24 agosto 2010

Scoppia la pace tra Kadyrov e Jamadaev?

“Sono pronto con tutte le forze e tutte le possibilità a mia disposizione ad essere suo compagno di lotta” – Isa Jamadaev si è rappacificato con Kadyrov


Ingushetia.Org, 23.08.2010 13:44


Il maggiore dei fratelli Jamadaev rimasti in vita Isa si è rappacificato con il presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov. Kadyrov e Jamadaev si sono incontrati in Cecenia e “non hanno trovato motivi essenziali” di inimicizia. Jamadaev promette di essere compagno di lotta di Kadyrov e ha già chiuso il proprio sito, dove criticava aspramente le autorità cecene. Kadyrov non commenta la situazione.

Domenica sera si è venuti a sapere della rappacificazione del maggiore dei fratelli Jamadaev rimasti in vita Isa Jamadaev con il presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov. Dell'accaduto si sa solo dalla voce di Jamadaev, l'ufficio stampa di Kadyrov ha solo posto nel sito ufficiale il comunicato di Interfax in proposito. Lunedì l'addetto stampa di Kadyrov era irraggiungibile per i commenti.

Jamadaev, dopo aver conversato alla vigilia con i giornalisti in Cecenia, ha raccontato di essere giunto nella repubblica su richiesta degli anziani e dei suoi egregi familiari. Proprio gli anziani, ha detto Jamadaev, hanno chiesto a Kadyrov di incontrarsi con i rappresentanti del clan nemico: “Si sono rivolti al presidente della Cecenia con la richiesta di accoglierci, al che Ramzan Achmatovič in segno di rispetto per gli anziani ha dato il proprio assenso”.

Da quanto ha detto Jamadaev risulta che insieme a lui all'incontro sia andato anche qualcun altro, ma chi fosse non l'ha precisato. Da quanto ha detto Jamadaev risulta anche che in precedenza Kadyrov avrebbe fatto visita alla mamma dei fratelli Jamadaev su richiesta di questa. In precedenza non era stata data comunicazione di questa visita.



Quanto all'incontro con Kadyrov Jamadaev ha comunicato un solo dettaglio: è stato prolungato. Il risultato della valutazione “di alcune questioni” con il presidente ceceno è stato la conclusione sull'assenza “di motivi essenziali che impediscano il raggiungimento di normali rapporti tra noi”, ha detto Jamadaev.

Inoltre i partecipanti al colloquio “si sono convinti che alcuni mezzi di comunicazione di massa tentano di provocare artificiosamente rapporti irrispettosi tra noi”. “Mi hanno condotto in errore quelle forze che sono interessate al fatto che tra noi non ci sia accordo, perché l'accordo tra noi è contrario agli interessi dei nemici del popolo ceceno. E noi non permetteremo a nessuno di manipolarci. Ci siamo convinti entrambi che alcune forze diffondono a bella posta calunnie dell'uno sull'altro e falsità e tutto questo è fatto perché tra noi ci siano rapporti tesi”, – Interfax cita Jamadaev.



Adesso questi è pronto ad impegnarsi per il bene della Cecenia a fianco di Kadyrov.

“Dichiaro prendendomene piena responsabilità che non ho alcuna avversione per Kadyrov e che sono pronto con tutte le forze e con tutte le possibilità a mia disposizione ad essere suo compagno di lotta e che d'ora in poi non permetterò a nessuno di fare a mio nome qualsiasi dichiarazione che riguardi il nome di Ramzan Achmatovič”, – ha promesso Jamadaev.

A “Gazeta.Ru” [1] non è riuscito finora ottenere commenti di Jamadaev sull'accaduto. Tuttavia in precedenza questi aveva già detto a “Gazeta.Ru” che il conflitto tra Jamadaev e Kadyrov era stato provocato da alcune persone dell'entourage di Kadyrov, ex militanti che avevano goduto di un'amnistia. I fratelli Jamadaev avrebbero combattuto fin dall'inizio contro i militanti, un tempo sarebbero stati compagni di lotta dei Kadyrov, tuttavia dopo la morte del primo presidente ceceno Achmat Kadyrov quest'alleanza si sarebbe dissolta. Uno dopo l'altro sono stati uccisi i fratelli maggiori di Isa Jamadaev, Ruslan e Sulim. Peraltro nella primavera del 2009 Kadyrov accusò Sulim Jamadaev di complicità nell'atto terroristico a Groznyj del 9 maggio 2004, in conseguenza del quale morì Achmat Kadyrov. “Ho le prove al 70% che questi è complice dell'omicidio di mio padre, inoltre ha attentato due volte anche alla mia vita, voleva avvelenare il lago nella residenza (la residenza fuori dalla città di Gudermes [2]) il giorno del mio insediamento, ho dei testimoni”, – dichiarò Kadyrov-junior.



Inoltre Kadyrov accusava gli Jamadaev di tossicodipendenza e disturbi psichici. A settembre dello scorso anno in un'intervista al giornale “Zavtra” [3] il presidente ceceno chiamò gli Jamadaev “tossicodipendenti”.

“Mi avete chiesto degli Jamadaev. Era gente inventata. Abbiamo lavorato con loro, ci siamo sforzati di renderli utili. I nostri servizi segreti li hanno analizzati. Ruslan era un alcolizzato e un tossicodipendente completo. Sulim era un tossicodipendente all'ultimo stadio. Suo fratello Musa è un tossicodipendente. Badik è un tossicodipendente assoluto. L'unico che non beve e non fuma è Isa, ma è schizofrenico”, – disse allora Kadyrov.

A questo Isa Jamadaev reagì nel proprio blog: “L'unica cosa che posso aggiungere qui è che nella nostra famiglia nessuno è morto di droga. Mentre, per esempio, il fratello carnale di Ramzan Zalimchan è morto qualche anno fa di overdose. E' evidente che su questa base qualunque santo adesso può sembrare “fatto””.



Neanche Isa restò in debito. Nella primavera del 2009, dopo l'omicidio di Sulim, disse che dietro gli omicidi dei suoi fratelli c'era Kadyrov. “Sulim fu avvertito alcune volte. Gli fu detto di lasciare la Russia e di stare sommerso per qualche tempo. Ci fu detto che gli uomini di Kadyrov avevano mandato un commando di assassini per farla finita con lui”, – dichiarò in un intervista al “Times”. “Non dubito che dietro a tutto questo ci sia Kadyrov. Non si fermerà finché non saremo morti tutti, perché ci teme. I suoi uomini verranno a cercarmi. Che vengano. Io sono pronto. Avranno quello che hanno meritato”, – disse Isa. Nell'autunno del 2008 Kadyrov, dopo un'analoga dichiarazione sul fatto che il presidente ceceno fosse complice dell'omicidio di Ruslan Jamadaev, chiamò Isa Jamadaev criminale. “Isa Jamadaev – fra l'altro, anch'egli un criminale – dichiara che Ramzan Achmatovič Kadyrov è direttamente complice dell'omicidio. Questa è la sua dichiarazione, io penso che qualcuno gli abbia di nuovo suggerito qualcosa. Come dire, per guardare da una parte lo sviluppo ulteriore degli eventi e non andare personalmente in tribunale. Dipingendosi vittime di Kadyrov vogliono salvarsi dal tribunale. Ma se Ramzan Kadyrov avesse fatto questo, non lo nasconderei, ma lo annuncerei a tutto il paese e a tutto il mondo. E perciò di queste parole risponderanno anche legalmente e chiederò di applicare ogni lettera della legge a tutti quelli che mi ascrivono l'omicidio”, – dichiarò.



http://www.ingushetia.org/news/22512.html

[1] Giornale online russo, da cui l'articolo è tratto.

[2] Città della Cecenia centrale.

[3] “Domani”, giornale ultranazionalista.

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