08 luglio 2009

Zero

Evviva chi non avrà cercato di essere un esempio, e non avrà voluto dimostrare, censire a tutti i costi, per sentirsi al sopra del giudizio, perché da oggi quell'eccezione sarà la regola. Cadono simboli. Dottrine di comodo. Titoli acquisiti. False referenze. La retorica del comando e dell'obbedienza. E' la fine dell'infallibilità. E finalmente tutto torna sano e precario come la vita vuole che sia. E quindi sei il soldatino senza patria ne esercito, ma non per questo un disertore. Ribelle ed irritante, in questa guerra che si placherà solo con la tua voglia di pace e di giustizia. E mentre i "maestri" andranno a purificarsi le coscienze nel Gange dei "tardivi pentimenti", tu come me, potrai ancora sentirti fiero di essere ... L'IMPERFETTO.


Renato Zero

8 commenti:

Tituli ha detto...

Nel senso del tempo verbale?
A me suona un po' come un inno a rassegnarsi ad essere perdenti. Io non credo che esistano vincitori e vinti, ognuno di noi vince e perde qualcosa semplicemente vivendo. Con tutto il rispetto che ho di Renato Zero... nessuno è perfetto! Non può esistere "l'imperfetto" se nessuno è perfetto.

Scrivo anche un po' per ignoranza... Non è che sia stato un personaggio da me molto seguito, anche se alcune canzoni hanno un testo molto bello. Diciamo che non è il mio genere... Ma questo già lo sapevi.

Matteo Mazzoni ha detto...

@Tituli: non sono d'accordo... E' un inno a essere quello che si è - imperfetti - in un mondo di gente che ha creduto, e spesso crede ancora, di essere perfetta. Come dire: crolla il tuo sistema di perfezione, ti accorgi di essere imperfetto e non lo accetti, mentre io di essere imperfetto l'ho sempre saputo e sempre accettato... Ma la mia è un'interpretazione, è quello che io leggo in quel testo...

Ma viva la normalità! ha detto...

Sul fatto che tu l'abbia accettato ho i miei dubbi... ho un parere personale su di te che non scriverò perché, appunto, è solo una mia opinione.
L'interpretazione che attribuisco al testo continua ad essere diversa: mi sembra un po' una "paraculata". Come dire: cerco a tutti i costi di essere il migliore ma, nel momento in cui mi accorgo di non esserlo, elogio la mediocrità o, ancora meglio, la normalità. Un po' come succede alla volpe con l'uva nella favola di Esopo.
Solo un pazzo può credere di essere perfetto, solo un profondo inappagamento e scarsa fiducia in sé può far scattare la voglia di essere "il migliore". Ognuno di noi ha delle qualità uniche e sono proprio quelle su cui bisogna far leva per riuscire a sanare le altre che non ci soddisfano. Pretendere di essere i più bravi in tutto è di un'ingenuità imbarazzante. Senza contare che l'esaltazione e la mania di grandezza può risultare molto pericolosa per l'equilibrio mentale del soggetto e di chi lo circonda.
Brutto trip.

Matteo Mazzoni ha detto...

@Ma viva la normalità!: beata te che frequenti gente umile o quantomeno equlibrata! Io di "signorini perfettini" (per dirla alla fiorentina) ne ho presenti diversi... Era a questi che pensavo... Poi sei libera di ritenermi un povero frustrato che vorrebbe essere perfetto e, visto che non può esserlo, loda l'imperfezione...

Aut. Min. Ric. ha detto...

Sei tornato finalmente.
Ciao pistolino!!!
:)
Ma chi era quel tipaccio "gigione" tutto sole cuore e amore?
Che frescolino adesso...

A parte il fatto che il mio discorso era da intendersi "in generale" non capisco perché ti metti sempre sulla difensiva.

Io di "tipi perfettini" conosco te, ad esempio.

Non ti ritengo un frustrato, ma sarei pronta a giurare sulla Bibbia, immobile come la moglie di Lot, che soffri di esaltazione dell'ego, falsità cronica, opportunismo, nonché della sindrome della sempre più comune "sindrome del guerriero ad ogni costo".
Questo non vuol dire che tu sia un potenziale serial killer o che tu non sia una brava persona (sono sicura che lo sei) ma semplicemente che hai difetti come tutti noi comuni mortali.
Alcune "malattie” caratteriali sono curabili solo con una terapia che ti auguro di scoprire presto.

Sta tranquillo... ti lascio andare, come dice Baglioni.

:)

ps: non ti offendere eh! È solo una mia opinione.

Matteo Mazzoni ha detto...

@Aut. Min. Ric.: non ho capito chi sia il gigione a cui ti riferisci... Sono permaloso è vero, ma di tutte le tue critiche ce n'è una sola che fatico veramente ad accettare: quella di essere una persona falsa... Che in me ci siano egoismo e perfezionismo, anche se questo lo respingo a livello conscio, è vero...

Esselunga ha detto...

Ne fai una questione di terminologia? Ieri in una radio parlavano di bugie e un ascoltatore ha inviato il seguente messaggio in diretta:
"Caro Marco (lo speaker), ho detto molte bugie nella mia vita ma ritengo lo stesso di essere una brava persona."
Ecco, mi sei venuto in mente proprio tu.
Se qualcosa di buono hai fatto per me, sta sicuro che non lo dimenticherò.

Mò basta. Mi fai sentire "gigiona"!

Matteo Mazzoni ha detto...

@Esselunga: è inutile stare tanto a discutere... Non condivido alcune cose che dici di me, ma devo rispettare il tuo punto di vista...