08 giugno 2013

Dalla fervida fantasia della Russia di Putin per i brogli: i falsi rappresentanti di lista

I camaleonti

I nuovi membri delle commissioni elettorali non sono affatto quelli per cui si fanno passare

03.06.2013

A Pietroburgo sono state pubblicate le liste dei membri delle commissioni elettorali di seggio (UIK [1]) per i prossimi cinque anni. Non è andata senza sorprese: così, per esempio, la UIK n° 35 del quartiere dell'Ammiragliato consiste quasi completamente di attivisti dell'ala giovanile di "Russia Unita" mascherati da rappresentanti di altri partiti.


Una sola al seggio non è un guerriero [2]
Ol'ga Sapožnikova è perplessa: sa precisamente che nella sua UIK n° 35 su 12 persone sette sono di "Russia Unita", ma secondo i documenti sono di "Causa di Destra" [3], "Comunisti di Russia", "Russia Giusta" [4], "Patrioti di Russia", dello LDPR [5], del partito "Per la giustizia!" e così via. Se ai "camaleonti" si aggiungono un membro della "Giovane Guardia di Russia Unita" e una funzionaria dell'amministrazione locale, risulta che a Ol'ga tocca battersi quasi da sola per l'onestà nel conteggio dei voti.

"Alla seduta della commissione ho capito che tutti i giovani si conoscevano bene tra loro, – racconta l'interlocutrice della "Novaja gazeta". – Chiesi al presidente Andrej Chodykov di presentarmi gli altri, facendo i nomi dei partiti che rappresentavano. Ma non esaudì la mia richiesta, dichiarando che saremmo riusciti ancora a conoscerci e che, dice, non c'era motivo di politicizzare il processo".


"In qualche modo tutto non va secondo il piano"
Lo stesso 20enne Chodykov, secondo i dati della Commissione Elettorale Cittadina, è stato indirizzato alla commissione dai "Comunisti di Russia". In realtà è il vice-capo del quartier generale regionale pietroburghese della "Giovane Guardia di Russia Unita" (MGER [6]). Andrej è stato in difficoltà nel chiarire alla "Novaja gazeta" a cosa sono legati questi salti di partito: prima ha smesso di rispondere alle domande in chat, poi ha messo un post angoscioso: "In qualche modo tutto non va secondo il piano". Peraltro nelle foto nei social network è ripreso sullo sfondo della bandiera del partito "Russia Unita".

Quasi tutti i membri della UIK n° 35 sono suoi coetanei: anno di nascita '92. Nella lista degli amici di Chodykov c'è anche il membro della commissione di "Russia Unita" Žan Žich, quello di "Causa di Destra" Aleksandr Lazarev, quello dello LDPR Daniil Lachmanov, quello del partito "Per la giustizia!" Aleksandr Michalëv, quello di "Patrioti di Russia" Kirill Stepanov e quello di "Russia Giusta" Artëm Učuvatov. Ekaterina Naumova del corpo di "Per elezioni oneste" [7] "pende" tra gli amici del leader della MGER pietroburghese Michail Čerepanov e dell'attivista di "Russia Unita" noto in città Marat Goguadze (lo stesso Goguadze in una UIK rappresenta il "Partito dei Lavoratori di Russia").

La "Novaja gazeta" si è rivolta ai giovani con la richiesta di raccontare come si è formata la UIK e da quanto fanno parte di questi partiti o se solo li sostengono.

Nessuno, a parte Michalëv, ha risposto. Michalëv, che nella pagina ha una grande quantità di link alle notizie del gruppo "VOO [8] "Giovane Guardia di Russia Unita"" e fotografie, in cui è vestito con un giubbotto con i simboli di "Russia Unita" agita la bandiera del partito a una manifestazione, è stato breve: sì, dice, faccio parte del partito "Per la giustizia!". Alla domanda di precisazione: "Così Lei non è un attivista della "Giovane Guardia"?" – l'interlocutore non si è messo a rispondere.

E' sufficiente inserire in un motore di ricerca il nome Daniil Lachmanov che subito vengono fuori link a coordinatore regionale del progetto della MGER "La mia ecologia" Daniil Lachmanov.
Artëm Učuvatov (Google riferisce come il 6 dicembre 2010 questi con gli amici della MGER picchettò il KPRF [9], esigendo dai comunisti che rinunciassero "ai loro idoli sanguinosi – Lenin e Stalin") non ha voluto riferire alla "Novaja gazeta" chi di "Russia Giusta" l'abbia indirizzato alla UIK.


Beh, non li hanno presi da "Russia Unita"!
Il capo della "Giovane Guardia di Russia Unita" pietroburghese Michail Čerepanov spiega semplicemente gli enigmatici spostamenti: "I ragazzi non sono stati presi nelle liste da "Russia Unita" ed ecco che hanno deciso di trattare con altre organizzazioni". Čerepanov non vede niente di vergognoso in questo.

Venire a sapere dai capi dei partiti "ingannati" come sia capitata nella UIK a nome loro la gioventù pro-Cremlino si è rivelato impossibile.

Il leader della "Russia Giusta" pietroburghese, la deputata della Duma di Stato Oksana Dmitrieva ha dichiarato di non poter certificare ogni membro di una commissione elettorale; la responsabilità personale, insiste, è dei capi delle cellule locali.

Il rappresentante di "Piattaforma Civica" Nikolaj Musolin, che risponde dell'indirizzo di persone alle commissioni elettorali, ha promesso che il capo ritelefonerà. Ed è calato il silenzio.

Il leader dei "Comunisti di Russia" cittadini Sergej Malinkovič giura che Chodykov li ha ingannati. Dice, il ragazzo venne, si pentì di essere stato nella "Giovane Guardia di Russia Unita". Disse che lo avevano ingannato, che là c'erano carrieristi e mascalzoni. "Disse che voleva entrare nel partito "Comunisti di Russia"". Se si confermerà che fa parte della dirigenza della MGER, insisteremo per la sua sostituzione", – minaccia Malinkovič.


Hanno disposto gli insegnanti per partiti
A credere alle liste delle commissioni elettorali di seggio, i pedagoghi si sono mossi in massa verso la politica. Tuttavia della propria "attività" molti sono venuti a sapere dalla corrispondente della "Novaja gazeta".

Così gli insegnanti della scuola n° 286 [10] del quartiere dell'Ammiragliato sono stati delegati quasi a pieno organico alla UIK n° 46: dal "Partito dei Lavoratori di Russia", dal partito "Per la giustizia!", da "Russia Giusta", dai "Comunisti di Russia", dal KPRF e da "Causa di Destra".

Tale pluralismo in marcia è stato lodato, tanto più che il direttore della scuola, Sergej Lobov, è stato indirizzato alla commissione da "Russia Unita". Ma quasi nessuno degli insegnanti sa di rappresentare una qualche forza politica.

Secondo la legge, per diventare membro di una UIK è necessario presentare un mucchio di documenti: la decisione del partito o dell'organizzazione sociale, la dichiarazione personale di consenso a candidarsi alla UIK per questo partito o questa organizzazione, una copia del passaporto [11], un documento che certifica il posto di lavoro e due fotografia. Includere una persona in una UIK a sua insaputa non è semplice.

A vedere le liste delle UIK, le insegnanti delle prime classi della scuola n° 663 Marina Araslanova e Ol'ga Ėeberdieva sono state candidate nella commissione n° 1315 dal partito "Per la giustizia!" e dai "Comunisti di Russia". Conosco Marina da molti anni e non ho mai notato in lei simpatie per i rossi.

L'amica è stata un po' stupita dalla notizia.

"E la mamma in quale organizzazione è?" – ha precisato Marina (lavorano nella stessa scuola). "Nel "Partito di difesa sociale". E tu stessa hai firmato che vuoi entrare nella commissione per i comunisti?" – "No".

Ol'ga Ėeberdieva alla domanda se sostenesse il partito "Per la giustizia!" ha risposto negativamente.

La "Novaja gazeta" ha cercato di mettersi in contatto con la TIK [12] n° 19 del quartiere Moskovskij, responsabile della formazione delle commissioni di seggio in questo territorio, ma da quella parte del filo è entrato in funzione il fax. Adesso aspettiamo quando il presidente della TIK Dmitrij Kozlov, candidato alla commissione elettorale da "Russia Unita", riterrà necessario risponderci.


"Spero di non essere per i comunisti"
Abbiamo scritto a una ventina di insegnanti membri di UIK con la richiesta di confermare l'appartenenza a questo o quel partito.

Il 26enne Maksim Zuev della UIK n° 1318, indirizzato a contare schede dal partito "Per la giustizia!" ha risposto quasi in versi: "Nelle file è entrato consapevolmente un numeroso popolo".

Una collega di Zuev, la vice-direttrice della scuola n° 351 Marija Malyševa ha riferito che "l'hanno scelta per via dell'annuncio del partito "Per le donne di Russia"". "Anche ai miei amici sono giunte queste telefonate. Tra l'altro il rimando era a vari partiti. Non ne siamo membri, ma rappresentiamo i loro interessi. E' stato chiarito a tutti i presidenti delle UIK", – ha raccontato.

Malyševa, come pure Zuev, insiste che non devono firmare alcuna dichiarazione: "E' sufficiente il consenso orale".

L'insegnante delle prime classi della scuola n° 372 e membro della UIK n° 1319 Žanna Pavlova è venuta a sapere dalla corrispondente di essersi legata al partito "Per la giustizia!". "Ogni membro della commissione è rappresentante di un qualche partito, a me è toccato questo", – ha risposto sinceramente la pedagoga.

La maggior parte ha accolto la redistribuzione con indifferenza, in quanto "tutti i risultati delle elezioni sono scritti dall'alto":

– Non ha mai pensato che i partiti possono accordarsi tra loro? E' come le partite concordate nel calcio.

– La mia professione fondamentale è quella di insegnante, ma le elezioni, purtroppo, sono una necessità forzata.

– Che delizia!!!! Spero di non essere per i comunisti))) Anche se sarà buffo)))


"Ci volevano tutti quanti"
Il presidente della TIK n° 1 Ol'ga Nečaeva afferma che alla sua TIK nessuno aveva riferito che qualche partito aveva scelto proprio questo o quel fortunato per rappresentare i suoi interessi nella commissione elettorale. Non vede niente di criminale nella politicizzazione di massa degli insegnanti: "Lavoro con le decisioni dei partiti (…). Con quelli che inviano lavoriamo", – ha sottolineato.

Abbiamo cercato senza successo di contattare l'enigmatico partito "Per la giustizia!", che ha indirizzato un numero record di insegnanti alle UIK, tuttavia all'organizzazione hanno proposto di inviare le domande per posta elettronica e hanno riattaccato. Abbiamo inviato le domande, non c'è stata risposta.

Il capo della sezione pietroburghese del partito "Per le donne di Russia" Tamara Vašutina è stata laconica: "Sì, da noi ci sono molte insegnanti, infatti siamo per le donne. E tutti quanti ci volevano. Quanti proprio – non so".

Aleksandra Garmažapova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/58441.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Dalla dicitura russa Učastkovye Izbiratel'nye Komissii.

[2] Versione ironica del detto russo "Uno solo in campo non è un guerriero" (come dire, non si può combattere una guerra da soli).

[3] Partito di orientamento liberale.

[4] Partito di orientamento socialdemocratico.

[5] Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (Partito Liberal-Democratico di Russia), a dispetto del nome partito nazionalista e populista.

[6] Dalla dicitura russa Molodaja Gvardija Edinoj Rossii.

[7] Associazione di osservatori fondata per vigilare sulla correttezza delle elezioni.

[8] Vserossijskaja Obščestvennaja Organizacija (Organizzazione Sociale Panrussa).

[9] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).

[10] Le scuole in Russia non hanno nomi, sono semplicemente numerate.

[11] In Russia è l'unico documento di identità.

[12] Territorial'naja Izbiratel'naja Komissija (Commissione Elettorale Territoriale).

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