Le guerre stellari del Roskosmos [1]
Al nuovo capo dell'ente è apparso
anche un nuovo compito – la lotta con gli "alieni"
Il
nuovo capo del Roskosmos
Oleg
Ostapenko
ha
dichiarato
che il suo ente lotterà con gli asteroidi. D'altra parte, al lavoro
degli studiosi dell'agenzia spaziale si uniranno anche gli studiosi
dell'Accademia Russa delle Scienze.
Ostapenko
ha fatto questa dichiarazione, rispondendo alla domanda dei
giornalisti sull'asteroide da 400 metri che nel 2032 può scontrarsi
con la Terra. Per l'appunto su di esso il vice-premier Dmitrij
Rogozin ha
scritto nella propria paginetta in un social network. Il suo
messaggio
sul fatto che l'asteroide scoperto da astronomi della Crimea debba
diventare il "super-scopo della nostra astronautica" ha
fatto molto rumore sulla stampa.
Anton
Mardasov, "Svobodnaja Pressa",
http://svpressa.ru/society/article/76160/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
–
Ci
siamo accordati in via preliminare per un incontro con (il
presidente dell'Accademia Russa delle Scienza – nota della
redazione) Vladimir Evgen'evič
Fortov. Per ora elaboreremo questa questione all'interno del
ramo, ma poi la risolveremo con gli studiosi, – ha notato il nuovo
capo del Roskosmos.
Ricordiamo
che l'asteroide, che ha ricevuto il codice 2013 TV135, è stato
scoperto per la prima volta il 12 ottobre dal collaboratore
dell'osservatorio della Crimea Gennadij Borisov. Come ha
riferito l'agenzia aerospaziale NASA, secondo i risultati delle
osservazioni degli ultimi giorni, la probabilità di uno scontro del
corpo celeste con la Terra il 26 agosto 2032 è aumentata più di
quattro volte. Adesso ammonta a 1 possibilità su 14 mila, quando
recentemente era stata valutata 1 su 63 mila, riferisce il sito
dell'unità per gli asteroidi. Il corpo celeste, la cui dimensione
ammonta a circa 410 metri, è stato annoverato nella classe degli
asteroidi potenzialmente pericolosi.
Quando
il premier Dmitrij Medvedev firmò il decreto sulla nomina di
Ostapenko capo dell'agenzia spaziale, questi espresse la speranza
che "un'intera serie di problemi che, purtroppo, si sono
osservati negli ultimi tempi nell'attività del Roskosmos, con
l'arrivo di Ostapenko venga risolta. Evidentemente la lotta con gli
asteroidi era uno di tali problemi. Perlomeno i discorsi sulla
creazione di un sistema che protegga in modo affidabile il
territorio del paese dagli attacchi degli asteroidi sono comparsi
già all'inizio di quest'anno.
Così
a febbraio il presidente del presidium del consiglio di esperti
indipendente per i problemi della difesa aerospaziale Igor'
Ašurbejli
propose di rivolgere il sistema nazionale di Difesa Aerea
Antimissile contro le minacce spaziali. Questa dichiarazione fu
fatta dopo la caduta di un meteorite nella regione di Čeljabinsk
[2]. Ašurbejli
dichiarò che liquidare i meteoriti e i frammenti di asteroidi che
si avvicinano alla terra a distanza pericolosa di principio è
possibile con l'aiuto di quel sistema di classe S-300 che oggi sta
sugli armamenti…
A
dire il vero, allora molti studiosi ed esperti, non convinti che il
denaro pubblico sarebbe stato sfruttato nel modo dovuto, presero
simili dichiarazioni "da nemici". Infatti la creazione di
tale sistema è un piacere abbastanza caro. Ma il principale
argomento degli esperti era: i corpi spaziali sono poco studiati e
difendersi da essi con l'aiuto dei missili esistenti non appare
possibile.
Oggi
che è stata resa nota la minaccia della caduta sulla Terra del
meteorite "della Crimea", il tema della difesa del pianeta
dai "ciottoli" spaziali è diventato di nuovo attuale. Il
direttore generale del "Centro di difesa planetaria"
(scientifico e produttivo) Anatolij Zajcev nota: i lavori
per la soluzione del problema della caduta di asteroidi e comete
sulla Terra si svolgono sia da noi, sia all'estero. Ma purtroppo in
grado maggiore all'estero, anche se pure in Russia ci sono tutte le
tecnologie per la creazione di un sistema planetario di difesa
spaziale.
–
Per
quanto riguarda il cosiddetto asteroide "della Crimea", la
sua situazione ricorda quella dell'asteroide Apophis. Fu scoperto
nel 2004, ma il rumore per causa sua è durato fino a gennaio di
quest'anno - quasi 10 anni! Così ecco. Gli americani non hanno
ancora localizzato l'asteroide "della Crimea", in altre
parole: non hanno appurato precisamente che questo oggetto
extraterrestre rappresenta un pericolo per la Terra. Le loro
misurazioni dell'orbita dell'asteroide "della Crimea" sono
rozze e preliminari. Infatti per determinare il grado di
pericolosità agli astronomi sono necessari dei mesi, anche degli
anni.
"SP":
- Ma se comunque verrà dimostrato che l'asteroide è pericoloso per
noi, in che modo verrà liquidato?
–
Sul
nostro pianeta non cadrà. Posso dirlo precisamente. Le attuali
tecnologie di difesa della Terra permettono di liquidare con
relativa facilità e tempestività la minaccia della caduta di un
asteroide su di essa. In che modo? Inizialmente verso l'oggetto
stabilito, che rappresenta questo o quel pericolo, si indirizza un
apparecchio-spia spaziale. Questo apparecchio raccoglie le
informazioni più ampie possibile sull'asteroide, per esempio
precisa le sue caratteristiche di traiettoria e quelle fisiche. In
caso di reale minaccia i dati raccolti dalla spia permetteranno alle
persone di scegliere il metodo per mutare la traiettoria
dell'oggetto pericoloso e al limite il metodo per distruggerlo. So
che oggi quasi non si prende sul serio la proposta di colorare gli
asteroidi o di usare motori da razzo, ma capirete: tutte queste sono
solo fantasie che è difficile mettere in pratica. Reali sono solo
due metodi. Il primo è lanciare un percussore speciale, come gli
americani nel 2005 sulla cometa Tempel 1, che spinga
l'asteroide come una palla da biliardo. Il secondo metodo è
lanciare semplicemente un apparecchio spaziale che speroni l'oggetto
e muti la sua velocità e la sua traiettoria.
"SP":
- Tutto ciò è possibile, ma solo se abbiamo una riserva di tempo
sufficiente. Ma se il tempo è limitato?
–
Nel
caso che il tempo sia limitato, si applica un altro metodo
affidabile ed efficace: è legato all'uso di speciali ordigni
nucleari. Preciserò subito: questi ordigni non hanno niente in
comune con testate e bombe nucleari…
E
peraltro la dichiarazione dei capi del Roskosmos e del governo della
Federazione Russa sulla necessità di una difesa dalla pericolosità
di asteroidi e comete e di un'efficace lotta agli asteroidi ha un
fondamento serio. Ma qui c'è un elemento molto importante. Questi
compiti non sono solo nostri, cioè non solo russi, sono i compiti
di tutta l'umanità. Perciò bisogna elaborare insieme e non
separatamente le tecnologie missilistiche e spaziali, come pure
creare un fondo finanziario comune, che sponsorizzi questi lavori. E
la cosa più importante: è necessario agire in questa direzione già
oggi e non quando "becca il gallo arrosto" [3].
La caduta dello stesso meteorite di Čebarkul'
[4] ha
mostrato che tale problema c'è e che bisogna occuparsene e tra
l'altro occuparsene seriamente.
"SP":
- Peraltro, perché il "Meteorite degli Urali" "giunse"
sulla Terra senza essere scoperto?
– L'osservazione del cielo viene svolta solo dalle forze degli
osservatori astronomici terrestri. Naturalmente gli astronomi non
possono fare la scansione di tutta la sfera celeste. Tanto più che
osservano il cielo solo di notte, in quanto di giorno è impossibile
guardare dalla parte del Sole. Ma gli asteroidi possono volare anche
dal lato interno dell'orbita della Terra, per l'appunto dalla parte
del Sole. Proprio tale traiettoria aveva il meteorite di Čeljabinsk.
Perciò il compito di un'osservazione garantita può essere assolto
solo nel caso in cui creassimo un segmento spaziale di osservazione.
Cioè se lanciassimo qualche apparecchio con dei telescopi in orbita
terrestre e solare.
Inoltre
è necessario suddividere l'intercettazione operativa e di lungo
periodo degli oggetti. Ci sono tutte le tecnologie e le elaborazioni
per farlo. Per esempio, è stato creato il portamissili
russo-ucraino Zenit. Questo ha un periodo di preparazione
alla partenza molto breve grazie all'automazione di tutte le
operazioni per la partenza. E inoltre non posso non notare che ci
sono anche tutte le necessarie tecnologie di base per la creazione
di un Sistema internazionale di difesa planetaria, l'abbiamo
chiamato Cittadella. Ma di tutto ciò, ripeto, bisogna
occuparsi.
Un
colonnello delle truppe missilistiche e spaziali, che desidera
restare anonimo, parlando degli asteroidi che cadono dalla parte del
sole, fa l'esempio della velocità di caduta dell'asteroide di
Čeljabinsk.
–
Andò
con un angolazione di 15 gradi, tra l'altro superò la distanza tra
l'Estremo Oriente e Čeljabinsk
in 33 minuti. Perciò, anche se fosse stato scoperto e il sistema di
Difesa Aerea Antimissile avesse dato l'indicazione del bersaglio ai
mezzi da fuoco, i missili non sarebbero semplicemente riusciti a
funzionare. Un asteroide cade a enorme velocità e con una
determinata angolazione, non possiamo raggiungerlo per il semplice
motivo che i nostri missili non volano a tale velocità. Cosicché i
complessi S-300 o perfino S-400 non saranno comunque capaci di
difendere il pianeta da asteroidi, la cui caduta va dalla parte del
Sole.
In
questo senso il futuro è dei laser e delle installazioni a
irradiazione forzata. Ma questo compito, ahimè, non si assolve
rapidamente, cioè in tempi brevissimi. Perciò quei progetti che
oggi si realizzano nel mondo per la lotta al pericolo degli
asteroidi sono progetti per pompare denaro pubblico.
Il
direttore del museo delle truppe della Difesa Aerea Antimissile
della cittadina di Zarja nel distretto di Balašicha
[5] Jurij Krutov è
convinto: al giorno d'oggi mezzi per la lotta agli asteroidi che
vanno dalla parte del Sole non ce ne sono.
–
Quei
sistemi di avvertimento per un attacco missilistico che ci sono sono
orientati alla scoperta dei missili intercontinentali e delle loro
testate, cioè di quegli apparecchi di cui sono noti i parametri
approssimativi di volo. Se un asteroide va con un'altra, insolita
angolazione, non lo registrano, – nota l'esperto. – La forza
dell'onda d'urto di un'esplosione nucleare sulla Terra è enorme.
Nello spazio c'è il vuoto, l'effetto dirompente di tale colpo è
minimo, perciò l'efficacia di un'arma nucleare là non è così
alta come si è usi a ritenere.
A
Čeljabinsk si è
riusciti ad evitare una grandiosa catastrofe solo per un caso
fortunato. Lo stesso fu anche con il Meteorite di Tunguska [7]:
se fosse caduto più tardi, tenendo conto della rotazione della
Terra, oggi San Pietroburgo avrebbe potuto anche non esserci…
Oggi
né la Russia, né gli USA possono respingere alcun "attacco"
dal cielo. Per muoversi in questa direzione bisogna unire gli
sforzi. Non sarebbe male coinvolgere la Cina, con le sue grandi
possibilità finanziarie. Solo così si può lottare con gli
"alieni" non invitati dello spazio.
[1]
Qualcosa come "Spazio Russo", nome ufficioso dell'ente
spaziale russo.
[2]
Città della Russia asiatica ai piedi degli Urali.
[3]
Curioso modo di dire russo per intendere che una questione si fa
pressante.
[4]
Città del distretto di Čeljabinsk (vedi nota 2) dove cadde un
meteorite a febbraio di quest'anno.
[5]
Città della regione di Mosca.
[6]
Un corpo celeste che esplose sulla Siberia nel 1908 e abbatté oltre
2000 kmq di foresta.
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