14 gennaio 2012

Medvedev e storie di ordinario Caucaso russo

Un'abitante del Daghestan si è rivolta al presidente della Federazione Russa con la richiesta di difendere suo figlio dalle persecuzioni degli agenti delle strutture armate

12 gennaio 2012, 20.20

Una lettera al presidente russo Dmitrij Medvedev con la richiesta di fermare la persecuzione di suo figlio malato Ruslan Magomedov da parte dei locali agenti delle forze dell'ordine è stata indirizzata dall'abitante di Machačkala [1] Zagra Magomedova.

"Contro mio figlio il 12 luglio 2011 spararono dei poliziotti. Ebbe numerose ferite alle estremità inferiori, sia lodato Allah che è rimasto in vita. Poi i poliziotti dichiararono Ruslan un militante, dopodiché cominciò anche la persecuzione della nostra famiglia. A Ruslan non permisero a lungo di andare a curarsi fuori dai confini della repubblica, anche se c'erano dirette indicazioni in questo senso. Anche dopo il ritorno a casa non ci lasciano in pace, forse almeno il presidente russo Medvedev ci aiuterà", – ha dichiarato Magomedova in un intervista al corrispondente di "Kavkazskij uzel".

A suo dire l'ultimo caso di verificò alla vigilia di Capodanno. "Il 30 dicembre 2011 di mattina presto risuonò un bussare assordante alla nostra porta. Tutti si svegliarono impauriti. Mi avvicino [2] alla porta, chiedo chi è là. Risposero che erano poliziotti. Apro la porta e nella stanza fecero letteralmente irruzione sei persone: tre in uniforme da poliziotti, tre in tuta mimetica e mascherati. Chiedo di mostrare i documenti. Si presentò solo uno: Magomed Ališichov, ispettore distrettuale di Novyj Posëlok [3], ma noi viviamo in un altro quartiere", – ha raccontato la donna.

A Magomedova mostrarono "un mandato di perquisizione, sotto cui stava la firma del primo inquirente della sezione investigativa del quartiere Kirovskij [4] di Machačkala Zajnulabid Abdulmuslimov".

"Nel documento era detto che la sera del 29 dicembre 2011 alcune persone non identificate avevano ucciso a colpi d'arma da fuoco un poliziotto: dice, c'è una versione, secondo cui del crimine potrebbe esser complice Ruslan. Sono scioccata, mia figlio dall'estate non può affatto muoversi a causa delle ferite e qui ci sono accuse del genere", – si indigna Magomedova. I poliziotti condussero una perquisizione in casa sua e non trovarono nulla.

La donna ha riferito che dichiarazioni su azioni illegali sono state indirizzata anche al Comitato Inquirente e alle procure del Daghestan e della Russia.

A loro volta, gli agenti in servizio alla sezione investigativa del quartiere Kirovskij hanno dichiarato di non sapere nulla del caso, ma hanno promesso di dare aiuto alla donna, se si rivolgerà personalmente a loro.

Ricordiamo che l'8 settembre 2011 il padre del ferito Magomedėmin Magomedov raccontò al corrispondente di "Kavkazskij uzel" che gli agenti delle forze dell'ordine ostacolano le cure di suo figlio in un'altra regione perché sarebbe testimone in un procedimento penale.

Dal 12 luglio 2011 Ruslan Magomedov si trovava nel principale ospedale traumatologico della repubblica con numerose ferite da arma da fuoco, una commozione cerebrale di media gravità e un lieve trauma cranico-cerebrale.

All'accettazione del principale ospedale traumatologico della repubblica confermarono allora che i membri della commissione medica raccomandavano di ricoverare Ruslan Magomedov fuori dai confini del Daghestan. Tuttavia all'ufficio stampa del ministero degli Interni del Daghestan riferirono di non sapere niente in proposito.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "In Daghestan le vittime di un'esplosione lamentano la mancanza di aiuto da parte delle autorità", "In Daghestan i familiari di un condannato per favoreggiamento di militanti chiedono che possa scontare la pena a casa","Lo FSIN [5] sceglierà in qualsiasi regione della Russia i luoghi per far scontare le pene ai condannati per estremismo".

Autore: Achmed Magomedov; fonte: corrispondente di "Kavkazskij uzel"

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/199167/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Note
[1] Capitale del Daghestan.

[2] L'alternanza di passato e presente è nell'originale.

[3] Borgata di Machačkala.

[4] In pratica la parte settentrionale di Machačkala.

[5] Federal'naja Služba po Ispolneniju Nakazanij (Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).

Nessun commento: