21 agosto 2007

Zen

Un viaggiatore incontrò una tigre e fuggì con la tigre alle calcagna. Arrivato sull'orlo di un precipizio l'uomo vi saltò, afferrandosi a una liana e rimanendo sospeso nel vuoto, mentre la tigre annusava al di sopra di lui. Tutto tremante l'uomo guardò in giù e vide un'altra tigre che lo guardava. Due sorci, uno bianco e uno nero, si misero a rodere la liana alla quale era sospeso. L'uomo vide allora vicino alla sua testa una appetitosa fragola selvatica. Tenendo la liana con una mano, colse con l'altra la fragola e la mangiò. Come era delizioso il suo gusto!

2 commenti:

M1979 ha detto...

Bentornato dalle ferie, era da un pò che non scrivevi sul blog!! :-))
Di chi è questa perla di zen??

Matteo Mazzoni ha detto...

Non so di chi sia questo racconto... E' semplicemente un classico zen, che mi ha sempre intrigato molto... Non è criptico come i koan, parla a tutti in modo chiaro... Ho fatto solo due settimane di stop nel mio blog... Per alcuni è una cosa normale perfino nel periodo lavorativo, ma per un blogger stakanovista come me è qualcosa di sorprendente...