La breve apparizione del popolo
Nel periodo tra le elezioni parlamentari e quelle
presidenziali la popolazione di Pietroburgo è cresciuta di 204 mila
persone. E solo tre mesi dopo è diminuita di altrettante
14.10.2012
Nel n. 72 del 2 luglio la "Novaja gazeta" pubblicò l'articolo di Dmitrij Oreškin su uno scandalo "Il broglio di Piter [1]". In esso si raccontava delle "anime morte", dei seggi fantasma e di altri trucchi amministrativi, che nel corso delle elezioni di marzo per il presidente della Federazione Russa avevano portato a V. Putin un buon numero di voti supplementari, da lui non guadagnati, a San Pietroburgo. La "Novaja gazeta" in una domanda ufficiale alla Procura Generale ha richiesto di condurre una verifica sulla comparsa di 204 mila nuovi abitanti di San Pietroburgo e la loro successiva scomparsa senza lasciare traccia. Recentemente abbiamo avuto risposta dalla Procura di Piter, che abbiamo trasmesso a Dmitrij Oreškin e al suo coautore Vladimir Kozlov per un commento. Ecco il loro commento.
In questi casi si dice che la lettera della Procura
di San Pietroburgo ha lasciato un'impressione non univoca. Ma ora il
caso non è questo: l'impressione è del tutto univoca.
Cominciamo dalla cosa più semplice. Ad ogni persona
normale è chiaro che se il numero di elettori alle elezioni
presidenziali a marzo è stato di 204 mila persone più grande che
alle elezioni della Duma a dicembre, qualcosa non va nelle
statistiche elettorali. Una tale crescita in tre mesi significa o
che il ritmo di crescita della popolazione cittadina ammonta a più
di un milione di persone all'anno (un aumento di 800 mila elettori
adulti sottintende anche un minimo di 300 mila bambini, poiché gli
adulti in genere hanno famiglia). Con un numero totale di cittadini
di circa 5 milioni, i ritmi di crescita sono consapevolmente
improbabili. O (cosa più probabile) abbiamo a che fare con un
esempio di mediocre truffa, più noto come aggiunte.
Abbiamo chiesto alla Procura di fare chiarezza. Ha
fatto chiarezza. E' appurato – scrive il facente funzione di
responsabile dell'ispezione sull'osservanza dei diritti e delle
libertà del cittadino, la giurista di 1.a classe E.V. Kosterina –
che il 04.12.2011 il numero di elettori ammontava a 3645378 persone.
E il 04.03.2012 – a 3849426 persone. 204048 persone in più.
Grazie di averlo appurato: c'era gente che non lo sapeva. Come potremmo noi grezzi indovinare senza l'aiuto della Procura di andare nel sito della Commissione Elettorale Cittadina e "appurare". La domanda era un'altra: da dove sono sbucati all'improvviso questi 204 mila nella città sulla Neva. Ed ecco da dove – spiega E.V. Kosterina. In primo luogo, in conseguenza di una precisazione delle informazioni; in secondo luogo, grazie all'inclusione nella lista degli elettori registrati per luogo di residenza nei condomini di nuova costruzione dai molti appartamenti.
Grazie di nuovo. Tuttavia ci sono due domande:
cos'è, tutti quelli che sono entrati nei nuovi condomini finora non
erano abitanti di Pietroburgo e, conseguentemente, elettori? Tutti
quanti "arrivati"? A questo, evidentemente, la Procura non
ha pensato. Anche se proprio questo andrebbe pure, a nostro modesto
avviso, "appurato". Secondo. Nella lettera del governatore
di San Pietroburgo G.S. Poltavčenko
a nome del Presidente della Commissione Elettorale Centrale V.E.
Čurov
del 16 agosto 2012 in risposta a una domanda analoga si chiarisce
che il 1 luglio 2012 (meno di quattro mesi dopo le elezioni
presidenziali) il numero di elettori nella città ammonta a 3646034
persone. Cioè, se la calcolatrice non mente, 203392 persone in meno
che al momento delle elezioni.
Ecco, sostanzialmente, cosa si voleva "appurare": com'è andata che da dicembre a marzo il numero di elettori in città sia cresciuto di 204 mila e poi da marzo a luglio sia di nuovo crollato di 203 mila?
Si vede che gli abitanti dei condomini di nuova
costruzione dai molti appartamenti sono tornati tutti, uno per uno,
da dove sono venuti? Ma forse, le "informazioni" si sono
precisate all'improvviso in senso opposto. O è comunque un'aggiunta
di massa allo scopo di aumentare i voti per V.V. Putin?
Tace l'uccello-Procura [2].
Non da risposta. In stretta corrispondenza al codice culturale
nazionale. Dove ti precipiti, giurista di 1.a classe [3]?
Là, dove sono l'amministrazione elettorale con la testolina
scapestrata di V.E. Čurov,
il nostro più giusto giudice, il governatore di San Pietroburgo
G.S. Poltavčenko
e lo stesso presidente della Federazione Russa Putin Vladimir
Vladimirovič, scelto con
voto compatto degli abitanti dei nuovi condomini dai molti
appartamenti.
Ma sarebbe l'ora di fermarsi e guardarsi intorno. Si
tratta della fiducia nello stato, alla fin fine.
Adesso sui "seggi fantasma". In
conseguenza delle indagini della Procura si è appurato che per
decisione della Commissione Elettorale Cittadina del 28.02.2012 (a
meno di una settimana dalle elezioni) furono formati 66 seggi
elettorali in luoghi di permanenza temporanea di elettori. Grazie di
nuovo – proprio di questo parlavano pure gli osservatori. La
Procura ha appurato anche che il 28-29 febbraio furono "formate
commissioni elettorali territoriali in luoghi di permanenza
temporanea di elettori e in imprese a ciclo di lavoro ininterrotto".
Qui, pare, hanno fatto un erroretto: furono formate commissioni non
territoriali, ma di seggio, un rango più in basso. Beh, queste sono
minuzie. La domanda è un'altra: come, per esempio, si poteva
garantire il controllo sociale stabilito per legge nel seggio n.
1963 all'indirizzo B. Ozërnaja
[4]100, la decisione di
creare la quale fu presa il 28 febbraio, se la Commissione
Territoriale n. 14 (come consegue dall'avviso ufficiale nel sito
dell'amministrazione cittadina), "riceve proposte per la
formazione della commissione elettorale del seggio n. 1963 il 28
febbraio dalle 18.00 alle 20.00"?
E' fisicamente possibile riuscire in sole due ore a proporre e registrare a nome dei candidati ufficiali i membri della commissione di seggi con diritto di voto decisivo o consultivo nel giorno in cui è stata presa la decisione di formare il seggio? Non è forse una derisione dello spirito e della lettera della legge, che prevede qualche settimana per la formazione di commissioni elettorali normali?
Ecco cos'ha appurato in proposito E.V. Kosterina:
"Il seggio elettorale n. 1963 fu formato dalla Commissione
Elettorale Territoriale n. 14 sul territorio della Srl
"Pioner-Stroj" [5],
le informazioni sulla sua formazione e sulla ricezione di proposte
per entrare a far parte della commissione elettorale furono poste
tra l'altro nel portale ufficiale dell'amministrazione di San
Pietroburgo".
Grazie di nuovo. Proprio dal portale
dell'amministrazione di San Pietroburgo anche gli osservatori
presero lo scandaloso comunicato sul fatto che la commissione andava
formata in due ore, tra l'altro nel giorno in cui era stata
annunciata la sua istituzione. E non è il caso di un solo seggio.
Gli stessi limiti distruttivi sono stati appurati anche per il
seggio n. 1977 e molti altri dei menzionati 66 "in luoghi di
permanenza temporanea di elettori". Preciseremo: "di
elettori temporanei", – a giudicare dal fatto che sono
spariti insieme verso il 1 luglio.
Per mettere tutte le cose a posto, il 29 febbraio
sul sito della stessa amministrazione cittadina fu premurosamente
posta l'informazione della Commissione Elettorale Territoriale n. 14
sulle regole d'accesso ai nuovi seggi elettorali. Riguardo allo
sfortunato seggio n. 1963 sono queste. Scusate lo stile:
"In corrispondenza agli ordini del direttore
generale della Srl "Aksioma" [6]
Machnov A.L… e del direttore della Srl "Pioner-Stroj"
Makarov D.V… "Sull'ordine di accesso al territorio produttivo
all'indirizzo: San Pietroburgo, via Bol'šaja
Ozërnaja 100 (in seguito "l'Oggetto") nei giorni
di riposo e festivi nell'anno 2012", allo scopo di garantire il
sicuro regime di lavoro dell'impresa e in presenza di consistenti
valori materiali nell'Oggetto è stabilito il seguente regime di
permessi nei giorni di riposo e festivi dell'anno 2012:
Per la visita del territorio dell'Oggetto… è
indispensabile fare richiesta al direttore della Società in un
lasso di tempo non inferiore a 3 (tre) giorni prima della visita
prevista… Sulla base delle richieste ricevute, il direttore della
Società stende una lista… di persone a cui è permesso l'accesso…
con elenco di cognomi… date e ore di accesso permesso. La lista è
soggetta al consenso obbligatorio del capo della sorveglianza da
darsi non più tardi di 2 (due) giorni lavorativi prima della visita
prevista. E' vietato l'accesso a qualunque persona… non indicata
nella lista confermata".
Traduciamo in italiano [7].
L'informazione è posta nel sito il 29 febbraio. Alle elezioni
mancano 2 (due) giorni lavorativi – giovedì e venerdì.
Osservatori, giornalisti e tutto il restante dubbio pubblico
(compresi gli inadatti membri delle commissioni elettorali, ammesso
che comunque riescano a registrarsi in 2 ore) non riusciranno
tecnicamente a penetrare nel vano all'indirizzo B. Ozërnaja
100, dove si compirà il mistero della democrazia elettorale
sovrana.
Più o meno lo stesso negli altri 66 seggi fantasma
della città istituiti il 28 febbraio. Ma alla Procura, è chiaro,
questo non interessa. Come pure non interessa sapere perché
all'improvviso luoghi di temporanea permanenza di elettori e un
"ciclo produttivo ininterrotto" si siano formati in
imprese come la "ŽKS
Kalininskogo rajona" [8]
(in tre esemplari – n. 1, n. 2 e n. 3), la "ZAO Nord-Ovošč"
[9], la "ZAO
Plemennoj zavod "Prinevskoe"" [10],
la "ZAO Poljustrovskij rynok" [11],
la "Spa Ižorskie zavody"
[12], la "Spa Kirovskij zavod" [13],
la "Srl Troickij rynok" [14]
e molte altre, dove in epoche precedenti gli elettori votavano
fortunatamente come tutte le persone normali, secondo il luogo di
residenza.
Forse il motivo diventerà più chiaro se si prende
notizia del conto sommario delle votazioni in tutti i nuovi seggi
organizzati in fretta il 28 febbraio. (In realtà ce n'erano come
minimo 69 – non tutti hanno trovato posto nella lista pubblicata).
In tutto, secondo i dati ufficiali, in essi hanno votato – per
gentilezza non mettiamo questa parola tra virgolette – 104835
elettori. 100432 di questi per Putin V.V. In totale – il 95.8%.
E ancora circa 100 mila, a giudicare dalla selezione
divulgata dalla Lega degli Elettori [15]
nel sito Svodnyprotokol.ru sono stati aggiunti a V.V. Putin nel
corso della copiatura notturna dei protocolli già dopo la fine
delle votazioni. Ecco che vengono fuori insomma quei 204 mila
elettori sbarcati a Pietroburgo a marzo come una truppa inaspettata.
Beh, ancora, in più, s'intende, piccole mascalzonate con la
votazione anticipata e il riversamento su Putin di voti per
Prochorov [16], Zjuganov
[17] e Žirinovskij
[18], che, è
chiaro, non si riflette in alcun modo sul numero dei votanti.
In totale su circa 1 milione e 400 mila voti di Piter per Putin risultano aggiunti come minimo 250 mila. Ma la Procura – beh, è la Procura: una componente dello stato putiniano, a cui i cittadini credono sempre meno. Purtroppo ce n'è motivo.
Ecco che così a poco a poco si distruggono anche i
principi fondamentali. Rigorosamente secondo i modelli sovietici. Ma
il colpevole, è chiaro, è il Dipartimento di Stato. Non Čurov,
né la giurista di 1.a classe Kosterina Questi semplicemente
fanno onestamente il proprio dovere davanti alla verticale, non è
vero?
Dmitrij Oreškin, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/54882.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[2]
Allusione a un celebre brano delle "Anime morte" di Nikolaj
Vasil'evič Gogol', in cui l'autore paragonava una trojka in corsa
nella neve a un uccello che taceva in risposta a chi gli chiedeva
dove volasse.
[3]
Torna l'allusione a Gogol', perché la trojka (vedi nota 2) è
paragonata anche alla Russia, a cui pure viene chiesto dove si
precipiti.
[4]
Bol'šaja Ozërnaja (Grande
dei Laghi), via della zona centro-settentrionale di San Pietroburgo.
[5]
"Costruzioni dei Pionieri", impresa edile.
[6]
"Assioma", impresa edile.
[7]
"In russo" nell'originale.
[8]
"Žiliščno-Kommunal'naja Služba
(Servizi Urbani per le Abitazioni) del quartiere Kalininskij (zona
centro-orientale)".
[9]
"Zakrytoe Akcionernoe Obščestvo (Società
per Azioni a Numero Chiuso) Nord-Verdura", impresa alimentare.
[10]
"ZAO Fabbrica familiare "Della Neva"", impresa
alimentare.
[11]
"ZAO mercato Poljustrovskij (zona centrale)".
[12]
"Spa Fabbriche Izoriane (della zona sud-orientale di Kolpino, un
tempo popolata dagli ugro-finnici Izoriani)", complesso
metalmeccanico.
[13]
"Spa Fabbrica di Kirov (dedicata al politico sovietico Sergej
Mironovič Kostrikov, detto Kirov)", complesso metalmeccanico.
[14]
"Srl Mercato Troickij (zona centrale)".
[15]
Associazione nata per tutelare gli elettori russi dai brogli.
[16]
Michail Dmitrievič Prochorov, uomo d'affari.
[17]
Gennadij Andreevič Zjuganov, leader del Partito Comunista della
Federazione Russa.
[18]
Vladimir Vol'fovič Žirinovskij (nato Ėjdel'štejn), leader del
Partito Liberal-Democratico di Russia, in realtà schieramento
nazionalista e populista.
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