"La Russia ha un budget
parallelo costituito da denaro sporco"
L'Europol segue le tracce che indicò Sergej
Magnitskij
28.06.2013
L'organizzazione di polizia dei paesi dell'Unione Europea conduce un'operazione per la lotta al riciclaggio di denaro criminale proveniente dalla Russia nelle banche dell'Europa. Questo è stato reso noto nel rapporto che ha preparato per il Consiglio d'Europa il parlamentare svizzero Andreas Gross, noto per le sue indagini sulla situazione politica in Cecenia, sulle conseguenze della guerra tra Russia e Georgia, sulle violazioni dei diritti umani in Kosovo e altri casi clamorosi.
Martedì il documento dal titolo "Gli assassini
di Sergej Magnitskij non devono restare impuniti" è stato
discusso alla seduta della commissione dell'Assemblea Parlamentare
del Consiglio d'Europa (PACE [1])
per le questioni giuridiche e i diritti umani. In conseguenza della
discussione è stata presa la decisione di divulgare il contenuto
del rapporto.
Gross ha stilato il rapporto sulla base dello studio
dei documenti, ma anche degli incontri che ebbero luogo da novembre
a maggio a Berna, Londra, Mosca e Nicosia. In esso si riferisce che
il 25 aprile al quartier generale dell'Europol all'Aia ebbe luogo
una riunione segreta per il coordinamento delle indagini in vari
paesi dell'Europa. I poliziotti europei cercano trasferimenti di
denaro, la cui fonte potrebbero essere gli schemi di restituzione
illegale delle imposte scoperti da Sergej Magnitskij.
L'Europol non commenta i comunicati sull'operazione
svolta, riferendosi alle regole di riservatezza in rigore. Tuttavia
da fonti della Commissione Europea a Bruxelles è noto che Austria,
Finlandia, Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania e Svizzera
partecipano alle consultazioni con l'intelligence finanziaria
dell'UE. I rappresentanti dell'Europol sono stati alle sedute della
sezione dell'intelligence finanziaria della Commissione Europea il 7
febbraio e recentemente, a giugno. Il ruolo dell'Europol consiste
nella raccolta di informazioni per il procedimento penale.
Lo stesso Gross nel rapporto al Consiglio d'Europa
ha invitato l'Europol ad andare fino in fondo sulle tracce del
denaro sporco, dovunque conducano. A suo dire, le autorità russe
dovrebbero capeggiare una simile campagna perché si tratta di
denaro rubato al popolo russo.
Il parlamentare afferma che Magnitskij era stato in
salute fino al suo arresto nel 2008. Ma in 11 mesi di carcerazione
preventiva, a causa delle condizioni disumane di detenzione e
dell'uso dei medicinali a lui prescritti si era ammalato di
pancreatite. I guardiani lo picchiarono con i manganelli di gomma il
16 novembre 2009, il giorno in cui morì. "Non c'è dubbio che
alcune delle cause della morte di Magnitskij furono create
intenzionalmente da ignoti", – giunge alla conclusione
Andreas Gross. Questi esamina la versione secondo cui portarono alla
morte Magnitskij per l'appunto alte personalità russe legate al
gruppo criminale di Dmitrij Kljuev.
Lo svizzero afferma che ha visto tutta la
documentazione, che mostra che il denaro del budget russo finì
nella banca del truffatore Dmitrij Kljuev e da questa nelle banca
dell'UE, che adesso sono controllate dall'Europol e
dall'intelligence finanziaria dell'Unione Europea. "Grandi
quantità di denaro non possono sparire senza lasciare traccia e
lasciano sempre tracce incancellabili di cifre. Il sistema
finanziario mondiale funzione come un gigantesco resoconto
contabile", – scrive Gross.
Questi da la sua risposta alla domanda sul perché
la Russia copre i sospetti. Citando fonti anonime, il parlamentare
nota: "La Russia ha un'enorme budget parallelo costituito da
denaro sporco. Questo è utilizzato per rafforzare e ampliare il
potere elitario in Russia e perfino oltre i suoi confini, in
particolare sul territorio dell'ex URSS". Questo fondo nero
presumibilmente è riempito con la restituzione delle imposte, con
le tangenti sugli acquisti statali e con stanziamenti non dichiarati
di corporazioni statali. Secondo Gross, Magnitskij ha semplicemente
avuto la sfortuna di imbattersi in un'operazione che era parte
costituente di questo sistema.
Il rapporto, nel caso di una sua esposizione
all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, dove siede una
numerosa delegazione di parlamentari russi, minaccia di causare
l'ennesimo scandalo. Il Consiglio d'Europa, di cui la Russia è
membro, è difficilmente in grado di prendere misure concrete contro
Mosca. L'Unione Europea ha possibilità ben maggiori. A sua volta,
lo stesso Gross non è un sostenitore di azioni decise nei confronti
della Russia, tra cui un analogo europeo della "lista
Magnitskij" americana [2].
Questa strada, a suo parere, è legata a difficoltà pratiche e
giuridiche perché non ha una base giuridica.
Aleksandr Mineev, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/58798.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Dalla dicitura ufficiale inglese Parliamentary
Assembly – Council of Europe.
[2]
La lista dei presunti responsabili della morte di Magnitskij, a cui
gli USA hanno negato il visto di ingresso.
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