On. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370
00187 Roma
Onorevole Prof. Tommaso Padoa Schioppa
Ministro per l'Economia e la Finanza
Via XX Settembre, 97
00187 ROMA
e p. c. Onorevole dott. Enrico Letta
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi - Piazza Colonna
00187 Roma
Signor Presidente,
Signor Ministro,
con questa lettera riteniamo utile meglio motivare la richiesta di alzare il tetto, fissato dal comma 1237 della Finanziaria 2007 e relativo al 5 per mille, recentemente inviata da tente organizzazioni non profit e cittadini al Ministro per l'Economia.
Secondo le indicazioni fornite in questi giorni dall'Agenzia delle Entrate, in occasione della denuncia dei redditi 2006 oltre 15.800.000 cittadini hanno scelto di devolvere in favore di enti con finalita' non profit, nei diversi settori nei quali operano, il 5 per mille del proprio gettito fiscale, secondo il disposto della Legge Finanziaria 2006, al comma 337.
In altri termini, gia' al primo anno, 6 contribuenti su 10 hanno aderito a questa possibilita', dando una prova estremamente concreta di partecipazione, responsabilita', democrazia.
Questo fatto, assolutamente eccezionale per il nostro Paese, dimostra in modo inequivocabile quanto i cittadini italiani siano sensibili all'impegno di contribuire in maniera sostanziale alle multiformi esigenze della solidarieta' sociale, e quanta fiducia essi ripongano nelle diverse organizzazioni, piccole o grandi, che quotidianamente contribuiscono al miglioramento della nostra convivenza civile. Riscoprendo, crediamo, anche attraverso un gesto di concreta e chiara sussidiarieta' fiscale il senso della comune partecipazione all'edificazione dello Stato.
Questo fatto ci da' anche titolo per esprimere nella maniera piu' ferma la nostra contrarieta' a che, per le devoluzioni della quota del 5 per mille delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi 2007, venga predefinito un 'tetto' di 250 milioni di euro, cosi' come stabilito dalla Legge Finanziaria 2007, al comma 1237.
Riteniamo che ricorrano infatti elementi significativi a giustificare, anche costituzionalmente, la rimozione di questo tetto:
- sulla base della raccolta 2006, e' legittimo credere che, con l'apposizione del tetto, la devoluzione effettiva sara' commisurata attorno al 3 per mille del gettito, in evidente contrasto con l'impegno assunto nei confronti del contribuente, oltre che con grave pregiudizio dei contributi alle organizzazioni destinatarie;
- la modulistica predisposta dalla Agenzia delle Entrare per la raccolta del 5 per mille non fa alcun riferimento alla apposizione del limite, configurando con cio' una palese mancanza di trasparenza;
- non e' stabilito alcun limite per le raccolte originate dalla devoluzione dell'8 per mille, a favore delle confessioni religiose, e anzi in questo caso - in cui scelgono solo 4 cittadini su 10 - anche i cittadini che non danno alcuna indicazione partecipano al conseguimento della somma complessiva; con ciò si prefigura una evidente disparità di trattamento tra i cittadini.
Pertanto, chiediamo formalmente la rimozione del tetto di 250 milioni di euro alla devoluzione del 5 per mille, come previsto dal comma 1237 della Legge Finanziaria 2007. Chiediamo inoltre che, la norma del 5 per mille diventi contenuto stabile nella nostra legislazione e per la sua copertura nella stesura della Legge Finanziaria per il 2008 non vengano previsti tetti.
Con la sincera convinzione che il nostro appello non restera' inascoltato, porgiamo i migliori ossequi.
La preghiamo infine di prendere visione di quanti cittadini hanno finora aderito alla campagna: http://www.alziamoiltetto.it
04 ottobre 2007
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