13 aprile 2009

La Russia di Putin ha sempre qualcosa da "insegnare" a chi pretende di opporsi ad essa

“Imparerai...” [1]

Elena Vasil'eva, membro del consiglio politico del movimento “Solidarnost'” [2], attivista per i diritti umani e nota ecologista di Murmansk (collabora con Greenpeace e con la Green Cross International [3]; è stata uno degli iniziatori della creazione del partito “Unione dei Verdi Russa”), domenica sera è stata crudelmente picchiata nel vagone del treno da Tambov [4] a Mosca. Stava tornando dalla conferenza di fondazione della sezione di “Solidarnost'” di Tambov.

Elena Vasil'eva era giunta a Tambov al mattino del 5 aprile. Durante la giornata, dopo la conferenza (non si era riusciti a tenerla subito, in quanto la Federazione dei sindacati indipendenti aveva restituito i soldi pagati in anticipo per l'affitto dei locali), gli attivisti di “Solidarnost'” avevano organizzato un presidio nel centro di Tambov contro lo spreco di denaro pubblico. I manifestanti erano seguiti attentamente dagli uomini dell'OMON [5] e da “tutori” dello FSB [6], noti personalmente a chi frequenta le manifestazioni dell'opposizione. Anche Elena Vasil'eva aveva preso parte al presidio, ma a sera si era diretta alla stazione.

Il capo della sezione di “Solidarnost'” di Tambov Valerij Sytnik ha raccontato alla “Novaja gazeta” i successivi avvenimenti:

– Siamo andati in tre al binario e una pattuglia del PPS [7] ha chiesto a Elena di mostrare i documenti – per qualche motivo solo a lei. Quando ho chiesto di spiegare la ragione, il poliziotto ha spiegato che al posto di guardia la aspettavano i “rappresentanti di altri servizi”. Ho chaimato la procura regionale e lo FSB, ho richiesto che queste persone venissero da noi. Nessuno è comparso, il poliziotto ha detto che “si sono dileguati” e che non gli “era più assolutamente necessario”. Poi ha restituito il passaporto [8] e si è scusato con Elena.

Circa un'ora dopo la partenza il treno è giunto a Mičurinsk [9]. Durante una fermata di mezz'ora Elena Vasil'eva è stata aggredita da un uomo di 25-30 anni, di aspetto sportivo, dai capelli corti, vestito di jeans e giubbotto. Questo le ha inferto un colpo secco con la parte bassa del palmo nella zona del cuore. Un'azione così particolare, secondo i medici, può provocare l'arresto cardiaco. Per fortuna è andata bene. Elena Vasil'eva mi ha raccontato che solo ora “ha ricominciato a respirare, muoversi e mangiare autonomamente” e che potrebbe riconoscere l'uomo che l'ha aggredita:
– Io e i miei colleghi l'avevamo visto già a Tambov. Era presso il binario accanto a degli agenti di polizia, ho avuto l'impressione che non fosse un estraneo per loro. Poi, quando il treno si è mosso, è passato due volte per il nostro vagone, fra l'altro uscendo da esso come se svolgesse la funzione di poliziotto ferroviario. A Mičurinsk, cinque-sette minuti prima delle partenza del treno, sono andata nella zona fumatori [10]. Quando ho finito di fumare, dal mio vagone è comparso quest'uomo e dicendo qualche parola (“Imparerai ad andare nella regione di Tambov”) mi ha colpita con forza al petto. Il cuore ha cominciato ad arrestarsi. Sono riuscita a prendere aria nei polmoni, saltare fuori dal treno e trascinarmi fino all'infermeria. L'ambulanza mi ha portata in rianimazione (in quel momento la pressione era 40-80). Sono stupita di essere rimasta in vita. Sono molto grata ai medici, che non se ne sono andati per tutta la notte.

La polizia e la procura hanno mostrato interessa per le circostanza dell'aggressione a Elena Vasil'eva solo ventiquattro ore dopo. In tutto questo tempo questa si trovava in rianimazione, ora è stata trasportata nel reparto di Medicina Generale. Finora non è stato aperto alcun procedimento penale.

P.S. Ricordiamo che la sera del 31 marzo a Mosca due sconosciuti hanno aggredito il 67enne capo del movimento “Per i diritti umani” Lev Ponomarëv (che fra l'altro, come Elena Vasil'eva, ha un ruolo significativo in “Solidarnost'”). L'attivista per i diritti umani ha subito contusioni alla testa e al petto. Ora Lev Ponomarëv, a suo dire, non sta male e collabora strettamente con gli inquirenti.


Il'ja Kriger [11]


08.04.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/036/37.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)


[1] Letteralmente “Saprai...”.
[2] “Solidarietà” - movimentoo che mira a raccogliere gli oppositori al Cremlino, che si richiama evidentemente alla Solidarność polacca.
[3] “Croce Verde Internazionale”, associazione ecologista fondata da Michail Gorbačëv.
[4] Città della Russia centro-meridionale.
[5] Otdel Milicii Osobogo Naznačenija (Reparto di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa nota per la sua durezza.
[6] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[7] Patrul'no-Postovaja Služba (Servizio di Pattuglia e di Posto di Blocco).
[8] In Russia non esistono carte di identità e il passaporto è l'unico documento che identifica una persona.
[9] Città della Russia centro-meridionale.
[10] Sui treni russi si può fumare in zone chiuse tra un vagone e l'altro.
[11] Il'ja Borisovič Kriger, giovane giornalista e poeta russo.

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