07 gennaio 2008

Ma com'è andata?

Lo spettacolo dei "Soliti Noti" è ormai una tradizione dal 2003. E ha a sua volta le sue tradizioni. Va in scena il giorno dell'Epifania (dal 2005), viene provato poco e male e va sempre alla grande on stage. On stage? Lo scenario è sempre quello del salone multifunzionale "Don Facibeni" della parrocchia di san Bartolomeo in Tuto a Scandicci. Un salone ottagonale a tre strati, dove si recita in mezzo al pubblico, più che davanti...

"I Soliti Noti" non sono una troupe teatrale, sono un gruppo di amici che si diverte e fa divertire. Come e più che nelle sei precedenti occasioni le prove erano state confuse, la scaletta dello spettacolo era cambiata continuamente, scoppiavano liti furibonde... Abbiamo quasi tutti coniugi, prole, lavori; abbiamo quasi tutti quasi 40 anni (qualcuno di più, un paio - beate loro - molti meno) e per fare queste cose da ragazzini facciamo i salti mortali... Ma al momento di cominciare la fatica non c'è più, le discordie sono sfumate come neve al sole e siamo pieni di entusiasmo.

Alessandra è l'unica "professionista" (un giorno sentiremo parlare di lei sul serio): al momento dell'entrata danza alla grande come sa, prima che giunga Sara fingendo di cantare e soprattutto sei cretini in calzamaglia e parrucca bionda "alla Carrà". Tra questi ci sono anch'io, devo ballare come uno scemo e coi capelli finti negli occhi e in bocca lo faccio come meglio non potrei...

Gabriele ha raccolto una mia idea e ha creato una versione speciale del celebre spot della nuova Fiat 500 dove "I Soliti Noti" sono protagonisti. Non avrei mai creduto che potesse farlo davvero e ha fatto una cosa splendida, che fa ridere e per chi vuole fa perfino pensare... Ad Andrea il compito di mandare in onda questo e gli altri nostri filmati, che permettono di vedere al pubblico che possiamo far del male al cinema e non solo al teatro... Tra uno sketch e l'altro va infatti in onda in un "western" in tre parti: Gabriele e Lorenzo si perdono nel tempo cercando un posto dove fare un bisogno e finiscono in un buffo West con il secondo Gabriele della troupe (chiamiamolo Gabriele II tanto per distinguere...) sceriffo, Giacomo bandito, Sara barista di saloon, Alessandra donna del bandito e il sottoscritto un tizio afflitto da una diarrea ricorrente...

C'è anche il momento del "vintage" e, nascosto dietro le quinte con Massimo e Gabriele, prendo parte alla riproposizione di una scenetta della Sora Alvara, una delle protagoniste del leggendario spettacolo radiofonico "Il Grillo Canterino". Massimo è la Sora Alvara (!) e, visto che nello sketch si parlava anche della squadra viola, si mostra con noi al pubblico sulle note dell'inno della Fiorentina e viene applaudito come merita.

Il talento di Massimo per le parti femminili si metterà in luce anche quando con me e Lorenzo metterà in scena uno sketch dei "fratelli d'Italia" Conti-Panariello-Pieraccioni (con me nelle vesti di un professore e Lorenzo e Massimo in quelle di padre e madre di tre suoi terribili allievi). E soprattutto quando nelle vesti della panarelliana "Signora Italia" (a san Bartolomeo c'è addirittura chi lo preferisce all'originale) racconta un indimenticabile viaggio a Lourdes "miracolo compreso".

Alessandra accetta benevolmente di essere ridicolizzata all'inizio (e in sketch dal vivo e filmati mostra un talento comico insospettabile), ma va in scena anche nelle sue vere vesti con tre balletti che le consentono di mettere in mostra la sua bravura. Per lei si suona anche dal vivo, si merita il meglio... Farà strada, ma chissà se si divertirà più così...

Anche se rubiamo gli sketch, lo facciamo con classe. Nel "Dracula" di Aldo, Giovanni e Giacomo il nostro Giacomo è un Nico spettacolare, così come Gabriele II è grande nell'impersonare un Nosferatu siculo, Lorenzo nel fare il "nonno" e Sara nell'interpretare la svampitissima "sensitiva" moglie di Nico...

Gabriele mostra come riesca a scrivere cose notevoli. "La scuola": attori e attrici della troupe vanno in scena vestita come scolaretti e angosciano il "maestro" Gabriele con trovate micidiali ("La cosa più veloce che ci sia non è la luce, è la cacca: mio nonno è andato in bagno e prima di accendere la luce se l'era fatta addosso"). La troupe è a suo agio e improvvisa una battaglia a colpi di penne e astucci con esiti leggermente dolorosi per qualcuno... Gabriele II fa poi morire dal ridere il pubblico (e gli altri attori) mimando il demenziale "dettato" del maestro. E poi "La creazione": Gabriele narra alla Piero Angela la creazione di Adamo. Gabriele II è un Adamo vestito alla Fred Flintstone con tanto di clava e da una sua costola l'Onnipotente (Giacomo) plasma una Sara-Eva con un abitino mozzafiato in finta pelle di leopardo. Il serpente (il sottoscritto chiuso in un sacco a pelo) convince Adamo a togliersi la voglia di frutta mangiando la famosa mela. Giacomo con un neon tondo acceso sulla testa apparirà per punirlo a dovere...

Gran finale con un balletto tratto da "Grease". Per sanare l'eterno squilibrio tra uomini e donne della troupe, Massimo si veste da donna (tanto c'è abituato...) e io pure. Con la parrucca dell'entrata in scena e vestito in sottoveste con le sole mutande sotto, tentando di ballare il rock'n'roll rifilo a Gabriele un calcione da tre o quattro giornate di squalifica... Poi fortunatamente la cosa finisce. Gabriele si trasforma in presentatore e ci fa applaudire dal pubblico. Anche stavolta è un'ovazione!

E così termina lo spettacolo, un momento liberatorio di allegria e la mia cronaca sconclusionata di questo "visto da dentro". Per chi c'era e per chi se l'è perso...

6 commenti:

M1979 ha detto...

Bravi, Bravi e Bravi!!!

Sto immaginando le varie scene, e rido da solo!! :DDDD

Mi sembra di capire che lo spettacolo sia pienamente riuscito!!Complimenti a tutti!!!:DDD

Matteo Mazzoni ha detto...

@m1979: grazie, troppo buono... In effetti è stato bellissimo... Siamo molto contenti...

Anonimo ha detto...

Ehm...
Naturalmente è un caso che diverse parti tra le più infime e sgradevoli siano toccate a te.
O no?
Nel senso... ti ci sei trovato bene?

Ricordati che un attore non deve mai immedesimarsi nella parte, è molto molto rischioso...

Che dire?

Complimentoni!

Matteo Mazzoni ha detto...

@chis accontenta: non mi sono sentito né infimo né sgradevole, perché certe parti mi vengono assegnate apposta perché possa far ridere e mostrare un lato buffo e simpatico di me che non sempre riesce a emergere...

Anonimo ha detto...

Bravo, bellissima e veritiera recensione.
Solo 2 tirate di orecchie:
1) Sul balla balla della carrà gli scemi non erano 5, ma 6

2) Una volta hai chiamato Lorenzo con il nome di Leonardo.

Però mi immagino che tu l'abia scritta di getto e l'errore ci sta tutto.
Sono contento della riuscita dello show, sopratutto del fatto che una delle cose che è piaciuta di più sia stato proprio l'Adamo ed Eva che ho scritto tutto da solo nel tempo record di 10 minuti

Matteo Mazzoni ha detto...

@gabriele: ho corretto gli errori che mi hai fatto notare e altri che ho notato da solo, ma chissà quanti altri ne ho lasciati... Ho scritto questo resoconto (non parlerei di "recensione", una recensione è una cosa scritta dall'esterno) più con il cuore che con la testa... E' successo un po' come con gli spettacoli stessi: mi hai spinto a fare una cosa che poi mi è piaciuta e non è piaciuta solo a me...