http://www.huuskaluta.com.pl/sat_okh/pics/38.jpg
Mentre mi interessavo alla vicenda di Irena Sendler ho scoperto un'incredibile storia legata alla poco conosciuta epopea della resistenza polacca al nazismo. La storia di Sat-Okh, una storia che pare un romanzo, al punto che c'è chi ritiene che lo sia...
Sat-Okh ("Lunga Piuma") nasce il 15 aprile 1920 - ma la data va presa con qualche beneficio d'inventario - in un accampamento della tribù degli Shawnee lungo le rive del fiume Mackenzie, in Canada. Suo padre, Leoo-Karko-Ono-Ma ("Alta Aquila"), è uno Shawnee, sua madre, Stanisława Supłatowicz, è una polacca nata nella parte della Polonia sotto il dominio russo. Confinata in Siberia, era riuscita a fuggire e a giungere in Alaska e di là in Canada. Unitasi agli Shawnee, era diventata una di loro e aveva preso il nome Ta-Wach ("Nuvola Bianca"). Nel 1936 decide di tornare in patria con il figlio. Le cose sono cambiate, la Polonia è un paese indipendente e il suo discutibile regime politico con molti aspetti autoritari è comunque di gran lunga migliore dell'autocrazia zarista. "Lunga Piuma" e "Nuvola Bianca" si stabiliscono a Radom. Qui Sat-Okh prende il nome Stanisław Supłatowicz (praticamente la versione maschile del nome polacco di sua madre) e inizia a lavorare alle Poste. Nel 1939 la Polonia viene invasa dai nazisti e Sat-Okh e sua madre vengono arrestati dalla Gestapo. Sat-Okh riesce incredibilmente (grazie a cose imparate nella sua vita tra gli Shawnee, dirà poi) a fuggire dal vagone piombato che lo sta portando ad Auschwitz. Si unisce alla "Armia Krajowa" (Esercito Nazionale), l'esercito clandestino polacco fedele al governo d'anteguerra in esilio a Londra e prende il nome di battaglia Kozak, "Cosacco". Si sente tanto polacco quanto Shawnee, si segnala per eroismo, viene più volte ferito e riceve una decorazione. Ma dopo la guerra, quando il Partito Operaio Unificato Polacco appoggiato dall'Unione Sovietica prende il potere in Polonia, per gli uomini dell'Arma Krajowa giunge l'ora delle "purghe". Sat-Okh/Stanisław Supłatowicz/Kozak viene imprigionato per qualche tempo. Poi decide di entrare nella Marina Mercantile. Pare che durante uno dei suoi viaggi giunga anche in Canada e abbia un incontro piuttosto deludente con il padre e i fratelli. Nel 1958 lascia il lavoro sulle navi, si sposa e si stabilisce a Danzica. Inizia a scrivere libri sulla vita dei nativi americani che gli procureranno grande popolarità. Quando muore ultraottantenne nell'ospedale della Marina Militare di Danzica il 3 luglio 2003 è ormai diventato un'autentica leggenda. C'è tuttora un sito polacco dedicato a lui.
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4 commenti:
Ciao Matteo, sai che ho dato un'occhiata anche al blog su Scandicci e non è niente male?
bravi, continuate così :-)
Per quel che riguarda "Osservatorio Scandicci", i complimenti vanno girati a chi lo scrive (a me è stato segnalato da un amico)...
Idolo l'indiano.
Un personaggio veramente unico...
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