Razvozžaev
[1]
"sequestrato" due volte
Ora gli hanno fatto fare tappa in Siberia. Secondo le
nostre informazioni, nei tristemente noti SIZO [2]
di Irkutsk [3] già lo
aspettano
24.12.2012
Giovedì all'avvocato Leonid Razvozžaev
Dmitrij Arganovskij hanno telefonato dal tribunale Basmannyj [4],
dove lunedì 24 dicembre avrebbe dovuto aver luogo la seduta sulla
denuncia della difesa per le azioni degli inquirenti. I
collaboratori del tribunale si erano inquietati perché non avevano
potuto, secondo la legge, informare l'imputato sulla data
dell'udienza: l'oppositore era sparito dal SIZO di Lefortovo [5],
dove aveva trascorso gli ultimi mesi.
Come si è chiarito, Razvozžaev
non aveva ripetuto il gesto del conte di Montecristo. Piuttosto si
era ripetuta la storia del suo sequestro a Kiev, trasformatosi in
una "confessione". Probabilmente i nuovi sequestratori
contano sullo stesso finale.
All'avvocato Arganovskij non è comunque riuscito
ottenere una risposta ufficiale su dove si fosse cacciato il suo
assistito. Sono corse voci: a Razvozžaev
è stato fatto fare tappa ad Angarsk (nella regione di
Irkutsk), ma secondo le nostre informazioni si tratta del SIZO n° 1
di Irkutsk.
Ma le telefonate non si possono attaccare al caso,
più probabilmente non si possono unire. Secondo il Codice di
Procedura Penale, in caso di trasferimento gli avvocati devono
esserne informati, ma finora i difensori di Razvozžaev
non hanno ricevuto alcuna carta. Cosicché formalmente
Razvozžaev
è davvero sparito, ma poiché non poteva lasciare autonomamente la
cella, ciò significa che l'hanno preso di là di nascosto e contro
la sua volontà, il che somiglia molto a un sequestro.
Sabato il rappresentante ufficiale del Comitato
Inquirente Vladimir Markin ha dichiarato che Razvozžaev
sarà portato ad Angarsk. Ma neanche i commenti sono
un'azione processuale.
Certo, si potrebbe supporre che lo abbiano
trasferito per via della necessità di svolgere azioni investigative
sul "caso dei cappelli". Ricordiamo che l'oppositore è
accusato anche di un attacco banditesco allo scopo di sottrarre 500
cappelli di pelo, che si sarebbe verificato ad Angarsk il 4 dicembre
1997. La data qui è importante: il 4 dicembre 2012 è scaduto il
periodo di quindici anni per l'incriminazione, cosa di cui gli
avvocati sono stati ufficialmente informati. Cosicché non può
esserci alcuna azione investigativa.
Arganovskij, a dire il vero, precisa che il
procedimento penale può anche non cessare alla scadenza del termine
di prescrizione, ma a un'unica condizione – se c'è la volontà
dell'imputato in questo senso. A quanto è noto ad Arganovskij, non
hanno chiesto niente a Razvozžaev
sulla sua volontà o non volontà di far cessare il procedimento
penale. Anche se dopo la storia della "confessione spontanea"
si può supporre che abbiano potuto costringere Leonid a mettere la
firma sulla carta necessaria. O che la firmerà più tardi insieme
all'ennesima porzione di "deposizioni di confessione".
In un modo o nell'altro, secondo le informazioni
della "Novaja gazeta", venerdì 21 dicembre Leonid era già
a Čeljabinsk
[6]. Risulta che
lo porteranno a Irkutsk per le feste dell'anno nuovo [7].
In Russia in quel periodo la gente teme – e giustamente –
perfino di stare in ospedale per non dire poi dell'associazione
delle feste con alcune particolarità del nostro sistema
penitenziario.
Tra l'altro nel SIZO di Irkutsk si verificano cose
terrificanti indipendentemente dalla stagione. Perlomeno di questo è
certo Sergej Beljak, avvocato di Vladimir Tjurin [8]
(in "Anatomia della protesta-2" [9]
questi è definito l'anello di congiunzione tra Razvozžaev
e il mondo criminale), co-autore del film "Il SIZO di Irkutsk –
territorio di torture". I dettagli nel suo sviluppato commento
sulla "Novaja gazeta".
"Prendiamo la macchina"
Nel frattempo Julija Smirnova, compagna di
Razvozžaev
e madre dei suoi figli, ha deciso di vendere l'automobile. Mercoledì
scorso è andata alla sezione della GAI [10]
per aiutare il compratore a formalizzare l'accordo e far registrare
la macchina.
In seguito, come ha raccontato alla "Novaja
gazeta" l'avvocato Ruslan Čanidze,
venuto a sapere i dettagli da una sua confidente, l'automobile di
Smirnova è stata fermata dagli agenti del DPS [11]
per la verifica dei documenti. Qui si è avvicinata un auto con i
vetri oscurati, da cui è uscito l'inquirente del Comitato
Inquirente Kurdjukov e ha dichiarato che avrebbero "preso"
l'automobile (questa, bisogna pensare, è una nuova specie di azioni
processuali) e Julija e due sue amiche (una delle quali, in
sostanza, aveva pure comprato l'automobile) sono state portate a un
interrogatorio al Comitato Inquirente (senza avvocati), anche se
Smirnova ha subito detto all'inquirente che ha un avvocato e che il
suo mandato per prendere parte al caso si trova tra i materiali del
procedimento penale. Kurdjukov era accompagnato da uno sconosciuto,
che all'improvviso senza motivo ha riferito di conoscere Razvozžaev
già da sette anni, anche se questi non ha idea della sua esistenza.
Alla Commissione Inquirente alla donne hanno preso i
telefoni. A Julija hanno richiesto che confessasse che l'automobile
era stata comprata con "i soldi di Targamadze [12]".
Il che certamente è falso. Julija è un'imprenditrice con un
reddito stabile e questa, e non Targamadze, aveva regalato la
macchina a Leonid per il suo compleanno. Questo ha pure raccontato a
Kurdjukov, con il che, evidentemente lo ha fortemente turbato.
Questi ha ripetuto il tentativo già fuori protocollo, nella sala
per fumatori. Senza risultato. Di conseguenza la macchina è stata
requisita come "prova materiale", anche se non le hanno
dato in mano alcuna carta che lo confermi. L'hanno "presa"
e basta. E nel protocollo della perquisizione da qualche parte è
comparso un telefono Nokia che sarebbe stato requisito, ma che
nessuno dei passeggeri aveva mai avuto.
"La coscienza del diritto controrivoluzionaria"
Dopo che i bolscevichi furono giunti al potere ed
ebbero distrutto fino alle basi il precedente sistema giuridico, il
vuoto che si era formato fu riempito dalla nuova "fonte del
diritto" – la coscienza del diritto rivoluzionaria. Si
riteneva che la persona che la possedesse in piena misura agisse
sempre giustamente, che qualunque sua azione fosse legale e che per
di più fosse di per se legge.
Ora nel paese vigerebbero delle leggi, tra cui
quelle che costituiscono il sistema del diritto penale, ma risulta
che in pratica agli inquirenti che seguono casi politici sia
permesso farsi guidare non dalla legge, ma da una coscienza che si
può definire "controrivoluzionaria". Di qui anche il
duplice "sequestro" di Razvozžaev
e la "requisizione" dell'automobile alla sua compagna e,
per esempio, l'affrettato rinvio a un supplemento di indagine del
"caso del pantano" [13]
dopo la dichiarazione del presidente alla conferenza stampa. Questo
non è davvero il 1937 [14],
ma il 1918 [15].
Il parere di un esperto
Sergej BELJAK, co-autore del film "Il SIZO di Irkutsk – territorio di torture", avvocato:
– Razvozžaev
sarà portato nella regione di Irkutsk apposta verso Capodanno.
Posso supporre solo il peggio. Il SIZO di Irkutsk è il più
terribile: là ci sono casematte, là nessuno potrà trovare un
detenuto neanche durante una verifica. Cambiano la numerazione delle
celle. E gli altri SIZO della regione, tra cui ad Angarsk, non si
distinguono particolarmente per il meglio.
La cella sarà "di tortura", là non
passerà nessuno, neanche i secondini. Là stanno cinque persone, lo
tormenteranno. Gli avvocati non avranno accesso a lui.
Razvozžaev
ha reso una confessione e poi l'ha rinnegata. E' diventato un
nemico del sistema. Gli sbirri di solito dicono: "Sarebbe
meglio che tu non facessi deposizioni, rinnegandole ci fai cadere
tutti in trappola". A Irkutsk cercheranno di fare in modo che
scriva una nuova confessione. Proprio per questo lo porteranno là
in modo così affrettato.
Non penso che si metteranno a intimidirlo con il
nome del mio cliente Tjurin. Tjurin non darà alcuna disposizione,
ne sono certo. E' apolitico. Inoltre i "malavitosi" non
faranno pressioni su Razvozžaev.
Ma se anche lo "presseranno", saranno i "rossi",
i cosiddetti pentiti. Forse saranno tatuati e si presenteranno "da
parte di Tjurin".
La tecnologia mi è ben nota. Nel film di cui sono
co-autore c'è una videoregistrazione di torture fatte direttamente
in cella e anche testimonianze di persone che sono passate per
questo SIZO. Alcune di esse hanno reso deposizioni di confessione,
ma uscendo dal SIZO hanno dimostrato facilmente di essere nel
giusto. Neanche in tribunale – gli inquirenti hanno appurato la
loro estraneità. Le torture sono crudeli, legate non solo al
dolore, ma anche all'umiliazione. Per esempio, il clistere con
l'ipoclorito di calcio, dopo il quale una persona se la fa addosso e
in seguito la costringono a pulire la cella. O la violenza sessuale
con uno scaldaliquidi a immersione che inseriscono. Dopo tali
torture ti prendi la responsabilità di qualsiasi cosa…
Quando la persona è spezzata, vanno da lei i
"preparatori". Il loro compito è "aiutare" la
persona a imparare le proprie deposizioni, che poi renderà agli
inquirenti. E se durante l'interrogatorio si comporterà
scorrettamente, il tutto si ripete in modo ancora più duro.
Cosicché, purtroppo, non mi faccio illusioni – in
SIZO simili si può spezzare chiunque.
Julija Poluchina, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/56048.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Leonid Michajlovič Razvozžaev, esponente del "Fronte di
Sinistra".
[2]
Sledstvennyj IZOljator
(Carcere di Custodia Cautelare).
[3]
Città della Siberia meridionale.
[4]
Tribunale dell'omonimo quartiere di Mosca divenuto emblema dell'uso
politico della giustizia in Russia.
[5]
Quartiere della zona centro-orientale di Mosca.
[6]
Città della Russia asiatica ai piedi degli Urali.
[7]
In Russia i primi dieci giorni dell'anno sono festivi.
[8]
Vladimir Anatol'evič Tjurin, mafioso russo che operava anche in
Spagna.
[9]
I due documentari intitolati "Anatomia della protesta",
realizzati dalla rete televisiva NTV (sotto l'egida della Gazprom),
accusano gli oppositori russi di ogni nefandezza.
[10]
Gosudarstvennaja
Avtomobil'naja Inspekcija
(Ispettorato Automobilistico Stradale).
[11]
Dorožno-Patrul'naja
Služba
(Servizio di Pattuglia Stradale).
[12]
Givi Targamadze, parlamentare georgiano dello schieramento del
presidente Mikhail Saakashvili.
[13]
La persecuzione giudiziaria di molti elementi dell'opposizione dopo
la manifestazione di maggio in piazza Bolotnaja ("Del Pantano",
quello che c'era prima della sua costruzione) nel centro di Mosca.
[14]
L'anno delle grandi purghe staliniane.
[15]
L'anno in cui fu creata la polizia politica e l'apparato repressivo
sovietico.
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