Dalle dichiarazioni di un
partecipante alle operazioni speciali dello FSB [1]
arrestato
"Esigono da me che riveli che hanno compiuto
gravi crimini: Chodorkovskij, Naval'nyj [2],
Kudrin [3], Nemcov [4],
Ponomarëv
[5], Udal'cov [6],
Prochorov [7], Kasparov,
Gudkov [8], D.A. Medvedev"
04.09.2013
Che il 6 maggio 2012 in piazza Bolotnaja [9] hanno agito provocatori non ancora identificati lo sanno tutti – dagli autori di un'indagine indipendente agli agenti dell'OMON [10] che hanno reso deposizioni in tribunale. Ma pare che i provocatori lavorino anche adesso – sotto il vigile controllo degli inquirenti. Oggetto immediato della loro elaborazione sono diventati gli arrestati per il "caso del pantano" [11], ma i compiti che perseguono i curatori dei provocatori sono ben più massicci. Tanto che è tempo di ricordare gli anni '30: il "caso del Partito Industriale" [12] e la "congiura trotzkista-buchariniana".
Questo gioco politico è diventato noto per caso.
Nell'intervallo di una delle udienze al Tribunale Cittadino di
Mosca, dove va avanti il processo a dodici "partecipanti a
disordini di massa", mi si è avvicinata la mamma di uno di
essi, Denis Luckevič,
Stella Anton:
– Denis dice che da lui nel SIZO [13]
c'è un certo deputato Černjakov,
avrà il processo lunedì, in cui vuole fare una dichiarazione. Là
c'è qualcosa legato al "caso del pantano".
Questo mi mise in guardia. Conoscevo il deputato
municipale Andrej Černjakov:
sette anni fa giunse in redazione con la richiesta di difendere la
direttrice del giornale di quartiere di Kuz'minki [14]
Ajgul' Machmutova. La "Novaja gazeta" seguì a lungo
questo caso, cosicché non ha senso riparlarne. Solo un'annotazione
– già allora il ruolo di Černjakov,
che di fatto aveva trascinato Machmutova in contrapposizione ai
funzionari della capitale, mi era sembrato ambiguo. A ben vedere,
quella guerra locale a Kuz'minki era parte di qualche intrigo
intorno alla poltrona dell'ex capo della città Lužkov.
A dire il vero, allora soffrì solo la giovane e ingenua Machmutova
e Černjakov,
che pure era parte in causa di questo caso, passeggiava
tranquillamente in libertà (visitò sia la Duma di Stato, sia il
Comitato Inquirente) nonostante il fatto che fosse ricercato.
Così, ci si chiede, quale dichiarazione sul "caso
del pantano" poteva fare questa persona simile a un
provocatore?
Finora non ne ha fatta alcuna. L'udienza giudiziaria
per il suo caso, fissata per il 12 agosto, non ha ancora avuto
luogo.
Ho telefonato al difensore di Černjakov
Michail Menglibaev. Si è chiarito, tuttavia, che l'avvocato non può
semplicemente andare al SIZO dal suo cliente a partire dal 9 agosto:
"Gli inquirenti inventano sempre qualcosa: la mia dichiarazione
non è scritta bene, l'ordine è compilato scorrettamente". Un
comportamento molto strano da parte degli inquirenti nell'ambito di
un caso per l'estorsione di 500 rubli – non trova?
Che dire, mi è riuscito mettermi in contatto con
alcuni detenuti del SIZO n° 5, dove si trovano agli arresti
Luckevič e Černjakov.
Chiamerò i miei interlocutori con il nome collettivo Aleksandr.
– Aleksandr, mi hanno detto che da
Černjakov
esigono deposizioni sul "caso del pantano" e informazioni
su Naval'nyj, che sarebbe venuto a sapere nelle conversazioni con
Luckevič.
– E' tutto giusto, solo che fanno anche di lui
quando un partecipe, quando un organizzatore finanziario dei
disordini di massa in piazza Bolotnaja.
– Così la settimana scorsa l'hanno portato in "manicomio". L'hanno esaminato e l'hanno riconosciuto del tutto capace di intendere e di volere. E lo ritengo tale anch'io. Lo pressano realmente, l'ultima volta dissero che aveva aggredito un inquirente durante un interrogatorio (per questo motivo è stato effettivamente aperto un procedimento penale – n.d.r.). Gli dicono che incarcereranno la sua ragazza per la seconda volta, se non scrive quello che gli chiedono.
Supponendo che la "sua ragazza" possa essere Ajgul' Machmutova, mi sono messa in contatto con lei. Effettivamente cercano di incriminarla di nuovo (i dettagli saranno nei prossimi numeri della "Novaja gazeta" – n.d.r.). Inoltre Ajgul' ha ricordato che nel procedimento penale sui seggi, in cui Černjakov è parte lesa, ci sono alcune deposizioni in cui figurano dei leader dell'opposizione.
Con questo le coincidenze non sono finite. Nella
brigata investigativa della GSU [16]
del Comitato Inquirente della Federazione Russa che conduce sia il
caso della vendita dei seggi da deputato, sia il caso
dell'estorsione di 500 rubli (là Černjakov
è imputato) ci sono due inquirenti: Vaganov A.A. e
Konstantinov D.M.. Così ecco che questi inquirenti conducono anche
il "caso del pantano". Vaganov, per esempio, andò da
Leonid Razvozžaev
[17] nel SIZO di
Irkutsk [18] e Konstantinov
interrogò Nemcov e Sobčak
[19]. Che ne
pensate, perché la GSU del Comitato Inquirente della Federazione
Russa si occuperebbe di un caso da cinquecento rubli? Si può
supporre: per "correggere" le deposizioni della parte lesa
e al contempo arrestato Černjakov
nei confronti, – beh, fantastichiamo – per esempio, del politico
in vista Širšov,
presente al passaggio del denaro che sarebbe stato necessario per
l'acquisto della poltrona da deputato. Solo, perché?
Dopo queste scoperte non potevo non leggere i
materiali del procedimento penale "sui seggi". E ho
trovato due documenti. Uno di questi è una dichiarazione
manoscritta di Černjakov,
formalizzata come annotazione a un qualche protocollo. In essa ci
sono due paragrafi curiosi:
Sulla base di quanto esposto chiedo di nuovo di verificare nel modo adeguato tutti i fatti sui crimini compiuti e in preparazione, chiedo di essere interrogato sui fatti indicati, tenendo conto del fatto che gli inquirenti Konstantinov e Borisov esercitano pressioni su di me, chiedo che si applichino a me misure di sicurezza e anche che si chieda a Bastryrkin [22] di trasmettere i procedimenti penali n° 274310 e n° 712026 alla SU [23] dello FSB della Federazione Russa secondo l'indicazione di Putin del 15 maggio 2013".
Tutto questo, certo, è molto simile a un delirio.
Ma merita ricordare che Černjakov
è stato riconosciuto capace di intendere e volere, anche se
o cercavano di farlo passare per pazzo o egli stesso aspirava a
realizzare tale scenario – l'hanno portato in "manicomio".
Inoltre, se si leggono altre sue dichiarazioni, assai simili per
forma, anche là per ogni tonnellata di "detriti" tocca un
grammo di buon senso. Non merita dimenticare neanche che ogni testo
è destinato al proprio lettore. E la missiva di Černjakov,
a ben vedere, non è indirizzata a un ampio uditorio, ma ai suoi
conoscenti dello FSB, a cui aspira a rivelare qualche sua conoscenza
sui giochi dei collaboratori del Comitato Inquirente. Černjakov
è una persona esperta, che ha partecipato, come supponiamo, a più
di un'operazione speciale, sa far luce perfettamente su ciò che gli
inquirenti vogliono da lui e su ciò che vogliono sentire da lui
allo FSB.
Conferma di questo è un altro documento, designato
modestamente come appendice a un protocollo di un foglio. Questo
foglio non ha proprio alcun rapporto con il contenuto del protocollo
nell'ambito del caso sulla vendita dei seggi, ma rappresenta un
qualche schema di finanziamento dell'opposizione. L'origine del
documento non è chiara, è chiaro solo che Černjakov
non ha tracciato questo schema da solo, ma ci ha solo
lasciato il proprio autografo. Cosicché o lo schema è stato
disegnato sulla base delle parole dell'"arrestato-parte
lesa-agente" Černjakov
o è stato preparato da qualche altra parte e gli è stato proposto
per il "riconoscimento".
A prima vista è il tipico schema di "fondi
neri", con la sola differenza che all'ingresso sono posti
alcuni "non residenti" (cioè stranieri) e all'uscita
"l'opposizione". All'interno – portafogli elettronici,
conti bancari, registrazioni di crediti (a dire il vero, senza nomi,
parole d'ordine e luoghi di ritrovo). Tale schema si può accludere
alle indagini su qualsiasi attività di opposizione: organizzazioni
no profit, manifestazioni, campagne elettorali. Per questo,
essenzialmente, è anche pericoloso.
Tra l'altro Černjakov
è una persona che effettivamente capisce qualcosa del finanziamento
dell'attività para-politica. Mi è riuscito chiarire che ha avuto
qualche rapporto anche con la storia delle proteste invernali: alla
manifestazione sul viale Sacharov [24]
del 24 dicembre 2011 Černjakov
si trovava tra gli organizzatori, anche se non intervenne. E'
sintomatico che tra le persone che starebbero "preparando un
attentato a Putin" figurino soprattutto proprio i titolari di
questa manifestazione. In che qualità Černjakov
si trovava nel viale Sacharov: di propria iniziativa o glielo
avevano "chiesto" gli agenti investigativi dei servizi
segreti?
Per cercare di rispondere a questa domanda è
necessario ricordare ancora qualcosa. Černjakov
fu arrestato il 18 ottobre 2012 – nella stessa settimana in
cui fu arrestato il provocatore (secondo molti membri
dell'opposizione) del "caso del pantano" Konstantin
Lebedev e Razvozžaev
fu sequestrato a Kiev.
Come spiegare tutte queste coincidenze e mostruose
dichiarazioni? Si capisce, è una provocazione. Una provocazione che
per ora si trova allo stadio di elaborazione. Si può supporre,
certo, che il suo unico autore sia lo stesso Černjakov,
che in tal modo vuole se non uscire in libertà, perlomeno andare
dagli "amici" dello FSB. Ma nessuna provocazione si può
costruire sul vuoto – cosicché non è escluso che da Černjakov
esigano effettivamente qualche deposizione sui leader
dell'opposizione. Ma che dire della forma grottesca e della
teoria del complotto globale? Così, per esempio, a loro tempo molti
bolscevichi in vista confessavano lo spionaggio per una dozzina di
potenze occidentali. Solo che il paese (e certamente la giustizia)
allora credevano a queste assurdità.
Perciò si può supporre questo: alcuni agenti delle
strutture armate preparano il terreno per un grande processo
politico. Ed è del tutto probabile che tra i futuri imputati
qualcuno abbia molta voglia di vedere non tanto i leader
dell'opposizione fuori dal sistema, quanto i rappresentanti del
campo liberale dell'élite politica ed economica del paese ancora
del tutto nel sistema.
Un caso di contabilità
investigativa
Andrej Černjakov
è parte in causa del clamoroso procedimento penale n°
712026 sulla vendita del seggio di deputato del partito "Russia
Unita" [25].
Questi fu l'"acquirente" e il deputato della Duma di Stato
del KPRF [26]
Konstantin Širšov,
come pure Vadim Guržij,
Vladimir Mjasin e Leonid Karagod i "venditori". Secondo la
versione degli inquirenti, questi cittadini "… avendo
premeditato di appropriarsi di mezzi finanziari in modo truffaldino
(…) chiesero a un imprenditore (cioè a Černjakov – nota
dell'autore) 7 milioni e mezzo di euro in cambio della promessa di
un seggio da deputato alla Duma di Stato. Il 7 luglio 2011 Širšov
ricevette dall'imprenditore una parte della somma richiesta nella
misura di 66 milioni di rubli
[27]…".
Due membri del "gruppo criminale" –
Konstantin Širšov e Vadim
Guržij – insistono a dire di essere stati vittime di una
"provocazione". Mjasin, che si riconobbe colpevole, fu
condannato dal tribunale di quartiere Tverskoj di Mosca a tre anni
di reclusione. Il pentito Karagod fu pure condannato a 2,5 [28].
Guržij
non si riconobbe colpevole ed ebbe 3 anni.
Non si riconosce colpevole neanche Širšov.
Peraltro proprio a lui Černjakov
passò 66 milioni di rubli, diventando di conseguenza
"vittima" delle azioni dei "truffatori". La
"Novaja gazeta" raccontò dettagliatamente come il 7
luglio 2011 Černjakov
ricevette il denaro alla cassa dello FSB e andò all'albergo
"Nacional'". Il denaro fu trattato con un mezzo
speciale e messo in una borsa sportiva. La borsa fu portata da un
collaboratore dello FSB che recitava il ruolo della guardia del
corpo di Černjakov.
La stanza d'albergo 418 fu rimpinzata di apparecchiature per la
registrazione audio e video.
Nonostante la solida base di prove, la probabilità
di un processo penale a Širšov
è scarsa. L'ostacolo, come si può supporre, è
l'avvertimento di Širšov,
risuonato dalla tribuna della Duma di Stato il 13 febbraio. Il
deputato dichiarò di essere pronto a "…presentare in sua
difesa le prove in suo possesso". Di quali "prove"
avvertì il protagonista del filmato investigativo dello FSB? Forse
del fatto che la vendita di seggi da deputato in Russia è un
processo quotidiano? O delle tecnologie segrete per la formazione
delle liste elettorali?
Černjakov,
evidentemente, anche su questo può raccontare molto – infatti non
per caso lo inclusero nel gioco investigativo in qualità di
"compratore". Ma ci fu solo una disdetta – Černjakov
stesso presto fu arrestato. Lo accusarono per un vecchio caso
di raccolta di tributi da parte di commercianti del mercato di
Kuz'minki. Questo caso a suo tempo fu spezzato in alcuni episodi,
per uno dei quali è già stata in carcere l'ex direttrice del
giornale di quartiere di Kuz'minki Ajgul' Machmutova, ma l'inchiesta
sull'altro episodio di estorsione fu bloccato per mancanza di prove
del reato. Ed ecco che adesso questo caso è stato urgentemente
rianimato perché, come si può supporre, l'agente della direzione
"K" dello FSB, che di fatto è stato abbandonato dai
curatori imbattutisi nel deputato, si ritrovasse dietro le sbarre
non pensasse di intervenire con rivelazioni.
Un fattore politico nel destino di Černjakov
evidentemente c'è. Infatti Širšov
è una persona molto influente, il cui peso politico ha
permesso di risolvere questioni legate alla formazione della lista
regionale dei pretendenti al seggio da deputato di "Russia
Unita" del territorio di Krasnodar [30].
Non sono simili a truffatori neanche le altre parti
in causa del procedimento penale n° 712026. Leonid Karagod è l'ex
capo della sezione protocollo del partito "Russia Giusta",
Vladimir Mjasin è l'ex collaboratore di un deputato di "Russia
Giusta" della Duma di Stato di 5.a convocazione [31].
Vadim Guržij,
stando alla scheda del Ministero degli Interni allegata ai materiali
del procedimento penale, aveva "ampi legami tra gli impiegati
degli organi del potere legislativo ed esecutivo della Federazione
Russa, in particolare nella Duma di Stato e nell'amministrazione del
presidente della Federazione Russa".
Quando preparai l'articolo sulla "vendita del
seggio", mi sorsero grossi dubbi sul fatto che "Truffa"
fosse proprio l'articolo del Codice Penale che doveva essere
applicato ai partecipanti a questa storia. E' molto probabile che lo
FSB abbia interrotto l'attività di "vendite di seggi" del
tutto reali. E che un aiuto molto serio in questo l'abbia fornito
Černjakov,
che, a tutta evidenza, collaborava da tempo con lo FSB.
Non è escluso che dell'"agente Černjakov"
adesso abbia voluto servirsi anche il Comitato Inquirente, che non
fa luce molto attivamente sul caso Širšov,
però arresta sempre nuove parti in causa del "caso del
pantano".
"Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/inquests/59808.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Federal'naja Služba
Bezopasnosti
(Servizio di Sicurezza Federale), il principale servizio segreto
russo.
[2]
Aleksej Anatol'evič Naval'nyj, uno dei leader dell'opposizione a
Putin.
[3]
Aleksej Leonidovič Kudrin, ex ministro delle Finanze.
[4]
Boris Efimovič Nemcov, uno dei leader dell'opposizione liberale.
[5]
Il'ja Vladimirovič Ponomarëv, oppositore del "Fronte di
Sinistra".
[6]
Sergej Stanislavovič Udal'cov, uno dei leader dell'opposizione di
sinistra.
[7]
Michail Dmitrievič Prochorov, grande imprenditore e oppositore di
Putin.
[8]
Gennadij Vladimirovič Gudkov, parlamentare del partito
socialdemocratico "Russia Giusta" espulso dalla Duma nel
2012.
[9]
"Del Pantano" (quello che c'era un tempo), piazza del
centro di Mosca.
[10]
Otrjad Milicii
Osobogo Naznačenija (Reparto
di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa nota per la
sua brutalità.
[11]
La repressione scatenata contro i partecipanti alla manifestazione
del 6 maggio 2012.
[12]
Caso montato ad arte contro un presunto partito di sabotatori
industriali.
[13]
Sledstvennyj
IZOljator
(Isolatore di Custodia Cautelare).
[14]
Quartiere della zona sud-occidentale di Mosca.
[15]
Circa 11-18 euro.
[16]
Glavnoe
Sledstvennoe Upravlenie
(Direzione Inquirente Centrale).
[17]
Leonid Michajlovič Razvozžaev, oppositore di sinistra rapito da
agenti segreti russi in Ucraina, dove stava per chiedere asilo
politico.
[18]
Città della Siberia meridionale.
[19]
Ksenija Anatol'evna Sobčak, giornalista televisiva e oppositrice,
figlia del sindaco perestrojkista di San Pietroburgo Anatolij
Aleksandrovič Sobčak.
[20]
Jurij Jakovlevič Čajka, procuratore generale della Federazione
Russa.
[21]
Città della Siberia occidentale.
[22]
Aleksandr Ivanovič Bastryrkin, capo del Comitato Inquirente.
[23]
Sledstvennoe
Upravlenie
(Direzione Investigativa).
[24]
Viale del centro di Mosca.
[25]
Il "partito del potere" che porta avanti la politica di
Putin.
[26]
Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito
Comunista della Federazione Russa).
[27]
Circa 1,5 milioni di euro.
[28]
Sic.
[29]
Cioè Kontrrazvedka, "Controspionaggio".
[30]
Città della Russia meridionale.
[31]
Cioè della scorsa legislatura.
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