04 giugno 2010

L'UE, gli USA e il mancato rispetto dei diritti umani in Russia: qualcosa si muove?

Come una rappresentante dell'Europarlamento è stata in una sezione della polizia



I politici stranieri sono pronti non solo a scrivere lettere in difesa dei partecipanti alle azioni del 31 [1]. Sono pronti anche a intercedere personalmente per loro


La comunità mondiale per la prima volta ha rivolto grande attenzione alle azioni dell'ambito della “Strategija-31” dopo che il 31 dicembre 2009 in piazza Triumfal'naja [2] la polizia ha arrestato il presidente del Gruppo di Helsinki [3] moscovita Ljudmila Alekseeva insieme ad altri dimostranti. Il presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek e il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli USA per la prima volta hanno espresso la loro indignazione per la dispersione di una manifestazione di protesta pacifica e per il mondo si è sparsa una fotografia in cui un enorme agente dell'OMON [4] sovrastava la fragile e piccola figura di Ljudmila Michajlovna in veste di Sneguročka [5].

Dopo ciò l'attenzione per le successive tre azioni a Mosca e San Pietroburgo è stata un po' diversa.

Il 31 maggio le azioni nell'ambito della “Strategija-31” sono coincise con il summit Unione Europea-Russia a Rostov sul Don [6]. La delegazione dell'Unione Europea è stata informata del grado di pericolo per I membri del movimento di opposizione nella regione di Rostov. Già il 26 maggio la Commissione Europea aveva tenuto una riunione, in cui si era deciso di esprimere apertamente preoccupazione per i casi di violazione dei diritti umani da parte degli organi per la tutela dell'ordine russi, divenuti più frequenti una settimana prima dello svolgimento del summit, in cui la Russia intendeva sostenere la questione dell'abolizione dei visti tra Russia e UE.

Forse proprio questo ha giocato un ruolo nel prevenire la violenza aperta nei loro confronti, che a Rostov sul Don è divenuta cosa comune. Non di meno, dopo che tutti i partecipanti se ne sono andati, la polizia criminale ha comunque arrestato Pavel Nagibin, uno di quelli che avevano annunciato l'azione nella capitale del Circondario Federale Meridionale.

Gli organizzatori della manifestazione nella piazza Triumfal'naja già un mese fa si erano rivolti con una lettera aperta alla leadership dell'Unione Europea nella speranza che i suoi rappresentanti sarebbero venuti all'iniziativa. Stavolta in difesa di “Strategija-31” si sono schierati i “verdi” tedeschi.

Il presidente della sottocommissione per i diritti umani del Parlamento Europeo Heidi Hautala ha deciso di prender parte all'azione dell'opposizione a San Pietroburgo. La mattina del 1 giugno la signora Hautala ha detto di sostenere il diritto di ogni uomo alla libertà, ma la sua missione di osservatrice è stata complicata dal fatto che a Pietroburgo, come già altre volte, non veniva portata avanti un'unica azione. “Non posso essere contemporaneamente in diversi posti. Spero molto che la prossima volta la gente vada a svolgere un'azione comune, a cui mi sforzerò di essere presente”. Heidi ha raccontato di essersi diretta verso una delle sezioni della polizia per conoscere il destino delle persone arrestate presso il Gostinyj Dvor [7]. “Nella sezione abbiamo visto sette giovani. Non ci hanno permesso di parlare con loro. Solo a Nemcov [8] è riuscito comunicare con loro per un minuto. Un poliziotto mi ha semplicemente spinto fuori dalla stanza in cui cercavo di entrare”. Heidi ha notato che alle azioni dell'opposizione si aggregano sempre più persone senz'alcuna appartenenza partitica. “La strategia evidentemente funzione, se attira i comuni cittadini. Per quanto riguarda la situazione legata allo svolgimento del summit UE-Russia, la leadership dell'UE è obbligata a non distogliere l'attenzione dalla crudeltà con cui sono state disperse le azioni di protesta”.

Marco Panella [9], presidente del Partito Radicale Transnazionale, il 31 maggio si è rivolto con una lettera aperta al presidente russo Dmitrij Medvedev. In particolare, Marco Panella scrive: “Siamo profondamente delusi dall'aver appreso che a Rostov sul Don le autorità hanno turbato lo svolgimento dell'azione nell'ambito della “Strategija-31” nonostante che i suoi organizzatori l'avessero preparato nel modo dovuto. A differenza di Lei, siamo convinti che il summit UE-Russia, coincidente per luogo e tempo con l'azione di protesta, ci avrebbe solo guadagnato, in particolare tenendo conto del fatto che i suoi scopi corrispondevano pienamente ai principi fondamentali dell'ordinamento tanto dell'Unione Europea, quanto della Federazione Russa, che Lei, signor Presidente, ha dichiarato più volte nei suoi interventi”.

Si è avuta notizia anche che il 31 maggio il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli USA è di nuovo intervenuto per condannare l'arresto dei partecipanti alle azioni pacifiche di Mosca e San Pietroburgo.

Oksana Čeliševa

02.06.2010, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2010/058/11.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Si tratta delle azioni del gruppo “Strategija-31” (Strategia-31), che difende la libertà di riunione in nome dell'articolo 31 della Costituzione Russa, che la riconosce e tutela...

[2] Piazza nel centro di Mosca.

[3] Gruppo nato per richiedere al governo dell'URSS il rispetto degli impegni per I diritti umani siglati a Helsinki nel 1975.

[4] Otdel Milicii Osobogo Naznačenija (Sezione di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere, nota per la sua durezza.

[5] La “fanciulla di neve” delle fiabe russe.

[6] Città della Russia meridionale.

[7] Qualcosa come “Corte dei Mercanti”, storico mercato e luogo di ritrovo di San Pietroburgo.

[8] Boris Efimovič Nemcov, politico russo di area liberale.

[9] Sic.

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