22 marzo 2007

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Soffia un vento strano.
Come è noto Brasile, Cile e Argentina capeggiano l'offensiva "pro-gay" in America Latina.
In Brasile il disegno della "Legge sull'omofobia" (con il nome di PL 5003/2001) - patrocinato dal Partito dei Lavoratori del Presidente Lula - dopo l'approvazione alla Camera dei Deputati il 23 novembre 2006, è ora passato all'analisi del Senato Federale (come PLC 122/2006). Il Senato brasiliano il 15 marzo ha deciso di creare un gruppo di lavoro per studiare in modo più approfondito la cosiddetta "Legge sull'omofobia", che vuole punire come crimine qualsiasi tipo di riprovazione dell'omosessualità. Il progetto era entrato in votazione, ma i senatori per il momento non hanno voluto votarlo. Uno dei motivi della cautela dei senatori sarebbe il gran numero di e-mail e telefonate di cittadini che si sono espressi contro questa legge.
Alcuni esperti hanno spiegato che la "Legge sull'omofobia" implicherebbe un contesto legale di persecuzione religiosa. "Chi osasse criticare la condotta omosessuale verrebbe trattato come un criminale", ha affermato l'avvocato e Presidente della Federazione Paulista dei Movimenti in Difesa della Vita, Maria das Dores Dolly Guimarães. L'avvocato sottolinea che "i primi a subire una persecuzione saranno i cristiani", citando come esempio alcuni articoli della legge.
"La proposta vuole punire con un periodo da 2 a 5 anni di reclusione chi osi proibire o impedire la pratica pubblica di un atto osceno (manifestazione di affettività) da parte di omosessuali (art. 7)", spiega la giurista. Nella stessa pena incorrerà chi licenzierà la baby sitter dei suoi figli dopo aver scoperto che è lesbica (art. 4). Nella stessa pena potrà incorrere anche il pastore o sacerdote "che, in un'omelia, condanni l'omosessualità". Infatti questo potrà essere inquadrato nell'articolo 8, ('azione [...] costrittiva [...] di ordine morale, etico, filosofico o psicologico')". "La punizione per il rettore di un seminario che non ammetterà l'ingresso di un allievo omosessuale è prevista con un periodo da 3 a 5 anni di reclusione (art 5)".
Se approvato questo disegno di legge potrebbe dare vita ad un vero e proprio terrorismo ideologico di stato pro-gay. Non c'e che dire. È proprio una buona accoglienza per il Santo Padre che si appresta a visitare questo grande paese a maggioranza cattolica...
Giuseppe Biffi
Fonte:
www.zenit.org del 15 e 16 marzo;
www.noticiasglobales.org del 17 marzo;


Comunicato di Obiettivo Chaire

Il Senato Federale brasiliano sta per approvare il disegno della "legge sull'omofobia" (PLC 122/2006), che si propone di punire qualsiasi tipo di riprovazione dell´omosessualità (e non semplicemente le ingiuste discriminazioni nei confronti di persone con tendenze omosessuali). L´approvazione di questa legge costituirebbe una discriminazione gravissima nei confronti dei cattolici: ai cattolici, laici o sacerdoti, non sarà più possibile citare il Catechismo della Chiesa Cattolica, o la Bibbia, o fare riferimento alla morale cattolica nei confronti dell´omosessualità in quanto azioni considerate "costrittiva [...] di ordine morale, etico, filosofico o psicologico". Il rettore di un seminario che riterrà opportuno (sulla scorta della Istruzione della Congregazione per l'Educazione Cattolica circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri) non ammettere un candidato gay, potrà essere condannato con un periodo da tre a cinque anni di reclusione in base all´articolo 5 della stessa legge.

www.obiettivo-chaire.it

Milano, 18 marzo 2007


Ringrazio D.N. per questo contributo

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