13 giugno 2010

Un altro Caucaso nell'estremo oriente della Russia?

Fuoco a volontà



Nel Territorio del Litorale [1] hanno risposto agli abusi con l'illegalità


Le informazioni dal Territorio del Litorale ricordano i rapporti della polizia del Caucaso del Nord: posti di blocco agli ingressi dei centri abitati, macchine da guerra delle truppe da sbarco per le strade, elicotteri in aria, corpi speciali nella taiga… Cercano una banda, cercano da tempo. Nella banda ci sono quando 5 persone, quando 30… Si dice che diano la caccia ai poliziotti (secondo i comunicati dei mezzi di informazioni di massa, tra i tutori dell'ordine ci sono vittime: il 27 maggio è stato ucciso un agente di polizia, nella notte del 29 maggio ignoti hanno sparato contro una macchina della polizia, un poliziotto è morto, un altro è rimasto ferito, nella notte tra il 7 e l'8 giugno ne sono stati gravemente feriti altri due). Si dice che attacchino allo scopo di uccidere, perché “ne hanno abbastanza degli abusi degli sbirri” e in generale bisogna “ripulire le file, portare ordine e visto che il potere non vuole o non può portarlo, allora… In generale, si dicono molte cose. E, com'è d'uso, in mancanza di informazioni attendibili ed efficaci a livello operativo, il vuoto di informazioni formatosi non è attendibile, ma a livello operativo lo si riempie di voci. Cola una miscela esplosiva di paura, cose dette a metà e odio. Quando esploderà? Non si ha neanche voglia di pensarci.

Una corrispondente della “Novaja gazeta” ha cercato di far chiarezza nella situazione.

Le operazioni di ricerca vanno avanti da quasi una settimana. In esse sono impegnati oltre 1300 uomini della polizia, dell'OMON [2], dello FS [3] e perfino dell'esercito, per lo meno sulla strada federale M-60 sono stati notati blindati dell'esercito.

Già mercoledì mattina era chiaro chi cercassero. Roman Muromcev, presunto leader del gruppo criminale, che aveva servito nelle VDV [4], veterano di azioni di guerra in Cecenia, 32 anni; Aleksandr Sladkich, in precedenza già dichiarato ricercato dalla procura militare del distretto di Kirovskij per fuga volontaria con un'arma dal proprio reparto militare, 19 anni; Andrej Suchorad, 22 anni; Roman Savčenko, 18 anni; Aleksandr Kovtun, 20 anni. Gli ultimi tre sono residenti del villaggio di Kirovskij [5].

Verso mezzogiorno di mercoledì la commissione inquirente presso la procura del Territorio del Litorale ha ufficialmente confermato che Roman Savčenko è stato arrestato, peraltro relativamente lontano dai luoghi delle ricerche iniziali e dei crimini commessi nei confronti di agenti del ministero degli Interni. Suo padre Vladimir Nikolaevič già prima dell'arresto del figlio si era rivolta agli organi per la tutela dell'ordine con la preghiera dei non adempiere all'ordine di sparare a volontà. Ed ecco che a sera i giornalisti locali, riprendendo le parole della madre del leader dichiarato della banda Roman Muromcev (questa lo aveva riconosciuto dalle fotografie diffuse), hanno comunicato che Roman vive in un appartamento in affitto a Vladivostok [6] e teme di uscire in strada. E' risultato che non avrebbe servito nelle VDV e non avrebbe combattuto in Cecenia, ma sarebbe stato condannato all'età di 16 anni per aver rapinato un benzinaio. Ma tutto ciò, in mancanza di informazioni ufficiali non è più che una voce.

Secondo Savčenko-senior, sia suo figlio, sia Suchorad, sia Kovtun sono ragazzi che soffrono senza colpa a causa della polizia locale. Vladimir Nikolaevič fa capire che degli abusi della polizia nel distretto di Kirov si lamentano tutti i residenti. A suo dire, solo suo figlio è già morto nelle camere di tortura della polizia e se ne uccideranno un altro non esclude di prendere anch'egli le armi…

Le ricerche sono cominciate dopo una serie di crimini e le notizie su questi sono attendibili. Il 27 maggio in un ufficio dell'OVD [7] del villaggio di Rakitnoe del distretto di Dal'nerečensk [8] i criminali hanno ucciso con crudeltà un poliziotto, hanno rubato i giubbotti antiproiettili, la radio, l'uniforme e il distintivo dell'ucciso. Il 29 maggio sulla strada Spassa-Daltonico – Geomorfologia [9] fu sparato contro un'automobile del DPS [10], un poliziotto rimase ferito. Il 7 giugno nei pressi del villaggio di Chvalynka nel distretto di Spassk durante il tentativo di controllare I documenti di un guidatore e dei passeggeri di un'automobile fu sparato contro una pattuglia del DPS, due poliziotti rimasero seriamente feriti e furono ricoverati in ospedale.

Poiché non ci sono commenti ufficiali e alla dichiarazione diffusa in Internet a nome di Roman Muromcev che questi “non ha più forza di sopportare e vedere come questa lordura distrugge il mio popolo e lo consegna al nemico della mia Patria” non si sa se si possa credere, sui motivi del comportamento criminale di questi giovani non resta che fare ipotesi.

E la prima cosa che si ricorda sono le lettere ricevute prima delle festività di maggio da alcuni organi per la tutela dell'ordine del territorio e dalle UVD [11] di alcune città, in particolare della città di Arsen'ev [12] e anche da una serie di mezzi di informazione di massa con lo stesso testo, contenente minacce all'indirizzo di poliziotti, giudici e alti funzionari delle strutture armate del Territorio del Litorale colpevoli di corruzione nel caso che questi non lasciassero i loro posti spontaneamente. Si parlava anche di “esplosioni in preparazione negli edifici delle UVD, della procura e dei tribunali” – così ha risposto alla domanda della redazione se vi fosse stata la lettera il capo della direzione per la sorveglianza sull'attività processuale penale e di ricerca della procura del territorio A. German. Tutto era spiegato con gli abusi dei funzionari e della polizia e con la corruzione invincibile. Alla “Novaja gazeta” è noto anche da fonti attendibili che gli autori hanno ricordato la loro abilità con le armi e l'abitudine a condurre azioni di guerra e hanno promesso di cominciare il “terrore” l'11 maggio. Ma il giorno è passato, non è successo niente. Si è cominciato a fine mese. Ma gli autori di quelle lettere chi cercano?

Stupefacente è stata la reazione nei forum del territorio. Se ne sono trovati non pochi che già elevano gli imprendibili “vendicatori” al rango di eroi e non sono contrari a sostenere la loro guerriglia.

– Siamo semplicemente sotto shock per aver letto i commenti che vengono immessi ora in Internet, – dice Michail Konstantinov, uno degli ufficiali dell'UDV del territorio. – Le loro parole suscitano timore per la salute della società: questa evidentemente è gravemente malata. La gente con la schiuma alla bocca vuole dimostrare che bisogna uccidere i poliziotti e che I criminali sono bravi ragazzi. E' davvero un orrore! Ma nessuno è confuso dal fatto che a Rakitnoe sia morto un giovane che compiva semplicemente il proprio dovere? Nei boschi fuggono dei semplici banditi, che si coprono di ideologia. Ma la società è semplicemente infuriata dal fatto di Evsjukov [13] e da casi rumorosi di concussione.

E pare che l'ufficiale abbia ragione, la società è “infuriata”, nel Territorio del Litorale in particolare. Vale la pena di ricordare la dispersione e l'arresto dei concessionari di automobili da parte dello “Zubr” [14] nei pressi di Mosca, la repressione di qualsiasi forma di protesta dei proprietari di automobili, i perduranti divieti di manifestazioni con sia pur piccole richieste politiche, la riforma dell'esercito, che ha lasciato senza casa e in mutande – in un territorio strategico per la difesa! – gli ufficiali dei quadri. Aggiungete qui tutti i “piaceri” della riforma del sistema giudiziario, del sistema elettorale, del ŽKCh [15]… E nel fatto che su questo sfondo senza spiragli di luce qualcuno abbia cominciato ad agire in modo commisurato alle proprie concezioni di giustizia, se è proprio così, non c'è nulla di sorprendente.

Secondo informazioni non confermate ufficialmente, gli uomini delle strutture armate hanno ordinato di seguire e prendere la banda entro il 12 giugno (Giorno dell'Indipendenza della Russia). E se non li prendessero? O prendessero qualcuno, ma non loro? Sarà molto imbarazzante in questo giorno di festa portare solennemente per Vladivostok il tricolore russo – “la più grande insegna del paese, di 630 metri quadrati di superficie” (il municipio pensa, l'atelier cuce), quando girano in libertà i “vendicatori del popolo”…

P.S. Come ha comunicato il vice-capo della direzione investigativa della commissione inquirente presso la procura del Territorio del Litorale Ol'ga Levčenko, Roman Muromcev, anno di nascita 1978, residente nella città di Lesozavodsk [16], le indicazioni sul quale sono stati posti in una serie di mezzi di informazione di massa e nei centri abitati del territorio, secondo dati precisati non è membro della banda che ha preso parte agli attacchi ai poliziotti.

Commento del sociologo

Una società malata è pronta a ritenere che I banditi siano meglio degli sbirri

Nel Territorio del Litorale dei giovani armati attaccano i poliziotti e li uccidono. Fanno cioè morire delle persone, si viola evidentemente la legge. Non di meno nella blogosfera, nell'opinione pubblica del Territorio del Litorale e pure di altre regioni russe si possono notare molte persone solidali con questi “vendicatori”, che si ritengono una sorta di Robin Hood che puniscono gli “sbirri degenerati”. Come spiegare questo fenomeno? Cosa avviene alla nostra società? Alle domande della “Novaja gazeta” risponde il capo della sezione di studi socio-politici del “Levada-centr” [17] Boris Dubin:

– Nel complesso la popolazione del nostro paese verso la violenza criminale, in particolare verso gli omicidi, ha un atteggiamento negativo. E come mostrano i sondaggi la maggior parte della popolazione è perfino pronta a reintrodurre la pena di morte per gli omicidi. Questo da una parte.

D'altra parte, della polizia è eccezionalmente insoddisfatta. In primo luogo, questa non compie il proprio dovere diretto di difendere i cittadini, lavora per se stessa, per il proprio arricchimento e per le persone che hanno il potere e i soldi. In secondo luogo, la gente si sente indifesa davanti agli abusi della polizia stessa. E in terzo luogo, la gente già non crede più né alla legge, né ai tribunali. In questo senso già da molti anni c'è una situazione in cui paura, timore davanti alla polizia, sensazione di essere indifesi e sfiducia nei tribunali e negli organi per la tutela dell'ordine li esprimono nei sondaggi da due terzi a tre quarti della popolazione. La sensazione di essere indifesi è un segnale sociale molto cattivo. E' noto che più spesso morde il cane che ha paura, si sente indifeso, se sente la propria forza, non morderà per primo.

A giudicare dalle informazioni, le persone che fanno parte di un gruppo che già abbiamo chiamato banda, sono giovani. Ciò significa che con la gioventù le cose non vanno bene. E questo in parte è chiaro, perché, secondo i nostri studi, le vittime della violenza poliziesca sono più spesso di due categorie: ubriachi e giovani. E solo dopo, con grande distacco, i cosiddetti “forestieri”, i rappresentanti di altre nazionalità, ecc. A dirla più semplice, la gioventù diventa più spesso di tutti vittima della polizia. Ciò significa che con la nostra società le cose vanno estremamente male, peraltro non solo oggi, questo si conserverà anche domani.

Adesso sull'opinione pubblica. Le persone che intervengono nella blogosfera sono pure prevalentemente giovani. E, certamente, in qualche modo slegati. Perciò si esprimono in modo abbastanza deciso. Penso che tra loro la parte di quelli che hanno il dente avvelenato con la polizia e ritengono che bisogna “rispondere” ad essa se non con le armi, almeno a pugni, sia molto grande.

E un'altra cosa importante. Se si è scatenata la violenza, questa, probabilmente, è stata originata da una violenza precedente, cioè la violenza della polizia. Non posso escludere che ci sarà anche un'ulteriore spirale di violenza – adesso di nuovo da parte della polizia. Ci saranno nebulose e abbastanza false dichiarazioni di alte personalità sull'indispensabilità di far luce sulla situazione e i suoi presupposti, ma la reazione fondamentale andrà sulla linea di una violenza di rappresaglia e molto forte. La polizia negli ultimi tempi sia in chiave di dimostrazione di forza, sia semplicemente per abitudine, sia “per farsi coraggio” agisce abbastanza spesso in modo estremamente duro nei confronti delle persone – sia singole, sia organizzate. Lo vedono tutti in televisione, lo sentono su di se, ne parla chi ne è stato vittima, ne è piena Internet. Lo stato di violenza strisciante, di illegalità organizzata della polizia e di sua totale impunità genera anche quella reazione radicale che vediamo nel Territorio del Litorale. Quando non c'è una lingua delle trattative, una lingua della legge, una lingua dei tribunali giusti per la maggior parte della popolazione, proprio allora alcuni passano alla lingua della violenza, rifiutando perfino che il proprio avversario sia in generale una persona, il che significa che lo si può uccidere.

Questa situazione è estremamente angosciante. Per quanto si parli di stabilità, modernizzazione, progetti nazionali, in un paese dove regna un tale stato di cose, dove financo tre quarti della popolazione non credono ai tribunali, non credono alla legge e non si sentono difesi, non è possibile alcuna modernizzazione e in questo paese non c'è alcuna stabilità e non ci sarà.

Ol'ga Žurman,
“Novaja gazeta vo Vladivostoke” [18]

10.06.2010, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/data/2010/062/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Regione all'estremità meridionale della costa pacifica della Russia asiatica.

[2] Otdel Milicii Osobogo Naznačenija (Sezioni di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere, nota per la sua durezza.

[3] Posso supporre che si tratti dello FSB (Federal'naja Služba Bezopasnosti – Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.

[4] Vozdušno-desantnye Vojska (Truppe da Sbarco Aviotrasportate).

[5] Villaggio della zona occidentale del Territorio del Litorale.

[6] Importante porto dell'estremo sud del Territorio del Litorale.

[7] Otdelenie Vnutrennich Del (Sezione degli Affari Interni), in pratica la sede della polizia.

[8] Città della zona occidentale del Territorio del Litorale.

[9] Città della zona sud-occidentale del Territorio del Litorale.

[10] Dorožno-Patrul'naja Služba (Servizio di Pattuglia Stradale).

[11] Upravlenie Vnutrennich Del (Direzione degli Affari Interni), in pratica le sedi principali della polizia.

[12] Città della zona meridionale del Territorio del Litorale.

[13] Denis Viktorovič Evsjukov, ufficiale di polizia che nel 2009 uccise senza motivo un automobilista e una cassiera di un supermercato, ferendo molte altre persone.

[14] “Bisonte”, terribile reparto dell'OMON.

[15] Žiliščno-Kommunal'noe Chozjajstvo (Servizi Comunali per le Abitazioni).

[16] Città della zona sud-orientale del Territorio del Litorale.

[17] Centro di studi sociologici fondato dal sociologo Jurij Aleksandrovič Levada.

[18] “Novaja gazeta a Vladivostok”.

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