L'"Ochta-centr" [1]
avrebbe potuto diventare una tragedia per Pietroburgo, ma il
"Lachta-centr" [2]
è già una farsa 
Grattagas-2 [3]
29.08.2012 
L'amministrazione di Pietroburgo ha dato il permesso
 alla costruzione della prima tappa del complesso sociale e d'affari
 "Lachta-centr" pianificato dalla Gazprom.
La "fiche" principale del progetto, come
 d'uso, è una torre alta oltre le nuvole. Ma se volevano innalzare
 il tristemente noto "Ochta-centr" a 400 metri d'altezza,
 la nuova "pannocchia" si prepara a innalzarsi a 500 e
 conterà 86 piani.
Tutto si ripete nella Capitale del Nord.
In primo luogo, come pure nel caso del
 "Gratta-gas-1" (cioè l'"Ochta-centr"), questa
 costruzione suscita grandi dubbi di legalità. L'altezza limite
 permessa dalla legge in questa zona è di 27 metri. Il che, come
 raccontava la "Novaja gazeta" un anno fa, non ha impedito
 alle autorità di Piter [4]
 di dare il permesso per una "deroga dai parametri limite"
 fino a 500 metri. Con il pretesto del "carattere sfavorevole"
 del lotto di terreno. Noteremo: comprato spontaneamente dalla
 Gazprom, che adesso assicura che là non si può costruire in alcun
 modo un edificio di 27 metri di altezza, ma uno di 500 metri –
 prego.
Che il permesso per la "deroga" sia stato
 lasciato in vigore dal tribunale non conferma affatto la sua
 legalità, ma solo il coinvolgimento del tribunale. Che si è
 rifiutato di ammettere l'evidenza: l'unico argomento in favore del
 permesso per la "deroga" è l'incapacità del costruttore
 di rientrare con i propri "appetiti" nei parametri
 stabiliti dalla legge.
In secondo luogo, questa costruzione è letale per
 la celebre skyline di Pietroburgo. Ancora un anno fa alle autorità
 cittadine fu presentata una valutazione, secondo cui la torre
 sarebbe stata visibile dal Lungofiume del Palazzo [5]
 e dal Ponte della Trinità [6].
 Il che viola assolutamente la legge cittadina che non consente la
 comparsa di nuove "dominanti" sullo sfondo dei panorami
 storici. E ora nel sito ufficiale del progetto sono esposti i
 risultati di un'analisi visuale fatta per ordine dell'investitore
 stesso dall'Istituto per le Tecnologie Informative Geografiche. E
 anch'essi confermano: il "Grattagas-2" sarà ottimamente
 visibile dal centro della città. Tra l'altro dal Lungofiume del
 Palazzo, deformando le vedute "da cartolina" della
 Fortezza di Pietro e Paolo [7]
 e dalla Strelka [8]
 dell'Isola Vasil'evskij. La torre comparirà anche sullo sfondo dei
 panorami protetti della riva meridionale del Golfo di Finlandia, di
 Petrodvorec [9] e di
 Strel'na [10]…
In terzo luogo, questa costruzione è una truffa
 diretta all'UNESCO. Nell'estate 2012 a Pietroburgo si è svolta la
 36.a seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO e nella
 sua risoluzione è scritto nero su bianco: prima della presa di
 qualsiasi decisione definitiva sul "Lachta-centr" al
 comitato dev'essere presentato un progetto con una valutazione
 dettagliata dell'influenza sul patrimonio culturale non solo nel
 centro storico di San Pietroburgo, ma anche in numerosi elementi
 dell'oggetto come il palazzo a Petergof [11],
 Kronštadt
 [12] e cose del
 genere.
Nessuno ha presentato alcun documento all'UNESCO, ma
 ciò non ha impedito di dare il permesso di costruzione. Al contempo
 il rappresentante permanente della Russia all'UNESCO Ėleonora
 Mitrofanova (che in precedenza non aveva visto niente di male
 neanche nella comparsa dell'"Ochta-centr") dichiara
 pubblicamente che la nuova torre "sarà la decorazione della
 città", che "dal mare appare terribile". E
 disinforma (noteremo, non per la prima volta) il pubblico,
 affermando che l'UNESCO "non ha alcuna posizione" nei
 confronti del "Lachta-centr" e che "non si è mai
 espresso alcun timore riguardo al Lachta"…
Infine un'altra questione – di soldi.
2 miliardi di dollari (difficilmente il
 "Grattagas-2" risulterà più conveniente del
 "Grattagas-1") non sono argent de poche per Aleksej Miller
 [13]. E' decente gettare
 miliardi per soddisfare il capriccio degli impiegati della Gazprom
 che desiderano vedere Pietroburgo ai propri piedi? Tra l'altro
 vedranno poco: secondo le conclusioni dell'università
 Idro-meteorologica, "a causa del tempo nuvoloso predominante a
 San Pietroburgo (237-256 giorni all'anno)… sarà garantita la
 visibilità continua solo ai 100-200 metri inferiori".
"C'è bisogno di simboli della nuova
 Pietroburgo perché in città vengano compagnie mondiali con i loro
 investimenti", – dichiara nuovamente (lo stesso fu con
 l'"Ochta-centr") dichiara l'ex governatore e adesso
 presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matvienko. Non
 capendo, evidentemente, che la venuta di investitori non è affatto
 determinata dalla presenza di grattacieli, ma da ben altri fattori:
 la presenza di uno stato di diritto, di una magistratura
 indipendente e la presa di decisioni da parte delle autorità
 secondo la legge e non "per concetti".
E per ultimo: venerdì 31 agosto a Pietroburgo si
 terranno udienze pubbliche sul progetto di pianificazione e
 ripartizione del territorio dove si preparano a costruire il
 "Lachta-centr". Secondo i loro esiti (e tenendo conto
 delle note dei cittadini) il governo cittadino dovrà sancire questo
 progetto. E solo dopo avrà avuto il diritto di dare il permesso di
 costruzione. Ma l'ha dato già ora.
Questo, come ritengono i difensori della città e i
 deputati dell'opposizione nel parlamento cittadino, da motivo di
 discutere il suddetto permesso in tribunale. E per ora si sono
 rivolti con una lettera aperta al governatore di Pietroburgo Georgij
 Poltavčenko
 e al procuratore della città Sergej Litvinenko chiedendo di
 togliere il permesso alla prima tappa della costruzione.
Boris Vyšnevskij, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/54174.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
"Centro Ochta", dal nome di un fiume di Pietroburgo e del
quartiere storico che lo attraversa.
[2]
"Centro Lachta", dal nome del quartiere storico di
Pietroburgo sul Golfo di Finlandia.
[3]
"Grattagas" in quanto grattacielo costruito dalla
Gazprom...
[4]
Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[5]
Cioè il Palazzo d'Inverno.
[6]
Ponte non lontano dal Palazzo d'Inverno.
[7]
Fortezza sull'Isola delle Lepri, nel nucleo storico di Pietroburgo.
[8]
"Piccola Freccia" (per via della conformazione), territorio
dell'Isola Vasil'evskij.
[9]
Qualcosa come "Palazzo di Pietro" (è una residenza reale)
nella parte meridionale di San Pietroburgo.
[10]
Insediamento sul fiume Strelka nella parte meridionale di San
Pietroburgo.
[11]
Da Peterhof ("Corte di
Pietro" in tedesco), entità amministrativa di cui fa parte
Petrodvorec.
[12]
Città-fortezza sull'isola Kotlin di San Pietroburgo.
[13]
Aleksej Borisovič Miller, presidente della Gazprom.
 
 

 
     
 
  
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