La stabilità minata a Volgograd
Gli esperti avvertono: il numero di
atti terroristici con l'avvicinarsi dell'Olimpiade crescerà
In conseguenza di un atto terroristico su un autobus cittadino di Volgograd sono morte 5 persone e 27 sono rimaste ferite. Come riferisce l'ITAR-TASS citando il Centro per la medicina degli incidenti gravi, otto feriti si trovano in rianimazione e lo stato degli altri è valutato di medio e lieve stato di gravità. Tra questi un bambino dell'età di 1 anno e 8 mesi ha subito una commozione cerebrale. Sul luogo dell'accaduto sono stati trovati resti di esplosivo. Come riferisce il Comitato Inquirente, un procedimento penale è stato avviato sulla base di tre articoli: il comma 3 dell'art. 205 del Codice Penale della Federazione Russa (atto terroristico), il comma 2 dell'art. 105 del Codice Penale della Federazione Russa (omicidio) e dell'art. 222 del Codice Penale della Federazione Russa (traffico illegale di armi). Secondo dati preliminari, il crimine è stato compiuto dalla 30enne nativa del Daghestan Naida Achijalova, compagna del membro di un gruppo terroristico di Machačkala Dmitrij Sokolov. Secondo le informazioni degli inquirenti, Achijalova è salita alla fermata "Lesobaza" [1] e praticamente subito nell'abitacolo è risuonata un'esplosione.
L'atto
terroristico compiuto non è il primo negli ultimi tempi nella
regione di Volgograd. Il 7 agosto di quest'anno alle 2.30 di notte
si verificò un'esplosione presso un vano di servizio del
battaglione distinto della DPS [2]
di Volgograd. Due ore dopo un ordigno esplosivo fu trovato nel
posteggio di servizio del battaglione del DPS del quartiere
Vorošilovskij della
città. Allora nessuno rimase ferito.
Il
26 aprile 2011 (anche qui ci se la cavò senza vittime) si verificò
un'esplosione presso l'edificio della GIBDD [3]
cittadina e presso l'Accademia del Ministero degli Interni furono
trovati due pacchetti di esplosivo, che si riuscì a disinnescare in
tempo. Nel 2012 il tribunale riconobbe come imputato Mussa
Jasulov, che insieme al suo complice Andrej Antonov nel
2011 voleva organizzare atti terroristici per la festa del 9 maggio.
Com'è detto nella conclusione delle indagini, "sulla base
dell'odio ideologico e dell'inimicizia per le persone che non si
attengono alla professione di fede musulmana radicale".
Alle
notizie di atti terroristici nel Caucaso del Nord, soprattutto in
Daghestan e in Inguscezia, la società è purtroppo abituata. La
notizia di un atto terroristico con vittime a Volgograd costringe
ancora una volta a riflettere su quanto sia vicina la vittoria sul
terrorismo, di cui parlano tanto dalle alte tribune.
Non
è escluso che gli atti terroristici continueranno anche oltre.
Infatti ben presto a Soči
dovranno aprirsi i Giochi Olimpici Invernali e i leader dello stato
vogliono usare questo motivo per mostrare a tutto il mondo con quali
passi da sette leghe si sviluppa il paese sotto la loro sensibile
amministrazione. La grande agitazione per il fuoco olimpico non è
affatto casuale.
Ma
che sarà se agli appelli di alcuni politici dell'Occidente a
boicottare l'Olimpiade a causa di certe persecuzioni della comunità
LGBT si aggiungeranno le conclusioni dei dipartimenti ufficiali
degli stati sul fatto che in Russia non si è al sicuro?
Evidentemente questo significherà il crac totale di tutte le
illusioni delle nostre élites.
Sarà
ancora peggio se gli atti terroristici si verificheranno durante la
stessa Olimpiade. Sì, forse nella stessa Soči
"non passerà una mosca". Ma è difficile immaginare come
si svolgerà la festa sportiva sullo sfondo del lutto nazionale a
causa di esplosioni in altre città.
Allo
stesso tempo, nonostante l'importanza per il nostro potere della
lotta al terrorismo, forze significative dei servizi segreti
continuano ad andare a controllare gli attivisti politici. Non è un
segreto che a Mosca un enorme numero di persone con le mostrine
sotto i cappotti da civili vanno alle manifestazioni
dell'opposizione, riprendono con le telecamere le persone che
arrivano o semplicemente ascoltano conversazioni di estranei in vari
caffè. Naturalmente questi agenti, che ricevono uno stipendio di
denaro pubblico, non possono concentrare gli sforzi sulla garanzia
della sicurezza dei comuni cittadini.
Come
ritiene il direttore della Fondazione nazionale anticriminale e
antiterroristica Viktor Kulikov, l'esplosione a Volgograd ha
mostrato il lavoro insufficiente dei servizi segreti e delle forze
dell'ordine per la prevenzione dei crimini:
– Certo,
bisogna aspettare l'analisi definitiva dell'accaduto. Ma è
importante il fatto stesso che si sia verificato un attentato nella
Russia centrale, lontano dalle operazioni antiterroristiche nel
Caucaso del Nord. I guerriglieri, essendo cittadini della
Federazione Russa, hanno la possibilità di spostarsi liberamente
per il paese e si sentono al sicuro. E il territorio di Krasnodar,
la zona di Stavropol', la regione di Rostov, la regione di Volgograd
si trovano nelle immediate vicinanze del Caucaso. Posso pienamente
supporre che i guerriglieri possano usare questi posti come una
qualche base per i propri nascondigli e depositi di armi e perfino
per l'addestramento dei membri delle bande. Perciò anche in queste
regioni è necessario un lavoro. E' necessario avere agenti,
infiltrarsi nei gruppi terroristici e altre misure per la
prevenzione degli atti terroristici.
"SP":
– Cosa succederà se inizieranno atti terroristici in diverse
città durante l'Olimpiade?
– Non
vorrei pensare così.
Spereremo che i nostri organi svolgano un lavoro adeguato e cerchino
di non permettere un simile scenario.
"SP":
– C'è la possibilità di prevenire tale sviluppo degli eventi?
– In
primo luogo è necessaria una profilassi.
Garantire la sicurezza delle grandi città è molto complesso, non
si possono controllare tutte contemporaneamente. Non bastano gli
agenti del Ministero degli Interni, né dello FSB [4],
né della procura. Sono necessarie, prima di tutto, le informazioni
investigative. Raccoglierle, reagire ad esse.
L'ex
capo dell'unità antiterroristica dello FSB della Federazione Russa
Aleksandr Gusak ritiene che nella realtà politica contemporanea
evitare nuove vittime di atti terroristici sarà molto complesso:
– Penso
che non si possano bloccare tutte le possibilità per compiere un
atto terroristico.
E' semplicemente impossibile. Bisogna che tutto il paese lavori solo
per bloccare i canali. A mio parere è necessario che lo stato cambi
integralmente politica e non solo che la nostra leadership gonfi
qualche "bolla di sapone".
Mi
sembra che nella misura in cui ci si avvicina all'Olimpiade a Soči,
gli atti terroristici continueranno. Per, come si dice, "scuotere
la barca", compromettere l'evento sportivo.
"SP":
– Come si possono non permettere esplosioni nel paese prima e
durante l'Olimpiade?
– Penso
che sia impossibile.
Nel campo terroristico capiscono che nelle città più difese si
deve dare un colpo nei luoghi più imprevisti. Infatti questo
angoscia più di tutto i cittadini.
Qui
bisogna immaginarsi il pensiero dei criminali. E' spiacevole anche
che le forze dell'ordine ora abbiano sbagliato, non abbiano ricevuto
in tempo informazioni di avvertimento.
"SP":
– Si può seguire la pista di un sospetto membro di una banda?
– Nel
caso attuale hanno lavorato male il Ministero degli Interni e lo FSB
a Volgograd.
Prima di seguire una persona o punirla, è necessario ricevere
informazioni di avvertimento. Per questo deve lavorare l'organico
investigativo. Ma ci dev'essere anche una comprensione generale di
questa minaccia. Infatti l'investigatore non può abbracciare tutti
i problemi da solo, senza la presenza di agenti e l'aiuto dei
cittadini. Da solo l'investigatore non può fare nulla.
E'
necessario eliminare le cause sociali del terrorismo, bisogna
cambiare la politica sociale. Allora l'attività terroristica si
spegnerà da sola.
"SP":
– Alcuni fanno attenzione al fatto che gli agenti dei servizi
segreti perdono molte forze seguendo gli attivisti politici.
– Mi
sembra che si sia verificato un riorientamento dall'attività
terroristica alla cosiddetta attività "estremista".
Il potere teme qualche enunciato estremista più degli atti
terroristici. Per qualche motivo ritengono che per loro questo sia
più importante.
Andrej
Ivanov, "Svobodnaja Pressa",
http://svpressa.ru/society/article/76148/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
"Complesso per la Lavorazione del Legname".
[2]
Dorožno-Patrul'naja
Služba
(Servizio di Pattuglia Stradale).
[3]
Gosudarstvennaja
Inspekcija po Bezopasnosti Dorožnogo Dviženija
(Ispettorato Statale per la Sicurezza del Traffico Stradale), in
pratica la Stradale russa.
[4]
Federal'naja
Služba Bezopasnosti
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.
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