un
colloquio con l'avvocato di Razvozžaev
Ruslan Čanidze
il capo della polizia investigativa della direzione distrettuale di
Solom''janka Viktor Jasins'kyj (al colloquio ha preso parte anche il
vice capo della direzione distrettuale Vasilij Severynyn). Questa
conversazione merita di essere pubblicata praticamente parola per
parola:
Viktor
Jasins'kyj: Così dove si
trova ora Leonid?
Ruslan
Čanidze:
A quanto mi è noto, a Mosca. Ma l'hanno sequestrato qui.
Vasilij
Severynyn: L'hanno
sequestrato i vostri servizi segreti.
R. Č.:
Ma come si può compiere una
tale illegalità da voi?
V. Ja.:
Che domande potete farci? Come facciamo a sapere cosa compiono i
vostri servizi segreti? Si rivolga a loro.
R. Č.:
La domanda è per i vostri servizi segreti: come hanno permesso una
cosa del genere?
V. S.: Se
la nostra parte l'avesse arrestato e la vostra parte l'avesse
trasmesso…
R. Č.:
Avreste dovuto arrestarlo e lasciarlo nel SIZO [5].
Là c'è solo quest'ordine, ma non era neanche ricercato a livello
internazionale.
V. S.:
Una richiesta ufficiale può non essere inviata obbligatoriamente
dalla polizia russa.
R. Č.:
Non c'era neanche una
richiesta.
V. S.: No,
non sappiamo neanche chi sia. E se in generale fosse qui, in
Ucraina. Non possiamo proteggere ogni persona.
R. Č.:
Poi l'hanno portato all'aeroporto, l'hanno portato via su un aereo
privato.
V. Ja.:
No, non l'hanno portato via
in aereo, ve lo dico. Ma come l'hanno portato, lo verrà a sapere
presto…
Ora è noto che non era neanche un treno. Resta lo
stesso minibus?
Importante: martedì gli ufficiali della sezione
distrettuale di del Ministero degli Interni di Solom''janka hanno
indirizzato una richiesta ufficiale al presidente del Comitato
Inquirente della Federazione Russa Bastrykin.
Mosca
L'avvocato Aleksandr Denisov è giunto
all'interrogatorio del proprio assistito insieme alla compagna di
Leonid Razvozžaev.
L'inquirente Plešivcev,
evidentemente persona ingegnosa, guardando il mandato dell'avvocato,
ha detto che non ha visto questa carta. Non nel senso che questa sia
stata in qualche modo formalizzata scorrettamente, ma semplicemente
che Plešivcev
vedeva l'avvocato, ma il documento sfacciatamente no, una perdita
selettiva della vista. E, conseguentemente, l'inquirente si è
rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda di Denisov su
Razvozžaev,
perché l'avvocato "qui non è nessuno". E Plešivcev
ha proposto di mettere l'istanza per entrare nel caso insieme al
mandato in una buca per le lettere – quando arriverà per
posta, allora lo vedrà.
In generale, se si invia un'istanza anche attraverso
la cancelleria del Comitato Inquirente, la possono esaminare in tre
giorni, con la "Posta della Russia", com'è noto, la
situazione è ancor più complicata. E in questo tempo gli
inquirenti riescono a fare tutto ciò che vogliono con il
prigioniero politico rimasto senza il proprio avvocato. Nel
frattempo le formalità saranno osservate: il difensore "gratuito"
nominato firmerà qualsiasi carta.
All'avvocato Denisov non è riuscito capitare nel
SIZO, così come al terzo difensore di Razvozžaev,
Violetta Volkova. La dirigenza del carcere ha dichiarato che
l'indicazione di non ammettere nel SIZO gli avvocati di Razvozžaev,
così come l'avvocato del secondo arrestato, Konstantin Lebedev,
sarebbe stata data dal colonnello Gabdulin, che è a capo delle
brigate di inquirenti del "caso dell'"Anatomia" [6]
e del "caso del pantano" [7].
Tra l'altro, questi casi presto, evidentemente,
saranno uniti. Lunedì sera il rappresentante ufficiale del Comitato
Inquirente Vladimir Markin ha dichiarato che Razvozžaev
nella propria "sincera confessione" in dieci fogli
manoscritti avrebbe riferito che l'indicazione di organizzare
disordini di massa in piazza Bolotnaja il 6 maggio sarebbe stata
data a lui, Udal'cov [8]
e ad altri da Givi Targamadze [9].
Chi ancora è stato costretto a calunniare
Razvozžaev,
evidentemente, lo verremo a sapere presto. La macchina repressiva è
in moto e l'indagine politica ha già varcato tutte le frontiere –
fra l'altro anche nel vero senso della parola.
Julija POLUCHINA
Sotto testo
A quanto è noto, il Comitato Inquirente ha
elaborato una particolare tattica di lotta agli avvocati degli
arrestati. L'inquirente che conduce il caso non accoglie
semplicemente l'istanza e il mandato e rifiuta allo stesso imputato
il diritto di prender parte alle azioni investigative con il proprio
difensore. Per osservare le indispensabili formalità, si chiama un
avvocato "gratuito" di quella lista che qualsiasi "pezzo
grosso" ha sempre sotto mano. Talvolta per questo "difensore"
si tassano "per un tè" gli stessi membri della brigata di
inquirenti. L'avvocato "gratuito" firma senza protestare i
protocolli dell'arresto, l'esame delle cose prese durante questo e
sta seduto durante l'udienza del tribunale per la scelta delle
misure restrittive. Può confermare questo praticamente qualsiasi
avvocato, i cui clienti capitino a disposizione della GSU [10]
del Comitato Inquirente della Federazione Russa.
Una versione
Secondo le informazioni delle fonti della "Novaja gazeta" a Mosca e a Kiev, dopo il sequestro Leonid Razvozžaev fu portato oltre i confini dell'Ucraina lo stesso giorno. Al contempo, tuttavia, non c'è alcun dato sul passaggio di Razvozžaev da un controllo doganale o di frontiera.
Teoricamente il membro del "Fronte di Sinistra"
avrebbe potuto esser portato in Russia con qualsiasi mezzo di
trasporto – in aereo, in treno, in macchina. Il principio della
razionalità ragionevole suggerisce che un aereo di linea o un treno
passeggeri per una misura così inusuale sono poco adatti. In
automobile è comodo, ma è lungo (da Kiev a Mosca ci sono più di
ottocento chilometri). Ma con un qualche mezzo privato o speciale è
ottimale. Rapido e isolato da occhi e orecchi altrui.
Confermano
questa versione anche le parole del leader di "Borot'ba"
[11] Serhej Kyryčuk,
che lunedì mattina dichiarò che Razvozžaev
era stato portato via dal territorio dell'Ucraina su un aereo
privato.
Venerdì non ci fu alcun business-jet insolito
all'aeroporto "Boryspil'" di Kiev, a giudicare dalle
fotografie dei planespotters (i "cacciatori" di aerei), il
cui occhio esperto conta senza errore gli aerei "non locali".
Dei "locali" si "tradì" solo un Bombardier
Global Express privato (registrato sull'isola di Man, il
proprietario è la compagnia offshore Jerand Holdings delle Isole
Vergini Britanniche). Questo mezzo è stato visto regolarmente negli
aeroporti dell'Ucraina e solo una volta in Russia (a Pulkovo [12]).
Però l'attenzione degli spotters locali è stata
attratta da un Il-62 a lunga percorrenza con una striscia bianca,
blu e rossa sulla fusoliera. Questo tipo di aerei ha quasi 50 anni,
erano sfruttati attivamente dall'Aėroflot
sovietica e sono stati tolti dallo sfruttamento commerciale solo nel
2008. Oggi in Russia gli Il-62 volano solo per lo MČS
[13],
l'Aeronautica Militare e il Reparto Volante Speciale "Rossija"
[14], che garantisce i
trasporti aerei alle più alte personalità dello stato ed è
sottoposto all'amministrazione degli affari presidenziale.
L'Il-62 dal numero RA-86540 impresso nelle
fotografie degli spotters ucraini volava nel reparto aereo
governativo fin dalla nascita – dalla fine degli anni '80. Dal
2004 questo aereo trasporta il ministro degli Esteri Sergej Lavrov
(in ogni caso questo mezzo spesso risulta nei paesi che il capo del
Ministero degli Esteri russo visita in forma ufficiale). Il 19
ottobre questo aereo si trovava a Boryspil' pure non per caso –
proprio quel giorno a Kiev si svolgevano trattativa tra Lavrov e il
ministro degli Esteri ucraino Hryščenko.
Potevano portare Razvozžaev
a Mosca con un mezzo governativo? Teoricamente sì. Tanto più
che questo avrebbe sensibilmente favorito la soluzione delle
questioni doganali e confinarie.
La "Novaja gazeta" ha già indirizzato una
richiesta in merito al Ministero degli Esteri. Una risposta
ufficiale ci è stata rifiutata (toccherà probabilmente andare in
tribunale), tuttavia un rappresentante del ministero durante una
conversazione telefonica ha dichiarato che questa supposizione è
"oltre il limite dell'ammissibile".
Zinaida BURSKAJA
Mentre il numero andava in stampa
L'avvocato Violetta Volkova ha confermata che né a
lei, né al suo collega Aleksandr Denisov finora è riuscito andare
dal loro assistito: "Lunedì abbiamo passato 6 ore al SIZO,
dopodiché è giunto da noi il vice capo per il regime di SIZO n° 2
e ha comunicato di essersi messo in contatto con il capo del gruppo
inquirente, che ha dichiarato che non eravamo ammessi a prender
parte al caso".
Anche il deputato Il'ja Ponomarëv
ha cercato di incontrarsi con il proprio assistente: "Sulla
base della legge sullo status di deputato, del Codice di Procedura
Penale e del regolamento di lavoro del SIZO, ho richiesto l'accesso.
Mi hanno risposto, dice, scusi, conosco le leggi, ma gli inquirenti
non permettono. Sulla base degli stessi documenti ai primi di agosto
mi incontrai con Michail Chodorkovskij a Segeža
[15]".
A sera il deputato è stato comunque ammesso nel
SIZO, ma le celle di Lebedev e Razvozžaev
"risultavano vuote". "Mi hanno detto, – dice
Ponomarëv,
– ecco l'accesso alle celle, ma per avere un appuntamento si
rivolga all'inquirente".
Al termine della conferenza stampa svoltasi alla
"Rosbalt" [16],
Volkova si è rivolta all'avvocato Pëtr
Kvasov, presente al processo sulle misure restrittive nei
confronti di Razvozžaev:
"Neanche attraverso un collegio di avvocati mi è riuscito
mettermi in contatto con lui. Gli chiedo un'altra volta di
trovarmi!"
Ol'ga PROSVIROVA
"Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/55090.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Dalla dicitura inglese United
Nations High Commissioner for Refugees.
[2]
Lotteria sportiva russa, sorta di Totocalcio allargato.
[3]
Tribunale del quartiere Basmannyj nel centro di Mosca noto per le sue
sentenze "politiche".
[4]
Quartiere del centro di Kiev.
[5]
Sledstvennyj IZOljator (Carcere di Custodia Cautelare).
[6]
"Anatomia della protesta" è un documentario trasmesso
dalla rete NTV, di proprietà della Gazprom, in cui si mettevano in
pessima luce i principali rappresentanti dell'opposizione.
[7]
Caso che ha portato in carcere alcuni leader della protesta in piazza
Bolotnaja ("del Pantano" – piazza di Mosca sorta in zona
acquitrinosa).
[8]
Sergej Stanislavovič Udal'cov, leader del "Fronte di Sinistra",
di orientamento comunista radicale.
[9]
Deputato georgiano del "Movimento Nazionale Unito" del
presidente Saakashvili.
[10]
Glavnoe Sledstvennoe Upravlenie (Direzione Inquirente
Centrale).
[11]
"Lotta", partito socialista rivoluzionario ucraino.
[12]
Secondo aeroporto di Mosca.
[13]
Ministerstvo Črezvyčajnych Situacij (Ministero per le
Situazioni di Emergenza).
[14]
Russia.
[15]
Città della Russia settentrionale.
[16]
Qualcosa come "Russia-Baltico", agenzia di stampa.
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