Nella prossima seduta presiederà il nazionalista Tor
18.12.2012
Il Consiglio di Coordinamento dell'opposizione ha deciso di spendere 100 mila rubli [1] per l'organizzazione delle sedute mensili. La questione dell'aiuto ai detenuti politici domenica scorsa non è stata comunque risolta.
Auto-organizzarsi per un organico di 45 persone, di cui quasi ciascuna aspira se non al ruolo di leader almeno precisamente al ruolo di ideologo è un compito conplesso. E si possono creare gruppi e riscrivere regolamenti quanto si vuole: le nuove regole qui non aiutano.
Questo era chiaro fin dall'inizio, quando presero a discutere la dichiarazione programmatica. Nella scorsa seduta proprio per la sua stesura era stata creata una commissione di redazione, il suo organico era stato confermato in conseguenza di una lunga votazione e ri-votaazione. Nella commissione erano entrati Gennadij Gudkov [2], Boris Nemcov [3], Vladimir Ašurkov [4], Aleksej Gaskarov [5], Sergej Parchomenko [6], Konstantin Krylov [7] e Andrej Piontkovskij [8]. Quest'ultimo, a dire il vero, aveva litigato con gli altri e aveva inaspettatamente portato la propria variante del testo.
Aleksandr Vinokurov [9] in un qualche momento propose di non approvare niente in generale: la Duma di Stato non ha un unico documento programmatico, per esempio. E in generale un unico indirizzo da parte di gente di sinistra, di destra, liberali e tutti gli altri è un impresa strana. Di conseguenza tutti approvarono la dichiarazione preparata dalla commissione. A dire il vero, si inseriranno ancora emendamenti a questa, ma a scanso di guai li hanno rinviati alla prossima seduta.
Si è riusciti a combinare le richieste di tutte le curie ideologiche – adesso la dichiarazione ricorda più di tutto un'ampia risoluzione di una manifestazione in piazza Bolotnaja [10] o nel viale Sacharov [11]: liberazione dei detenuti politici, alternanza del potere, riforma giudiziaria, assenza di censura nei mezzi di informazione di massa e così via. Pareva che ci fosse di che litigare…
E' risultato più complesso risolvere le questioni finanziarie. Nella scorsa seduta ci si era accordati che i membri del KS avrebbero dato cinquemila rubli [12] al mese – secondo Nemcov, che fa parte del gruppo di bliancio, non tutti avevano risposto. Evgenija Čirikova [13] aveva supposto che la gente avrebbe dato più volentieri se avesse saputo per cosa andavano. Dopo questo la lista delle spese è stata inserita nella discussione generale. Con il prima articolo di spesa – 100 mila al mese per l'organizzazione delle sedute – non sono sorti problemi. Sull'aiuto ai detenuti politici non ci si è accordati così rapidamente. La proposta della commissione per il bilancio di stanziare 150 mila [14] al mese per gli avvocati non è stata approvata – non si sono raccolti i 23 voti necessari.
Il'ja Konstantinov, che nel KS rappresenta suo figlio – il nazionalista Daniil Konstantinov, accusato di comune omicidio, – ha ritenuto ingiusto che i membri del KS parlassero solo di Razvozžaev [15] e dei "prigionieri" del "caso del Pantano" [16] e dimenticassero suo figlio. Perciò tutti i nazionalisti hanno votato contro. Inoltre verso la quinta ora di seduta molte delle persone riunitesi se ne sono andate, cosicché il numero dei membri del KS seduti in sala superava di poco i venti. Alcune persone – tra cui Ksenija Sobčak [17], Il'ja Jašin [18] e Filipp Dzjadko [19] – hanno sostenuto la proposta per telefono, ma Konstantinov ha obiettato che nel regolamento non c'è un punto sulla possibilità di votare per telefono. Hanno guardato il regolamento – si è chiarito che effettivamente non c'è.
Qui sono risultate subito a rischio tutte le decisioni prese nelle ultime cinque ore: durante le votazioni qualcuno si collegava regolarmente per telefono. La questione della legittimità di queste decisioni, tra l'altro, è stata stralciata – nessuno aveva più forze – e sull'aiuto ai detenuti politici hanno deciso di votare con tutto l'organico del KS sul sito Demokratija2 [20].
L'incapacità di accordarsi su una questione che dovrebbe essere chiave, così come l'assenza di metà dei membri ha finalmente minato la volontà di discutere qualcos'altro – Gennadij Gudkov ha deciso di concludere la seduta e spostare le altre questioni alla seguente, che si svolgerà il 19 gennaio. Secondo il regolamento restava solo da eleggere il presidente di questa seduta. Dmitrij Gudkov [21], Boris Nemcov e Sergej Parchomenko si sono scambiati riverenze, proponendo uno la candidatura dell'altro e rinunciando alla candidatura.
Dopo questo è intervenuto Sergej Udal'cov, che si è espresso per la candidatura del rappresentante della curia nazionalista Vladimir Tor, in quanto "non c'è ancora stato un presidente di destra". Il che, probabilmente, ha fortemente "rallegrato" gli antifascisti: proprio quel giorno, il 19 gennaio – nell'anniversario dell'omicidio di Stanislav Markelov e Anastasija Baburova – già da qualche anno ricordano le vittime del terrore di estrema destra e tengono azioni antifasciste. Poi, a dire il vero, i membri del KS ci hanno ripensato e si sono ricordati di che data è il 19 gennaio. Ora sul sito Demokratija2 si tiene la votazione per lo spostamento della seduta al 18, 20 o 26 gennaio.
Verso la fine i membri del KS hanno deciso di proporre "un unico candidato dell'opposizione", determinato nel corso delle primarie, alle elezioni del governatore della regione di Mosca e del capo di Ekaterinburg [22] che si svolgeranno nell'autunno 2013. Questa non è già più una lotta per un ruolo all'interno del KS, ma il tentativo di entrare nell'arena politica. 45 persone determineranno un unico candidato. La questione è: può un organo eletto da 80 mila cittadini parlare a nome di tutta l'opposizione e presentare a suo nome un proprio candidato? Il fatto è che la questione della legittimità del KS, che stava alla base della sua stessa creazione, resta aperta.
Sotto testo
Invece di valutazioni etiche – qualche fatto.Il 19 gennaio 2009 nel centro di Mosca uno dei leader del movimento antifascista, l'avvocato e attivista per i diritti umani Stanislav Markelov e la giornalista della "Novaja gazeta" Anastasija Baburova, membro attivo degli antifascisti furono uccisi dai nazionalisti Tichonov e Chasis. E adesso ogni anno sotto lo slogan "Il fascismo non passerà" in questo giorno si organizzano azioni di strada.
Tichonov e Chasis sono cari amici e compagni di uno degli organizzatori della "Marcia Russa" [23] Il'ja Gorjačëv ("Immagine Russa" [24]). Tichonov, prima di diventare un assassino, scriveva sul suo giornale e Chasis organizzava la sicurezza dei leader del movimento di destra alle "Marce Russe" e difendeva i "detenuti politici" (che scontano la detenzione a vita per omicidio di massa) tra i nazisti dell'organizzazione "Verdetto Russo".
Vladlen Kralin, cioè Vladimir Tor, è pure uno degli organizzatori delle "Marce Russe", ex membro dell'organizzazione chiusa "Ordine Russo" e del proibito DPNI [25]. E' il persecutore della mostra "Arte Proibita" [26] (ha scritto una denuncia alle forze dell'ordine). E' autore delle pubblicazioni: "Il Caucaso ben nutrito", "Basta con il liberalismo", "Roman Dobrochotov [27], criminale schizofrenico", "Uno degli scopi della guerra è la liberazione di segmenti della vita russa dalla mafia georgiana" (sugli avvenimenti dell'agosto 2008). Proprio a lui è attribuita la frase: "I non russi si infuriano al pensiero che per qualcuno sia bello essere russo". Peraltro Thor è il dio del tuono e della tempesta delle credenze pagane germano-scandinave.
Risulta un po' troppo tollerante… O la politica non si fa effettivamente con i guanti bianchi?
Marija Epifanova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/55957.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Oltre 2460 euro.
[2]
Gennadij Vladimirovič Gudkov, ex parlamentare del partito di
orientamento socialdemocratico "Russia Giusta" recentemente
espulso dalla Duma.
[3]
Boris Efimovič Nemcov, co-presidente del "Partito Repubblicano
di Russia – Partito di Libertà Popolare".
[4]
Vladimir L'vovič Ašurkov, imprenditore e attivista anti-corruzione.
[5]
Aleksej Vladimirovič Gaskarov, attivista antifascista.
[6]
Aleksej Borisovič Parchomenko, giornalista e editore.
[7]
Konstantin Anatol'evič Krylov, scrittore e giornaliste di idee
nazionaliste.
[8]
Andrej Andreevič Piontkovskij, scienziato e politologo.
[9]
Aleksandr Ivanovič Vinokurov, banchiere e imprenditore televisivo.
[10]
"Del Pantano" (quello che c'era prima che la costruissero),
piazza del centro di Mosca.
[11]
Viale del centro di Mosca.
[12]
Circa 120 euro.
[13]
Evgenija Sergeevna Čirikova, ecologista.
[14]
Circa 3690 euro.
[15]
Leonid Michajlovič Razvozžaev, attivista del "Fronte di
Sinistra" sequestrato da agenti russi in Ucraina, dove voleva
chiedere asilo politico e costretto a firmare una "confessione".
[16]
Gioco di parole con cui si descrive l'ondata di arresti di oppositori
dopo la manifestazione di maggio in piazza Bolotnaja ("Del
Pantano", vedi nota 10).
[17]
Ksenija Anatol'evna Sobčak, figlia del famoso sindaco perestrojkista
di Pietroburgo Anatolij Aleksandrovič Sobčak, giornalista e
personaggio televisivo-cinematografico.
[18]
Il'ja Valer'evič Jašin, esponente del "Partito Repubblicano di
Russia – Partito di Libertà Popolare".
[19]
Filipp Viktorovič Dzjadko, giornalista e personaggio televisivo.
[20]
"Democrazia2", sorta di sito ufficiale del movimento
democratico russo.
[21]
Dmitrij Gennad'eviič Gudkov, figlio di Gennadij Vladimirovič Gudkov
(vedi nota 2).
[22]
Città della Russia europea ai piedi degli Urali.
[23]
Manifestazione nazionalista che si tiene durante la festa nazionale
russa del 4 novembre.
[24]
Movimento politico nazionalista.
[25]
Dviženie Protiv Nelegal'noj Immigracii
(Movimento Contro l'Immigrazione Illegale), movimento xenofobo.
[26]
Mostra di arte "da censura" tenuta a Mosca nel 2006.
[27]
Roman Aleksandrovič Dobrochotov, attivista del partito di
opposizione "Solidarietà" (ispirato alla Solidarność
polacca).
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