Indagine
Di chi è questa firma, Boris Nikolaevič[1]?
I successori di solito dimenticano le promesse dei predecessori
El’cin comprensibilmente non ricorda a V. Putin il suo decreto[2] sull’abolizione del servizio di leva. Alle armi chiamano come prima. Come prima El’cin ama il tennis, l’operazione “Successore” è ricominciata. Boris Nikolaevič, mi rivolgo a Lei per una precisazione. Nel 1996 Lei, presidente della Federazione Russa, promise di abolire il servizio di leva e di passare ad un esercito a contratto entro il 2000. Adesso siamo nel 2007 e il Suo successore V. Putin ha emesso un decreto per l’ennesima chiamata alle armi e Sergej Ivanov (ancora poco tempo fa ministro della Difesa) ha dichiarato pubblicamente che nessuno ha mai promesso di passare ad un esercito russo a contratto. Dalla redazione Boris El’cin ha dimenticato le promesse fatte in pubblico in quanto è diventato il primo pensionato-oligarca[4] El’cin non commenta alcun appunto sul fatto che la Russia ha abbandonato la via democratica di sviluppo. A questo silenzio siamo abituati. Ma in modo un po’ impaurito (il che non è abituale) ha dimenticato la sua principale promessa fatta al paese – rendere l’esercito professionale e abolire il servizio di leva nel 2000. Duemila perdite di persone “non da guerra” non lo scuotono più, perché capisce, di cosa è debitore e a chi. Vjačeslav Izmajlov 05.04.2007, Novaja Gazeta, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/24/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Ai russi con cui non si ha confidenza bisogna rivolgersi chiamandoli per nome e patronimico (quella sorta di cognome che deriva dal nome del padre – quello dell’ex presidente russo si chiamava evidentemente Nikolaj El’cin).
[2] Secondo la Costituzione russa il presidente può emettere decreti legislativi che entrano immediatamente in vigore (non devono contrastare con la Costituzione e con le leggi federali, ma di come verificare ciò e come operare una volta verificato tale contrasto si parla molto vagamente).
[3] Settentrionale.
[4] “Oligarchi” sono detti in Russia i potentissimi miliardari come Abramovič.
[5] Zona d’elite alla periferia di Mosca.
[6] Il soldato diciannovenne Andrej Sergeevič Syčëv, nella notte di Capodanno del 2006, fu picchiato con incredibile violenza da un sergente e tre commilitoni. Non ricevette cure mediche fino al 4 gennaio e a causa di una cancrena diffusa dovette subire l’amputazione di entrambe le gambe, l’evirazione e l’asportazione dello sfintere.
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