Mitingi[1].ru
Compagno “Pamjat’”[2]
In piazza Slavjanskaja[3] hanno ricordato Hitler, in piazza Puškin Kadyrov
Nella lotta con la “peste arancione”[4] è comparso un altro alleato del potere – i nazionalisti radicali, casualmente esclusi dalla lista degli “elementi pericolosi”. Sabato gli hanno permesso di tenere due manifestazioni (fissate, anche se non è stato detto ufficialmente, per l’anniversario della nascita del Führer). Gli oratori hanno parlato più chiaramente – della prima guerra cecena e della collaborazione di Kadyrov con i guerriglieri. In un angolo gli attivisti raccoglievano le firme per il cambiamento del nome della via per poi portarle nell’ufficio del sindaco. C’era meno gente (a dire il vero, parte delle teste rasate si era portata là dalla manifestazione precedente). Il saluto nazista era permesso anche qui. Anche i “dissenzienti” venivano rammentati: Il’ja Vasjunin 23.04.2007, “Novaja Gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/29/08.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Mitingi (dall’inglese meeting) sta per “manifestazioni politiche”.
[2] Il titolo è un gioco di parole. Tovarišč Pamjat’ (compagna Memoria) era invocata nella canzone Tovarišč Pesnja (Compagna Canzone), colonna sonora di uno sceneggiato sovietico. Pamjat’ è anche il nome di un movimento nazionalista e antisemita nato all’epoca della perestrojka.
[3] “Slava”.
[4] L’arancione è il colore degli oppositori dell’ex presidente filo-russo ucraino Janukovič e per estensione di tutti gli oppositori di Putin e dei regimi che lo appoggiano.
[5] Russkoe Nacional’noe Edinstvo (Unità Nazionale Russa), partito neonazista che ha per simbolo una svastica camuffata.
[6] Aleksandr Gel’evič Dugin, studioso russo di idee nazionaliste.
[7] Rus’ è l’antico nome russo della Russia. Il nome moderno è Rossija.
[8] Movimento neonazista che neanche camuffa la propria svastica…
[9] Ma si potrebbe anche intendere “Gloria a Rus’”, cioè al partito “Rus’”, perché in russo gli articoli non esistono…
[10] Cioè caucasico.
[11] “Butovo meridionale”, in pratica il quartiere più meridionale di Mosca.
[12] La manifestazione dei nazionalisti svoltasi il 14 aprile in contemporanea alla “Marcia dei dissenzienti”, durante la quale gli oppositori di Putin hanno subito pestaggi e arresti. Va da se che i nazionalisti hanno potuto agire indisturbati.
[13] Fondatore del partito “Grande Russia”, che sostiene fra l’altro l’impossibile candidatura (non è cittadino russo) del dittatore bielorusso Lukašènka alla presidenza della Russia.
[14] Nikolaj Vladimirovič Kur’janovič, membro del movimento nazional-socialista “Unione Slava”.
[15] Dviženie Protiv Nelegal’noj Immigracii (Movimento Contro l’Immigrazione Illegale), movimento xenofobo.
[16] Gli oppositori di Putin si erano radunati là il 14 aprile, ma erano stati quasi subito caricati dalla polizia.
[17] Eduard Veniaminovič Savenko (Limonov è uno pseudonimo), leader del controverso “Partito Nazional-Bolscevico”.
[18] Avangard Krasnoj Molodëži (Avanguardia della Gioventù Rossa), partito marxista-leninista.
[19] Movimento di opposizione guidato dallo scacchista Garri Kimovič Kasparov.
[20] Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[21] Partito di orientamento liberale fondato da Grigorij Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur’evič Boldyrëv e Vladimir Petrovič Lukin. Il nome Jabloko (Mela), nasce dalle iniziali dei fondatori: Ja-B-L.
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