Putin ha aperto la centrale
idroelettrica del Baksan [1]
nonostante l'avvertimento della procura
22 dicembre 2012, 20.02
In Kabardino-Balkaria oggi si è svolta la cerimonia
di avvio dopo la fine della ricostruzione della centrale
idroelettrica del Baksan. Alla cerimonia ha preso parte Vladimir
Putin. Due giorni prima dell'avvio la procura aveva dichiarato che
erano state evidenziate violazioni tecniche nel corso della
ricostruzione, che minacciano l'allagamento di abitazioni.
Come riferì "Kavkazskij uzel", l'attrezzatura della centrale idroelettrica del Baksan fu danneggiata in conseguenza dell'attacco del 21 luglio 2010. Dopo aver ucciso due guardiani, gli assalitori avevano fatto esplodere la sezione macchine della centrale. In conseguenza delle esplosioni furono messi fuori uso tre generatori e un'altra attrezzatura. La fine della ricostruzione della centrale fu fissata per luglio 2012 e in seguito fu spostata a dicembre.
Di fatto al posto della vecchia centrale
idroelettrica è stata costruita una nuova centrale idroelettrica. La
potenza della centrale è aumentata da 25 a 27 mw. La produzione
media annuale di energia elettrica della centrale idroelettrica
ammontava a 108 milioni di chilowatt all'ora. Il progetto di
modernizzazione della centrale idroelettrica del Baksan è stato
elaborato dall'istituto "Mosoblgidroproekt" [2].
Il finanziamento della modernizzazione complessiva della centrale
idroelettrica del Baksan è stato compiuto grazie ai pagamenti
assicurativi (460 milioni di rubli [3]),
ai mezzi finanziari del budget federale (1,5 miliardi di rubli [4])
ottenuti attraverso un'emissione supplementare di azioni con la
partecipazione della Federazione Russa e a mezzi finanziari propri e
ottenuti in prestito della Spa "RusGidro" [5].
Il costo totale della modernizzazione ammonta a circa 2,5 miliardi di
rubli [6].
Il presidente russo Vladimir Putin ha preso parte
all'avvio della centrale idroelettrica del Baksan in regime di
videoconferenza, riferisce Interfax.
La procura ha trovato violazioni nel corso della ricostruzione della centrale idroelettrica
Contemporaneamente si è avuto notizia che la procura
ha evidenziato violazioni tecniche nel corso della ricostruzione
della centrale idroelettrica del Baksan.
"Nel corso della verifica è stato appurato che
secondo il protocollo dei collaudi per la resistenza al gelo di
modelli-carotaggi di controllo di cemento condotti dal laboratori del
VNIIG [7] "B.E.
Vedeneev" [8] (città
di San Pietroburgo), il rivestimento in cemento armato del canale di
derivazione della lunghezza di 380 metri non corrisponde alle
richieste presentate", – si dice nel comunicato dell'ufficio
stampa della procura della repubblica.
"Secondo le informazioni della direzione del
Gosstrojnadzor [9] della
repubblica di Kabardino-Balkaria, in caso di avvio ordinario della
centrale idroelettrica Baksan-GĖS
[10], nel tratto
suindicato del canale di derivazione è possibile una rottura
dell'acqua, che a sua volta minaccia l'allagamento di proprietà
abitative poste in basso e sotto il canale di derivazione", –
riferisce la procura.
Sulla base dei risultati della verifica svolta dalla
procura del distretto all'indirizzo del direttore della filiale della
Spa "RusGidro" della Kabardino-Balkaria è stata presentata
una relazione sull'eliminazione delle violazioni della legislazione
vigente, riferisce il sito della procura della repubblica.
I tecnici del campo dell'energia negano violazioni nello svolgimento dei lavori
"I collaboratori della procura non hanno
semplicemente visto chiaro. La resistenza al gelo e la solidità sono
caratteristiche diverse", – ha fatto notare in questo senso il
direttore generale del VNIIG "B.E. Vedeneev" Evgenij
Bellendir.
"La resistenza al gelo caratterizza la durata
del cemento e determina la periodicità della sua riparazione. Il
parametro che influisce sulla sicurezza è la solidità. L'indicatore
dato in tutti i tratti è nella norma. Cosicché non c'è alcun
ostacolo alla messa in esercizio degli impianti. Abbiamo preparato
documenti in risposta alla relazione della procura, in cui si
chiarisce la differenza tra le categorie di solidità e resistenza al
gelo. Penso che siano del tutto sufficienti", – riporta le
parole di Bellendir il giornale "Energo-news".
L'impianto della centrale include in se il nodo
pilota sul fiume Baksan nella zona del villaggio di Zajukovo, in cui
l'acqua si indirizza nel canale di derivazione e si ripulisce nel
depuratore. Più avanti in un sistema di canali, tunnel e acquedotti
della lunghezza di 10 chilometri l'acqua finisce in una vasca di
regolazione giornaliera – un piccolo bacino, che serve per
l'accumulo di acqua allo scopo di garantire la possibilità di
funzionamento della centrale alla massima potenza. Da questo l'acqua
si sposta in una vasca a pressione e da qui, attraverso tre vasche
d'acciaio a pressione, nell'edificio della centrale idroelettrica,
dove, dopo essere stata lavorata nelle turbine, si getta nel canale
di deviazione e da questo di nuovo nel Baksan.
Ricordiamo che qualche giorno dopo l'attacco alla centrale furono uccisi Ruslan Oršokgudov e Rustam Sejunov, che avevano preso parte, secondo la versione del Ministero degli Interni, al sabotaggio della centrale idroelettrica. Nell'ottobre 2010 il Comitato Inquirente riferì dell'arresto di Murat Šogenov e Timur Šibzuchov, che, secondo la versione degli inquirenti, avevano preso parte al sabotaggio. Šibzuchov e Šogenov furono condannati a 14 anni di colonia penale a regime duro e alla libertà vigilata per un anno ciascuno. La difesa fece appello contro la sentenza. Gli avvocati dei condannati nelle richieste di appello chiesero la revoca della condanna, riferendosi all'estraneità dei loro assistiti ai crimini, tuttavia la Corte Suprema della Federazione Russa lasciò immutata la condanna.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "A Nal'čik l'accusa nel caso dell'attacco alla BaksanGĖS ha richiesto il prolungamento del periodo di arresto degli imputati", "Al processo per il caso dell'attacco alla BaksanGĖS è stato interrogato un esperto di assicurazioni", "La parte lesa del caso dell'attacco alla BaksanGĖS hanno richiesto il risarcimento dei danni morali e materiali".
"Kavkazskij
uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/217672/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Fiume della zona settentrionale della Kabardino-Balkaria.
[2]
Qualcosa come "Progetto Idroelettrico della Regione di Mosca".
[3]
Circa 11,3 milioni di euro.
[4]
Oltre 36,9 milioni di euro.
[5]
Qualcosa come "Tecnica Idroelettrica Russa".
[6]
Circa 61,6 milioni di euro.
[7]
Vserossijskij
Naučno-Issledovatel'skij Institut Gidrotechniki
(Istituto Panrusso di Ricerca Scientifica nella Tecnica
Idroelettrica).
[8]
Boris Evgen'evič Vedeneev, specialista di energia idroelettrico
sovietico.
[9]
Abbreviazione di Služba
Gosudarstvennogo Stroitel'nogo Nadzora
(Servizio di Ispettorato Edile Statale).
[10]
GidroĖlektroStancija
(Centrale IdroElettrica).
1 commento:
Va bene, José, ti metto tra i miei amici blogger...
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