Gli abitanti di Groznyj dichiarano di
essere stati costretti a partecipare ai festeggiamenti del Giorno
della Russia [1]
13 giugno
2013, 10.52
Ai festeggiamenti del
Giorno della Russia a Groznyj hanno partecipato circa 115 mila
persone e tutto si è svolto senza incidenti, riferiscono le autorità
cittadine. Secondo i lavoratori della sfera statale, la causa di tale
carattere massiccio è stato lo zelo della dirigenza delle
istituzioni statali, che hanno costretto gli abitanti del posto a
partecipare alla festa sotto minaccia di licenziamento.
Ricordiamo che i festeggiamenti si sono svolti tra misure di sicurezza aumentate e la parte centrale della città è stata bloccata da camion militari e della polizia, mentre per le strade vegliavano pattuglie di polizia rafforzate. Secondo i dati ufficiali, alle manifestazioni per l'occasione del Giorno della Russia a Groznyj hanno preso parte non meno di 115 mila persone, che prima dell'inizio della festa hanno eseguito insieme l'inno nazionale.
"I partecipanti alla festa erano circa 115 mila. La gente è giunta in piazza a famiglie e collettivi interi", – ha confermato un rappresentante del comune di Groznyj al corrispondente di "Kavkazskij uzel".
I festeggiamenti si sono svolti senza alcun
incidente, hanno riferito al Ministero degli Interni ceceno. "Secondo
dati approssimativi, ai festeggiamenti del Giorno della Russia a
Groznyj hanno preso parte non meno di 115 mila persone, – ha detto
un collaboratore del servizio stampa del dicastero. – Non è stata
notata alcuna situazione di emergenza nel corso delle manifestazioni
della festa".
Allo MČS
[2] della
repubblica hanno riferito al corrispondente di "Kavkazskij uzel"
che per garantire la sicurezza dei partecipanti alle manifestazioni
di massa sono stati attivati tre macchine dei pompieri e tre macchine
speciali.
"In piazza si sono radunate a fatica 20 mila persone"
I dati sui 115 mila partecipanti sono "fortemente aumentati", è certo il partecipante alla festa Israil. "Di persone ieri ce n'erano effettivamente meno di 115 mila – è una cifra irreale. A fatica là si sono radunate 20 mila persone, forse un po' più o un po' meno", – ha notato.
Inoltre l'abitante del luogo dubita che si possa
parlare di un'esecuzione comune dell'inno nazionale da parte di tutti
i partecipanti alla manifestazione. "In generale non l'hanno
cantato i partecipanti alla manifestazione, la maggioranza dei quali
difficilmente ne conosce le parole. Là è stata semplicemente
avviata una registrazione e quelli che stavano in piazza
semplicemente canticchiavano o facevano finta di cantare", –
ha raccontato Israil al corrispondente di "Kavkazskij uzel".
Un'analoga informazione ha riferito nel suo commento anche l'utente di "Kavkazskij uzel" Maktub, aggiungendo pure che alla manifestazione erano presenti persone che controllavano l'affluenza degli abitanti del posto.
"A fatica là c'erano circa 17-20 mila persone. E non hanno cantato l'inno insieme. I DJ hanno avviato i dischi, prima l'inno della Federazione Russa, poi della Repubblica Cecena. In seguito sul palco qualcuno ha cantato qualche canzone, qualcuno è intervenuto e la gente con sollievo è andata a casa. Facendosi prima notare da quelle persone che controllavano l'affluenza. Altrimenti li avrebbero licenziati dal lavoro", – ha scritto.
"Chi non andava era minacciato di licenziamento"
Che parte degli abitanti di Groznyj sia andata alla festa sotto la minaccia di licenziamento è cosa solita per la repubblica, pensa la studentessa dell'Istituto Pedagogico Statale Ceceno Zarema.
"A questa manifestazione, come al solito, ci
hanno spinto forzatamente. A dire il vero, a tutti hanno dato
cappellini e magliette di colore rosso e hanno chiarito che avremmo
dovuto disporci in piazza in modo da formare la bandiera russa. Là
c'erano ragazzi con berretti e maglie bianche e azzurre e in tal modo
abbiamo composto il tricolore davanti al municipio", – ha
raccontato.
A suo dire, alla festa non sono stati costretti ad
andare solo gli studenti dell'Istituto Pedagogico Statale Ceceno, ma
anche di altre università.
"Là c'erano ragazzi della ČGU
[3]
e della GGTU, come pure studenti degli istituti tecnici. Anche
tutti loro sono stati spinti in centro forzatamente come noi. Mi pare
che alla dimostrazione abbiano partecipato 15-20 mila persone",
– ha detto Zarema al corrispondente di "Kavkazskij uzel".
La presenza forzata alle manifestazioni di massa era stata denunciata anche dai partecipanti alla dimostrazione del Primo Maggio a Groznyj. Allora, secondo dati ufficiali, ai festeggiamenti del Giorno della Primavera e del Lavoro nella repubblica avevano partecipato circa 300 mila persone, tuttavia gli abitanti del posto, tra cui anche gli studenti, riferirono di essere stati costretti ad andare, in quanto altrimenti li avrebbero attesi dei "problemi".
Nelle istituzioni statali chi si rifiutava di partecipare alle dimostrazioni della festa era minacciato di licenziamento, ha raccontato il collaboratore di un ospedale a Groznyj Chasan.
"Il giorno prima ci hanno avvertiti che il 12
giugno sarebbe stato festivo, ma tutti avremmo dovuto essere al
lavoro e prender parte alla dimostrazione. Chi non andava era
minacciato di licenziamento. Nessuna scusa è stata tenuta in conto.
Il capo mi ha detto apertamente che c'era l'indicazione dell'alta
dirigenza di garantire l'affluenza del cento per cento dei lavoratori
e che era obbligato ad eseguirla", – ha raccontato.
Secondo Chasan, prima dell'inizio e dopo il termine
della festa a lui e ai suoi colleghi è toccato farsi notare dal
responsabile designato dalla dirigenza dell'istituto di medicina e
solo dopo hanno potuto andare a casa.
Una serie di lavoratori delle istituzioni statali
della repubblica ha pure confermato al corrispondente di "Kavkazskij
uzel" di aver preso parte ai festeggiamenti in occasione del
Giorno della Russia su indicazione della propria dirigenza.
"Kavkazskij uzel" per ora non dispone di
commenti di rappresentanti dell'amministrazione della capitale della
Cecenia riguardanti le notizie sulla presenza forzata ai
festeggiamenti.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "In Cecenia si festeggia il Giorno della Costituzione", "Le autorità di Groznyj hanno deciso di accelerare la ricostruzione del corso centrale con l'aiuto dei subbotniki [5]", "Nella capitale cecena le autorità hanno rinnovato la pratica di svolgere subbotniki di massa".
Autore: Muslim Ibragimov; fonte: corrispondente di "Kavkazskij uzel"
"Kavkazskij
uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/225597/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Giorno in cui si festeggia la dichiarazione di sovranità della
Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa nei confronti
dell'URSS.
[2]
Ministerstvo
Črezvyčajnych Situacij
(Ministero per le Situazioni di Emergenza).
[3]
Čečenskij
Gosudarstvennyj Universitet
(Università Statale Cecena).
[4]
Groznenskij
Gosudarstvennyj Techničeskij Universitet
(Università Tecnica Statale di Groznyj).
[5]
Lavori svolti gratis per la collettività il sabato (subbota
in
russo). Usanza sovietica riesumata.
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