Come i fratelli Carnaev andarono in
America
19.04.2013
Secondo le notizie delle fonti della "Novaja gazeta", non c'è alcun modo di tracciare i legami dei fratelli Carnaev con le organizzazioni clandestine caucasiche che agiscono sul territorio russo. Queste sono informazioni dei servizi segreti russi, cioè questi ne sono ottimamente informati. Non di meno Vladimir Putin ha proposto a Barack Obama di "coordinare gli sforzi nella lotta al terrorismo" come pure un aiuto nelle indagini sull'atto terroristico. All'apice del peggioramento delle relazioni con gli USA è la chance di riabilitare le relazioni.
Ci è riuscito ristabilire il quadro della partenza
dei fratelli Carnaev per l'America nel marzo 2002.
Il padre di Tamerlan e Džochar
Anzor Carnaev nacque in una famiglia cecena in Kirghizistan, dove la
famiglia Carnaev abitava già dai tempi della deportazione
staliniana degli anni '40 del XX secolo. Sua moglie Zubejdat è di
etnia àvara, originaria del Daghestan [1].
Tutti e quattro i figli degli Carnaev, le figlie Bėla
e Amina e i figli Tamerlan e Džochar,
nacquero e crebbero in Kirghizistan.
All'inizio degli anni 2000 la
famiglia decise di trasferirsi negli USA, dove secondo il programma
per i profughi già nella prima metà degli anni '90 andarono il
fratello e la sorella di Anzor Carnaev. Durante le pratiche per i
documenti prima della partenza per l'America la famiglia soggiornò
per qualche tempo in Daghestan, nella patria di Zubajdat.
Come ha raccontato alla "Novaja gazeta" il
direttore del ginnasio n° 1 [2]
di Machačkala [3] Magomed Daudov, la famiglia Carnaev giunse
a Machačkala
nell'ottobre 2001 e subito iscrisse i figli a scuola. A quel tempo
Bėla
andava in ottava classe [4],
Tamerlan in settima, Amina in quinta e Džochar
andava in prima classe. Tuttavia dopo 5 mesi i documenti per
l'espatrio erano pronti, gli inviti formalizzati. Se ne andarono
attraverso la Turchia.
Il ministro degli Interni turco Muammar Güler
ha confermato la notizia che nel 2002 i fratelli Carnaev con
passaporti kirghisi per 10 giorni si trovarono sul territorio turco,
da cui andarono negli USA. In Turchia vive una grande diaspora
cecena – fondamentalmente profughi della prima guerra cecena [5].
E i flussi fondamentali di emigrazione legale in Europa e in America
sono passati proprio attraverso questo paese. Le nostre fonti nelle
strutture armate del Daghestan affermano che inizialmente dallo zio
in America andarono solo i fratelli Carnaev, gli altri membri della
famiglia si unirono a loro più tardi. Dal 2002 Džochar
non visitò una sola volta quella repubblica e Tamerlan
giunse una sola e unica volta in Daghestan per qualche mese nel 2012
da suo padre, che era tornato dall'America in Daghestan. Nelle
comunità salafite daghestane non ricordano Tamerlan Carnaev: di
regola frequentano la moschea le stesse persone e i nuovi là si
notano sempre. Ma secondo la testimonianza delle nostre fonti
altolocate nell'apparato centrale dello FSB [6]
e nel Ministero degli Interni daghestano, Tamerlan Carnaev non ebbe
contatti in Daghestan con musulmani di orientamento radicale e non
ebbe legami con rappresentanti e tanto meno leader dell'"Emirato
del Caucaso" [7].
"L'unica possibilità per lui per poter attingere idee radicali
era Internet", – ci ha assicurato un agente dello FSB.
Irina Gordienko, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/inquests/57807.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Gli Àvari (popolo caucasico autoctono) sono il gruppo etnico
maggioritario del Daghestan.
[2]
In Russia le scuole non hanno nome, sono semplicemente numerate.
[3]
Capitale del Daghestan.
[4]
Equivalente alla nostra terza media.
[5]
La guerra tra la Russia e la Cecenia autoproclamatasi indipendente
degli anni 1994-1996.
[6]
Federal'naja Služba
Bezopasnosti (Servizio
Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[7]
Organizzazione terroristica che si propone come uno stato islamico
caucasico.
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