Il potere ha messo al limite della cancellazione il corteo "Anticapitalismo-2013"
Il
corteo annuale "Anticapitalismo", insieme al Primo Maggio,
è la principale iniziativa dell'opposizione di sinistra non di
sistema. Fu organizzata per la prima volta già nel 2001, cosicché
l'"Antikap" [1]
festeggia già il suo dodicesimo anniversario, malgrado i discorsi
sulla protesta capeggiata dai liberali.
Stavolta, come pure in precedenza, il corteo è organizzato da un'ampia coalizione di forze di sinistra. Si programma la partecipazione di organizzazioni come l'"Unione Interregionale dei Comunisti", il "Fronte di Sinistra", il "Fronte ROT" [2], l'"Avanguardia della Gioventù Rossa – Russia del Lavoro", l'"Unione dei Comunardi", il "Partito Rivoluzionario dei Lavoratori", il "Partito Comunista Russo dei Lavoratori", l'"Unione della Gioventù Comunista", l'"Azione Autonoma", il "Movimento degli Ostelli di Mosca – DOM" [3], il "Movimento Socialista Russo", l'"Azione Socialista di Sinistra", il "Gruppo dei Comunisti Massimalisti", l'"Altra Russia"…
Il principale slogan del corteo, come sempre, sarà "La Russia senza borghesi". Gli organizzatori sperano che stavolta, tenendo conto del massiccio incremento del movimento di protesta, "Anticapitalismo" sia il più numeroso degli ultimi anni. Il 7 settembre il corteo "Anticapitalismo-2013" si è già svolto a Novosibirsk [4]. Purtroppo l'iniziativa della capitale, che deve svolgersi domenica prossima, minaccia di essere proibita dalle autorità. Ha raccontato questo al corrispondente di "SP" il coordinatore del comitato organizzativo del corteo, il segretario dell'Unione della Gioventù Comunista Denis Zommer:
– Già il 2 settembre demmo informazioni su quattro varianti di percorso, ma al municipio della capitale ricevemmo un rifiuto per tutti.
"SP": – Forse può elencare tutte queste varianti?
– Certo. La prima variante va dal viale Nikitskij attraverso i viali Nikitskij e Tverskoj fino al giardino pubblico Novopuškinskij [5]. Il secondo percorso va da piazza Trubnaja attraverso i viali Petrovskij e Strastnoj fino a piazza Puškin [6]. La terza variante va da piazza Trubnaja attraverso i viali Roždestvenskij e Sretenskij fino al monumento ad A.S. Griboedov ai Čistye Prudy [7]. Infine il quarto percorso va da piazza Puškin attraverso la Bol'šaja Dmitrovka fino a piazza della Rivoluzione [8].
"SP": – Il potere proibendo questi percorsi non propone niente in cambio?
– Ci viene imposta una sfilata da via Samotëčnaja a piazza Suvorov [9]. Questa via è così corta che pare semplicemente una derisione del nostro corteo.
"SP": – E cosa siete intenzionati a fare?
– Proponiamo altre varianti, cerchiamo delle vie per un accordo. Abbiamo ancora qualche giorno di riserva…
Ha espresso il proprio punto di vista anche il membro del comitato organizzativo del corteo, del Consiglio del Fronte di Sinistra, dell'Ufficio del Comitato Esecutivo Centrale dell'"Unione Interregionale dei Comunisti" e direttore del portale "Fourm.msk" Anatolij Baranov:
– Per le autorità sarebbe molto comodo che noi, la sinistra, non esistessimo affatto, che un bel giorno sparissimo da qualche parte e non facessimo ombra, non impedissimo alla gente autorevole di mentire e rubare.
"SP": – Ma in cosa consiste in generale il contenuto del corteo "Anticapitalismo", il suo indirizzo principale?
– L'essenza del Corteo è esposta nel suo slogan principale, che la polizia non permette mai di dispiegare. C'è un'opposizione che non vuole cambiare il sistema stesso, ma solo migliorarlo un po' e semplicemente cambiare il proprio posto in questo sistema, per quanto digustoso sia. L'opposizione di sinistra interviene fondamentalmente con la richiesta di cambiare tutto il sistema socio-economico, guardando alla politica solo come sovrastruttura che è del tutto determinata da quel sistema. A dirla grossolanamente, Naval'nyj promette di non mentire e non rubare, ma non spiega in alcun modo perché proprio lui e i suoi sostenitori non si metteranno a farlo quando otterranno il potere reale. Come mostra la pratica, nel sistema politico capitalistico caricaturale esistente in Russia, ottenuto il potere, cominciano prima a rubare e poi a mentire, dicendo che non rubano. Il sistema scarta spietatamente gli altri. La sinistra vuole cambiare il sistema in modo tale che rubare diventi per principio impossibile e mentire insensato. Com'è possibile rubare una fabbrica, se tutte le fabbriche sono di proprietà pubblica e la proprietà privata di una fabbrica è esclusa?
"SP": – Si può definire il corteo "Anticapitalismo" l'iniziativa principale della sinistra contemporanea?
– Per noi, per la sinistra, "Anticapitalismo" è un'iniziativa annuale calendarizzata come il 1 maggio e il 7 novembre [10]. Ma "Antikap", a differenza di altre "date rosse", non ci è stata data dalle generazioni precedenti, ma è stata creata dall’attuale generazione della sinistra. Essenzialmente, se non svolgiamo "Antikap", puoi ritenere che non ci siamo. Il Corteo annuale, che si svolge con qualsiasi tempo, conferma la nostra effettiva soggettività in modo ben più efficace di una carta del Ministero della Giustizia.
"SP": – Cosa pensa, perché il potere aspira a proibire lo svolgimento di "Antikap" quest'anno?
– Tutta la politica in Russia è di nomenklatura – sia quella del potere, sia quella di opposizione. Di che si tratta? Nell'URSS erano di nomenklatura le cariche, per occupare le quali era necessaria una decisione del corrispondente organo del partito – il CC, il comitato regionale, il comitato cittadino. Di conseguenza c'era la nomenklatura del CC, la nomenklatura del comitato cittadino e così via. Da allora il principio di nomenklatura non è sparito da nessuna parte – il potere stesso designa sia i posti chiave del potere, sia i posti chiave del mondo degli affari, sia quelli dell'opposizione. Capisce? Il potere si designa da solo l'opposizione. Negli anni '90 designarono il KPRF [11], lo LDPR [12] e "Jabloko" [13]. Ecco che adesso è stata creata l'opposizione di Naval'nyj, che non ha ancora un nome, ma lo avrà. Ma quelli che non sono stati designati, sono elementi indesiderati, che bisogna in qualche modo liquidare. Già nel 18° secolo l'impero aveva iniziato a sostituire gli atamani cosacchi elettivi con atamani "ordinati", cioè designati. Questo causò una grande guerra alla periferia del paese per l'autogoverno locale, che occupò non meno di tutto il 18° secolo. La rivolta di Pugačëv [14] è solo un piccolo, anche se netto episodio di questa guerra delle comunità cosacche per l'autogoverno. Penso che le autorità attuali non intendano condurre a una "rivolta di Pugačëv", ma obbligatoriamente reprimeranno un po'. Ma noi ci arrangeremo, ce la caveremo.
Un accordo con questa posizione ha espresso anche il membro del Consiglio del Fronte di Sinistra Dmitrij Černyj:
– Il periodo della reazione e delle repressioni è giunto subito dopo il 6 maggio dello scorso anno [15]. Da allora gli attacchi all'opposizione di sinistra non di sistema, gli sforzi del potere per il suo frazionamento aumentano soltanto. I casi, cuciti con un solo filo, di Udal'cov [16], Razvozžaev [17] e tutti "quelli del 6 maaggio" – sono solo una parte delle misure intraprese dalla silovigarchija [18] per neutralizzare il proprio principale avversario ideologico.
"SP": – Perché il potere, secondo lei, proibisce proprio le iniziative della sinistra?
– Le autorità moscovite, che discendono dall'amministrazione presidenziale, "torceranno" ostentamente la sinistra, in quanto Mosca è la custodia di tutto l'impero delle materie prime. I cortei di "Anticapitalismo" nel corso degli anni Zero hanno lavorato per il consolidamento della sinistra. Adesso il governo recupera ciò che ha perduto, riprende il proprio prestigio con metodi repressivi. Dopo gli attacchi portati pubblicamente al Fronte di Sinistra vuole finire qualsiasi coalizione di orientamento di sinistra. Se proibiranno il corteo, sorgerà la domanda: perché le iniziative dei liberali, che sono massicce e coprono perfino il Sadovoe kol'co [19], vengono permesse semplicemente? "Antikap" diventerà la cartina di tornasole per determinare la politica del potere proprio nei confronti della sinistra, che attenta agli esiti della privatizzazione, all'essenza stessa della mostruosa formazione el'ciniano-putiniana costruita sulle rovine dell'URSS.
Igor' Dmitriev, "Svobodnaja Pressa", http://svpressa.ru/politic/article/74125/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Stavolta, come pure in precedenza, il corteo è organizzato da un'ampia coalizione di forze di sinistra. Si programma la partecipazione di organizzazioni come l'"Unione Interregionale dei Comunisti", il "Fronte di Sinistra", il "Fronte ROT" [2], l'"Avanguardia della Gioventù Rossa – Russia del Lavoro", l'"Unione dei Comunardi", il "Partito Rivoluzionario dei Lavoratori", il "Partito Comunista Russo dei Lavoratori", l'"Unione della Gioventù Comunista", l'"Azione Autonoma", il "Movimento degli Ostelli di Mosca – DOM" [3], il "Movimento Socialista Russo", l'"Azione Socialista di Sinistra", il "Gruppo dei Comunisti Massimalisti", l'"Altra Russia"…
Il principale slogan del corteo, come sempre, sarà "La Russia senza borghesi". Gli organizzatori sperano che stavolta, tenendo conto del massiccio incremento del movimento di protesta, "Anticapitalismo" sia il più numeroso degli ultimi anni. Il 7 settembre il corteo "Anticapitalismo-2013" si è già svolto a Novosibirsk [4]. Purtroppo l'iniziativa della capitale, che deve svolgersi domenica prossima, minaccia di essere proibita dalle autorità. Ha raccontato questo al corrispondente di "SP" il coordinatore del comitato organizzativo del corteo, il segretario dell'Unione della Gioventù Comunista Denis Zommer:
– Già il 2 settembre demmo informazioni su quattro varianti di percorso, ma al municipio della capitale ricevemmo un rifiuto per tutti.
"SP": – Forse può elencare tutte queste varianti?
– Certo. La prima variante va dal viale Nikitskij attraverso i viali Nikitskij e Tverskoj fino al giardino pubblico Novopuškinskij [5]. Il secondo percorso va da piazza Trubnaja attraverso i viali Petrovskij e Strastnoj fino a piazza Puškin [6]. La terza variante va da piazza Trubnaja attraverso i viali Roždestvenskij e Sretenskij fino al monumento ad A.S. Griboedov ai Čistye Prudy [7]. Infine il quarto percorso va da piazza Puškin attraverso la Bol'šaja Dmitrovka fino a piazza della Rivoluzione [8].
"SP": – Il potere proibendo questi percorsi non propone niente in cambio?
– Ci viene imposta una sfilata da via Samotëčnaja a piazza Suvorov [9]. Questa via è così corta che pare semplicemente una derisione del nostro corteo.
"SP": – E cosa siete intenzionati a fare?
– Proponiamo altre varianti, cerchiamo delle vie per un accordo. Abbiamo ancora qualche giorno di riserva…
Ha espresso il proprio punto di vista anche il membro del comitato organizzativo del corteo, del Consiglio del Fronte di Sinistra, dell'Ufficio del Comitato Esecutivo Centrale dell'"Unione Interregionale dei Comunisti" e direttore del portale "Fourm.msk" Anatolij Baranov:
– Per le autorità sarebbe molto comodo che noi, la sinistra, non esistessimo affatto, che un bel giorno sparissimo da qualche parte e non facessimo ombra, non impedissimo alla gente autorevole di mentire e rubare.
"SP": – Ma in cosa consiste in generale il contenuto del corteo "Anticapitalismo", il suo indirizzo principale?
– L'essenza del Corteo è esposta nel suo slogan principale, che la polizia non permette mai di dispiegare. C'è un'opposizione che non vuole cambiare il sistema stesso, ma solo migliorarlo un po' e semplicemente cambiare il proprio posto in questo sistema, per quanto digustoso sia. L'opposizione di sinistra interviene fondamentalmente con la richiesta di cambiare tutto il sistema socio-economico, guardando alla politica solo come sovrastruttura che è del tutto determinata da quel sistema. A dirla grossolanamente, Naval'nyj promette di non mentire e non rubare, ma non spiega in alcun modo perché proprio lui e i suoi sostenitori non si metteranno a farlo quando otterranno il potere reale. Come mostra la pratica, nel sistema politico capitalistico caricaturale esistente in Russia, ottenuto il potere, cominciano prima a rubare e poi a mentire, dicendo che non rubano. Il sistema scarta spietatamente gli altri. La sinistra vuole cambiare il sistema in modo tale che rubare diventi per principio impossibile e mentire insensato. Com'è possibile rubare una fabbrica, se tutte le fabbriche sono di proprietà pubblica e la proprietà privata di una fabbrica è esclusa?
"SP": – Si può definire il corteo "Anticapitalismo" l'iniziativa principale della sinistra contemporanea?
– Per noi, per la sinistra, "Anticapitalismo" è un'iniziativa annuale calendarizzata come il 1 maggio e il 7 novembre [10]. Ma "Antikap", a differenza di altre "date rosse", non ci è stata data dalle generazioni precedenti, ma è stata creata dall’attuale generazione della sinistra. Essenzialmente, se non svolgiamo "Antikap", puoi ritenere che non ci siamo. Il Corteo annuale, che si svolge con qualsiasi tempo, conferma la nostra effettiva soggettività in modo ben più efficace di una carta del Ministero della Giustizia.
"SP": – Cosa pensa, perché il potere aspira a proibire lo svolgimento di "Antikap" quest'anno?
– Tutta la politica in Russia è di nomenklatura – sia quella del potere, sia quella di opposizione. Di che si tratta? Nell'URSS erano di nomenklatura le cariche, per occupare le quali era necessaria una decisione del corrispondente organo del partito – il CC, il comitato regionale, il comitato cittadino. Di conseguenza c'era la nomenklatura del CC, la nomenklatura del comitato cittadino e così via. Da allora il principio di nomenklatura non è sparito da nessuna parte – il potere stesso designa sia i posti chiave del potere, sia i posti chiave del mondo degli affari, sia quelli dell'opposizione. Capisce? Il potere si designa da solo l'opposizione. Negli anni '90 designarono il KPRF [11], lo LDPR [12] e "Jabloko" [13]. Ecco che adesso è stata creata l'opposizione di Naval'nyj, che non ha ancora un nome, ma lo avrà. Ma quelli che non sono stati designati, sono elementi indesiderati, che bisogna in qualche modo liquidare. Già nel 18° secolo l'impero aveva iniziato a sostituire gli atamani cosacchi elettivi con atamani "ordinati", cioè designati. Questo causò una grande guerra alla periferia del paese per l'autogoverno locale, che occupò non meno di tutto il 18° secolo. La rivolta di Pugačëv [14] è solo un piccolo, anche se netto episodio di questa guerra delle comunità cosacche per l'autogoverno. Penso che le autorità attuali non intendano condurre a una "rivolta di Pugačëv", ma obbligatoriamente reprimeranno un po'. Ma noi ci arrangeremo, ce la caveremo.
Un accordo con questa posizione ha espresso anche il membro del Consiglio del Fronte di Sinistra Dmitrij Černyj:
– Il periodo della reazione e delle repressioni è giunto subito dopo il 6 maggio dello scorso anno [15]. Da allora gli attacchi all'opposizione di sinistra non di sistema, gli sforzi del potere per il suo frazionamento aumentano soltanto. I casi, cuciti con un solo filo, di Udal'cov [16], Razvozžaev [17] e tutti "quelli del 6 maaggio" – sono solo una parte delle misure intraprese dalla silovigarchija [18] per neutralizzare il proprio principale avversario ideologico.
"SP": – Perché il potere, secondo lei, proibisce proprio le iniziative della sinistra?
– Le autorità moscovite, che discendono dall'amministrazione presidenziale, "torceranno" ostentamente la sinistra, in quanto Mosca è la custodia di tutto l'impero delle materie prime. I cortei di "Anticapitalismo" nel corso degli anni Zero hanno lavorato per il consolidamento della sinistra. Adesso il governo recupera ciò che ha perduto, riprende il proprio prestigio con metodi repressivi. Dopo gli attacchi portati pubblicamente al Fronte di Sinistra vuole finire qualsiasi coalizione di orientamento di sinistra. Se proibiranno il corteo, sorgerà la domanda: perché le iniziative dei liberali, che sono massicce e coprono perfino il Sadovoe kol'co [19], vengono permesse semplicemente? "Antikap" diventerà la cartina di tornasole per determinare la politica del potere proprio nei confronti della sinistra, che attenta agli esiti della privatizzazione, all'essenza stessa della mostruosa formazione el'ciniano-putiniana costruita sulle rovine dell'URSS.
Igor' Dmitriev, "Svobodnaja Pressa", http://svpressa.ru/politic/article/74125/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Abbreviazione della dicitura russa Antikapitalizm.
[2]
Rossijskij
Ob''edinënnyj Trudovoj
(Unito del Lavoro).
[3]
DOM sta per la dicitura russa del movimento Dviženie
Obščežitij Moskvy,
ma significa anche "casa".
[4]
Città della Siberia meridionale.
[5]
Zona nord-orientale del centro storico di Mosca.
[6]
Zona nord e nord-orientale del centro storico di Mosca.
[7]
Zona nord e nord-occidentale del centro storico di Mosca. I Čistye
Prudy (Stagni Puliti) sono adesso un solo laghetto formato da un
fiume interrato.
[8]
Piazza della Rivoluzione è vicina alla Piazza Rossa.
[9]
Zona a nord del centro storico.
[10]
Anniversario della Rivoluzione Russa.
[11]
Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito
Comunista della Federazione Russa).
[12]
Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (Partito
Liberal-Democratico di Russia), a dispetto del nome partito
nazionalista e populista.
[13]
"Mela", partito di orientamento liberale, che prende il
nome dalle iniziali dei fondatori Grigorij Alekseevič JAvlinskij,
Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir Petrovič Lukin.
[14]
Emel'jan Ivanovič Pugačëv, capo cosacco che si rivoltò contro
Caterina II.
[15]
Giorno dell'ultima grande manifestazione dell'opposizione a Mosca.
[16]
Sergej Stanislavovič Udal'cov, leader dell'Avanguardia della
Gioventù Rossa.
[17]
Leonid Michajlovič Razvozžaev, attivista del Fronte di Sinistra
rapito da agenti russi a Kiev, dove stava per chiedere asilo
politico.
[18]
Da siloviki (persone delle strutture deputate all'uso della
forza) e oligarchija (oligarchia).
[19]
"Anello dei Giardini", via cirolare che delimita il centro
storico di Mosca.
Nessun commento:
Posta un commento