08 dicembre 2009

Un'altra storia di ordinaria menzogna nella Russia "democratica" di Putin

La linea è venuta storta [1]



Prima della conversazione con Putin il leader di Pikalëvo Svetlana Antropova è stata rinchiusa in una sede del servizio di sicurezza


A Pikalëvo (regione di Leningrado [2]) durante la “linea diretta” con il primo ministro russo Vladimir Putin hanno affidato alla leader del sindacato di fabbrica locale Svetlana Antropova il compito di rivolgersi a lui.

Questo, come affermano generalmente gli abitanti di Pikalëvo, era stato pianificato e concordato ben prima della diretta. Tuttavia la mattina del 3 dicembre il corrispondente della VGTRK [3] Evgenij Rožkov e i rappresentanti dell'amministrazione della fabbrica di ossido di alluminio di Pikalëvo (ZAO [4] “BazèlCement-Pikalëvo[5]) hanno invitato Antropova alla mensa dell'impresa, dove le hanno comunicato che “la situazione era cambiata”.

– Mi hanno fatto capire, – ha raccontato alla “Novaja gazeta” Svetlana Antropova, – che ai giornalisti della VGTRK era giunto ordine da Mosca di escludermi dalla lista degli intervenuti e perfino dalla lista dei presenti sul luogo delle riprese. Esecutori di questa disposizione sono stati gli agenti del servizio di sicurezza della fabbrica, che si sono sentiti apertamente a disagio nei miei confronti. Ma dovevano eseguire l'ordine.

Poco tempo prima della diretta da Pikalëvo Svetlana Antropova è stata rinchiusa in uno dei vani del servizio di sicurezza.

– Un'ora prima, verso le undici, – continua la leader sindacale, – quegli operai, che precedentemente erano stati presi e liberati dal lavoro, sono stati portati a corsi di aggiornamento.

Come ha confermato Antropova, le domande degli abitanti di Pikalëvo a Putin erano state valutate e concordate in precedenza con la dirigenza del canale televisivo e con I funzionari della capitale. Ma, ciononostante, entrambe le domande dalla regione di Leningrado che sono risuonate in diretta il 3 dicembre sono risultate non concordate.

– La gente ha fatto domande autonomamente, o – sottolinea Antropova. – Ma in tutto le è riuscito fare solo due domande, anche se si suppone che ce ne fossero molte di più.

Gli abitanti di Pikalëvo, a sentir loro, sono rimasti insoddisfatti delle risposte del primo ministro. Vladimir Putin ha dichiarato che “il governo segue attentamente la situazione”, “in città va avanti il lavoro per creare una rete stradale, si sta costruendo una piscina”. Fra l'altro la riparazione dell'unica strada per Pikalëvo è terminata solo nell'estate (l'hanno trascinata in attesa della seconda visita di ospiti importanti) e la piscina è stata costruita 30 anni fa.

Nina Petljanova
San Pietroburgo

07.12.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/136/08.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Difficile rendere il gioco di parole. Più che di “linea” si parla di “etere”. L'aggettivo prjamoj, che definisce il programma di Putin, oltre che “diritto, diretto”, significa “franco, aperto” e il suo opposto krivoj significa non solo “curvo, storto”, ma anche “iniquo, mendace”.

[2] La regione di San Pietroburgo è ancora definita ufficialmente “regione di San Pietroburgo”.

[3] Vserossijskaja Gosudarstvennaja Televizionnaja i Radioveščatel'naja Kompanija (Compagnia Televisiva e Radiofonica Statale Russa), in pratica la Radiotelevisione di Stato.

[4] Zakrytoe Akcionernoe Obščestvo (Società per Azioni a Numero Chiuso).

[5] “Elemento di base-Cemento-Pikalëvo”.

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