L'atto terroristico in Ossezia del
Nord si è verificato nel giorno del decimo anniversario dell'atto
terroristico sulla Dubrovka [1]
23 ottobre 2012,
10.42
Uno dei feriti nell'esplosione al posto di polizia di
Čermen,
al confine tra Ossezia del Nord e Inguscezia, si trova in gravi
condizioni. In tutto vittime dell'atto terroristico, che si è
verificato esattamente a 10 anni dal giorno dell'atto terroristico
nel centro teatrale sulla Dubrovka a Mosca, sono state cinque – una
è morta, quattro sono rimaste ferite.
Il 23 ottobre 2002 durante la prima del musical "Nord-Ost" [2] a Mosca un gruppo di guerriglieri armati capeggiato da Movsar Baraev prese in ostaggio 916 persone. Dopo quasi tre giorni gli agenti delle strutture armate svolsero un'operazione per la liberazione, durante la quale morirono, secondo i dati ufficiali, 130 persone, altre 700 ebbero conseguenze. Furono uccisi 40 guerriglieri. La memoria dei morti nell'atto terroristico sulla Dubrovka sarà onorata durante un'iniziativa che avrà luogo il 26 ottobre presso l'edificio del Centro Teatrale. In quello stesso giorno una manifestazione in memoria dei morti nell'atto terroristico sarà tenuta dagli oppositori in piazza Trubnaja [3].
Ricordiamo che stanotte nel posto di polizia di Čermen si è verificata un'esplosione, in conseguenza della quale è morto un poliziotto e ne sono rimasi feriti altri quattro. Secondo le informazioni del Ministero degli Interni, l'ordigno esplosivo è stato azionato da un kamikaze. La potenza della bomba equivaleva a 20-30 kg di tritolo. Il punto di controllo e di passaggio in conseguenza è rimasto completamente distrutto.
L'esplosione si è verificata verso le 04.20, quando al punto di controllo e di passaggio del villaggio di Čermen nel distretto Prigorodnyj [4] è stata fermata dagli agenti di polizia una macchina VAZ-2109 [5] che dalla Repubblica di Inguscezia proseguiva in Ossezia del Nord, ha riferito al corrispondente di "Kavkazskij uzel" il primo collaboratore del capo della direzione per le indagini Ėduard Gusov.
A suo dire, nel corso della verifica dei documenti il
conducente della macchina ha azionato l'ordigno esplosivo. Un agente
di polizia è morto sul posto, tre agenti con lesioni corporali di
vario grado di gravità sono stati ricoverati in ospedale.
Dopo l'esplosione i feriti sono stati tratti dalle
macerie dai soccorritori del reparto di ricerca e di soccorso
dell'Ossezia del Nord, ha riferito il capo dell'ufficio stampa dello
MČS
[6]
della repubblica Julija Starčenko.
A suo dire, sul luogo dell'avvenimento lavorano il
gruppo operativo dello MČS,
i soccorritori e i pompieri. Anche gli psicologi dello MČS
forniscono aiuto psicologico di massima urgenza ai feriti
nell'esplosione e ai loro familiari.
In Ossezia del Nord è
stata aperta una "Linea Calda": 8(8672) 39-99-99.
In conseguenza dell'esplosione è morto il
sottotenente di polizia, ispettore del primo plotone della 3.a
compagnia del battaglione del reggimento del DPS [7]
del GIBDD [8] del
Ministero degli Interni Zaur Džibilov,
anno di nascita 1986, che serviva negli organi del Ministero degli
Interni dal 2007, con la carica di ispettore – dall'ottobre 2011,
hanno riferito al Ministero degli Interni dell'Ossezia del Nord.
Sono rimasti feriti il capitano di polizia Vadim
Choranov, anno di nascita 1968, il tenente di polizia Vaso Basiev,
anno di nascita 1978, il tenente di polizia Nana Latišvili,
anno di nascita 1978 e il sergente maggiore di polizia Evgenij
Korneev, anno di nascita 1985, poliziotto del plotone separato del
servizio di pattuglia e posto di blocco in trasferta nel reparto
mobile del Ministero degli Interni russo dalla regione di Ivanovo
[9].
Vadim Choranov ha subito gravi ferite da schegge e al
momento viene operato in ospedale.
Questi è stato portato al centro multi-profilo del
Caucaso del Nord a Beslan e si trova in gravi condizioni. "Ha
ferite gravi. Secondo notizie non definitive, ha perso un occhio. Il
suo stato è valutato grave dai medici", – ha raccontato una
fonte delle forze dell'ordine dell'Ossezia del Nord, le cui parole
sono riportate dall'agenzia "Interfaks-Jug" [10].
Nana Latišvili è sotto shock, hanno riferito al corrispondente di "Kavkazskij uzel" all'ospedale clinico della repubblica dov'è giunta la donna.
Anche Evgenij Korneev è giunto in ospedale con gravi
ferite da schegge e al momento si trova in rianimazione.
Vaso Basiev ha subito ustioni al volto. I medici
valutano il suo stato di media gravità.
Sul luogo dell'avvenimento è giunto il ministro
degli Interni, il generale di brigata di polizia Artur Achmetchanov e
lavorano un gruppo inquirente operativo, gli artificieri, i cinofili
e altri reparti speciali. Viene appurata l'identità del terrorista
kamikaze.
Da parte degli organi inquirenti del Comitato
Inquirente russo per la Repubblica dell'Ossezia del Nord – Alania
[11] è stata aperta una
causa penale sulla base dell'art. 317 del Codice Penale della
Federazione Russa (attentato alla vita di agenti delle forze
dell'ordine) e del c. 1 dell'art. 222 del Codice Penale della
Federazione Russa (traffico illegale di armi e munizioni).
In precedenza "Kavkazskij uzel" presentò il video-materiale "L'atto terroristico a Vladikavkaz [12] del 09.09.2010", in cui si mostravano immagini del luogo dove un terrorista kamikaze fece esplodere una bomba il 9 settembre 2010 presso l'entrata del Mercato Centrale di Vladikavkaz. Allora in conseguenza di un atto terroristico oltre al kamikaze morirono 19 persone: 14 subito, altre cinque più tardi. Il numero delle persone colpite in generale superò le 160. Nelle immagini sono visibili morti e feriti, macchine contorte dopo l'esplosione, finestre rotte di edifici adiacenti al mercato.
Come ha riferito "Kavkazskij uzel", il posto di polizia sul margine orientale del villaggio di Čermen nel distretto Prigorodnyj al confine con l'Inguscezia esiste già dal 1975 e a metà degli anni '90 acquisì lo status di posto di polizia federale. Qui si incontrano in un punto quattro strade – dal lato di Beslan, di Nazran' [13], la cittadina di Majskij [14] e il villaggio di Čermen. Nell'agosto 2010 si verificò pure al posto un'esplosione causata da un kamikaze, in conseguenza della quale morì un poliziotto e ne furono feriti tre.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "In Cecenia sono state rafforzate le misure di sicurezza per via dell'atto terroristico in Ossezia del Nord", "Gabibulaeva, arrestata presso "Čermen" chiede al giudice di sciogliere il suo matrimonio con un imputato dell'attacco a Nal'čik [15]", "In Ossezia del Nord è stato abrogato il regime di KTO [16]", "In Ossezia del Nord sono stati uccisi due presunti guerriglieri", "Al confine tra Inguscezia e Ossezia del Nord si prepara un nuovo posto di blocco, afferma una fonte nel governo".
Autrice: Ėmma Marzoeva; fonte: corrispondente di "Kavkazskij uzel"
[1]
Via del centro di Mosca.
[2]
"Nord-Est".
[3]
"Della Tromba" (nome popolare di un'antica apertura nelle
mura), piazza del centro di Mosca.
[4]
"Periferico", distretto dell'Ossezia del Nord che prima
della deportazione degli Ingusci ad opera di Stalin apparteneva alla
repubblica di Ceceno-Inguscezia. Per esso Ingusci e Osseti si
combatterono nel 1992, ma la questione rimase irrisolta e il
conflitto è solo quiescente.
[5]
Modello della Volžskij
Avtomobil'nyj Zavod
(Fabbrica di Automobili del Volga).
[6]
Ministerstvo
Črezvyčajnych Situacij (Ministero
per le Situazioni di Emergenza).
[7]
Dorožno-Patrul'naja
Služba
(Servizio di Pattuglia Stradale).
[8]
Gosudarstvennaja
Inspekcija po Bezopasnosti Dorožnogo Dviženija
(Ispettorato Statale per la Sicurezza del Traffico Stradale), in
pratica la polizia stradale.
[9] Città della Russia centrale.
[10] "Interfax-Sud".
[11] Nome autoctono dell'Ossezia
del Nord.
[12] Capitale dell'Ossezia del
Nord.
[13] Ex capitale dell'Inguscezia.
[14] Centro abitato dell'Ossezia
del Nord ai confini con l'Inguscezia.
[15] Capitale della
Kabardino-Balkaria, attaccata nell'ottobre 2005 dai terroristi
ceceni.
[16] KontrTerrostičeskaja
Operacija (Operazione Antiterroristica).
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