LETTERA DEL DIRETTORE
al Procuratore generale
della Federazione Russa Čajka[1] Ju.Ja.
Egregio Jurij Jakovlevič!
All’indirizzo della redattrice di una sezione[2] della “Novaja Gazeta” Elena Milašina sono giunte minacce da parte di ignoti. Al riguardo ella testimonia: “Il 22 dicembre 2006 alle 18.50 ora di Mosca (a quell’ora ero giunta dalla Duma di Stato, dove si era fatto il resoconto dei lavori della commissione d’inchiesta sull’atto terroristico di Beslan e mi ero messa a scrivere il pezzo su di esso) al mio telefono cellulare è giunta la chiamata di una persona a me ignota, che parlava con accento caucasico. Questi si è definito un rappresentante dell’organizzazione “Gioventù dell’Ossezia[3]”. Ha detto che alla “Gioventù dell’Ossezia” non piace che noi (io e la redattrice del sito Pravdabeslana.ru[4] Marina Litvinovič) ci esprimiamo negativamente sul lavoro di Toršin[5]. L’uomo al telefono parlava in modo volgare, utilizzando espressioni oscene e offensive. Più volte ha promesso di “farci la festa[6]”. Sono venuta a sapere, che analoghe chiamate nel frattempo erano giunte anche a М. Litvinovič”.
Tenuto conto dell’aggressione già verificatasi a Beslan in data 16 febbraio 2006 ai danni della nostra corrispondente Elena Milašina durante lo svolgimento del suo lavoro per conto della redazione (un procedimento penale è stato avviato presso il ROVD[7] della provincia Pravoberežnyj[8] sito nella città di Beslan ai sensi dell’articolo 119 del codice penale della Federazione Russa[9], Milašina E.V.[10] è stata riconosciuta parte lesa; il 20 marzo 2006 a Mosca è stata aggredita M. Litvinovič ed è stato avviato un procedimento penale), La preghiamo di verificare i fatti e avviare un procedimento penale sulla base delle minacce giunte alla nostra collaboratrice.
Con stima,
il direttore della “Novaja Gazeta”
Muratov D.A.[11]
“Novaja Gazeta” n. 98 http://2006.novayagazeta.ru/nomer/2006/98n/n98n-s04.shtml
25.12.2006[12] (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] In russo Čajka significa “gabbiano”…
[2] Quella dei “progetti speciali” (i reportage scottanti, suppongo).
[3] Gruppo politico giovanile vicino a “Russia Unita” (il partito russo creato allo scopo di sostenere Putin).
[4] www.pravdabeslana.ru, sito in cui, basandosi sui fatti, viene contestata la versione ufficiale sui fatti di Beslan.
[5] Aleksandr Porfir’evič Toršin, capo dell’ormai disciolta commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti di Beslan.
[6] Lo sconosciuto usa il termine uryt’ (letteralmente “tirar fuori scavando”) che in gergo significa “massacrare di botte”.
[7] Rajonnyj Otdel Vnutrennich Del (Sezione Provinciale del Ministero degli Interni): in pratica si tratta della sede provinciale della polizia.
[8] “Della riva destra” (sottinteso: del fiume Terek, il principale della Cecenia), la provincia dell’Ossezia di cui Beslan è capoluogo.
[9] Detto articolo riguarda minacce di morte o di grave pregiudizio all’incolumità della persona di cui si ritenga fondatamente possibile l’attuazione.
[10] Elena Valer’evna
[11] Dmitrij Andreevič.
[12] Giorno feriale in Russia (il Natale, conformemente al calendario giuliano della chiesa ortodossa, viene festeggiato il 7 gennaio).
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