Se il processo sarà (al) chiuso [1], finora non è chiaro
Il processo sul caso Anna Politkovskaja comincerà il 17 novembre
Ieri, 15 ottobre, nel tribunale militare distrettuale di Mosca, sotto la presidenza del colonnello Evegenij Zubov (che ha esaminato il caso dell’omicidio del giornalista di “MK” [2] Dmitrij Cholodov, in cui gli imputati furono assolti) ha avuto luogo l’udienza preliminare per il caso Anna Politkovskaja. Il ruolo di pubblico ministero è svolto dai procuratori Vera Paškovskaja (nota per i processi all’ex ministro Adamov [3] e ai “lupi mannari gallonati” [4]) e Julija Safina. Sul banco degli imputati ci sono 4 persone, tre delle quali – Sergej Chadžikurbanov, Džabrail Machmudov e Ibragim Machmudov – sono accusati dell’omicidio della giornalista [5] della “Novaja gazeta”. Secondo la versione degli inquirenti, l’ex capitano del RUBOP [6] di Mosca Chadžikurbanov sarebbe l’organizzatore del delitto e i fratelli Machmudov i suoi complici. Il quarto personaggio è il tenente colonnello dell’FSB [7] Pavel Rjaguzov, questi, insieme a Chadžikurbanov è accusato di abuso d’ufficio ed estorsione ai danni dell’imprenditore Èduard Ponikarov. Proprio a causa di Rjaguzov – agente segreto in attività – il caso è finito all’esame del tribunale militare. Inizialmente era stato sospettato anch’egli di complicità nell’omicidio di Anna Politkovskaja, ma alla fine non si sono potute trovare prove (a quanto risulta alla “Novaja gazeta”, a causa tra l’altro di ostacoli alle indagini da parte di rappresentanti dei servizi segreti). All’udienza non ha potuto giungere in volo da Strasburgo l’avvocato della famiglia di Anna Politkovskaja Karinna Moskalenko, che hanno tentato di avvelenare qualche giorno prima (…). La richiesta di rinviare il processo per via di questa circostanza è stata respinta dal tribunale. Il tribunale ha respinto anche le istanze degli imputati e dei loro avvocati. In particolare, il tenente colonnello dell’FSB Pavel Rjaguzov aveva chiesto che venissero mutate le misure cautelari nei suoi confronti e che venisse scarcerato sulla parola e ha motivato la richiesta dicendo che non intende fuggire, non medita di fare pressioni su nessuno e che a suo carico si trovano figli minorenni. Il querelante Ponikarov a una domanda del giudice in proposito ha spiegato che in effetti non è stato minacciato personalmente, cosa che non si può dire dei testimoni… Di conseguenza la corte ha lasciato in carcere sia Rjaguzov sia gli imputati dell’omicidio di Anna Politkovskaja. La corte non si è trovata d’accordo con la difesa quanto alla necessità di escludere dal caso alcune prove come irricevibili. La prima udienza è fissata per il 17 novembre e nel corso di questa, che si terrà a porte aperte, si risolverà una delle questioni principali: se il processo sarà pubblico o a porte chiuse. E’ noto che il fascicolo stesso, che consta di 48 tomi, ha già il timbro “segreto”, che solo la corte può togliere, se lo ritiene necessario e se le altre parti in causa – prima di tutto i rappresentanti dell’accusa – non si opporranno. Tuttavia, notano i nostri corrispondenti, a giudicare dalle conversazioni nei corridoi e dalle repliche del presidente della corte, la cosa più probabile è che il processo sia chiuso al pubblico e alla stampa. Contro ciò si oppongono seccamente la famiglia di Anna Politkovskaja, gli avvocati della parte lesa e la “Novaja gazeta”. Il 18 novembre – nel corso della seconda udienza – vi sarà la procedura di convalida del collegio dei giurati. Sezione Investigativa 15.10.2008, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2008/77/02.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Nell’originale si gioca sul verbo zakryt’, che può significare sia “tenere a porte chiuse” che “chiudere”.
[2] Moskovskij Komsomolec (Il membro del Komsomol di Mosca), un tempo organo del Komsomol (l’organizzazione giovanile comunista), adesso giornale popolare.
[3] Evgenij Olegovič Adamov, ex ministro dell’energia atomica, condannato per frode e abuso di potere (pena poi sospesa).
[4] Nome gergale degli ufficiali di polizia corrotti.
[5] Letteralmente “osservatrice”.
[6] Rajonnoe Upravlenie po Bor’be s Organizovannoj Prestupnost’ju (Direzione Provinciale per la Lotta contro la Criminalità Organizzata).
[7] Federal’naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), l’erede del KGB.
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