APPELLO APERTO [1]
di Magomed Mucol'gov al presidente Putin V.V.
Ingushetia.Ru, 29.07.2013, 15.47
Al Presidente della
Federazione Russa Putin V.V.
Al Procuratore Generale
della Federazione Russa Čajka
Ju.Ja.
All'Incaricato per i
Diritti Umani nella Federazione Russa Lukin V.P.
Al Presidente del Consiglio
per lo Sviluppo della Società Civile e i diritti umani presso il
Presidente della Federazione Russa Fedotov M.A.
Al Segretario della Camera
Sociale [2]
della Federazione Russa Velechov E.P.
Nella primavera del 2005 fu creata l'organizzazione
no profit autonoma "Organizzazione per la difesa dei diritti
umani "MAŠR"
[3]", il cui scopo
principale che ci ponemmo davanti fu la fornitura di aiuto legale
gratuito alla popolazione della repubblica, tra cui anche agli
immigrati forzati. Per principio non ci occupiamo di attività
politica né religiosa. Nel corso degli ultimi 8 anni ci siamo
attenuti stabilmente alle nostre buone idee, il collettivo della
nostra organizzazione fornisce aiuto giuridico gratuito a tutti
quelli che si rivolgono alla nostra organizzazione.
Ogni anno realizziamo
progetti benefici orientati agli strati indifesi della popolazione, a
quelli che non possono permettersi avvocati e giuristi a pagamento.
La schiacciante maggioranza dei visitatori sono persone che si
battono per il ristabilimento dei loro diritti nella sfera dei
rapporti di diritto del lavoro, nella sfera sociale, nella sfera
dell'istruzione e della sanità. Tra i nostri visitatori ci sono
pensionati, invalidi, orfani e vedove, immigrati forzati, familiari
di vittime di esecuzioni extragiudiziali, di sequestri, di torture,
agenti delle strutture armate in servizio e già licenziati, forniamo
aiuto praticamente a tutti quelli che si rivolgono a noi.
Essendo un'organizzazione no profit, rappresentante
del settore non governativo, svolgiamo la nostra attività in modo
estremamente aperto e in stretta conformità alla legislazione
vigente. La nostra attività è trasparente, tutte le forme di
rendiconto stabilite dalla legislazione vigente sono date da noi agli
organi statali incaricati, da parte dei quali non c'è e non c'è mai
stata alcuna fondata rimostranza nei confronti della nostra
organizzazione. Ogni anno diamo al pubblico tutte le informazioni
sull'attività della nostra organizzazione stabilite dalla legge,
ogni anno mandiamo agli organi di potere statale e pubblichiamo
Rapporti sulla nostra attività e sulle violazioni dei diritti umani
nella Repubblica di Inguscezia.
Nonostante ciò, nel corso degli ultimi due anni i
rappresentanti degli organi di potere statale della repubblica
cercano di screditare la nostra organizzazione e il suo capo agli
occhi della società, della popolazione della Repubblica di
Inguscezia, degli abitanti delle altre regioni della Federazione
Russa e dei nostri colleghi, rappresentanti della comunità degli
attivisti per i diritti umani. Articoli apparsi più di una volta sui
mezzi di informazione di massa della repubblica su inesistenti legami
con i servizi segreti e le strutture ufficiali di stati esteri,
sull'inesistente finanziamento da parte di stati esteri, sulla
presenza di legami dubbi non sono nient'altro che tentativi di
denigrare la nostra organizzazione e di fare un danno alla sua
immagine e alla sua autorità.
Solo nell'ultimo mese per due volte nei
confronti della nostra organizzazione è stata permessa la diffusione
di informazioni che non hanno niente in comune con la realtà e
riguardano i suoi interessi legali. Così all'inizio di luglio il
Capo [4]
della Repubblica di Inguscezia ha visitato il campo degli immigrati
forzati della città di Karabulak [5],
gli abitanti del quale avevano proclamato lo sciopero della fame in
segno di protesta contro gli abusi compiuti nei loro confronti da
parte degli organi di potere. Durante la sua visita Ju.-B. Evkurov ha
dato l'indicazione illegale di aprire un procedimento penale per la
diffusione del rapporto annuale della nostra organizzazione. Nella
registrazione audio, diffusa nei siti di notizie regionali
(nell'articolo «I
profughi in Cecenia, Mucol'gov
in prigione, Čumakov
[6]
nella tomba»
http://www.habar.org/?p=24171)
si sente distintamente come Ju.-B. Evkurov da l'indicazione
corrispondente per l'apertura di un procedimento penale e nota che
anche se i fatti descritti nel rapporto hanno avuto luogo bisogna
comunque incriminare per la diffusione di queste informazioni.
L'organizzazione per la difesa dei diritti umani
"MAŠR"
per sua essenza e forma è un'organizzazione sociale, la cui attività
è volta esclusivamente al bene della Repubblica di Inguscezia e
della sua popolazione, cosa che naturalmente genera in noi un senso
di responsabilità davanti agli abitanti della repubblica, davanti ai
quali, a differenza del corrotto "esercito di funzionari",
annualmente rendiamo conto del lavoro fatto nell'anno. Il Rapporto
Annuale della nostra organizzazione è anche il nostro resoconto
davanti alla popolazione della repubblica. Le espressioni fissate
nella registrazione audio sulla nostra auto-pubblicità non
corrispondono alla realtà, offendono e danneggiano il buon nome
della nostra organizzazione.
Il secondo caso di diffusione di informazioni
inattendibili si è verificato il 19.07.2013. Sul sito ufficiale
della Repubblica di Inguscezia è stata pubblicata un'informativa
(http://www.ingushetia.ru/m-news/archives/019036.shtml#more),
in cui era detto che il 19.07.2013
nella città di Magas [7]
ha avuto luogo la seduta del collegio allargato della Procura
dell'Inguscezia. Per più di due ore i presenti hanno discusso gli
esiti del lavoro della prima metà dell'anno.Il vice-procuratore Generale della Russia Ivan Sydoruk si è interessato con i membri del collegio di come va la questione della registrazione delle organizzazioni no profit. Il primo assistente del procuratore della Repubblica di Inguscezia Aleksandr Britanov ha riferito che in Inguscezia ci sono 4 organizzazioni del genere che ricevono soldi da stati esteri, tra cui "Mašr", "Vesta" [8] e "Genezis" [9]. Sydoruk ha ordinato ai rappresentanti degli organi della procura di dare un avvertimento in caso di rifiuto da parte dei capi delle organizzazioni no profit che svolgono funzioni di agenti stranieri di registrarsi con questo status. In caso contrario è necessario porre la questione del blocco della loro attività senza guardare alle dichiarazioni di protesta di alcuni mezzi di informazione di massa che cercano di dare a questo un colorito politico.
A credere all'informativa diffusa sul sito ufficiale della repubblica, la nostra organizzazione è accusata senza fondamento di ricevere soldi da stati esteri e la diffusione di questa informativa si ascrive al primo assistente del procuratore della Repubblica di Inguscezia Aleksandr Britanov. Questa informativa non corrisponde alla realtà, la nostra organizzazione fino ad oggi non ha ricevuto alcun mezzo finanziario né dal suo stato, né tanto meno da stati esteri. A sua volta, nell'articolo posto nel sito ufficiale della Procura della Repubblica di Inguscezia (http://poriadok.ru/news/id_2895/) sulla seduta del collegio allargato della procura non c'è alcuna menzione della nostra organizzazione.
Nella primavera del 2013 da parte della Procura della
città di Karabulak sono stati svolti 2 controlli di fila
sull'organizzazione per la difesa dei diritti umani "MAŠR"
con il coinvolgimento di specialisti degli organi di giustizia e del
servizio fiscale, in seguito ai quali non è stata evidenziata alcuna
violazione della legislazione vigente. Nonostante ciò il 24.04.2013
al capo dell'organizzazione è stato dato un avvertimento
sull'inammissibilità della violazione della legge. Contro i
controlli e l'Avvertimento abbiamo fatto appello al tribunale
distrettuale di Karabulak, che, esaminata la nostra denuncia, ha
riconosciuto infondato l'Avvertimento del procuratore della città di
Karabulak e l'ha annullato.
I collaboratori della nostra organizzazione sono
stati sottoposti più di una volta, illegalmente e senza fondamento,
a persecuzioni da parte di singoli agenti delle strutture armate,
sono stati sottoposti a sequestri, pestaggi e torture. Nelle loro
case si sono svolte più di una volta perquisizioni, è stata
applicata un'azione fisica e psicologica. Alcuni collaboratori sono
stati costretti a licenziarsi dalla nostra organizzazione. Nessun
reato compiuto nei confronti della nostra organizzazione è stato
indagato e i colpevoli non solo non hanno avuto la giusta pena, non
sono neanche stati ancora accertati.
I controlli per via del compimento di questi reati
sono sempre finiti con richieste non ufficiali di agenti delle forze
dell'ordine di chiudere questi casi e non fare rumore per essi, cosa
su cui ero d'accordo per due motivi.
In primo luogo perché gli agenti delle forze
dell'ordine che svolgevano i controlli non fossero sottoposti a
persecuzioni e licenziamenti. E in secondo luogo perché dedicassero
più tempo alle indagini su altri reati particolarmente gravi, per
esempio i sequestri di persona sul territorio della repubblica. Io e
i miei colleghi non siamo complici di alcun reato, non abbiamo mai
avuto a che fare con l'appropriazione di soldi pubblici predestinati
al soddisfacimento dei bisogni della popolazione. Non abbiamo
proprietà o depositi oltre i confini del nostro paese. Vediamo il
nostro futuro e il futuro dei nostri figli nella nostra repubblica.
Personalmente non intendo lasciare il mio territorio, tanto meno il
mio paese, mi è cara la terra dei miei avi, non ho e non avrò
un'altra Patria – proprio per questo non posso restare indifferente
ai problemi della mia repubblica.
Non ho alcun dubbio che nel corso di otto anni
abbiamo potuto lavorare solo perché le forze dell'ordine e i servizi
segreti sanno al 100 % che nella nostra attività non c'è alcuna
violazione della legislazione vigente.
L'interesse dei servizi segreti e delle
strutture armate per noi si manifesta esclusivamente quando il potere
regionale glielo richiede senza fondamento. Su molti siti di
informazione regionale, tra cui anche a questo indirizzo
http://mehkkhel.org/?p=7291
è stata pubblicata la notizia di un blog del LiveJournal, dov'è
detto che per il rifiuto di fabbricare e aprire un procedimento
penale nei miei confronti è stato licenziato il facente funzione di
capo dell'OMVD [10]
russo della città di Karabulak Chamchoev Isa Achmedovič.
Merita notare che Chamchoev I.A. ha svolto il ruolo
di capo dell'OMVD russo della città di Karabulak nel corso degli
ultimi due anni. In questo tempo la situazione criminogena nella
città si è stabilizzata e il numero di reati, tra cui gravi e
particolarmente gravi si è ridotto. Durante il suo lavoro è
migliorato il lavoro della polizia nella sfera della pubblica
sicurezza (il lavoro degli incaricati distrettuali, la garanzia della
sicurezza del traffico stradale, il servizio di pattuglia e dei posti
di blocco). Le informazioni da me indicate parlano dell'assenza di
rimostranze fondate per l'esecuzione degli obblighi di servizio da
parte di I.A. Chamchoev e per il lavoro dell'unità a lui affidata e
confermano la notizia pubblicata su Internet. Dall'articolo consegue
che il reale motivo del suo licenziamento e del suo trasferimento al
compito precedente è il rifiuto di adempiere alle richieste illegali
della leadership della Repubblica di Inguscezia.
Il rifiuto di I.A. Chamchoev di aprire un
procedimento penale nei miei confronti era fondato sull'assenza di
qualsiasi azione criminale nella mia attività e nell'attività
dell'organizzazione da me capeggiata.
Parlando dei finanziamenti che ci rimproverano, posso
notare che li riceviamo su base di concorso da organizzazioni non
governative, cosa che non contraddice la legislazione vigente e
inoltre è permessa da questa. La nostra organizzazione si occupa
esclusivamente della realizzazione di progetti benefici.
Fin dal primo giorno di svolgimento dell'attività
della nostra organizzazione siamo sempre andati apertamente a
dialogare con il potere, essendo consapevoli e capendo che si possono
ottenere grandi successi per lo sviluppo della repubblica con la
massima rapidità ed efficacia solo interagendo con gli organi di
potere statale e municipale e con gli istituti della società civile.
Sulla base di quanto esposto vi chiedo di fornirmi
collaborazione e proteggere me, come pure l'organizzazione da me
capeggiata, da una persecuzione illegale da parte del potere
regionale.
Il membro del Consiglio degli Esperti
dell'apparato dell'incaricato per i diritti umani nella Federazione
RussaL'esperto della Commissione Permanente per la partecipazione civile alla pacificazione e alla difesa dei diritti umani nel Caucaso del Nord del Consiglio per lo sviluppo della società civile e per i diritti umani presso il presidente della Federazione Russa
Il presidente della Commissione Sociale di osservazione della Repubblica di Inguscezia
Il presidente del Consiglio Sociale della Sezione del Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene per la Repubblica di Inguscezia
Il membro del comitato esecutivo del Consiglio di Coordinamento delle organizzazioni non governative della Repubblica di Inguscezia
Il direttore del giornale "Obščestvennaja tribuna Ingušetii" [11]
Il capo dell'Organizzazione per i Diritti Umani "MAŠR"
Magomed Mucol'gov
http://www.ingushetiyaru.org/news/36482/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Rilievo grafico dell'originale (qui e altrove).
[2] Organo intermedio tra società civile e potere politico privo di reale potere.
[3] "Pace" in inguscio.
[4] In Russia "presidente" è solo il presidente della Federazione Russa.
[5] Città dell'Inguscezia settentrionale.
[6] Chamzat Čumakov, imam accusato di estremismo.
[7] Capitale dell'Inguscezia.
[8] Organizzazione per la difesa dei diritti umani.
[9] Organizzazione di servizi sociali.
[10] Otdel Ministerstva Vnutrennich Del (Sezione del Ministero degli Interni), in pratica sede della polizia.
[11] "Tribuna sociale dell'Inguscezia".