Ecco la risposta di Carrefour alla lettera di Barbara:
Buongiorno.
Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che non rientra assolutamente nelle nostre filosofie e nei comportamenti dei nostri collaboratori.
Non possiamo che confermare che il nostro costante impegno è rivolto alla soddisfazione dei nostri Clienti, al totale rispetto delle loro esigenze ed aspettative, dai più piccoli ai più grandi. L’etica è alla base della nostra attività e condizione imprescindibile del comportamento dei nostri collaboratori.
Il tour Disney Cars, realizzato presso il Carrefour di Assago e programmato in altri ipermercati della nostra rete che ne fanno da cornice, rientra pienamente in questo nostro impegno: abbiamo voluto offrire ai bambini ed alle loro famiglie un momento di divertimento.
Affinché i piccoli frequentatori degli ipermercati potessero vivere per un attimo dentro la “favola”, l’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, anche attraverso l’ausilio di società esterne. Tutte le persone coinvolte sono state adeguatamente selezionate ed informate circa la filosofia aziendale ed i comportamenti necessari.
Abbiamo preso contatto con la Signora con la volontà di approfondire l’accaduto affinché ogni responsabilità accertata venga punita con il massimo rigore.
Ci auguriamo peraltro che un singolo sfortunato episodio non pregiudichi il rapporto di fiducia che siamo riusciti a costruire con le migliaia di Clienti che ogni giorno frequentano i nostri punti di vendita e che ci scelgono anche per i valori che contraddistinguono la nostra insegna.
Molti cordiali saluti
Gruppo Carrefour Italia
18 settembre 2008
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6 commenti:
Che paraculi che siete, questa e' la risposta che siete riusciti a fornire? Ma vergogna! Il team che avete selezionato non si e' mica dimostrato poi cosi' tanto professionale come dite. Ma per lo meno abbiate la faccia tosta di ammettere le vostre colpe.
Vergogna, speculate anche sui bambini.
Sarebbe troppo bello vedere al lavoro lo stesso fotografo in tutto questo giro itinerante.... Non sapete quanto mi piacerebbe andarlo a prendere personalmente a calci in c....
@anonimo: hai ragione, perché mi pare che perfino in un caso in cui dovrebbero solo scusarsi non perdano invece occasione per lodare ulteriormente se stessi... Però faresti meglio a firmarti...
@anonimo: la tua rabbia è comprensibile, ma la violenza non è accettabile neanche come risposta a un comportamento così esecrabile... Non so se sei lo stesso di prima, ma torno a dire che preferirei che i commenti venissero firmati sia pure con nomi di fantasia... Chi reagisce con questa violenza dovrebbe prendersene pienamente la responsabilità...
Guarda, se fossi stato presente all'accaduto, mi sarei preso la totale responsabilità della mia reazione. In qualità di padre, Ti posso dire solo una cosa : non ha senso che un bimbo (neurotipico o no non fa differenza, è comunque un bimbo) non possa partecipare ad una manifestazione appositamente realizzata per dei bambini.
Se avessi a che fare con un adulto, potresTi anche limitarti a ridere in faccia al fotografo, mandarlo a stendere e andartene, rinunciando a ciò a cui tieni, preoccupandoti di fargli la peggiore pubblicità possibile (a lui, non a Carrefour, che poco può fare anche per la sua dipendente cerebrolesa). Ma visto che si tratta di un bimbo, non lo accetto. Come non accetto il fatto che nella lettera di Barbara non ci sia stata menzione di un solo genitore (erano almeno una ventina, stando a quanto ha scritto) intervenuto in soccorso del bimbo. In questo sono colpevoli tanto gli altri genitori quanto il fotografo, perché l'ignavia è peggiore dell'ignoranza.
Personalmente non sono un tipo violento, e certamente non lo avrei preso fisicamente a calci, ma, conoscendomi, sono certo che sarei intervenuto perché, ripeto, non è un comportamento accettabile.
Per concludere, mi firmo, in modo tale che non si pensi che sia l'anonimato a permettermi di parlare così liberamente (il sito è ancora in costruzione).
Ciao - FabioG
Dimenticavo : io sono il secondo anonimo, non il primo !
@fabio grande/fabio g: ti devo delle scuse... In primo luogo per aver usato toni esageratamente accesi (tanto più che, anche fuor di metafora, la pedata nel sedere è un gesto più derisorio che violento)... In secondo luogo per averti accusato di volerti nascondere nell'anonimato, cosa che, evidentemente, non avevi alcuna intenzione di fare... Detto questo, posso solo ribadire che hai ragione di essere profondamente indignato... Comunque, al di là di un comunicato decisamente insoddisfacente, la Carrefour sembra dare qualche timido segnale positivo: vedi qui
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